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Seconda Oscurità


Fiammingo

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È già successo in passato. Una stella caduta dai cieli su un ignaro mondo, devastando e distruggendo in una tempesta di fuoco e cenere, trasformando montagne in oceani, e nazioni in cimiteri. Oggi, questo evento è ricordato non per la violenta distruzione che ha portato, ma per i millenni di oscurità che ha creato - oscurità sia metaforica, per la discesa nel barbarismo, che fisica, dopo che la luce del sole venne offuscata dal fumo e dalla cenere che avvolsero Golarion. Era la fine della razza Azlanti, e la genesi di un'altra. Quando l'orgoglioso Azlant cadde, nuovi occhi, privi di colore e benevolenza, si spalancarono nelle profonde caverne delle Terre di Tenebra. E mentre questa nuova razza prosperava nell'ombra, mentre il suo numero cresceva nel segreto, i semi per una Seconda Oscurità misero radici.

Giornata qualunque a Riddleport. Ladri e truffatori lavorano come al solito, il Cyphergate accoglie le poche navi che entrano nel porto sventolando lo stendardo della città, i Cifromaghi lo studiano da vicino e da lontano, la Macchia sorvola silenziosa gli edifici, attirando solo un piccolo strascico della miriade di sguardi che la fissavano a poco dalla sua comparsa. Siete in coda davanti al Goblin Dorato, sollevate lo sguardo verso la statua alta due metri e mezzo che torreggia sull'ingresso, davanti alla cupola che copre l'edificio, l'immensa riproduzione di un goblin, interamente realizzata in oro luccicante - o meglio, in bronzo, ma l'effetto è ben riuscito.

Appena oltre l'ampia porta principale, due focose bellezze, discinte ed adornate di finte ali da pipistrello, corna da diavolo e code appuntite fanno la parte di succubi tentatrici. Sono entrambe dipendenti del Goblin Dorato, e registrano allegramente i contendenti del torneo, incassando anche le quote d'ingresso. Guardie armate si ergono impettite ai lati di un immenso forziere che viene man mano riempito delle monete di ogni ospite. Le guardie sono lì non solo per controllare il tesoro, ma anche per evitare che qualche ammiratore troppo zelante cerchi di provare il famoso tocco delle succubi.

Oltre il tavolo delle registrazioni c'è la sala principale. Dozzine di giocatori, cameriere vestite da succubi, e buttafuori girano per la stanza, vagando tra tavoli che offrono svariati giochi nei quali i croupier mescolano carte, tirano dadi e girano roulette. Più di una dozzina di giovani attraenti, poco vestite ed alate si muovono nella folla, servendo drink e flirtando con battiti di ciglia in cerca di mance extra. Al centro della sala c'è un basso podio sul quale giace un enorme scrigno dorato fissato al suolo con delle catene. Ai lati di questo forziere ci sono due guardie a petto nudo, vestite come fossero alla corte di un lontano sultano. Se ne stanno ferme, le braccia incrociate sul petto e una scimitarra di prodigiose dimensioni infilata nella cintura, senza fodero. In alto, sopra di loro, dal soffitto drappeggiato della sala, pende una grossa gabbia per uccelli in bronzo, dentro la quale se ne sta rannicchiata una piccola creatura diabolica, le ali da pipistrello e la coda appuntita, che osserva la stanza con un'espressione truce, agitando le sbarre ogni tanto, come tentasse di uscire.

Tornate alla realtà quando le sensuali registratrici richiamano la vostra attenzione dandovi il benvenuto, invitandovi a porgere loro la moneta d'oro che bisogna pagare all'ingresso e allungandovi un foglio, dicendo di firmarlo con un occhiolino. La pergamena reca scritto:

"Io, _____________________, con la presente sacrifico la mia anima immortale e la somma terrena di dieci pezzi d'argento al Diavolo, perché costituiscano una contropartita alla sua partecipazione di 10'000 monete d'argento nel torneo di gioco d'azzardo che avrà luogo alla Sala da Gioco del Goblin Dorato di Riddleport quest'oggi, 14esimo giorno di Arodus, 4708 AR.

