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Chierico di Tyr con necromante in Gruppo


Mottino

Messaggio consigliato

Vedetela un po cosi:

Energia negativa-->morte, che può voler dire anche ade e campi elisi...non solo inferno/paradiso.

Non vedo perchè debba essere male, Il tetro mietitore è tale perchè quello è il suo "scopo". Il discorso bene/male è prettamente filosofico qua.

Energia positiva-->vita, tutto qua. Non mi sembra che i vivi siano più buoni dei morti. Plausibilmente al fatto che si sia laici, il male ha origine dall'uomo...non dal diavolo.

Anche qui il discorso è tutto filosofico. Che si stia parlando di dnd, o della vita reale.

Una campagna dove i zombie sono i protagonisti, la bilancia bene/male..giusto/sbagliato sarebbe improvvisamente invertita. O dite di no?

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In genere la gente non gradisce morire, per questo il concetto di "morte" è negativo, mentre quello di "vita" è positivo. Dato che morire è brutto, chi porta la morte è malvagio, mentre chi sana le ferite, lenisce il dolore e cura le malattie è buono. Almeno, questa è la concezione generalmente accettata.

In D&D, bene e male non sono concetti filosofici, ma forze fisiche, che questo piaccia o meno: se non piace, si elimina la distinzione, ma per com'è il gioco di default, questa c'è, prepotentemente.

I morti generalmente non sono più buoni o malvagi dei vivi (nel mondo reale, in D&D sono sempre o l'uno o l'altro, in quanto angeli o demoni) ma la morte è peggio della vita.

Plausibilmente al fatto che si sia laici, il male ha origine dall'uomo...non dal diavolo.

A parte che l'avverbio non ha senso e che intendi "atei" e non "laici", riflettendo attentamente si evince che essere dei chierici atei non ha alcun senso. O dei chierici laici, se è per questo.

E visto che si sta parlando di energia positiva e negativa, i chierici sono in prima linea.

Anche ponendo che il male abbia origine dall'uomo e non dal diavolo, non vedo cosa questo c'entri con il dover o meno distruggere i non-morti del proprio compagno di gruppo.

E si dice "gli zombie".

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Si, parlavo di una campagna neutra. Questo tipo di mondo ha creato il suo master.

Dopotutto "negromante del terrore", già il nome fa intendere l'allineamento.

A parte che l'avverbio non ha senso e che intendi "atei" e non "laici", riflettendo attentamente si evince che essere dei chierici atei non ha alcun senso. O dei chierici laici, se è per questo.

intendevo agnostico, pardon.

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Si, parlavo di una campagna neutra. Questo tipo di mondo ha creato il suo master.

Dopotutto "negromante del terrore", già il nome fa intendere l'allineamento.

intendevo agnostico, pardon.

Penso sia necromante.

Penso che comunque nessun chierico possa essere agnostico. Vuol dire non sapere e non darsi risposte. I chierici per definizione sanno e hanno le risposte. In D&D le divinità ci sono, sono elementi presenti fisicamente e tangibili. In D&D non si tratta di "non credo in dio" ma di "non rivolgo le mie preghiere a nessuno". Non puoi non crederci.

Decidere che la presenza delle divinità non è così tangibile né sentita, che non si hanno certezze e quindi è tutto un po' confuso è una decisione del DM, ma se cambi drasticamente devi avere subito pronte delle risposte.

Richiamare uno spirito dall'aldilà (qualunque esso sia) e farlo rialzare dalla sua tomba, ficcarlo in un corpo morto e magari marcio per obbedire a degli ordini di uno sconosciuto è effettivamente spiacevole. No buono, mai se distingui "bene/male" in modo netto. Con un po' di tolleranza, se è necessario per salvare il mondo è accettabile come buono, farlo per sport e per capriccio no.

Se non c'è confine tra bene e male ed è tutto mescolato allora bisogna sistemare molte cose (i paladini! Qualcuno pensi ai paladini!), ma in ogni caso una morale/etica terrena in merito ai morti è sensato si sia sviluppata in una qualsiasi cultura (bisogna quindi stabilire se è accettato o meno rialzare i cadaveri random) e il chierico dovrebbe poter decidere autonomamente a seconda della sua cultura o religione o credenza se essere tollerante o meno nei confronti del suo compagno di avventura.

