Vai al contenuto

Fasti del passato


simo.bob

Messaggio consigliato

Una volta terminato il pasto mi riappendo lo zainetto sulle spalle e mi avvicino al bancone, in silenzio passo una moneta d'oro all'oste, poi prendo il resto e lascio la locanda.

Chiudo sonoramente la porta alle mie spalle, per poi alzare lo sguardo al cielo; mi lascio sfuggire un'imprecazione mentre allontanandomi dalla locanda mi avvio in direzione della strada maestra che porta a Mirabar.

Dopo che farò?... Diamine sembro un fott-to vagabondo...

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Risposte 310
  • Creato
  • Ultima risposta

Ti incammini verso la città, sperando che non inizi a piovere. Incontri poche persone che fanno la tua stessa strada. In particolare scambi due parole con un mezzorco contadino, grosso come un golem di ferro, che ti rassicura per quanto riguarda il tuo viaggio: arriverai a destinazione prima di sera.

A metà pomeriggio scorgi un carro in lontananza fermo sul ciglio della strada. Due uomini sono seduti a terra vicino a una ruota intenti forse a mangiare qualcosa, mentre un'altro è seduto a cassetta. La zona è spoglia tranne che per un piccolo rudere appena prima del carro.

Link al commento
Condividi su altri siti

Lancio un'occhiata ai due senza fermarmi, ma non ho la minima intenzione di interagire. Per ora quei due contano per me meno di quanto una formica conti per un elefante.

Spoiler:  
Non so perchè ma mi è passato in mente di dirtelo ora: Nella lista di incantesimi che sto preparando ho già preparato un nerveskitter (SC).
Link al commento
Condividi su altri siti

Mentre ti avvicini uno dei due uomini seduti si alza, osservandoti, e si mette in mezzo alla strada. Porta pesanti vesti di cuoio ed è armato, anche se la spada è nel fodero.

Riesci a osservare distintamente che il ragazzo giovane sul carro ha una balestra mentre ti sembra di vedere con la coda dell'occhio movimento nel rudere, anche se non ne sei sicuro. L'altro seduto a terra si stiracchia pigramente e fa per alzarsi, usando una spada ricurva, in stile orientale, come appoggio.

Spoiler:  
Sei a 9m da loro, il rudere è alla tua destra, il fiume a sinistra, il carro a circa 12m
Link al commento
Condividi su altri siti

Quando li vedo bloccarmi mi fermo sorpreso, poi scoppio in una fragorosa risata Loro!?... Dio mio!?... Che spasso! mi tengo la pancia come se dovessi mantenermi le budella.

Asciungandomi una lacrima torno serio e riprendo il passo incurante dei tizi, con noncuranza lancio un incantesimo scomparendo e riapparendo alle loro spalle, non ho intenzione di perdere tempo con simili vermi ma se mi disturberanno ancora non avrò pietà.

Non rompetemi il caz-o idioti.

Spoiler:  
Azione di movimento: faccio 6 metri in avanti.

Azione rapida: lancio dimension jumper (durata 9 round).

Azione standard: attivo dimension jumper teletrasportandomi di 9m in avanti.

Iniziativa +18 (14+4nerveskitter che si attiva come azione immediata)

Link al commento
Condividi su altri siti

Spoiler:  
ottimo modo per impressionarli e salvare delle vite :D ...

La tua mossa coglie totalmente di sorpresa il gruppo. Il tizio in mezzo alla strada si guarda intorno, senza capire cosa sia successo. Quello sul carro fa un balzo, spaventato, e senza neppure afferrare l'arma si rifugia dietro a carro, mentre quello che si stava alzando scivola e rimane seduto, a fissare il punto nel quale ti trovavi poco prima. Sembrano aver perso ogni voglia di attaccare briga.

Ma dal rudere non hanno visto cos'è successo. Senti una specie di imprecazione e poi un urlo "AMMAZZIAMOLO..."

Da li escono due tizi con spada e mazza in pugno, mentre un terzo spunta da una breccia nel muro incoccando un arco, scagliando una freccia verso di te. Questa ti manca per un soffio e continua la sua corsa lungo la strada, fortunatamente. I tre del carro, vista la reazione dei loro compagni nascosti, prendono coraggio e decidono di intervenire, sperando di sconfiggerti grazie alla superiorità numerica.

Spoiler:  
... ma non c'è limiti all'idiozia umana, giusto?

La freccia manca (famble), gli altri due si dirigono verso di te, sono a 6m. Agisce il ragazzo del carro con la balestra, tu e poi gli altri.

Il giovane con la balestra è il primo che capisce cosa sta succedendo. Risale in cassetta e tenta, il più velocemente possibile, di recuperare l'arma.

Link al commento
Condividi su altri siti

Idioti mi limito a pensare mentre mi volto verso il gruppetto e la freccia mi passa a pochi centimetri dal viso, offro loro il fianco alzando il braccio destro e puntandolo contro di loro; la mano aperta con le dita unite. Bruciate.

Scompaio per riapparire nuovamente al centro dell'esplosione per finire i rimanenti superstiti.

Spoiler:  
Azione Standard: Palla di fuoco, la casto sul gruppetto in modo "centrale" in modo da prenderne il più possibile.

LI 11° - Danni 10d6

Miser with magic: CD sapienza magica 16 per riottenere l'incantesimo. Sapienza magica +21 xD Dio quanto adoro che il fallimento critico non esiste nelle prove di abilità!

Azione di Movimento: attivo dimension jumper per spostarmi indietro (vedi tu)

Azione immediata durante il loro turno (SOLO SE CERCANO ANCORA DI COMBATTERE xD O SE TENTANO DI FUGGIRE, SE IMPLORANO VOGLIO GIOCARMELA): lancio celerity (Miser with magic CD Sapienza 18 per riottenerlo) e casto raggio rovente (LI 11) contro i rimanenti cattivoni che vogliono fare i guastafeste -non cerco di riottenerlo.

Link al commento
Condividi su altri siti

La tua mossa ottiene il suo effetto. La piccola palla di fuoco parte dalla tua mano, ingrandendosi fino ad esplodere a pochi centimetri dal petto di uno dei due banditi usciti dal rudere. Il calore che ti investe è una piacevole sensazione per la tua pelle, una bruciante agonia per i tuoi nemici. Tutto lo stabile viene avvolto dalle fiamme magiche che colpiscono anche l'uomo in mezzo alla strada. Quando le fiamme si ritirano i tre armati sono a terra. Due non si muovono, totalmente carbonizzati. Uno è ancora vivo ma rantolante, urla di dolore e paura mentre qualche fiamma gli lambisce ancora capelli e vestiti. Non credevano di avere a che fare con un avversario simile.

Il tizio che era appoggiato alla ruota del carro lascia perdere tutto, fa cadere l'arma e scappa, verso la pianura desolata. Quello nello stabile non si vede, ma senti un piagnucolio spaventato, segno che è ancora vivo. Il ragazzo sul carro alza le mani al cielo, lasciano cadere la balestra a terra "Non uccidermi, ti prego, ti darò tutto quello che abbiamo..."

Link al commento
Condividi su altri siti

Scompaio e riappaio alle spalle del giovane, tra quelle rade fiamme che ancora sopravvivono mi sento al sicuro ma anche a disagio; come se una parte di me si sentisse a casa mentre l'altra trova tutto questo innaturale.

Ora cosa dovrei farne di te!? domando divertito a me stesso, non provo piacere nell'infliggere sofferenza ma nello schiacciare gli insetti con le fiamme si.

Con la coda dell'occhio scorgo l'unico compagno di viaggio, e di vita, che mi ritrovo, Ain, il mio colibrì. E' abbastanza autonomo ed al primo funesto sentore di uno scontro si allontana per poi tornare una volta che la zona è sicura E' questa l'ora di tornare?

Infine rivolgo la mia attenzione al sopravvissuto, incrocio le braccia tamburellando con le dita della mano destra sul braccio sinistro Mh... bene fai strada. Gli faccio cenno col capo di sbrigarsi Che spasso, derubare i tagliaborse!

Link al commento
Condividi su altri siti

Il ragazzo quasi cade dal carro per lo spavento. Ti osserva impaurito, capisci che non sarebbe una minaccia neppure di fronte a un poppante e che proprio per quello lo avevano messo lontano, con un'arma a distanza. Guarda i tuoi occhi, strani e infuocati, e capisce di essere fortunato a non aver fatto la fine degli altri. Guarda nuovamente la strada e i cadaveri dei suoi compagni di sventura; uno sta finendo ora di contorcersi.

Scatta giù dal carro, ti accompagna sul retro, e intanto dice:"Non è colpa mia signore, ho dovuto farlo. Dopo il grande crollo mi sono trovato solo e se non mi fossi unito a questi...bastardi...sicuramente mi avrebbero ucciso. Ecco, qui c'è quello che abbiamo preso ai pochi disgraziati che passavano di qui. Io non volevo, già avevano i loro problemi, tra terremoto e tutto il resto, ma loro mi hanno detto che se non avessi obbedito mi avrebbero appeso alla forca..."

