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Film di D&D


Fippe

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E pensare che i titoli previsti originalmente spaziavano da

Dungeons & Dragons 2: The Elemental Might a Dungeons & Dragons: The Sequel...

Del cast originale c'è Bruce Payne, il cattivone al servizio del magozzo vigliacco...

Ci hanno messo cinque anni... per farlo poi finire direttamente in dvd per la gioia di tutti... :banghead: Ma i quattro commenti in croce che ho letto in giro (probabilmente del regista, di sua moglie e del canarino) dicono "meglio di quello prima". Come se ci volesse poi molto... ;-)

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Del cast originale c'è Bruce Payne...

Bruce Payne?!? Vuoi dire il miliardario che di notte si infila il costume e diventa Zatman?

Scusate.

Tornando IT, devo dire che ho visto meno di un dodicesimo del film di D&D e mi è bastato per risvegliarmi in un fosso nudo senza un rene.

Credo che il sequel lo attenderò in DVD.

Film sui Forgotten?!? Dubito... Ambientazione troppo varia per trarne qualcosa di carino, come del resto Dragonlance, le Cronache...

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Il primo film su D &D faceva letteralmente schifo,non esisteva una trama e il cattivo era inauspicabile in ogni senso.Sinceramente anche i protagonisti non erano credibili ed il finale non aveva senso con tutta la storia,anzi avrei voluto domandare al regista perchè fare un film su di un argomento di cui sapeva poco o niente.

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  • 1 mese dopo...

Leggete questo commento... ha di che far riflettere...

This, my friend, is Dungeons & Dragons. This is not a cinematic masterpiece. This is not Shakespeare. The storyline wont change your future. But it's 1:45h of real entertainment for any Dungeons & Dragons fan.

Unlike the first movie, D&D:Elemental Might go back to the book. Many fantasy movies have wizards and fighters, but I believe the creators actually focused on really bringing the things we recognize from the D&D world into this one. There's a real "party" with classic Dungeons & Dragons professions represented and they really do what is to be expected by their roles. There's real dungeons... There's dragons... and there's even a few unique D&D monsters that is recognized from the books. The villain is more evil. The good is more good. There's heaps and heaps of magic, and even divine magic (which is unique to D&D) plays a great role this time around.

If you ever played D&D:EM and you can accept some budgetcuts on bringing your fantasy to life, get ahold of this movie. If you never played D&D but you are a general fantasy fan, get this movie because it's the most fantasymovie you have seen since Lord of the Rings. If you are neither a fan of fantasy or an oldtime fan of Dungeons & Dragons, you can probably forget about this one and watch something else.

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  • 7 mesi dopo...

Avevano delle scenografie degne dei power ranger, ricordate? col Megazord che girava fra i palazzi che erano scatole di cartone tinte male:-p

L'uniche cose positive erano la maga:rolleyes:, che davano valore ai ladri e come era gestita la magia, il resto era una boiata:cry:

Era più realistico un grv.

The Gamers rimane il più bel film su D&D :-D

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Mi aggrego ai fischi per l'orrore del film di D&D. Lo noleggiai da Blockbuster in inglese appena uscito, tanta era la curiosità...non l'ho nemmeno visto in italiano da quanto era brutto :lollollol

Piuttosto vi consiglio il sequel, linkato poco sopra, mooolto più carino. Anche se gli effetti speciali lasciano un po' a desiderare e la storia è il solito minestrone ne sono rimasto più che soddisfatto :clap:

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Parlando del film di D&D....

Non elencherò le cose brutte già elencate da voi altri, mi limiterò ad aggiungerne un paio.

La maghetta che all'inizio lancia "animare corde" e riesce pure a non farsi fregare da i riflessi da bradipo di due ladri e che esegue una presa della pergamena lanciatagli dal maestro senza problemi e che subito dopo tira una polverina in aria e crea un PORTALE per scappare....nel resto del film assiste tremante e impotente alla disfatta e all'uccisione dei suoi compagni sostenendo che non può fare niente.....

Sempre la maghetta in questione indossa degli occhiali (ben conosciuti in epoca medioeval fantastica ;-) ) ma non solo....sono di taglio attualissimo (alla armani o alla dior per intenderci).