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Richiamare uno spirito dall'aldilà (qualunque esso sia) e farlo rialzare dalla sua tomba, ficcarlo in un corpo morto e magari marcio per obbedire a degli ordini di uno sconosciuto è effettivamente spiacevole. No buono, mai se distingui "bene/male" in modo netto. Con un po' di tolleranza, se è necessario per salvare il mondo è accettabile come buono, farlo per sport e per capriccio no.

Devo dire che concordo in pieno con The Stroy: scelte.

Perché dovrebbe essere malvagia?

Sicuramente usa energie negative, da regolamento. Ma l'usare energia negativa non lo classifica come azione malvagia: usare un "cause light" per ferire un mago che sta per lanciare "Dolore inesplicabile di Madon" su un orfanotrofio è vista come azione buona, anche se usa energia negativa. L'energia negativa è usata per ferire, così come la mazza. Ma come la mazza è uno strumento: a determinare se sia buono o malvagio non è il mezzo, ma il fine. Così come la mazza, si può usare l'energia negativa per fare azioni buone o cattive.

Si può allora dire che sia irragionevole il contrario, che usare il corpo di un defunto sia necessariamente malvagio. Ma questo è vero nel nostro mondo. Allo stesso modo per cui, per citare un altro thread, non c'è motivo perché non sia Legale fare sesso senza essere sposati: non vi è particolare motivo per cui le regole debbano essere le stesse del mondo a cui siamo abituati. L'importante è che si seguano le regole, quali che queste siano. L'asse bene/male è più oggettivo, e tipicamente è buono qualsiasi cosa che fa piacere agli altri e malvagio qualsiasi cosa che arreca danno. Ma che l'usare il corpo altrui per pilotare una nave gli arrechi un danno, è tutto da vedere.

Potrebbe essere considerato neutrale nella cultura del posto (l'anima è andata via, il corpo è solo un oggetto) senza particolari problemi. Può essere considerato un'onore. Non è neanche detto che sia necessaria un'anima: per evocare uno zombie, è necessario un corpo, dell'anima non ne parla. Magari nel mondo in questione gli zombie sono animati da un nuovo frammento di anima, una temporanea fiammella di vita creata per l'occasione.

Si può dire che in determinati manuali è scritto che sia un'azione malvagia. Ed è verissimo. Ma sono ovviamente linee guida, se nel mio mondo essere rianimati come zombie è il più grande onore, ovviamente non sarà azione malvagia. L'importante è essere chiari e coerenti.

Il mio dubbio è su quest'ultimo punto: se il master sia stato o meno chiaro e coerente. Se ci sia stata una scelta, un'effettiva decisione, o se semplicemente non voglia scocciature. Fare mischioni di classi e poteri, appianare le distinzioni tra ruoli e conflitti tra religioni, è una scelta che ha un chiaro scopo contrario all'interpretazione, a favore dell'H'n'S. Non che ci sia niente di male, ma ovviamente in questo caso il dubbio (ruolistico) del giocatore sarebbe ragionevole, e la risposta sarebbe diversa: "Il tuo gruppo non è interessato a giocare di ruolo ma a smazzare mostri, non rompergli scatole con la filosofia. Cambia gruppo o cambia stile di gioco."

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Ovviamente, come dicevo subito dopo, una decisione del DM può decretare che nella sua ambientazione buono/cattivo nel comportarsi con i cadaveri sia diverso rispetto a noi. Come può anche inventarsi che gli dei non sono così "a contatto" con il mondo dei PG e ci siano atei e agnostici. tutto è possibile, è un gioco di fantasia! Se però il DM non lo ha spiegato prima, se non motiva le sue scelte etc allora non è corretto nei confronti dei giocatori. Rianimare i morti è un'azione LB ed essere richiamato come zombie è un onore? Ok, allora ci saranno molti più necromanti in giro rispetto al solito, persone che pagano chierici buoni per essere rianimati dopo la propria morte naturale al posto del classico rito funebre, ci saranno regnanti lich e più non morti che nelle ambientazioni canoniche. E bisogna rivedere il fatto che i buoni possano solo scacciare/intimorire/distruggere i non morti, perché se non è "cattivo" non c'è motivo di vietarglielo.

