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Planescape 3.5 - A Fraction of the Whole


Sandokan85

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Sid

Il viaggio magico messo in atto da Baervan mi lascia un attimo disorientato, impiego quindi un minuto buono per capire dove mi trovo: nella casa dello Squalo, che non sembra per niente contento di vederci, soprattutto di vedere Christopher. In silenzio osservo lo scambio di battute tra i miei compagni e il nostro "forzato" padrone di casa, facendo un cenno d'assenso in direzione del mezzelfo quando Elbereth gli conferma che siamo amici Quelle fiamme azzurre.. Se solo riuscissi a capire che diavolo sono..

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Christopher guarda l'elfo sorridente mostrargli il simbolo dei secondi, ma il mezz'elfo si limita a dire Quindi credo di sapere dove siamo diretti poi mettendosi il cappuccio sopra la testa Andiamo allora... Il tono sembra sempre più atono e privo di qualsiasi inflessione. La tristezza che prima si trovava sul viso del Factol ha lasciato spazio ad una rassegnazione, forse dovuta a quello che lo attende adesso: la confessione...

Bolan dà un'ultima boccata con la pipa poi vi saluta augurandovi buona fortuna avvicinandosi per ultimo ad Elbereth Dopotutto te l'avevo promesso dice porgendogli una piccola miniatura di legno: la miniatura raffigura un piccolo elfo del fuoco identico al vostro amico.

Drak'kon guarda Elbereth dicendo Dobbiamo per forza camminare? Con l'adepto sulle spalle saremo molto visibili... Possiamo usare una delle tue... magie?

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Quando Christopher mette la mano sulla maniglia della porta, quest'ultima si apre di scatto...

Una figura incappucciata entra all'interno della stanza così rapidamente che quasi inciampa e cade a terra... Christopher chiude la porta, aiutando l'intruso a rialzarsi.

Amico mio... Sussurra il mezz'elfo.

Il cappuccio cala dalla testa dell'Adrivian rivelando il viso di Rodrigue... I due si guardano negli occhi per un attimo che sembra infinito, poi si abbracciano sorridendo.

Dopo aver scambiato due parole con il Factol appena fuggito di prigione, Rodrigue si rivolge a voi Speravo di trovarvi qui! Ho fatto più in fretta che ho potuto. In giro è pieno di Mercykillers e Roman ha sguinzagliato le sue teste quadre in giro per la gabbia... In questo momento non è sicuro rimanere su Sigil... Muoviamoci, così potremo parlare più tranquillamente... Così dicendo estrae dalla tasca una chiave e senza nemmeno guardare il padrone di casa infila la chiave nella toppa magica che si crea sulla porta di ingresso, come gli avete già visto fare la prima volta... Il passaggio si apre sullo splendido corridoio della sede dei Primi. Coraggio, torniamo a casa... dice Rodrigue al suo compagno di avventure, ed attraversa la porta...

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  • 2 settimane dopo...
  • Supermoderatore

Baervan Nimbledream

Al vedere Rodrigue l'espressione sul mio viso si rilassa. Osservo con attenzione le espressioni dei due vecchi amici. Appena Rodrigue scompare alla vista, faccio cenno agli altri di incamminarci.

Sbrighiamoci a togliere il disturbo, quel dritto di Bolan che non ha visto niente ha diritto a un po' di pace e tranquillità - volgo lo sguardo in direzione di Bolan, ammiccando. Poi entro nel portale.

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Elbereth Maelordian

Quando stiamo per uscire ecco che entra invece di corsa Rodrigue stesso, che preoccupato dalla massiccia presenza di Mercykillers per le strade deve aver intuito che siamo riusciti a far evadere il suo amico, e si è precipitato ad aiutarci.

In effetti solo lui aveva la chiave per il semipiano-base dei Primi, e la usa subito sulla porta di Bolan, aprendo così un varco sicuro per uscire da Sigil.