E per ultimo....la cosa che mi ha veramente scioccato ed imbarazzato è la prova di attore di Jeremy Irons, per gli amici "Geremia Ferri", (che considero un grandissimo attore) in questo film.....credo che abbia percepito un bonus di soldi per aver deciso di sputtanarsi pubblicamente a livello mondiale.

Malgrado questo quando lo abbiamo visto al cinema con i miei amici abbiamo talmente riso di gusto che lo annoveriamo tra i film culto al pari di quelli di Alvaro Vitali o di quelli di Giorgio Porcaro (il clone cinematografico di Abatantuono ai tempi di "Eccezziunale veramente").

Rimasta fra noi ad imperitura memoria la scena del cattivone con le labbra blu (mi hanno regalato un rossetto simile per realizzare la scena in maniera verosimile....anche se io ho i capelli lunghi e non sono pelato....per ora) che sorprende la maghetta inutile e puntandole un artiglio sul collo (ho sia la voce profonda che un anello con una punta...per questo sono stato scelto per la parte :lol: ) proclama: "L'HO GRAFFIATA, CHE PECCATO!"

Una scena da OSCAR, ne converrete.... :lol:

Altro non mi viene in mente salvo che, pur facendomi del male, prima o poi dovrò forzarmi a vedere il sequel...anche perché c'è appunto il mio personale mito ....il cattivone pelato con le labbra blu :lol:

ciao

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  • 2 settimane dopo...
  • 3 mesi dopo...

Ecco una degna recensione che rende perfettamente l'atmosfera del film di dnd ^^:

Non è roba mia ma ho riso troppo a leggerla.

Dungeons and Dragons... il genere Fantasy grida vendetta!!!

Ok ok il fantasy è sicuramente il genere più a rischio “trash”: nerboruti omaccioni glabri e rivestiti di semplici perizoma, tettone leopardate perennemente in calore, maghi strambi le cui stregonerie vengono portate su celloloide con effetti speciali da baraccone, re e regine ricoperti di bigiotteria da 2 soldi, città di cartapesta e mostri di gommapiuma. Ma a tutto c’è un limite, e naturalmente ci sono pellicole che tutti i limiti del buon gusto riescono a infrangerli: Dungeons and Dragons è una di queste rare perle del Brutto con B maiuscola che riescono a portare l’autopunizione dello spettatore oltre ogni immaginazione.

Allacciatevi le cinture e cominciamo: l’Impero di Izmer, evidente allegoria dell’Impero Americano, è da sempre uno stato sorretto sulla base dell’apartheid fra la classe sociale dominante dei Maghi, i Ricchi, gli Spocchiosi etc. etc. e il Secondo Stato, praticamente tutti gli altri, che sinteticamente non contano un *****. Ora, la cara e buona Imperatrice Savina (praticamente la versione guerrafondaia dell’Imperatrice Bambina della Storia Infinita) decide, pare da un momento all’altro, che la cosa non le sta più bene e che in nome del benessere del Popolo ( in questo film l’uso del termine Popolo è così populista da far imbarazzare Peròn) che tutti debbano avere gli stessi diritti nel suo Impero. Naturalmente, cambiare la Legge Costituzionale per la bambina piena di alti ideali sembra troppo facile, quindi la dodicenne decide di imporre la sua volontà per mezzi molto poco legali e molto dittatoriali: solo lei, infatti, detiene il bastone per dominare i Draghi d’Oro, e minaccia il consiglio dei Maghi (ridicolmente assemblati sui loggioni del teatro La Scala) di scatenare una guerra civile contro di loro. Trattata naturalmente come una povera ebete dalla classe dominante, per sopperire allo scacco il temibile e malvagissimo mago Profion (interpretato a un Jeremy Irons al nadir assoluto della sua carriera!) trama quindi di impossessarsi del Bastone dei Draghi Rossi, una specie ancora più letale dei Dorati (che nel gioco sia il contrario pare non importasse molto a quell’ebete dello scieneggiatore) per usarli contro l’Imperatrice e realizzare il suo sogno di golpe alla Pinochet con annessa Dominazione del Mondo.