Il motivo per cui dico che generalmente è un'azione malvagia è che da manuale è così. Da manuale i chierici buoni scacciano i non morti, i maghi cattivi li tirano su. I paladini LB odiano i non morti e tutti quei piccoli indizi che dicono "no buono!". Si può cambiare tutto, si può scegliere, ma un buon DM lo deve chiarire con i PG. Se la sua campagna non ha i confini netti che il D&D tradizione offre tra Bene e Male, allora ci saranno conseguenze più grandi di qualche cadavere rianimato.

Non dico che non sia corretto o fattibile, ma nel caso va spiegato bene e vanno gestite tutte le conseguenze della cosa. Imo (come tutto eh) non è corretto giocare unD&D con distizioni nette "da manuale" di buono e malvagio e poi decidere che, solo il necromante del gruppo, non compie azioni considerate malvagie e non giustificarla più di "io ho deciso che lui può e tu, chierico, non devi arrabbiarti se lo fa fine".

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  • 2 settimane dopo...

Penso sia necromante.

Penso che comunque nessun chierico possa essere agnostico. Vuol dire non sapere e non darsi risposte. I chierici per definizione sanno e hanno le risposte. In D&D le divinità ci sono, sono elementi presenti fisicamente e tangibili. In D&D non si tratta di "non credo in dio" ma di "non rivolgo le mie preghiere a nessuno". Non puoi non crederci.

Decidere che la presenza delle divinità non è così tangibile né sentita, che non si hanno certezze e quindi è tutto un po' confuso è una decisione del DM, ma se cambi drasticamente devi avere subito pronte delle risposte.

Richiamare uno spirito dall'aldilà (qualunque esso sia) e farlo rialzare dalla sua tomba, ficcarlo in un corpo morto e magari marcio per obbedire a degli ordini di uno sconosciuto è effettivamente spiacevole. No buono, mai se distingui "bene/male" in modo netto. Con un po' di tolleranza, se è necessario per salvare il mondo è accettabile come buono, farlo per sport e per capriccio no.

Se non c'è confine tra bene e male ed è tutto mescolato allora bisogna sistemare molte cose (i paladini! Qualcuno pensi ai paladini!), ma in ogni caso una morale/etica terrena in merito ai morti è sensato si sia sviluppata in una qualsiasi cultura (bisogna quindi stabilire se è accettato o meno rialzare i cadaveri random) e il chierico dovrebbe poter decidere autonomamente a seconda della sua cultura o religione o credenza se essere tollerante o meno nei confronti del suo compagno di avventura.

Standard è cosi, ma tanto le cose standard annoiano..nonchè sono totalmente non plausibili (vedere il post sulla plausibilità di un ambientazione)

Cmq intendevo agnostico rispetto al "nostro" mondo.

Che tu(persona) creda in dio o no è irrilevante nel gioco. Non penso che un fervente "CLino" si metta a "pregare per te" solo perché giochi un personaggio malvagio.

Eppure tutti sappiamo che, ogni tanto, fare il cattivone ammazza-tutti è divertente ^^

Diciamo che la moralità del giocatore viene tenuta staccata da quella del personaggio, anche se c'è un "accordo tra gentiluomini" sul limite tollerabile...una questione di decenza diciamo.

In questo caso invece la decenza non centra nulla, quindi sono liberi di giocare come il master dice..senza troppe noie.

ps:

la classe del altro giocatore è "negromante/necromante del terrore" e, come ho già scritto sopra, il nome della classe stesso fa capire che il pg tenderà al male.

Ma è tutta una questione di adattamenti, dopotutto.

pps:

non ci siamo capiti, sto dicendo che *non* esiste un modo di concepire la cosa correttamente..proprio perchè magia e Dei(o Dio) *non* esistono (in maniera palese, cioè si suppone che chi giochi a dnd lo faccia con totale spirito di non-conoscenza...tale da permettergli di leggere il manuale del giocatore senza gridare al diavolo. Accettando per *buono* ogni parola del master, il quale genera il mondo. Non volevo per nulla intendere che i personaggi sono agnostici, ma che lo sono i giocatori. E quindi non vedo come un giocatore possa dire "no, questo va contro l'allineamento del mio pg", quando il master dice che va tutto bene.