«Orbene, qua siamo di troppo ormai! Vediamo di sparire...» mi volto verso Bolan a fare un cenno di ringraziamento: anche se lo abbiamo pagato sappiamo bene in che genere di casino rischia di finire se si scopre che ci ha aiutato. Dopodiché prendo a svolazzare premendo affinché gli altri si infilino nel portale uscendo così da Sigil.

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Bolan rimane immobile con la bocca spalancata, mostrando tutti i suoi denti. Vi saluta con un cenno della mano, restando a guardare meravigliato l'ingresso alla sede dei Primi...

Il vostro ingresso nel grande Salone è coperto da  sguardi estasiati e qualche lacrima di commozione... L'attenzione ovviamente è rivolta a Christopher e ad una ad una tutte le creature sul semipiano si avvicinano per stringergli la mano. Il Factol però rimane freddo e distaccato a questa accoglienza calorosa e così insieme a Rodrigue vi accompagna in una stanza privata. La stanza sembra essere un salottino più piccolo di quello principale; al centro si trova un tavolo molto grande e robusto, fatto di legno, con sopra una lastra sottile di vetro; intorno al tavolo una decina di comode poltroncine di fodera rossa, completa l'arredamento minimale.

Il primo a parlare è Rodrigue Bene, non so se avete avuto già modo di parlare, ma ti voglio presentare questi coraggiosi avventurieri. La missione è stata possibile solo grazie a loro... Ti assicuro che è un piacere vederti in carne ed ossa ed ho così tante cose da chiederti che non saprei da dove iniziare... Credo sia meglio all'inizio far parlare loro...

Lo sguardo impassibile del Factol si sposta lentamente su ognuno di voi. Più il tempo passa e più vi accorgete dell'enorme ignavia che sta consumando il mezz'elfo che avete difronte a voi. Christopher incrocia le mani sopra al petto e si appoggia allo schienale della poltrona Sono a conoscenza di chi siano e so anche cosa voglia dire questo per me... Parlate quindi, vi ascolto.

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  • Supermoderatore

Baervan Nimbledream

Mi sollevo in aria e, schiarendomi la voce con una serie di rauchi colpi di tosse, inizio a parlare guardando il mezzelfo negli occhi con sguardo fisso.

Credo che prima di parlare vorremmo ascoltare Cristopher. Questo dovrebbe essere un momento di giubilo, e mi piacerebbe poter fare il punto della situazione e pianificare l'immediato futuro con rinnovata serenità e determinazione - la mia espressione del volto lascia trasparire un moto di compassione - ma non possiamo fare tutto questo se chiaramente l'evento della liberazione di Cristopher risulta un peso per lo spirito del diretto interessato. Io credo che questo sia un ottimo punto di partenza per riscattare la vita di tutti noi, per cui anche qualora tu non abbia alcuna informazione utile, o addirittura venga fuori che in realtà sei parzialmente responsabile del peggioramento di questa situazione, non cambierebbe la nostra volontà di aiutare tutti i Primi - mi fermo qualche secondo a guardare tutti i presenti - perché so bene che siamo tutti mortali, siamo tutti pieni di vizi e difetti terribili, ma abbiamo anche tanti pregi e capacità, e siamo accomunati da un nobile obiettivo che possiamo perseguire soltanto insieme. A te la parola.

Chiudo il discorso con un mezzo inchino, facendo cenno al mezzelfo di iniziare il suo.

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Elbereth Maelordian

Quando entriamo nella sede dei Primi, l'arrivo di Christopher viene accolto con gaudio e giubilio da parecchia gente, cosa che ammetto non mi aspettavo, dato che pensavo di trovare sempre solo Rodrigue. 

Attendo che i brevi festeggiamenti terminimo alzandomi in volo e sedendomi in aria a gambe incrociate, tirando fuori da una tasca nascosta all'interno dei miei abiti una grossa radice, che inizio a mordicchiare con gusto.

Quando finalmente veniamo condotti in un luogo appartato possiamo iniziare a discutere, ma il factol sembra di un umore decisamente bizzarro per essere stato appena liberato da una delle prigioni più sicure del multiverso. Continuando a mordicchiare la radice mentre lo gnomo fa un lungo ed elaborato discorso io penso, mettendo a parte tutti dei miei pensieri, dato che il collegamento mentale dovrebbe essere ancora attivo.

Strano comportamento per uno che fino a poco fa era sotto tortura con i visceri a prendere aria, no?....
Bel discorso, roseo amico, ma lasciami aggiungere solo poche parole...

Quindi parlo a voce, diretto a Christopher «Penso potremmo aver parecchio da discutere in effetti... e varie domande la cui risposta rimane ancora celata nel buio... tuttavia l'albero ci ha detto: "Se liberate il factol, lasciatelo parlare"...» mi fermo un istante per dare un morso alla radice «Sì beh, insomma... mi pare chiaro perché pensiamo che stia a te prendere parola, no?» chiudo il tutto con un mio classico sorriso che mostra tutta la mia notevole dentatura, che stavolta però non è dello sfavillante rosso tipico, ma sembra sporca di carbone, nerastra a causa della radice che sto masticando.

Quindi riprendo il mio mordicchiare e masticare sempre seduto a gambe incrociate a mezz'aria.

«Ah! E Rodrigue per favore hai qualcosa per far riprendere il nostro alato compare?? E' fin troppo debole, non ce la fa nemmeno a fiatare, vedi?... Io pure ho bisogno di riposo o qualche cura magica, in realtà... ma posso resistere almeno il tempo di questo interessante dialogo...»

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Sid

Con un cenno della testa saluto il nostro "forzato" anfitrione Bolan ed entro nel portale, ritrovandomi, un attimo dopo, nel Salone dei Primi; Christopher ci squadra quasi come se fossiamo persone ben poche gradite, cosa che non mi piace per niente

Abbiamo rischiato la pelle per liberare questo qui e lui nemmeno ci ringrazia..

Tuttavia rimango in silenzio, lasciando che siano gli altri a parlare, ben conscio però che, a breve, dovrò rivelare qualcosa che avrei preferito restasse un segreto..

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Accidenti! Con tutto quello che è successo non ci ho proprio fatto caso, perdonatemi dice Rodrigue rivolto ad Elbereth Chiamo subito padre Xavier per farlo rinsavire così dicendo esce dalla stanza ritornando poco dopo insieme ad un maestoso Avariel con un lungo mantello bianco: Padre Xavier

L'entrata dell'Avariel sembra invadere la stanza di una mistica sensazione di pace e serenità, che colpisce tutti i presenti... tranne ovviamente il Factol che tiene lo sguardo verso il basso. Padre Xavier saluta Christopher posandogli una mano sulla spalla 

@Elfico  

Figliolo, bentornato tra di noi. Lasciati alle spalle il passato e ritorna finalmente alla guida di della tua gente.

Poi si avvicina ad Alaris e toccandolo leggermente sulla testa, lascia scorrere la sua magia nel corpo dell'Adepto. Alaris si riprende completamente, riuscendo finalmente a muoversi.... Il saggio divinista sta per uscire dalla stanza quando Christopher ritorna a parlare:

Padre la prego resti. Voglio che ascolti anche lei quello che sto per dire Il Factol sospira e poi comincia a raccontare

Quello che ci è capitato su Carceri mi ha toccato veramente nel profondo... Quelle anime... Alcune meritavano di essere lì, altre avevano solo fatto scelte sbagliate... Siamo stati molto tempo su quel piano e forse sono stato condizionato da tutto quello che ho visto...