La giovane ed eroica imperatrice,però, subodora il terribile piano, e dopo essere ridicolizzata di fronte all’assemblea dei Maghi, dalla sua reggia (in realtà una chiesa barocca italiana riempita di tamarrate per nasconderne la Cattoliticità ma nella quale fanno sfoggio le panche per i fedeli) decide di ordire il suo piano di guerra preventiva incaricando una giovane diplomata all’accademia della magia alquanto incapace nelle materie ma alquanto spocchiosa e cagacazzi di trovare il bastone dei draghi rossi prima del perfido Profion, che ha già squinzagliato per la cerca il suo erculeo guerriero Damodar, caratterizzato dal rossetto blu fluorescente, con incluso uno schifossimo parassita creato con una obbrobriosa Computer Graphics per assicurarsi la totale fedeltà.

Ben presto la stronzetta maga da strapazzo diventerà la ricercata numero 1 dell’Impero, in seguito al golpe di Profion e, per realizzare la sua missione, non troverà di meglio da fare che assoldare la solita sgangherata banda di personaggi del gioco di ruolo, tutti assolutamente assurdi e improbabili: i due ladri, di cui quello di colore ovviamente finirà amazzato, sgangherati che blaterano di onore della categoria, un raro esemplare di nano gigante (è alto come gli altri…) vagamente rincoglionito e sotto l’effetto di stupefacenti, un’elfa di colore (mai visti, ma evidenti algide bionde erano state scartate in quanto troppo ariane e politically incorrect nell’ottica della Grande Famiglia Razziale Americana) dall’armatura tanto inutile quanto imbarazzante in quanto oltre ai tradizionali addominali sono forgiati anche i capezzoli e le areole, con relativi improbabili cacciatori elfici.

Con questo formidabile aggregamento di risorse umane e non, la caccia al bastone può cominciare, sempre tallonati dalle del temibile guerriero dal labbro bluastro, che alla fine riuscirà nell’intento di fregare la sfigatissima compagnia di avventurieri da strapazzo.

A quel punto, la scelta dell’Imperatrice Bambina è repentina: vestita con una grottesca cotta di maglia disegnata da Armani scatena tutte le forze dei draghi d’oro a sua disposizione in un attacco preventino contro i maghi golpisti prima che il malvagio Profion possa avere fra le mani il bastone dei draghi rossi. L’arrivo del gruppo dei personaggi assieme a quello di Damodar segna l’apoteosi del Cattivo Gusto, con una battaglia in CG patocchissima fra i draghi rossi e oro sullo sfondo di una città magica falsa come una banconota da 9 euro e 99 cent.

L’osceno combattimento finale in cui il bastone dei draghi rossi viene spezzato termina con la catarchica digestione di Profion da parte del Drago D’oro personale dell’Imperatrice, ma non segna la fine delle sofferenze del malcapitato spettatore, che raggiungerà l’apoteosi dell’autopunizione cinematografica con il delirante discorso politico sulla tomba del ladro di colore ammazzato (anche il bianco per la verità era morto, ma naturalmente è l'unico ad essere resuscitato alla faccia dell’ipocrisia razziale polically correct che ufficialmente permea la pellicola), un delirio di farisei buoni sentimenti sull’uguaglianza, la libertà e il sacrificio che farebbe arrossire anche o stesso George Bush.

Tirando le conclusioni, raramente un filmbrutto toppa su tutto, ma il film di Dungeons and Dragons svetta trascendendo la categoria del Brutto per anelare alla categoria aristotelica dell’Osceno: in effetti in questo film tutto fa veramente schifo: i costumi, gli effetti speciali, la trama, la recitazione, tanto da far pensare che la stessa TSR pensi che i giocatori del suo gioco di ruolo siano dei poveri decelebrati per proporre una porcata di questo livello, ma probabilmente il lato più rivoltante di questa trashiata è indubbiamente la visione demenziale della politica, vista come un mezzo per far felice il popolo Bue non grazie ai mezzi legali quali una rappresentazione politica oppure una Costituzione ma tramite un gruppo di celebrati belli, buoni e pieni di buone intenzioni che combattono il Male Assoluto incarnato da Parlamenti, Leggi e Istituzioni.