Comprendo che la mia anima verrà posta in deposito nel più profondo abisso dell'Inferno, Nessus. In più, comprendo che tutte le vincite saranno catalogate assieme alle anime, per rappresentare i denti, gli occhi e i cuori dei dannati. Partecipando a questo torneo e partendo dal primo abisso di Avernus, le mie vincite mi faranno guadagnare strada nelle profondità dell'Inferno, con il seguente schema:

Dis - 1 Occhio d'Oro

Erebus - 3 Occhi d'Oro e un Badge di Dis

Phlegethon - 5 Occhi d'Oro e un Badge di Erebus

Stygia - 10 Occhi d'Oro e un Badge di Phlegethon

Malbolge - 25 Occhi d'Oro e un Badge di Stygia

Cocytus - 50 Occhi d'Oro e un Badge di Malbolge

Caina - 75 Occhi d'Oro e un Badge di Cocytus

Nessus - 100 Occhi d'Oro e un Badge di Caina

Comprendo che se dovessi perdere le mie monete nel torneo riceverò il Marchio del Diavolo e la mia anima verrà gettata sul fondo roccioso dello Stige.

Comprendo che se sceglierò di incassare le mie vincite prima di aver raggiunto l'Abisso di Nessus perderò la mia anima e il 50% del valore delle mie vincite per prematura dipartita.

Se sarò il primo giocatore a raggiungere Nessus, allora sarà garantita la redenzione per la mia anima e la vittoria del torneo Truffa il Diavolo e Prendi il suo Oro, oltre all'incasso delle mie vincite a pieno valore. In tale circostanza, tutti gli altri giocatori riceveranno il Marchio del Diavolo e perderanno le loro anime.

Questo è ciò che giuro.

Controfirmato da: ___Vecchio Scratch__"

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Benares

Con il massiccio maglio appoggiato su una spalla mi avvicino ad una delle guardie.

Buongiorno, io non sono qui per giocare ma in cerca di lavoro. Guardia o buttafuori ad esempio.

Lasciando che si notino i muscoli ben sviluppati delle braccia

Posso parlare con qualcuno in merito?

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Porgo una moneta d'oro ad una delle donne assumendo un'espressione scocciata e, borbottando qualcosa di incomprensibile, firmo il pezzo di carta allungatomi. Cedere la mia anima? Come faccio a cedere qualcosa che non ho? penso concedendomi un sorriso storto. Beh, spero di riuscire a trovare in fretta il piccione a cui devo dare una regolata. Anche se, visto che sono qui, potrei sempre provare a vincerlo, questo torneo...

Descrizione

Spoiler:  
Kruhorn è un mezzorco alto e massiccio. Porta il cranio completamente rasato, cosa che fa risaltare la sua fronte sporgente. I suoi occhi di colore nero sono scavati e sovrastati da un paio di sopracciglia folte. Ha delle orecchie abbastanza piccole,delle labbra sottili e un naso schiacciato. La mascella inferiore è squadrata e leggermente sporgente. Indossa un'armatura di cuoio borchiato e alla cinta porta un manganello ed una morningstar.
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@ Descrizione

Spoiler:  
Hennet è un umano di media statura di circa trent'anni, con degli strani capelli tutti dritti sulla testa. Indossa un vestito normale, tranne per il colore: azzurro chiaro e, almeno a giudicare dal suo aspetto, sembra non aver lavorato veramente un solo giorno nella vita. Attorno a lui sembra quasi aleggiare uno strano odore metallico anche se è più una sensazione che un odore vero e proprio; con se ha solo un piccolo zainetto sulle spalle e nessuna arma visibile.

Firmo distrattamente il pezzo di carta che la finta succube mi porge, allungandole poi la moneta richiesta per partecipare al torneo.

Effetto scenico non da poco.. Fanno le cose in grande qui al Goblin Dorato..

La mia attenzione viene poi catturata dalla piccola gabbietta che pende dal soffitto.

Quello sembra essere reale però..

Lentamente, avanzo nella sala da gioco di qualche passo, facendomi poi da parte per far passare le altre persone mentre continuo a guardarmi intorno con curiosità.

@ DM

Spoiler:  
oltre alle "succubi" e alle guardie, spicca qualche persona in particolare nella sala?

se serve Perception +1

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Pre Scriptum: Leggete tutti tutto se non è sotto spoiler, che magari faccio descrizioni che poi non ripeto e che tutti comunque potete vedere.

@Benares: La guardia, un umano dalla pelle pallida, i capelli rossicci tagliati a spazzola, un po' più alto di te, ti fissa senza smuoversi, poi replica. Vancaskerkin non è disponibile ora, potrai parlargli dopo il torneo, credo. Ora se vuoi giocare metti via il martello, firma e paga, altrimenti allontanati. Non sembra molto diplomatico, né abituato ad interagire con i clienti. La succube che ti aveva allungato il foglio te lo sventola ora delicatamente sotto il naso, invitandoti a sua volta a firmare e giocare, tentando forse di rimediare alla schiettezza della guardia con il suo sguardo dolce ed un sorriso smagliante contornato dalle labbra tinte di nero lucido.