Dovevamo recuperare l'anima di questo ragazzo e non posso descrivere la rabbia che ho provato quando lo abbiamo trovato. Una creatura così indifesa, in un luogo così terribile... Certo il suo aspetto era completamente diverso, ma io riuscivo a vedere la sua anima ed è in quell'istante che ho preso la mia decisione: quel ragazzo meritava un'altra possibilità. Dopo aver recuperato l'anima ho tenuto per me il dispositivo. Ho fatto un po' di ricerche e sono tornato su Carceri alla ricerca del Mescitore del Peccato, un Demone che ha una piccola abitazione nelle foreste del secondo strato. Egli aveva ciò che cercavo: un siero che potesse estrarre l'anima da un corpo vivente. Il prezzo che ho dovuto pagare è stato alto, ma in quel momento non mi importava più di nulla... Il Demone mi ha indicato il bersaglio, il figlio di un contadino nativo di Paterx II, un piano molto simile al Primo materiale. Ho fatto bere il siero al figlio ed ho trasferito l'anima che avevamo raccolto nel suo corpo... Il ragazzo che voi suppongo conosciate come David ha il corpo di un abitante di Paterx II, ma l'anima appartiene ad un supplicante di Carceri... Il Factol guarda tutti negli occhi per pochi secondi poi continua Soddisfatto di aver dato una seconda chance al supplicante, sono tornato dal Mescitore a consegnargli l'anima che avevo recuperato grazie al siero... Il Demone però ha cominciato a ridere. Affinché un anima rimanga legata ad un corpo che non è il suo, occorre effettuare un rituale, che ovviamente il Mescitore conosceva... Il pagamento per quest'ultima parte del mio folle piano, riguardava l'oggetto che mi aveva permesso di cominciarlo: il dispositivo... Ho lasciato l'artefatto nelle mani di un Demone, per poter dare speranza ad un ragazzo che nemmeno conosco. Ho tradito l'Albero. Ho tradito i Primi... Poi alza lo sguardo verso Elbereth, una lacrima scende dall'occhio destro del Factol Io meritavo di morire nelle Prigioni...

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Elbereth Maelordian

Quando Padre Xavier rimette in sesto Alaris mi sfugge un richiamo per chiedergli se può dare un sistematina anche a me dato che comunque deve restare ad ascoltare.

Smetto di sorridere quando percepisco dove sta andando a parare il discorso di Christopher, e assumendo uno sguardo serio prima che finisca ho anche smesso di mordicchiare la mia gustosa radice.

Storco la bocca in una smorfia pensierosa, e poi quando termina il discorso guardandomi con tristezza ricambio per qualche istante in silenzio, per poi rispondergli.

«Invero, le tue azioni sono state guidate da un senno piuttosto discutibile... e dal tuo animo accorato è evidente che porterai sempre vive dentro di te le conseguenze di queste tue scelte... tuttavia non penso dovresti compiangerti così tanto... siamo tutti mortali qui, e in quanto tali ci è concesso il dono dell'errore, proprio come ci è concessa la capacità di porre rimedio a quelli già commessi... l'infallibilità è cosa per altri esseri, e anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, nemmeno per loro...» Mi fermo un istante scendendo un po' di altezza e avvicinandomi un po al Factol, rimanendo comunque a mezz'aria a gambe incrociate «Tu dici di aver tradito l'Albero e i Primi, eppure indirettamente l'Albero ci ha mandato a salvarti... e non dire che l'ha fatto affinché tu potessi rivelarci la posizione del congegno, perché avrebbe potuto farcela conoscere in mille altri modi se avesse voluto... No, io dico che l'Albero, o la Fonte, come vogliamo chiamarla, sperava che noi riuscissimo a liberarti, perché evidentemente ha ancora bisogno di te...» Quindi assumo un tono un po' più secco «Perciò ora smettila di compiangerti e pensare a ciò che hai fatto, e inizia invece a pensare a come puoi rimediare! A come possiamo rimediare!»

