..grazie.

Elena fa un piccolo inchino di ringraziamento a Viktor, poi segue gli altri, a piedi.. Cerca di restare un pò indietro. Lambda la segue da vicino, anche se ogni tanto si infila nei prati.

Decidete finalmente di partire.

Il viaggio si rivela essere molto tranquillo, con una lunga pausa in mezzo per il pranzo e altre due brevi soste per rifornirsi d'acqua e far riposare Faran e le vostre gambe.

Per fortuna non piove, nonostante il cielo sia piuttosto coperto. Nuvole e rade ventate d'aria fredda accompagnano infatti il vostro viaggio nella taiga, lungo una strada che taglia una pianura che a volte sembra sconfinata e altre volte incontra alcuni boschi di sempreverdi.

Finalmente, quando manca non più di mezz'ora al tramonto, scorgete da lontano quella che dovrebbe essere la vostra destinazione.

Un piccolo fortino circondato da palizzate in legno si erge di fronte a voi. Posta sopra l'ingresso notate un'insegna che da questa posizione non riuscite ancora a leggere, ma il fumo che esce da un camino all'interno della struttura vi fa pensare che li potrebbero aspettarvi un po' di caldo e di riposo.

"Eccoci arrivati!" esclamò l'elfo.

La richiesta d'aiuto pervenuta da quel luogo avrebbe avuto ben presto modo di essere accontentata, ora che erano arrivati lì.

Il luogo sembrava molto più ben difeso del villaggio di Elrohir, e se i banditi riuscivano ad essere una forte minaccia nella zona, non era certo gente da prendere alla leggera.

Ma ben presto avranno quello che si meritano!

Procedette a passo svelto verso l'emporio.

Viktor

Osservo le fortificazioni cercando di valutare quanto possano essere efficaci mentre mi avvicino alla nostra destinazione.

Una volta raggiunto l'emporio do un'occhiata all'insegna prima di smontare da cavallo e dirigermi verso l'ingresso.

"Un po' di riposo non guasterà! Chissà magari ci offriranno anche un bel pasto caldo..."

Seguo il gruppo e mi avvio verso il piccolo fortino!

"Chi vuole fare un bel brindisi alla nostra avventura?"

Dicendo questo con gli ultimi passi, non troppo esausti, causa l'intenso allenamento e le lunghe marce che fin da piccolo mi hanno accompagnato.

"Il primo giro lo offro io, idromele per tutti!"

Mi porto davanti al gruppo a faccio cenno agli altri di aumentare il passo.

Puff.. Sono l'unica a sperare in bel letto comodo?

Elena, ormai decisamente stanca, avanza meccanicamente, passo dopo passo. Tiene la sua volpe in braccio, Lambda, che dorme tranquilla. Cerca di rimanere un poco dietro agli altri, ma abbastanza vicina per sentire quel che dicono e rispondere.

Vi avvicinate ulteriormente alle palizzate dell'Emporio di Oleg.

Sul cartello, che sovrasta il cancello aperto, notate la scritta: Da Oleg: cibo e riposo per tutti i viaggiatori.

Appena superato l'ingresso, vi ritrovate in una piazzola circondata da quattro edifici, uno dei quali molto piccolo.

Alla vostra destra, vicino a due tavoli in legno e un braciere quasi spento, c'è la casetta con il camino fumante, ma non fate in tempo ad avvicinarvi che la porta si spalanca e vi viene incontro una signora di mezza età, con un sorriso accogliente sul viso ed un'espressione amichevole.

Buonasera signori. Io sono Svetlana, posso essere utile in qualche modo?

@Immagine di Svetlana

Spoiler:  

Viktor

Sceso da cavallo rispondo alla donna

Alloggio e cibo per me e la mia cavalcatura, per cortesia.

Stanca, Elena lascia parlare i suoi compagni. E' un pò sollevata nel vedere almeno un altra figura femminile, ma cerca di nasconderlo, continuando ad accarezzare la propria piccola volpe.