@Hennet (E chi entra, comunque): La sala è gremita, ed i partecipanti al torneo sono i più vari, spaziando dai loschi figuri dei bassifondi ai benvestiti della parte benestante della popolazione, uomini e donne. molti portano armi nei foderi, d'altronde a Riddleport non è vietato, e di sguardi poco raccomandabili ce ne sono a bizzeffe. Qualcuno comincia ad accomodarsi ai tavoli da gioco, mentre altri ancora si aggirano per la sala, osservando la creatura nella gabbia o gli altri giocatori, e consumando delle bibite colorate.

@Kruhorn: nella calca dei primi minuti, non individui la persona che stai cercando, e decidi di attendere che si siedano tutti a giocare, vagando nel frattempo per la vasta sala, godendoti forse la vista delle succubi, o dando un'occhiata alla "concorrenza" del torneo.

I più colti di voi riconoscono la creatura che pende dal soffitto come un Imp: http://tales-from-the-golden-goblin.wikispaces.com/file/view/scratch.jpg/74793863/scratch.jpg

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Benares

Sbuffo alle parole della guardia ma per il resto la ignoro. Fisso poi la donna per un istante e stringendomi nelle spalle decido di pagare la moneta e firmare.

Se non altro farò passare un pò il tempo intanto che questo Vancaskerkin si liberi.

Se non c'è altro faccio un cenno del capo in segno di saluto alla signorina ed entro.

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Descrizione:

Spoiler:  
Kito è un garundi alto e dalle spalle ampie, con la pelle olivastra e lunghi capelli neri raccolti in numerose treccine. Porta un vestito color ocra in cattivo stato sotto un rozzo corpetto di cuoio. Infilata nella cintura porta una spada corta con la lama decorata.

Finalmente è il mio turno... penso sorridendo di rimando alla finta succube.

Pago la moneta per entrare e firmo distrattamente il foglio, quindi proseguo oltre.

Bene -penso- speriamo che la fortuna mi segua anche oggi... ma forse è meglio darle una mano.

@DM

Spoiler:  
Cerco quindi con lo sguardo se c'è un posto dove posso bere qualcosa.
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In nome dei Nove Inferni, dove stradiavolo si nasconde quel dannato? penso guardandomi in giro. La mia attenzione però viene attirata dalle bevande colorate che portano alcune persone. Beh...è inutile cercarlo adesso, meglio aspettare che tutti si siedano. E se mentre aspetto mi prendo qualcosa da bere, immagino che non dispiacerà a nessuno. Penso mentre cerco di vedere attraverso la folla il punto di provenienza di queste bevande.

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Un Imp.. Quel piccolo diavoletto non è certo felice di rimanere chiuso in gabbia..

Rimango ancora un pò ad osservare il piccolo diavolo; poi mi incammino nella vasta sala, lanciando occhiate curiose qua e la.

Speriamo che fortuna mi sorrida oggi.. Ne avrò bisogno quando inizierò a giocare..

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La sala si affolla sempre più, fino al calar del sole, poco più di mezz'ora più tardi del vostro arrivo, quando si contano circa un centinaio di persone che bevono, ritirano gettoni, e organizzano partite improvvisate in attesa del torneo. Seguite un paio di succinte cameriere vestite da succubi e scoprite che le bevande arrivano da un lungo bancone sul lato nord della sala, praticamente una taverna interna alla bisca, con tanto di mensole con bicchieri, fusti di birra ed una vasta scelta di bottiglie di vino e liquori. Ad entrambe le estremità del bancone, che da un lato è appoggiato alla parete e dall'altro termina con una curva, c'è una grossa boccia per le mance, svuotata prontamente da uno dei due baristi non appena una moneta vi cade dentro. La casa vi offre da bere, così potete godervi la bevanda amarognola finché il torneo non ha inizio.