Nota conclusiva per un personaggio assurdo e senza senso, probabilmente aggiunto per mostrare altri effetti speciali: si tratta dell’alieno triocchiuto tratto da Deep Space Nine che si aggira nel bazar della città controllata dalla Gilda dei Ladri: evidentemente il tunnel spaziale fra il Quadrante Alfa e Delta della nostra Galassia ha toppato inviando il malcapitato nel mondo di D&D.

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  • 5 mesi dopo...

chiedo scusa se gia c'e' stata una discussione su questo film ma con l'opzione cerca... cercare dungeons & dragons in un forum di GDR e' come cercare un granello di sabbia a cattolica.

cmq tornando al film vorrei sapere cosa ne pensate voi...

a me personalmente ha deluso tantissimo...ma proprio tanto.

mi aspettavo qualcosa di piu' epico invece niente di che...

voi (che l'avrete visto per forza) che ne pensate?

[MOD] - Basta usare la funzione cerca in una singola sezione ;-) - Samirah

ah grazie Samirah ;-) (ogni tanto scopro cose nuove :lol:

Ecco una degna recensione che rende perfettamente l'atmosfera del film di dnd ^^:

Non è roba mia ma ho riso troppo a leggerla.

Dungeons and Dragons... il genere Fantasy grida vendetta!!!

Ok ok il fantasy è sicuramente il genere più a rischio “trash”: nerboruti omaccioni glabri e rivestiti di semplici perizoma, tettone leopardate perennemente in calore, maghi strambi le cui stregonerie vengono portate su celloloide con effetti speciali da baraccone, re e regine ricoperti di bigiotteria da 2 soldi, città di cartapesta e mostri di gommapiuma. Ma a tutto c’è un limite, e naturalmente ci sono pellicole che tutti i limiti del buon gusto riescono a infrangerli: Dungeons and Dragons è una di queste rare perle del Brutto con B maiuscola che riescono a portare l’autopunizione dello spettatore oltre ogni immaginazione.

Allacciatevi le cinture e cominciamo: l’Impero di Izmer, evidente allegoria dell’Impero Americano, è da sempre uno stato sorretto sulla base dell’apartheid fra la classe sociale dominante dei Maghi, i Ricchi, gli Spocchiosi etc. etc. e il Secondo Stato, praticamente tutti gli altri, che sinteticamente non contano un *****. Ora, la cara e buona Imperatrice Savina (praticamente la versione guerrafondaia dell’Imperatrice Bambina della Storia Infinita) decide, pare da un momento all’altro, che la cosa non le sta più bene e che in nome del benessere del Popolo ( in questo film l’uso del termine Popolo è così populista da far imbarazzare Peròn) che tutti debbano avere gli stessi diritti nel suo Impero. Naturalmente, cambiare la Legge Costituzionale per la bambina piena di alti ideali sembra troppo facile, quindi la dodicenne decide di imporre la sua volontà per mezzi molto poco legali e molto dittatoriali: solo lei, infatti, detiene il bastone per dominare i Draghi d’Oro, e minaccia il consiglio dei Maghi (ridicolmente assemblati sui loggioni del teatro La Scala) di scatenare una guerra civile contro di loro. Trattata naturalmente come una povera ebete dalla classe dominante, per sopperire allo scacco il temibile e malvagissimo mago Profion (interpretato a un Jeremy Irons al nadir assoluto della sua carriera!) trama quindi di impossessarsi del Bastone dei Draghi Rossi, una specie ancora più letale dei Dorati (che nel gioco sia il contrario pare non importasse molto a quell’ebete dello scieneggiatore) per usarli contro l’Imperatrice e realizzare il suo sogno di golpe alla Pinochet con annessa Dominazione del Mondo.

La giovane ed eroica imperatrice,però, subodora il terribile piano, e dopo essere ridicolizzata di fronte all’assemblea dei Maghi, dalla sua reggia (in realtà una chiesa barocca italiana riempita di tamarrate per nasconderne la Cattoliticità ma nella quale fanno sfoggio le panche per i fedeli) decide di ordire il suo piano di guerra preventiva incaricando una giovane diplomata all’accademia della magia alquanto incapace nelle materie ma alquanto spocchiosa e cagacazzi di trovare il bastone dei draghi rossi prima del perfido Profion, che ha già squinzagliato per la cerca il suo erculeo guerriero Damodar, caratterizzato dal rossetto blu fluorescente, con incluso uno schifossimo parassita creato con una obbrobriosa Computer Graphics per assicurarsi la totale fedeltà.