Continua così per un pò, sollevando il tendone dietro al carro e mostrandoti l'interno. Cerchi e sposti qualche cosa per capire di cosa si tratta: viveri, stoffe e qualche utensile da lavoro, un paio di armi sbeccate e una piccola saccoccia di monete e gioielli.

Spoiler:  
30mo, due anelli d'argento, una collana d'oro e un'agata rossa (rosso fuoco ;-))
Link al commento
Condividi su altri siti

Prendo la saccoccia con i preziosi e le monete infilandola nella bisaccia che porto a tracolla Almeno non sono stati così inutili... tengo tutto tranne uno degli anelli d'argento che lancio prontamente al giovane Divertiti gli dico sarcastico mentre me ne vado, ritornando sulla strada maestra e continuando il mio viaggio.

Con un dito faccio una leggera carezza sotto il collo del mio compagno Hai visto Ain? Non tutto il male viene per nuocere!

Link al commento
Condividi su altri siti

Il ragazzo ti osserva sconcertato allontanarti. Lo vedi rimanere qualche istante immobile, poi infila il tuo "dono" in una tasca e inizia a girare intorno al campo, senza ben sapere cosa fare.

Continui a camminare per qualche ora, noncurante dei rombi e brontolii provenienti dalle nubi gonfie e scure. Il paesaggio intorno a te sta mutando: le brulle praterie iniziano a diventare morbide colline spoglie, dalle quali qua e là sorge un piccolo gruppo di alberi nudi. Superi un piccolo casolare abbandonato, ma ti accorgi che non è molto che gli abitanti hanno lasciato quel luogo. Stracci e legna spaccata ti indica che questa è una delle costruzioni distrutte dal recente terremoto. La città deve essere vicina.

Poco prima dell'imbrunire, quando le prime rade gocce di pioggia iniziano a cadere dal cielo, scorgi le mura di una città, senza dubbio la tua destinazione. Noti un folto accampamento fuori dalle mura, formato da capanne e tende, sicuramente riparo di fortuna per chi è rimasto senza casa. Più ti avvicini più scorgi i dettagli: parte delle mura è crollata, lasciando aperti almeno due varchi nella cinta; pochi comignoli fumano all'interno della città, ma molti fuochi sono accesi nell'accampamento antistante. Una fila di persone, umani e nani, si dirige verso la città da sud, carichi di attrezzi e barelle con feriti o morti. Sono questi i soccorritori che stanno lavorando alle miniere. Sei ormai quasi arrivato al limitare dell'accampamento e tutta la devastazione portata da questo tragico evento ti si rivela: fosse comuni e corpi avvolti in sudari sono visibili quasi ovunque, mentre uomini e nani lavorano in squadre per liberare le strade e far rivivere la città. Quasi tutti gli edifici che riesci a vedere sono crollati o parzialmente danneggiati. Nessuna guardia o soldato sembra presidiare l'ingresso.

Link al commento
Condividi su altri siti

Affretto il passo, la pioggia non mi piace. Faccio attenzione a non finire in qualche pozzanghera ed allo stesso tempo di non urtare le persone al lavoro; non ho intenzione di sporcarmi le vesti.

Che devastazione... speriamo almeno che qualche locanda sia ancora in piedi. Si, infatti perchè la mia unica preoccupazione al momento è quella di trovare un posto per la notte.

Così, senza indugiare sotto la pioggia che comincia a cadere imperterrita mi addentro nella città alla ricerca di una locanda.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ti aggiri per le strade, cercando un posto dove dormire. Vedi parecchia gente affollarsi presso una delle abitazioni meno colpite; era un magazzino, ora adibito a mensa comune dove si preparano razioni di zuppa da distribuire a chi ha perso tutto. Ha parte della copertura crollata e riparata in fretta con pelli cerate, impermeabili all'acqua. Capisci però che provare a dormire e riposarti qui sarebbe impossibile. Ti inoltri nella città e lo scenario è sempre simile, misto tra rovina e disperazione. Solo la zona a sud est, lontano dal fiume, sembra aver subito meno danni, malgrado sia quasi deserta. E' qui che trovi una locanda aperta e quasi intatta, non fosse per le crepe e qualche calcinaccio crollato. E' a due piani e, a quanto puoi vedere, nessuna luce è accesa in quello superiore, che appare deserto.

Link al commento
Condividi su altri siti

All'interno l'atmosfera è davvero avvilente. La taverna è stata trasformata in dormitorio, solo un corridoio al centro che porta fino al bancone è libero dai giacigli e i fagotti della gente ammassata li: vecchi, bambini e donne si scaldano intorno al focolare o consumano un frugale pasto.