Quando viene a mancare la luce, alcuni impiegati del locale portano delle torce a forma di forca con teste fiammeggianti fatte di stracci e stoffa per accendere dei grandi bracieri, donando alla sala un aspetto ancora più infernale. Alla folla assiepata viene intimato il silenzio mentre un uomo basso sale sul podio centrale, accompagnato da due "succubi" prosperose e appariscenti; si ferma in piedi davanti alla cassa dorata avvolta in catene con una demonessa su ciascun lato. Indossa un vestito formale, e i suoi capelli neri sottili sono tutti impomatati all'indietro. Non ha la mano sinistra, è monco proprio sopra il polso, e al suo posto spicca un uncino di bronzo dal quale protende una chiave dalla forma strana. Si tratta di Saul Vancaskerkin, il proprietario del Goblin Dorato e l'organizzatore del torneo. Si inchina davanti alla folla e si schiarisce la gola prima di parlare.

"Benvenuti alla Bisca del Goblin d'Oro. Vi auguro di riuscire ad avere la possibilità di gabbare il diavolo e riprendervi non solo la vostra anima ma anche la sua zolfa." Dice, battendo la mano sulla grande cassa dinanzi a lui. "Spero che troverete di vostro gradimento l'accoglienza delle amabili tentatrici del diavolo". Dal pubblico si sentono risate e qualche fischio.

"Approfittiamo di questo momento per ringraziare il Vecchio Scratch per aver deciso di presenziare a questo evento. Non solo ci ha permesso di avere questi amabili angeli dell'oscurità, ma ha anche vuotato i forzieri più nascosti dell'inferno stesso per fornirci la zolfa per questo torneo."

A queste parole, Saul dirige l'attenzione della folla all'imp nella gabbia appesa al soffitto, che risponde in preda ad un'ira incontrollabile, sbattendo contro le barre della gabbia, sputando, soffiando e gridando quelli che probabilmente sono insulti a tutti i presenti. Il suo agitarsi è accolto da sghignazzi e anche da uno scroscio di applausi. Come la folla torna in silenzio, Vancaskerkin continua.

"Naturalmente, Scratch vorrà rimpiazzare l'oro che perde con le anime di quelli che non vincono. Le regole del torneo sono abbastanza semplici: mentre giocate, guadagnerete dei gettoni. Con quei gettoni, potrete barattare l'uscita dall'inferno in cui siete intrappolati, cercando di raggiungere il tesoro di Scratch. Al momento, tutti voi siete suoi prigionieri, nel primo dei Nove Inferi: Avernus. Se volete riuscire a scendere fino al nono cerchio, avrete bisogno di vincere e ogni volta che vincete, vi verrà consegnato un occhio d'oro. Se arrivate secondi, otterrete una lingua d'argento. Ai terzi classificati verrà offerto un cuore di rame. Questi frammenti di carne e ossa sono quello che il diavolo usa come denaro negli Inferi, e sono quello che avrete bisogno di barattare per passare al cerchio successivo. Il primo giocatore che vince un gioco dopo aver raggiunto Nessus, non solo tiene le sue vincite per quel gioco, ma riguadagna anche la sua anima e 10'000 monete d'argento che il diavolo ha puntato per questo torneo. Potete, naturalmente, decidere di capitalizzare tutte le vostre vincite in qualunque momento, ma se lo fate, o se rimarrete completamente senza denaro... ebbene, questo significa che siete diventati proprietà del Vecchio Scratch."

Vancaskerkin ghigna malignamente e l'imp nella gabbia si lancia in un'altra serie di invettive profane. "E vi beccherete il Marchio del Diavolo e verrete accompagnati fuori dalla Bisca fino a che il torneo non sarà concluso. Ma cos'è esattamente il Marchio del Diavolo? Ebbene, è qualcosa di così orribile che è impossibile anche da immaginare. La perdita arrendevole della vostra anima, ecco cos'è. Ma io suppongo di potervelo mostrare: gli déi sanno se ho più che meritato il Marchio del Diavolo. Infatti, sarebbe meglio farne due. Ragazze!"

A quelle parole, le due succubi che accompagnano il proprietario gli si affiancano e con labbra di rubino gli stampano un bacio sulla guancia. Quando si allontanano, Saul grida, "Marchio del Diavolo per tutti!" Cosa che viene accolta da un diluvio di strepiti, fischi e grida. "E adesso, gabbate il diavolo e ciuffategli la zolfa!" Con un maggior baccano e la furia del demone imprigionato sul soffitto, il torneo ha inizio.

Sono molti i giochi disponibili per i partecipanti al torneo. Alcuni di questi soldi sono tipici giochi d'azzardo come il poker, ma ci sono anche quattro giochi regionali non comuni.