Mando un'occhiata di dubbio verso Viktor

Addirittura poteva chiedere da mangiare per tutti... pazienza, lo farò io...

e prendo la parola:

"Un bel pasto caldo per tutti e un po' di acqua fresca per tutti! Per ristorarci dopo questa lunga camminata è quello che ci vuole! Possiamo accomodarci nel frattempo?"

"Acqua fresca? Il mio compagno ha evidentemente preso un insolazione!"

Il mio sguardo è alquanto perplesso, acqua fresca? Ma è un uomo o un cavallo?

"Idromele per tutti, e abbondante, di grazia! Prendiamo posto al tavolo! C'è una camera libera per la notte?"

Prendo in mano lo zaino, ed entro insieme agli altri avventurieri. Mi siedo immediatamente al più grande dei tavoli, o a quello con la sedia più capiente! Quindi appoggio a terra lo zaino e aspetto il primo giro di idromele.

"Immagino tu sia la moglie di Oleg." azzardò l'elfo, rivolto a Svetlana.

Chissà quando potremmo incontrarlo!

Anche se lì avrebbero di sicuro trovato il meritato riposo, era stati chiamati a risolvere i problemi con i banditi. Ma per quello si poteva aspettare anche il nuovo arrivo del sole.

Per ora, si limitò ad accomodarsi ad uno dei due tavoli di legno.

Si, sono la moglie di Oleg.

Risponde Svetlana ad Elrohir mentre fa un cenno verso l'edificio da cui è uscita in precedenza.

Mio marito sta mettendo a posto un carro, ma tra poco dovrebbe aver finito.

Subito dopo, si volta verso la casa ed inizia ad incamminarsi.

Su, seguitemi così potete iniziare a sistemarvi mentre io vi preparo qualcosa da mangiare.

Nel frattempo spiegatemi, da dove venite? Cosa vi porta qui?

Elrohir si alzò da dove si era appena seduto e si incamminò all'interno, seguendo Svetlana.

"Siamo diretti verso le Terre Rubate. Siamo solo di passaggio, qui, ma abbiamo saputo dei vostri "affari" con i banditi, e saremmo pronti ad intervenire in vostro aiuto, se dovesse capitarne l'occasione." rispose alla donna, sorridendole.

Elrohir è molto diretto e arriva subito al punto... molto bene! Non serviranno ulteriori spiegazioni...

Rimanendo in silenzio prendo posto a un tavolo e attendo un bicchiere d'acqua per dissetarmi...

Elena prende lo zaino dal cavallo, tenendolo in mano davanti a sé, e seguendo gli altri, in silenzio. Lambda sbadiglia sonoramente e la segue, dopo essere stata rimessa a terra.

Mi siedo, e ordino immediatamente una pinta di idromele. Metto lo zaino vicino alla mia sedia, e sto attento che nessuno ci metta le mani sopra.

Viktor

Verifico che Faran riceva le giuste attenzioni e poi entro anche io, sedendomi con gli altri.

Quindi siete venuti per noi?!?

Esclama Svetlana estasiata.

Aspettatemi qui... Vado a chiamare subito mio marito. Oleg! Vieni subito!

Durante l'attesa, avete occasione di osservare un po' meglio la casa che vi trovate.

Siete stati fatti accomodare in una stanza molto spoglia, ma tutto sommato accogliente. Al centro vedete una tavola rotonda con una tovaglia bianca, mentre intorno non vi è altro che una credenza e tre quadri raffiguranti alcuni paesaggi di montagna.

L'ingresso dell'abitazione dà verso un corridoio da cui partono tutte le altre stanze della casa. La vostra è la prima a sinistra dall'ingresso.

Dopo poco più di un minuto, Svetlana rientra accompagnata da un uomo biondo piuttosto robusto. Indossa abiti sporchi e in una mano tiene ancora un cacciavite e alcuni chiodi.

Cos'è tutta questa fretta? Chi sono tutte queste persone?

Dice rivolgendosi alla moglie.

Signori, spiegate perchè siete qui a mio marito, per favore. Potreste davvero darci una grandissima mano.

Risponde lei.

@immagine di Oleg

Spoiler: