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[Ricky Vee - d&d 4.0] Atto I - La fortezza sulla Coltre Oscura


Ricky Vee

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Vedo che non sei cambiato...

Esclama la povera donna abbozzando un sorriso, dopo che Flesia ha iniziato a suonare.

Poi prende l'otre di Hatreg, rivolgendo un sorriso anche al nano. Beve un breve sorso e glielo restituisce.

Grazie, caro. Sei molto gentile.

Si mette a sedere in posizione un po' più salda. Nel frattempo, chi dà un'occhiata alla stanza nota facilmente che essa ha fatto la stessa fine di tutto il resto dell'edificio.

Dora cerca di farsi forza e riprende a parlare.

Vi avevo mandato una lettera per chiedervi un favore. Poi, due giorni fa sono andata in paese come sempre, per prendere un po' di provviste. Quando sono tornata la situazione era questa.

Scuote visibilmente la testa, fissando il vuoto.

Non so chi è stato, ma non oso immaginare cosa sarebbe successo se io fossi stata qui. O se ci fossero stati ancora dei bambini...

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Il volto contorto dall'ira trattenuto a stento, le mani che sbiancano nel stringere l'ascia con tutte le mie forze: sto usando tutta la mia forza di volontà per non esplodere. Ignoro la musica e sento a malapena le parole della donna

Ti prego, Dora, qualsiasi cosa tu possa sapere diccela. Chiunque sia stato la pagherà. Lo giuro

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Appena entro nella stanza, non noto nessun pericolo immediato, nonostante il caos. Questo mi calma. Cerco di riordinare le idee

Dora... sì mi ricordo di lei e... anche di queste persone.

Attendo che la donna si riprenda, grazie alle attenzioni degli altri e che cominci a raccontarci cosa è successo qui e perché Parle ci ha richiamato.

Di che favore parli, Dora? Dove è Parle?

Questi sono i dubbi che mi ronzano per la testa. Ciononostante, taccio, attendo nuovamente che la donna risponda alle parole del ragazzo, convinto che queste domande troveranno risposta

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Chiunque abbia fatto questo la pagherà cara!!! Lo sapevo che non avrei dovuto abbandonare questo posto per così tanto tempo...Magari avrei potuto fare qualcosa

Rivolgendomi a Simon

Prima di fare delle domande suggerirei di rimettere un minimo in ordine tutto e prenderci cura di Dora per un attimo, tanto un'ora o due cambiano poco penso, se Dora ci dice che sono passati un paio di giorni da questo macello, cerchiamo di salvare il salvabile.

Detto questo vedo se trovo coperte, nel caso fossimo in autunno/inverno vesti pulite e quant'altro qua attorno.

Se c'è qualche guaritore tra di noi potrebbe prendersi cura di dora mentre un paio di noi fa la guardia e qualcunaltro va a procacciare del cibo, a pancia piena si ragiona meglio, non trovate?

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Non vi preoccupate, sto bene.

Vi dice Dora mentre tenta di rialzarsi e barcolla vistosamente.

E non preoccupatevi neanche per il posto. Non so davvero cosa sia successo, ma non credo di voler stare qui per il momento.

Subito dopo si gira verso Simon, per rispondere alla sua domanda.

Mi dispiace, caro, ma è successo tutto così senza un motivo. O almeno sembra così. L'unica cosa che ti posso dire è che ovviamente hanno preso il poco denaro che avevamo, ma perchè distruggere tutto così?

Di nuovo, non riesce a trattenere un singhiozzo e una lacrima.

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Ma... Davvero...?

La donna quasi non ci crede quando Simon le da le poche monete che possiede.

Grazie ragazzo, hai un cuore d'oro. Custodirò queste monete e se riesco ne userò qualcuna per ricostruire l'orfanotrofio.

Poi si gira verso Korthak. Il suo viso sembra colto da un sorriso, anche se non è per nulla allegro.

Proprio per questo vi avevo chiamati.

Volevo chiedervi di andare a cercare Parle, dal momento che non ho sue notizie da circa tre settimane. Voleva un'avventura, ma ho paura che si sia cacciato in guai più grossi di lui.

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Non lo facevo spinto da sentimenti di avventure il buon Parle, a meno che non sia magari una ricerca di un nuovo vino da bere...

Rivolgendomi a Dora

Ti ha per caso detto dove aveva intenzione di andare? Una direzione? Secondo me la partenza di Parle è comunque legata al disastro che vediamo, un qualche collegamento ci deve essere

Mi soffermo un attimo poi chiedo

Gli ultimi orfani che avete accolto che fine hanno fatto? C'erano ospiti attualmente nella casa? Se riesci narraci un po' gli ultimi avvenimenti

La vita qua la ricordavo tranquilla e spensierata, per quanto possibile, cosa sono tutti sti stravolgimenti?

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Dora tira un sospiro, poi risponde alle domande.

Ultimamente non abbiamo bambini. L'ultimo è andato via un anno e mezzo fa e da allora non ne abbiamo più preso in custodia nessuno, anche se accetteremmo volentieri di accoglierne qualcuno se ce ne fosse il bisogno. Il problema è che siamo vecchi e, come tutti, arriverà il momento in cui non potremo neanche prenderci cura di noi stessi.

Abbozza un sorriso, mentre riprende fiato.

E così, visto che gli impegni erano diminuiti di molto, Parle ha deciso di tirare fuori una vecchia mappa dalla soffitta. Non so esattamente dove portasse. Secondo lui conduceva nell'antica tana di un drago ormai morto, ma non mi ha detto dove si trovi di preciso.

So solo che voleva usare come base la città di Winterhaven, e quando è partito si è diretto lì.

Sono davvero preoccupata, da allora non mi ha mai fatto avere sue notizie.

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Meno arrabbiato, ma decisamente più preoccupato, mi chino verso la donna prendendole le mani e dicendo

Ti prego, ora non affaticarti e pensa a qualsiasi altra cosa che possa aiutarci a trovarlo

poi mi rivolgo agli altri

Io non so dove si trovi la città di Winterhaven, ma sto andando lì. Qualcuno può guidarmici?

STUPIDO PARLE!!! COME TI E' SALTATO IN MENTE DI LASCIARLA DA SOLA!

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Dopo aver ascoltato tutto attentamente, mi faccio avanti vicino a Dora e guardo Simon.

Io so dove si trova Winterhaven e non ho nessun problema ad accompagnarti a cercare Parle... Anzi.

Prendetevi un attimo cura di Dora, io provo a cercare in giro se c'è qualche indizio su chi ha combinato questo macello e poi proporrei di andare tutti a carcare Parle. Credo che in fondo glielo dobbiamo.

Speriamo sia ancora vivo....

@DM

Spoiler:  

Bassifondi +11, per le conoscenze su Winterhaven

Percezione +3, per cercare qualche indizio in giro per l'orfanotrofio

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Rivolgendomi a Flesia

Senza alcun dubbio per sdebitarci almeno minimamente con Parle e Dora direi che dobbiamo almeno andare in cerca di notizie, orsù, guidaci a Winterhaven

Sempre sperando che il vecchio sia ancora vivo e vegeto

Poi rivolgendomi a tutti i presenti

Siamo arrivati qui dopo un lungo cammino penso tutti, cosa ne direste di partire dopo un piccolo e frugale bivacco?

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Mappa… Tana del drago…

Queste parole non mi sfuggono. Si prevede un’avventura, la prima. Un brivido mi percorre la schiena.

Contate pure su di me annuncio solennemente a tutti.

Poi rivolgendomi alla donna:

Dora, non so se te la senti di rimanere qui da sola, forse può essere pericoloso. Se vuoi puoi seguirci fino a Winterhaven, ti troveremo una locanda in cui potrai stare al sicuro, lontano da attacchi di banditi. Almeno fin quando non abbiamo ritrovato Parle.

Infine, con un cenno di assenso, accolgo sia la proposta del nano che quella del mezzelfo

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Si, credo sia molto meglio...