Il primo di questi è il Calappio, un gioco a dadi, nel quale bisogna fare prima più e poi meno del banco, per "accalappiare" la propria scommessa e vincere. Attorno al tavolo da gioco c'è una piccola folla sempre riunita, che grida "Accalappio! Accalappio! Accalappio! Nessun raddoppio, nessun raddoppio!" per incitare i giocatori, ma ogni tanto questa cambia, poiché le guardie che girano per la stanza non consentono lunghe pause dal gioco per evitare che la gente litighi e che il torneo si allunghi troppo.

Un gioco molto particolare, con un unico tavolo, è la Ghoulette: è un gioco simile alla roulette, gestito da una seducente succube, con la differenza che al centro della ruota c'è una testa di umano, invecchiata dal tempo ma non decomposta, che urla insulti ai partecipanti. Da questo tavolo molti si allontanano quando ritengono di essere stati offesi abbastanza, mentre altri restano fedeli e si fanno quattro risate ogni volta che la testa grida un insulto.

Il terzo gioco è il Golem, un poker avanzato nel quale occorre battere non solo gli altri giocatori, ma anche la pila degli scarti, altrimenti la posta rimane in gioco e si aggiungono nuove scommesse! Questo gioco attira molto per la competitività che suscita nei giocatori più incalliti, ed è pubblicizzato da un croupier che attira nuovi partecipanti con frasi come "Sei tu contro l'avaro Golem! Metti alla prova la tua abilità e ruba il tesoro del mostro!"

L'ultimo gioco si chiama Scialuppe, è un complesso gioco di strategia su una griglia quadrettata, non molto quotato. Occorre riflettere a lungo, e solo i giocatori più pazienti del torneo vogliono, o sono in grado, di elaborare una strategia duratura che permetta loro di guadagnarsi le tipicamente più alte vincite di questo gioco.

@Kruhorn: individui ad un certo punto il tuo "uomo", lo vedi allontanarsi da un tavolo di poker con un sacchettino di gettoni in mano: non se la sta cavando niente male, ma continua a guardarsi intorno nervosamente, come se qualcuno potesse rubargliele da un momento all'altro.

@Benares: Noti facilmente che di lavoro ce ne potrebbe essere, dal momento che la sicurezza non è molta: sono appena quattro i buttafuori che girano per la stanza, sei in tutto compresi quelli che sorvegliano il forziere al centro della sala.

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Ascolto il discorso di Saul Vancaskerin lanciando ogni tanto uno sguardo annoiato in giro, principalmente verso le "succubi". Una volta che l'uomo ha finito di parlare mi guardo un po' attorno cercando di individuare un gioco adatto a me. Dopo qualche secondo di esitazione, decido di dirigermi verso la Ghoulette, attratto dalle invettive lanciate dalla testa e dalle risate dei giocatori. Prima di iniziare a giocare lancio uno sguardo verso l'Imp chiuso nella gabbia. Cerca di portarmi fortuna, Vecchio Scratch. mormoro ghignando. Punto con moderazione, ben sapendo quali rischi corrono coloro che si mettono nei guai per colpa del gioco d'azzardo, e sempre su numeri dispari. Rido fragorosamente a ogni insulto lanciato dalla testa, anche se sono io la vittima.

Ad un certo punto, con la coda dell'occhio scorgo il mio obbiettivo. Tornando improvvisamente serio, mi dirigo verso di lui ed una volta vicino gli metto una mano sulla spalla e gli sussurro Boss Croat vi porge i suoi ossequi.

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Dopo aver assistito con interesse al discorso, mi dirigo al bar per prendere un altro bicchiere.

Mentre aspetto di essere servito, osservo con attenzione i vari tavoli.

Una bella scelta.... penso Non ho idea da dove cominciare...

Per decidere, estraggo una moneta dal sacchetto alla mia cintura e la tirò in aria.

Testa Scialuppe... Croce Accalappio.