Ben presto la stronzetta maga da strapazzo diventerà la ricercata numero 1 dell’Impero, in seguito al golpe di Profion e, per realizzare la sua missione, non troverà di meglio da fare che assoldare la solita sgangherata banda di personaggi del gioco di ruolo, tutti assolutamente assurdi e improbabili: i due ladri, di cui quello di colore ovviamente finirà amazzato, sgangherati che blaterano di onore della categoria, un raro esemplare di nano gigante (è alto come gli altri…) vagamente rincoglionito e sotto l’effetto di stupefacenti, un’elfa di colore (mai visti, ma evidenti algide bionde erano state scartate in quanto troppo ariane e politically incorrect nell’ottica della Grande Famiglia Razziale Americana) dall’armatura tanto inutile quanto imbarazzante in quanto oltre ai tradizionali addominali sono forgiati anche i capezzoli e le areole, con relativi improbabili cacciatori elfici.

Con questo formidabile aggregamento di risorse umane e non, la caccia al bastone può cominciare, sempre tallonati dalle del temibile guerriero dal labbro bluastro, che alla fine riuscirà nell’intento di fregare la sfigatissima compagnia di avventurieri da strapazzo.

A quel punto, la scelta dell’Imperatrice Bambina è repentina: vestita con una grottesca cotta di maglia disegnata da Armani scatena tutte le forze dei draghi d’oro a sua disposizione in un attacco preventino contro i maghi golpisti prima che il malvagio Profion possa avere fra le mani il bastone dei draghi rossi. L’arrivo del gruppo dei personaggi assieme a quello di Damodar segna l’apoteosi del Cattivo Gusto, con una battaglia in CG patocchissima fra i draghi rossi e oro sullo sfondo di una città magica falsa come una banconota da 9 euro e 99 cent.

L’osceno combattimento finale in cui il bastone dei draghi rossi viene spezzato termina con la catarchica digestione di Profion da parte del Drago D’oro personale dell’Imperatrice, ma non segna la fine delle sofferenze del malcapitato spettatore, che raggiungerà l’apoteosi dell’autopunizione cinematografica con il delirante discorso politico sulla tomba del ladro di colore ammazzato (anche il bianco per la verità era morto, ma naturalmente è l'unico ad essere resuscitato alla faccia dell’ipocrisia razziale polically correct che ufficialmente permea la pellicola), un delirio di farisei buoni sentimenti sull’uguaglianza, la libertà e il sacrificio che farebbe arrossire anche o stesso George Bush.

Tirando le conclusioni, raramente un filmbrutto toppa su tutto, ma il film di Dungeons and Dragons svetta trascendendo la categoria del Brutto per anelare alla categoria aristotelica dell’Osceno: in effetti in questo film tutto fa veramente schifo: i costumi, gli effetti speciali, la trama, la recitazione, tanto da far pensare che la stessa TSR pensi che i giocatori del suo gioco di ruolo siano dei poveri decelebrati per proporre una porcata di questo livello, ma probabilmente il lato più rivoltante di questa trashiata è indubbiamente la visione demenziale della politica, vista come un mezzo per far felice il popolo Bue non grazie ai mezzi legali quali una rappresentazione politica oppure una Costituzione ma tramite un gruppo di celebrati belli, buoni e pieni di buone intenzioni che combattono il Male Assoluto incarnato da Parlamenti, Leggi e Istituzioni.

Nota conclusiva per un personaggio assurdo e senza senso, probabilmente aggiunto per mostrare altri effetti speciali: si tratta dell’alieno triocchiuto tratto da Deep Space Nine che si aggira nel bazar della città controllata dalla Gilda dei Ladri: evidentemente il tunnel spaziale fra il Quadrante Alfa e Delta della nostra Galassia ha toppato inviando il malcapitato nel mondo di D&D.

bene mi fa piacere vedere che non ha fatto schifo solo a me...

e la cosa peggiore e' che l'ho anche comprato in dvd :banghead:

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