Torno sorridente, sperando di essere riuscito a spronare un po' il suo animo e prima che possa ribattere aggiungo.
«E' evidente che dovremo andare a recuperare il congegno... Carceri non è un piano che mi è nuovo per fortuna: vi sono già stato più volte, ma per quanto ci si vada non sarà mai un posto sicuro per nessuno... tuttavia prima di tutto sarebbe utile se anche tu ci dessi qualche informazione in più sull'Albero, sui Primi e i Secondi, e sul nostro ruolo in generale... sempre che tu abbia informazioni che già non abbiamo udito dal tuo amico Rodrigue...»

DM:

Prima di tutto chiedo all'Avariel se può sistemare anche la mia debolezza (anche io risento ancora del Ray of Enfeeblement).
_________________

Poi fammi visto che ci sei dei check di conoscenza su Paterx II e sul Mescitore del Peccato.

Del primo non ho mai sentito nulla nemmeno io giocatore, e magari te lo sei semplicemente inventato sul momento xD

Il secondo invece so chi è e pure dove si trova, ma dato che io non sono Elbereth fammi il check per lui, anche se da quel che so non dovrebbe essere un'informazione difficile da avere, dato che tutto sommato quel glabrezu dovrebbe essere abbastanza conosciuto (almeno su Carceri e magari anche da chi è abituato a viaggiare).
__________________

Attendo poi la ribattuta di Christopher per vedere se intanto sa darci altre informazioni su tutti sti fatti della Fonte ecc.

 

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 Nonostante il discorso di Elebereth, lo sguardo del Factol non sembra mutare minimamente; il tono della voce però sembra meno grave del solito Hai ragione. Piangersi addosso non serve a nulla... Ero convinto di dover tornare nelle Prigioni, ed espiare una volta per tutte il mio peccato; magari lo farò lo stesso, ma prima voglio accompagnarvi dal Mescitore... Vedete, le mie azioni non sono state completamente irrazionali, so di aver sbagliato, ma solo la Fonte sa che cosa ho passato e quanto ho lottato per arrivare dove sono... o forse dove ero... Però forse dite il giusto quando parlate di una seconda occasione; voglio redimermi e farmi perdonare dai miei compagni e da tutti voi... poi prendendosi una piccola pausa si asciuga le due lacrime che gli bagnano gli occhi.

Rodrigue, rimasto in silenzio per tutto il tempo ritorna a parlare con la voce incrinata dal dolore Credo che... (sospira) ... Credo che mi ci vorrà un po' di tempo per digerire tutto questo... I nostri compagni sono morti, l dispositivo è nelle mani di un Demone, il ragazzo che ho cresciuto come un figlio è... non so nemmeno come definirlo... poi si ricompone ... In questo momento comunque abbiamo problemi più grossi, credo sia il caso che partiate subito per Carceri e che recuperiate il dispositivo... Nel frattempo io e padre Xavier decideremo cosa fare con questo Ordine: se scioglierlo definitivamente oppure abbandonare Sigil e continuare a diffondere il nostro credo in un luogo più sicuro...

@Elbereth

Padre Xavier ti cura le ferite ed i danni alla Forza senza problemi.

Non hai mai sentito parlare di Paterx II (ebbene sì me lo sono inventato xD ) ma conosci per fama il Mescitore del Peccato e sai come trovarlo. Quello che richiederà più tempo immagini sia il dover passare dal primo al secondo strato di Carceri, infatti sai già a chi chiedere la chiave per il piano ;) 

Altra cosa abbastanza importante: tra poco il te del passato arriverà su Sigil, quindi sarà il caso di non fermarti troppo all'interno della Gabbia... Non sai cosa potrebbe accadere...

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Alaris

 

Appena sento le energie tornarmi e le ferite chiudersi grazie alla magia dell'avariel, mi libro in volo dispiegando le ali eteree, prima di tornare a terra: un semplice segno del capo a mostrare la mia riconoscenza al teurgo e a Drak'kon. Mentre i miei compagni prima e Christopher dopo parlano, pur prestando attenzione, muovo lentamente gli arti e le articolazioni, ancora leggermente intorpidite dai minuti di debolezza.