@DM

Spoiler:  
Lascio a te la decisione della moneta ^^
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@Kruhorn: L'uomo trasale quando ti avvicini a lui, i suoi capelli quasi gli si rizzano in testa, e le sue membra si irrigidiscono. Balbetta, riesce a rispondere qualcosa, ma il terrore gli attanaglia le viscere e gli fa morire le parole in gola. "Po..Potete dire a.. a.. a B-Boss Croat che... che... a-a-avrà i suoi soldi...." Detto questo, l'uomo tenta di svicolare il più in fretta possibile, ma lesto stringi la presa attorno alla sua spalla, bloccandolo senza destare sospetti. "Non hai capito," prosegui, "Boss Croat vuole una parte subito, altrimenti potrebbe cominciare ad arrabbiarsi. In effetti, credo proprio che si infurierebbe. E sai cosa può succedere quando Boss Croat è infuriato..." Non c'è bisogno di altro, noti che aveva portato le mani al sacchetto di gettoni e lo stringeva come a proteggerlo, ma ora lo lascia quasi cadere per il nervosismo, alcune monete cadono per terra con un sordo tintinnio. L'uomo svanisce prima che nessuno possa reagire, i gettoni cadono ai tuoi piedi, noti alcuni giocatori lì vicino trasalire quando sentono il rumore del metallo che cade, una donna sembra fulminarti con lo sguardo - una bella donna, umana, capelli neri e pelle pallida, forse proveniente dal Cheliax. "Ops, mi sono caduti..." Ti affretti a giustificare con un tono di arroganza non troppo velato, ella torna al suo gioco, ma gli altri continuano ad essere agitati, come se sudassero freddo per qualche motivo. Raccogli i gettoni - hai fatto su due dozzine di gettoni d'argento - e osservi la tua "vittima" affrettarsi alla cassa e ritirare quanto guadagnato, per poi defilarsi il più in fretta possibile, rifiutando perfino il bacio di una succube, che rimane allibita dal suo comportamento.

"Hey, nano, ho visto barbe più impressionanti su delle donne elfiche! Ha-ha!"

Lo spettacolo al tavolo della Ghoulette è divertente, il giro di giocatori continuo, le offese sono più o meno pesanti a seconda del rintronamento della testa dopo l'ultimo giro. Perdi quasi tutto prima di valutare la possibilità di cambiare gioco o strategia. Una succube ti si avvicina, le sue labbra sono presagio di sconfitta. Lesta, la testa coglie l'occasione per una frecciata. "Guarda, Mezzorco, stai per essere 'baciato' dalla sfortuna!! He he!"

@Kito & Hennet: Le piccole barche di metallo volano sopra i vostri nasi, distribuendosi poi sulla griglia di gioco, dalla quale, a turni, eliminate quelle degli avversari muovendo le vostre, per rimanere gli unici vincitori. Giocate alcune partite senza puntare molto, ma vince sempre un vecchio halfling dal mento appuntito e gli occhi arzilli. La sua strategia sembra buona, ma è accompagnata da una buona dose di fortuna, poichè vince sempre senza difficoltà. Le guardie sembrano quasi arrivare in soccorso dei perdenti, ma quando lo afferrano per le spalle e lo sollevano dalla sedia ecco spiegato l'arcano: una calamita mossa con abilità sotto il tavolo e probabilmente un pizzico di magia e le barche si posizionavano come desiderava lui. Le monete vinte barando dal vecchio che implora pietà vengono ridistribuite tra i giocatori al tavolo, i buttafuori macchiano di vernice rossa la mano del vecchio con un pennello, una variante del Marchio del Diavolo, per poi "accompagnarlo" all'uscita posteriore del locale. Vi trovate a possedere quasi il doppio della quota iniziale, e riprendete il gioco in modo onesto.

@Benares: Passi quaranta minuti tranquilli, giocando ad Accalappio senza passione e senza intoppi, hai una serie molto fortunata, ed arrivi a guadagnare un totale di 22 monete d'oro con puntate anche azzardate ed alte. Questo gioco sembra fatto per te, ma forse hai osato un po' troppo, ti fa notare il banco. Indubbiamente è solo interessato a non perdere di più, ma che ci sia un fondo di verità in quel che dice? Dovrai comunque guadagnare altrettante monete diverse volte per arrivare a vincere il torneo, l'impresa richiederà molta fortuna.

[Tutti: Scusate il ritardo nella risposta!]

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Benares

Mi stringo nelle spalle con un mezzo sorriso al banco quando mi "consiglia" di non esagerare. A quel punto mi alzo seguendo il consiglio, in fondo non ho interesse ad attirare l'attenzione e comunque so che la mia fortuna mi abbandonerà a breve, come sempre.

Di nuovo mi guardo in giro se vedo l'ospite del torneo e se non lo vedo mi dirigo al tavolo della Ghoulette e mi godo un poco lo spettacolo facendo qualche puntata ogni tanto.

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Ah, Hennet... è che non si sente bene qui...

Devo smettere di bere....

Guardo l'umano e poi sorrido.

Carino il vestito... comunque diciamo che posso ormai considerarmi di queste parti. Sono anni che "lavoro" qui, se mi capisci e indico i tavoli da gioco. Ma sono originario di Aspenthar; tu invece da dove vieni?

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