Alcuni si voltano ad osservarti, ma non prestano molta attenzione a te. Hai visto parecchia gente in giro e sicuramente qui nessuno ha voglia di far amicizia con un altro sconosciuto. Quello che sembra l'oste o semplicemente l'organizzatore del rifugio ti si avvicina: "Buonasera straniero. Come vedi arrivi in un momento di sventura. Come posso aiutarti? Abbiamo ben poco da offrire, ma se posso cercherò di esserti utile." Noti che è ferito al petto da una grossa fasciatura che gli copre quasi tutto il costato. E' visibilmente provato, sporco e con i vestiti laceri, ma sembra davvero disposto a offrire i suoi servigi.

Link al commento
Condividi su altri siti

L'uomo ti guarda, studiandoti. Cerca di sondarti come fa di solito con i clienti della sua taverna. Sono nuovamente i tuoi occhi a farlo interessare particolarmente a te.

Guarda alle tue spalle, il volto pieno di sconforto. "Come vede siamo stati colpiti da una grave calamità. Molte abitazioni sono state distrutte e io ho dato riparo ai miei vicini e a chi ha perduto tutto. Se vuole cercare un posto qui io non ho problemi, un tetto non si rifiuta a nessuno, tanto meno a un viaggiatore."

Fa una pausa, come se gli fosse venuta in mente un'idea brillante. Quindi continua velocemente: "Ma se per lei non è un problema c'è il piano superiore. Le stanze sono quasi tutte vuote, solo un altro avventore alloggia di sopra. Gli altri hanno paura che la terra torni a tremare e non vogliono stare in alto. Se voi ne avete il coraggio io non vi tratterrò sicuramente." Un'altra pausa interrompe l'uomo che sembra quasi imbarazzato nel continuare:"Ovviamente se vorrete lasciarci qualcosa vista la grave situazione di emergenza ve ne saremmo eternamente grati."

Link al commento
Condividi su altri siti

Una camera di sopra andrà benissimo gli rispondo con voce atona, poi aggiustando con un colpo di spalle lo zainetto mi avvio in direzione delle scale con calma. Al movimento improvviso della spalla Ain sobbalza sbattendo le ali per poi farsi un rapido giretto per la sala prima di tornare da me. Quando passo vicino l'oste gli lascio qualche monete d'argento continuando poi senza fretta.

Al piano di sopra mi cerco una camera decente.

Spoiler:  
Lascio 8ma all'oste. Non mi hai scritto quanto ho pagato alla locanda nella foresta.

Ora ti spiego il perchè di questa apparente generosità (anche prima col ragazzo). 1) l'ha lasciato in vita perchè non era una minaccia ma solo un povero stolto. 2) per Elven il denaro non ha valore. Mi spiego meglio lui riconosce il valore che il denaro ha acquisito nella società in cui vive, ma per quanto non faccia mai nulla se non dietro compenso non ha interesse di spenderlo nel modo giusto. Potresti dire che lo sperpera ma è diverso, è come se non gliene importasse nulla. In particolare ha dato l'anello al ragazzo anche per assicurarsi il suo silenzio (anche se si stava solo difendendo). Inoltre un'altra locanda avrebbe comunque dovuto pagarla e di dormire in mezzo ai profughi non se parlava proprio.

Link al commento
Condividi su altri siti

Spoiler:  
Hai ragione, volevo scriverti. 2ma vanno benissimo per il pasto, esagerando di generosità 8 ma vanno più che bene al tizio della locanda

L'oste guarda il piccolo colibrì, cercando ti seguirlo nei suoi guizzi aerei. Poi, una volta ottenute le monete, non ha occhi che per quelle. Ti ringrazia chinando il capo e dicendo che a breve ti porterà un pasto caldo se ne hai bisogno.

Al piano di sopra tutto è silenzioso. I rumori della gente assiepata al pian terreno arrivano ovattati e lontani qui, merito delle spesse pareti in pietra. Un corridoio lungo nove metri separa due lati di camere, due a sinistra e due a destra, e termina con una porta. Dai un'occhiata alle camere. Due sono in perfetto ordine, in una anche un bacile d'acqua mezzo pieno è già presente su un piccolo tavolo di legno grezzo, nell'altra un contenitore simile a riverso a terra e ancora adesso una piccola pozzanghera ristagna sul pavimento. Altre due sono state abbandonate in fretta e furia e non più sistemate. La porta è spalancata, i letti sfatti. In una l'armadio è crollato, schiantandosi al suolo e fracassandosi. L'ultima porta, quella in fondo al corridoio, è chiusa.

Link al commento
Condividi su altri siti

Archiviata

Questa discussione è archiviata ed è chiusa alle risposte.

×
×
  • Crea nuovo...