Risponde Dora alla domanda di Korthak.

Pensate che se mi aveste aiutato, per sdebitarmi, avevo messo da parte una piccola somma di denaro da darvi in cambio. Ora non ho più niente.

Nel frattempo Flesia fa un sopralluogo della stanza, mentre sembra piuttosto pensieroso.

@Flesia

Spoiler:  
Nonostante giri un po' per la stanza, non riesci a trovare nessun indizio utile.

In compenso, sai molte cose su Winterhaven, essendo anche un paese vicino:

E' abitato da circa un migliaio di persone e si trova ad una mezza giornata da qui, proseguendo sulla Strada del Re. Gli abitanti sono in prevalenza umani e contadini o artigiani, che cercano di mantenersi con i propri prodotti e scambiano quelli che avanzano con i paesi vicini, tirando su una vera e propria economia di baratto.

Non ti sembra che ci sia qualcosa di speciale o di strano. In questa zona i paesi sono tutti piuttosto piccoli e isolati, e cercano di andare avanti come possono.

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Finito di esaminare la stanza, mi avvicino agli altri

Hatreg, io invece sono dell'idea di partire subito. Winterhaven è a mezza giornata di cammino da qui, e in questo modo possiamo ridurre la distanza da Parle.

Qui in giro non c'è nessuna traccia, quindi inutile perdere tempo, probabilmente sono stati dei banditi e non è detto che non li troviamo lugno la strada. Spenderanno i soldi sicuramente in una città più grande.

Mi avvicino a Dora e mi accosto a lei e le dico

Dora non avremmo mai accettato i tuoi soldi. E viste le tue condizioni, non credo sei in grado di affrontare un viaggio, anche se breve. Non c'è nessun posto dove potresti andare qui? da qualche parente o amico, in modo da stare più al sicuro?

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Notando una certa fretta negli altri, lancio uno sguardo quasi rassegnato ad Hatreg e allargo le braccia, quasi a dirgli che il suo bivacco è solo rimandato.

E sia, mettiamoci in strada. Sarà Dora a decidere dove essere lasciata, se da un amico o a Winterhaven. Facci strada, Flesia

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Continuo ad ascoltare le varie conversazioni che prendono vita nella stanza. L'idea che Parle si era avventurato alla ricerca di un possibile tesoro era al quanto impossibile, vista l'età dell'uomo. Continuo a studiare la stanza nella speranza che qualche indizio mi aiuti in qualche modo e più i dubbi assalgono la mia mente.Sembrava che chiunque fosse entrato nella struttura aveva una gran voglia di far baldoria, oppure cercavano qualcosa...Spero che Kord ti protegga stupido umano!..per la prima volta mi avvicino a colei che un tempo chiamavo mamma e con gentilezza mi siedo accanto a lei, prima di prendere parola...

Dora, sai se tuo marito ha parlato di questa sua mappa con qualcuno? Rispondi guardandomi negli occhi...

Spoiler:  
Effettuo una prova di intuizione (+4) per capire se la sua mente è stata influenzata da qualcuno (minacce,ricatti,ecc) o se i suoi atteggiamenti la tradiscono in qualche modo
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@Tarabat

Spoiler:  
Dora ti sembra sincera. Nel suo sguardo spento non sembrano esserci menzogne e quando parla non sembra che stia inventando ciò che dice. Inoltre, per quanto la conosci dubiti che si tratti di una persona capace di mentire con facilità. Avendo vissuto una vita molto semplice e povera, non ne sarebbe forse tanto capace.

No, non mi sembra. Teneva questa mappa in soffitta da diversi anni, non so chi gliel'avesse data. Poi, visto che ogni giorno non avevamo nulla da fare, se n'è ricordato e ha deciso di partire, però non credo che ne abbia parlato con qualcuno, o almeno non finchè si trovava ancora qui.

Poi si volta verso gli altri.

Non preoccupatevi, riesco a camminare. Verrò con voi fino a Winterhaven, lì ho qualche amica che potrebbe temporaneamente ospitarmi.

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