Le parole del factol generano sentimenti contrastanti dentro di me, ma cerco di mascherare le emozioni in uno sguardo il più possibile neutro

Bel discorso Elbereth. Forse non proprio veritiero, ma se servirà allo scopo ben venga commento silenziosamente, tenendo lo sguardo fisso sul factol. Facendo qualche passo in avanti, esordisco con decisione nella conversazione, nel tentativo di rimarcare le parole dei miei compagni:

Quello che conta adesso è portare a termine la missione! Non ci ergeremo a giudici, Christopher, perchè non lo siamo e non ne abbiamo il diritto; però se vuoi davvero iniziare a redimerti devi iniziare fin da ora e cambiare stato d'animo, perchè su Carceri avremo bisogno di un Factol, non di un uomo divorato dal rimorso! Affronteremo molte difficoltà, probabilmente anche quei simpatici signori che ti stavano torturando nelle prigioni, quindi tutte le tue energie dovranno essere focalizzate sulla missione, e non su un errore al quale stai ponendo rimedio.

Terminata l'arringa , grazie alle ali arrivo con un lungo balzo davanti a Christopher, quindi stendo una mano su di lui, lasciando fluire energia arcana sul suo corpo Questa magia ti proteggerà dal mio soffio: a volte non faccio troppa attenzione a dove sputo fuoco, come molte librerie hanno imparato a proprie spese. Non che contenessero qualcosa di utile, comunque.. Ah, pare che non ci siamo presentati: il mio nome è Alaris, esploratore della First Scroll.

Cerco di smorzare la tensione tutta concentrata su Christopher con una battuta, poi svio il discorso verso argomenti più pratici

Immagino che a voi due serva un po' di riposo mi rivolgo ora ai due maghi per recuperare potere magico e prepararvi meglio alla nostra destinazione. Ci servirà inoltre un portale per l'andata e uno per il ritorno, ma immagino che tu sappia come fare concludo fissando Elbereth

 

@ dm 

 

Check di conoscenze varie su Carceri, Paterx II e il Mescitore di anime (Conoscenze(piani)+25. Diplomazia +20 nel discorso con Christopher per cercare di essere il piu convincente possibile.

Se Christopher non si oppone gli lancio addosso un Endure Exposion: 24 h resistere agli elementi + immunità alla mia arma a soffio

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  • 2 settimane dopo...

Christopher si alza in piedi Le tue parole Alaris hanno del vero e prometto di fare tutto ciò che in mio potere per aiutarvi a recuperare il dispositivo... Se permettete ora vorrei riposarmi qualche minuto nella mia stanza, vorrei ritrovare un po' di pace e chiedere aiuto alla Fonte pregandola di intercedere per noi... Potremmo parlare della Fonte e dei Primi quando saremo in viaggio, anche se dubito di avere informazioni migliori di quelle che vi ha dato Rodrigue.

Venitemi a chiamare dunque quando sarete pronti per partire.

Così dicendo il mezz'elfo fa per dirigersi alla porta, seguito da Padre Xavier che si congeda dal gruppo, non prima di aver curato anche le ferite del vostro amico Elbereth.

Il racconto del Factol non c'è che dire vi ha lasciati basiti, ma i buoni propositi di Elbereth e Borgo sembrano aver scalfito almeno in parte la barriera depressiva che avvolge lo stesso Christopher... Quali pericoli dovrete affrontare sul tremendo piano di Carceri? Quali abomini sarete costretti a combattere per poter recuperare il dispositivo? Ma soprattutto: riuscirete mai a tornare al vostro tempo...?