E, piccolo appunto, negli anni ottanta c'era un fumetto fatto dai degli integralisti cristiani(u.s.a.) che diceva: dnd è il male, abbraccia gesù)

Fare il malvagi significa rinunciare ai particolari nelle scene di tortura, non è per nulla divertente cavare un occhio ad una donna mentre la stupri...eppure un personaggio cattivo fa queste cose (un VERO *cattivo*..non i cattivi da video-game per bimbi). Questo non avviene, perchè? Perchè farlo è da malati xD

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Standard è cosi, ma tanto le cose standard annoiano..nonchè sono totalmente non plausibili (vedere il post sulla plausibilità di un ambientazione)

Cmq intendevo agnostico rispetto al "nostro" mondo.

Che tu(persona) creda in dio o no è irrilevante nel gioco. Non penso che un fervente "CLino" si metta a "pregare per te" solo perché giochi un personaggio malvagio.

Eppure tutti sappiamo che, ogni tanto, fare il cattivone ammazza-tutti è divertente ^^

Diciamo che la moralità del giocatore viene tenuta staccata da quella del personaggio, anche se c'è un "accordo tra gentiluomini" sul limite tollerabile...una questione di decenza diciamo.

In questo caso invece la decenza non centra nulla, quindi sono liberi di giocare come il master dice..senza troppe noie.

ps:

la classe del altro giocatore è "negromante/necromante del terrore" e, come ho già scritto sopra, il nome della classe stesso fa capire che il pg tenderà al male.

Ma è tutta una questione di adattamenti, dopotutto.

Agnostico rispetto a un mondo ha meno senso di agnostico e basta. Vuol dire una cosa: non posso capire/sapere con certezza quindi non mi esprimo. Né ateo né credente. E rimane il fatto che nell'ambientazione classica di D&D gli dei sono presenti e percepibili senza problemi (Vedi chierici che da essi traggono i loro incantesimi!) SE vuoi permettere che qualcuno non creda nelle divinità o sia agnostico e "non sappia", allora devi modificare l'ambientazione e il gioco. Ad esempio eliminando i chierici o modificandone la magia.

Il discorso della moralità dei giocatori che tiri in ballo scusa ma non c'entra niente. Sappiamo credo tutti che l'allineamento del PG è una cosa totalmente separata dall'etica del giocatore. Fare i malvagi ci sta, eccome! (Alcune tra le mie più belle campagne le ho giocate LM) e non c'è bisogno di nessun accordo, se si vogliono squartare innocenti nulla lo dovrebbe vietare, a patto di subirne le conseguenze in gioco (guardie etc). Non c'entra comunque niente.

La domanda è se il chierico dovrebbe reagire al comportamento nel necromante. Ebbene, se l'ambientazione usa la divisione bene/male di D&D, sì. I rialzare i morti è malvagio e quindi un chieirco buono reagisce male (soprattutto se oltre lo stretto necessario per il bene superiore!). Altrimenti no. Ma se non c'è la distinzione allora tutto può venire capovolto dai PG, possono uccidere di più senza avere ritorsioni, il chierico può chiedere di imparare a comandare non morti al posto che scacciarli.

Se uno "tende al male" come dici tu, e l'altro è buono, probabilmente non potranno andare d'accordo: collaboreranno se hanno uno scopo comune la il buono cercherà minimo di limitare il malvagio, se non convertirlo, e il malvagio potrebbe fare lo stesso o chissà cosa... comunque non è che se il DM non vuole veder limitarsi o litigare i PG allora malvagi e buoni devono andare avanti a braccetto e il chierico guardare l'altro rialzare cadaveri come fosse distribuire caramelle, sempre (mi ripeto) se non è un'ambientazione con concetti di bene/male molto diversi da quella base. Ma allora i giocatori dovrebbero chiedere al DM molte più spiegazioni in merito a come funzioni il mondo per poter scegliere come agire anche allontanandosi dagli allineamenti classici.

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  • 4 settimane dopo...

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