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Das Leben - Carne da macello


darteo

Messaggio consigliato

riprendete a camminare nella speranza di non essere ingoiati dalla tormenta, che nel frattempo diventa sempre più violenta.

Le raffiche di vento soffiano così forte che dovete reggervi tra voi per non cadere a terra, mentre il freddo percepito inizia a diventare davvero insopportabile. Siete convinti che se restate altri pochi minuti qui fuori morirete di freddo. Solo ora vi rendete conto di non vedere più Arianna! Non avete la minima idea di quando la ragazza si è separata da voi.

Ad un certo punto però, riuscite a intravedere qualcosa di fronte a voi. Tra la foschia creata dalla bufera si può osservare un muro di cemento armato alto circa quindici metri. Non riuscite a capire quanto sia lungo, ma alla vostra sinistra, a diversi metri di distanza, si trova una porta fatta di sbarre di ferro.

Sulla porta si trova la famosa quanto triste scritta "arbeit macht frei", ma con una piccola modifica; la parola "frei" è stata stata staccata e sostituita con una tavoletta di legno con sopra inciso in malo modo "Das Leben".

Per tanto "Arbeit macht das leben"

@Cinthya e tutti coloro che parlano tedesco

Spoiler:  
chi ha apportato questa modifica, probabilmente non conosce bene il tedesco. Forse voleva scrivere "il lavoro rende vivi" e così facendo ha scritto "il lavoro rende la vita"
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Quando Arianna scompare rimango sconvolta e la cerco con lo sguardo, ma la tormenta mi costringe a pensare prima alla mia salute che alla vita degli altri.

In breve arriviamo ad un posto che da diversi indizi sembra proprio uno dei luoghi maledetti creati dai nazisti.

questo è un campo di concentramento... Vi capisco se volete cercare un altro posto dove ripararci... Anche io non starei bene qui dentro... Comunque la tormenta infuria... Cosa facciamo

Guardo inorridita la abominevole frase scritta con il ferro sul cancello, ma la cosa che mi impaurisce di più è l'aggiunta... Quella frase mi da una brutta sensazione.

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Mi guardo intorno Stupida, si e' persa nella tormenta! A breve tenterà già di morderci il ****.

Mi fermo un attimo a fissare la porta e recupero il fucile assicurandomelo alla spalla e togliendo la sicura Sono d'accordo entriamo... ma occhi aperti, quella scritta e' stata modificata quindi qualcuno e' stato qui. Niente ci dice che non ci sia altra gente o degli stupidi morti! Restiamo uniti e pronti a tutto.

Mentre attendo che gli altri si preparino ad entrare controllo che la porta non sai elettrizzata o abbia qualche altro meccanismo che possa far scattare una trappola o un allarme ad essa collegato, quando sono tutti pronti e sono sicuro apro a fucile spianato.

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Non avete molte scelte, indugiare significa morire di freddo, quindi vi decidete ad aprire il cancello, superate l’arcata lunga poco di un metro ed entrare nel lager.

Non sentite più gli ululati della tormenta, all’interno del campo di concentramento tutto sembra volgere in uno stato di calma piatta e silenzio irreale.

Siete immersi in una nebbia così fitta che difficilmente riuscite a distinguere i contorni del vostro stesso corpo. Avanzate lentamente alla cieca, quando finalmente la nube inizia a schiarirsi, rivelando l’intero lager e tutto ciò che vi si para davanti.

La prima cosa che vi colpisce sono le dimensioni del posto: il campo è così vasto e largo che a stento riuscite a credere che si tratti di una struttura chiusa da delle mura. Non riuscite neanche a vedere la parte opposta del campo (complice anche dei residui di neve). Gli edifici sono molto larghi e separati tra di loro da molti metri, il che rende questo luogo ancora più vasto di quello che è.

Di fronte a voi ci sono tre edifici messi in riga, quello nel mezzo è molto più piccolo degli altri due e ha l’aspetto di una casa diroccata. Quello alla vostra sinistra sembra un edificio pubblico, grigio e squadrato mentre il terzo edificio sembra un enorme capannone.

Alla vostra sinistra invece ci sono altri edifici, uno in particolare è molto più grande degli altri.

Di fronte a voi, oltre tutti queste strutture, il lager continua disseminato di moltissimi altri edifici, tra cui i tristemente noti dormitori dei “lavoratori”

(ci sono anche torri di guardia)

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Senza allontanarmi troppo dagli altri esploro sommariamente il posto, fermando mi giusto davanti alle entrate per leggere a che cosa erano preposti, dopodiché torno dai miei compagni

@DM

Spoiler:  
niente di speciale: se ci sono leggo le targhette degli edifici, e comunque cerco di capire quale magari è il magazzino armi, quale la mensa, quale i dormitori e così via. Il tutto molto velocemente.
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Incuriosito mi guardo intorno dopo aver richiuso e bloccato il portone alle mie spalle Verrò con te, tu dovresti conoscerli meglio di tutti questi posti e non puoi andare di certo da sola...

La seguo tenendo il fucile pronto in caso di minacce improvvise.

Che ne dite se cerchiamo subito qualcosa da mettere sotto i denti e un posto caldo dove riposare per poi saccheggiare a dovere questo bel posticino?

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dobbiamo esplorare il posto per vedere se è sicuro o meno anche se essendo un campo di concentramento.... cmq qualcuno ha della carta? cerchiamo di segnare una mappa qui non si vede ad un palmo dal naso è meglio sapere di preciso dove siamo e dobbiamo rimanere in allerta.

Imbraccio la spada e avanzo assieme a Craig e la crucca

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@Master

Spoiler:  
Apro gli occhi dopo una lunga dormita, ormai cosa rara in questo mondo morto, e stropicciando gli occhi con le mani mi metto seduto sul letto.

Impiego qualche secondo prima di chiarire bene la vista e inizio a guardarmi attorno alla ricerca della mia roba

Gracias a Dios, tuve la suerte esta vez, pensé que todo había terminado ... dice a bassa voce

@Trad

Spoiler:  
Grazie a dio, sono stato fortunato questa volta, pensavo fosse finita...

Cerco quindi di alzarmi in piedi per assicurarmi di essere guarito del tutto, poi inizio a recuperare tutta la mia roba e eventualmente tutto ciò di utile che riesco a trovare nella stanza

@Tutti

Spoiler:  
Avviso: il mio pg di base parla spagnolo e un poco il francese, io no! :P Quindi per dare un po' più di interpretazione scriverò le frasi tradotte con il traduttore di google e sotto per chi eventualmente conosce lo spagnolo (o in certi casi il francese) metterò la frase in italiano che ho tradotto
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voglio precisare che non ho mai avuto a che fare con i campi di concentramento, e l'unica volta che mi sono ritrovata quasi legata ad un sottoufficiale nazista gli ho sparato alle palle... Questo posto mi fa vomitare e non ci tengo ad essere associata a quei mostri o ai loro atti solo per le mie origini... Non vedo perche dovrei conoscere bene questi luoghi Craig... Ne so quanto voi, credetemi...

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Taglio subito corto Ora come ora non te ne farebbe una colpa nessuno e ci sarebbe anche perfino utile sapere come sono strutturati questi posti. Infondo possono essere molto accoglienti per noi o anche una trappola mortale, che la fortuna ci assista per una volta!

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@Wollof

Spoiler:  
sorry, mi ero dimenticato di dirti una cosa, ogni volta che posti clicca su “vai alla modalità avanzata” così da inserire un titolo al tuo messaggio. Come titolo scrivi il nome del tuo personaggio, così faciliti il lavoro ai tuoi compagni

Spoiler:  
Mentre ti metti in piedi, nella stanza entra un ragazzo, è vestito con abiti pesanti e logori, di svariate tonalità di colore verde scuro e marrone. Ha capelli corti, neri e scompigliati ed è troppo giovane per avere una barba o dei baffi.

Il ragazzo resta molto sorpreso nel vederti alzato, si avvicina e ti dice qualcosa. Capisci solo che è una domanda, dato che ha parlato in russo.

Di colpo entrano nella stanza altri due uomini, che non fanno assolutamente caso a te; uno è un vecchio con capelli e folta barba grigia così spettinati che sembrano “disegnare” una chioma attorno al suo scarno volto. La postura è leggermente ricurva ma dai suoi modi di fare e dal timbro della sua voce sembra avere ancora molta energia e ardore.

Il secondo uomo potrà avere circa ventitre anni e assomiglia molto a quello che ti ha rivolto la domanda. Quest’ultimo, non appena entra, chiude con violenza la porte e dai pantaloni tira fuori una pistola, la carica e inizia a parlare in russo con gli altri due.

Il vecchio inizia a dare degli ordini e i due ragazzi corrono verso un paio di finestre barricate con delle assi e iniziano ad osservare qualcosa attraverso dei fori sul legno.

Il vecchio intanto sembra si stia preparando ad uscire

D’un tratto, un ragazzo vestito come voi (abiti rovinati e pesanti) sbuca da dietro un muro della casa al centro. Porta una serie di casse di legno vuote con entrambe le mani. Cammina tranquillo fino a quando non nota la vostra presenza, fermandosi di scatto per lo spavento.

In un istante, il ragazzo fa cadere a terra le casse e rientra nella casa sbattendo la porta.

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@Master

Spoiler:  
No lo entiendo, ¿dónde estoy? ¿Quién es usted? chiedo cercando di capire cosa stia effettivamente succedendo.

@Trad

Spoiler:  
Non capisco, dove mi trovo? chi siete?

Non capendo ciò che dice l'uomo, evidentemente parla in russo, passo alle basi del linguaggio, partendo dal nome:

Soy Diego, Diego Armandez ... scandisco bene le parole e mi indico con entrambe le mani

Il mio tentativo di comunicazione viene interrotto da altre due persone che entrano, una di essa è armata e carica la pistola, sembra agitata e nervosa

Il primo istinto nel vedere l'arma è quello di alzare le mani in segno di resa

Por el amor de Dios, no me mates! ¡Por favor!

@Trad

Spoiler:  
Per dio non uccidetemi!! Vi prego!!

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Andrej guarda i compagni smarrito

"Chi c***o era quello!?" dice mettendosi al suo inseguimento

"Ehi, ragazzo! Fermati!"

Spoiler:  
Corro all'inseguimento del tizio vorrei catturarlo per capire se potrebbe avere cattive intenzioni o meno, d'altra parte potrebbe non essere solo...
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