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Il Factol sembra essersi ripreso dopo le parole dei miei compagni e di, questo, non posso che essere grato; quando siamo di nuovo da soli mi volto verso di loro Devo dirvi una cosa importante.. esordisco mentre il mio corpo cambia forma e dimensione pur rimanendo quello di un umano Sono un mutaforma.. E il mio nome non è Sid ma Syer.. dico agli altri Dovevo mantenere il segreto ma adesso non ha più senso..

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Elbereth Maelordian

Sto per ribattere alla chiamata in causa di Alaris, ma Christopher mi anticipa, andandosene a riposare, e una volta soli Sid ci stupisce con una rivelazione decisamente inaspettata «Cosa? Un mutaforma?» lo guardo sorpreso «E perché non ce lo hai detto subito? E' davvero una cosa talmente segreta?... Proprio non me l'aspettavo!» non sono arrabbiato o infastidito di scoprire che il nostro compagno ci aveva taciuto finora la sua vera identità, ma più che altro stupito e curioso.

Mentre gli pongo queste domande mi metto dritto a tenendo le braccia incrociate e tenendo la testa in un punto fisso il mio corpo inizia a ruotare in aria in senso orario, come fosse un orologio, di quelli strani che si vedono solo in alcuni piani lontani.

«Ad ogni modo Alaris ha detto bene: arrivare su Carceri non sarà un problema, conosco il portale giusto e so a chi chiedere la chiave... allo stesso modo so come trovare il Mescitore di Peccati una volta raggiunto il secondo strato... la parte più complicata potrebbe essere passare da Orthrys a Cathrys (rispettivamente il primo e il secondo strato di Carceri, per chi non ha molta esperienza di viaggi oltre Sigil), ma ce ne occuperemo una volta lì...» inizio a spiegare «Concordo poi sul doverci preparare... io e Baervan sicuramente dobbiamo riposare e ristudiare bene i nostri tomi, mentre tutti dobbiamo equipaggiarci... una volta su carceri se tutti potessimo volare costantemente sarebbe più sicuro, soprattutto nel primo strato, che è ricoperto di paludi, inoltre sempre su Orthrys è facile trovarsi faccia a faccia con spiriti e spettri vaganti... una volta raggiunto il secondo strato invece è bene che tutti abbiano delle protezioni dall'acido: le giungle di Cathrys infatti emanano esalazioni letali...» mi fermo un attimo «Mph... sto parlando troppo forse?» chiedo sorridendo «Beh, l'importante è che ce ne andiamo da Sigil... tra non molto arriverà infatti il "me" di questo tempo, quindi meno resto nella Gabbia meglio dovrebbe essere...»

DM:

Porca Peppa! Mi ero totalmente scordato che non avevo ancora postato qui!! Hai fatto bene ad andare avanti....... (facepalm)

Comunque:
- Hai detto che Elbereth immagina che la parte più difficile sia passare dal primo al secondo strato. Perché immagina sia quello? Come si passa da uno strato all'altro? E te lo chiedo perché io giocatore sono il primo a non saperlo. Difatti so che i vari strati di carceri sono chiusi uno dentro l'altro, non contigui.

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Alaris

 

Mi volto sorpreso verso il mio compagno, all'apprendere della sua vera natura Avrò collaborato, a suo tempo, con chissà quanti draghi paranoici che non hanno mai rivelato la loro natura: nessun problema quindi, immagino tu abbia avuto le tue buone ragioni per non dircelo e darci un nome falso, Syer concludo ammiccando al mutaforma.

Mi giro nuovamente verso Elbereth per commentare il suo lungo discorso Bene, volare non è un problema, mentre per quanto riguarda l'acido.. interrompo le mie parole per portare la mano al petto, attingendo all'energia draconica: subito un alone azzurrino si sprigiona dalla mia pelle, salvo poi assumere una tonalità verdastra e sparire nuovamente questo dovrebbe proteggermi da ogni pericolo, o quasi. A questo punto dovreste dirci voi quante ore vi servono per prepararvi.

 

@dm                

Lancio energy immunity e lo cambio da freddo ad acido

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