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Critico con potere che non fa danni


burgmeister

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Ieri mi è capitato che col potere da vendicatore a volontà presente sui "poteri divini" (scusate ma non mi ricordo il nome e non ho il manuale tra le zampe poi eventualmente modificherò in sostanza è distanza 5 se colpisci il bersaglio viene tirato di INT quadretti se il bersaglio è il tuo bersaglio del giuramento di inimicizia si prende 1d10 danni) il PG in questione abbia fatto un critico, ora siccome il potere non fa danni se non nel caso in cui (verificatosi peraltro) il nemico finisca adiacente al PG stesso io non ho fatto massimizzare il danno nè tirare i dadi extra per il critico, anche i giocatori erano concordi e per non andarci a spulciare il manuale alle 2 di notte abbiamo lasciato andare (tanto peraltro col d10 aveva tirato un 10 e il simbolo era +1). Abbiamo interpretato bene secondo voi?

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Principali partecipanti

E' esatto. I danni extra si applicano unicamente se c'è del danno di potere.

Ho scritto male lassù, ricordavo la regola da te citata ma non come fosse scritta, in pratica il potere, se porti adiacente a te il nemico, fa danni è qui che nasce il sofismo, il potere non fa danni ma tira e poi eventualmente fa danni(ricorda molto l'arpione di scorpion di mortal combat, infatti il giocatore ha urlato un "come here" :D), quindi io ho optato per non dare il danno da critico, ma non ne ero certo al 100%

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Scusate, mi sarò perso qualche passaggio ma da come è descritto la situazione non è andata correttamente!

Dunque, ha dovuto tirare questi danni, no? Il potere ha la parola chiave Strumento, e questo strumento hai detto essere +1, quindi probabilmente con un critico concede 1d6 bonus.

I danni non andavano tirati, ma massimizzati e questa volta i dadi hanno dato una mano a rispettare le regole. Oltre a questi 10 danni il simbolo sacro dovrebbe aver concesso 1d6 danni extra.

Il potere FA danni...

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A quanto ho capito io:

  1. Il potere fa danni solo se si verifica una certa condizione (il nemico finisce adiacente al pg)
  2. Il nemico non è finito adiacente al PG quindi il potere non ha fatto danni.
  3. Poichè il danno extra si applica solo quando c'è un danno di base del potere, in questo caso non ottieni dadi del critico.
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No, i danni ci sono... punto...dove l'hai letta questa cosa del danno "base"?

Poi, il fatto si è verificato, "(verificatosi tralaltro)" è estratto dal primo messaggio. Quello è un danno del potere, non nato da qualche altra cosa esterno (che avrebbe richiesto il suo tiro per colpire).

E poi cosa sarebbe un danno "di base"?

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Scusa hai perfettamente ragione.... :P La mattina è meglio che non scriva, visto che sto per addormentarmi.

Sì. Avendo fatto danno massimizzi il danno stesso e aggiungi anche i dadi del critico.

Se il potere fa danni applichi qualunque danno extra. Se non li fa niente danno extra o dadi per critico.

P.S. Per danno base intendevo il danno che fa il potere, esclusi danni extra da feature o critici.

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perchè non si prova a ragionare un po' meno bruscamente? credo farebbe piacere a tutti.

ritengo che a questo punto sorge un dubbio: se i danni hanno una condizione da rispettare per essere applicati, come mi comporto?

ad esempio: se un potere dice "colpito: se il bersaglio durante il suo prossimo turno fa XXX allora subisce YYY danni" il critico si applica anche a quei danni? ed i danni extra? perchè in realtà non cambia molto dalla domanda iniziale, solo il quando questi danni avverranno (ovvero subito invece che nel turno del bersaglio). ad esempio se il bersaglio è un nano e resiste il quadretto che lo porterebbe adiacente al bersaglio, non subirebbe nessun danno.

nel caso, dove trovo una regola che spiega questa faccenda?

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perchè non si prova a ragionare un po' meno bruscamente? credo farebbe piacere a tutti.

ritengo che a questo punto sorge un dubbio: se i danni hanno una condizione da rispettare per essere applicati, come mi comporto?

ad esempio: se un potere dice "colpito: se il bersaglio durante il suo prossimo turno fa XXX allora subisce YYY danni" il critico si applica anche a quei danni? ed i danni extra? perchè in realtà non cambia molto dalla domanda iniziale, solo il quando questi danni avverranno (ovvero subito invece che nel turno del bersaglio). ad esempio se il bersaglio è un nano e resiste il quadretto che lo porterebbe adiacente al bersaglio, non subirebbe nessun danno.

nel caso, dove trovo una regola che spiega questa faccenda?

E' esattamente quello che intendevo io, poi peraltro, ok che la condizione di "colpito" si è verificata ma comunque non mi pare troppo realistica la cosa, l'effetto del tiro di dado fa tirare il bersaglio di tot quadretti, vabbè mi atterrò alle regole.

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L'effetto del dado fa tirare il bersaglio e se riesci a raggiungerlo con l'arma gli fai pure i danni... Cosa vorresti fare? Prima fare il colpo a vuoto e poi spostarlo? -_-'

Visto che non hai scritto il potere non posso riportartelo, ma sono sicuro che il danno fa parte del "colpito". ;)

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il fatto è che, più ci penso, più mi sembra che il "colpo" non infligga danni in se, ma bensì dia un effetto che gli infligga danni.. ora, capisco a livello di regole etc etc, ma il fatto è che il mio tiro per colpire lo faccio per tirarti indietro, quindi se finisci adiacente a me subisci il danno a prescindere da quante difese tu abbia.. non so come spiegarlo, ma il fatto che abbia un attivatore come requisito, me lo fa sembrare troppo un "effetto" piuttosto che un "colpito", o meglio, un effetto dentro al colpito (you must go deeper.. O.O )

poi ovviamente sono mie torte mentali, e capisco che si tratta di un gioco con regolamenti ben più semplice di tutti sti ragionamenti.. però mi resta sempre questa "sensazione", ecco.. applicherò comunque il regolamento alla lettera..

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il fatto è che, più ci penso, più mi sembra che il "colpo" non infligga danni in se, ma bensì dia un effetto che gli infligga danni.. ora, capisco a livello di regole etc etc, ma il fatto è che il mio tiro per colpire lo faccio per tirarti indietro, quindi se finisci adiacente a me subisci il danno a prescindere da quante difese tu abbia.. non so come spiegarlo, ma il fatto che abbia un attivatore come requisito, me lo fa sembrare troppo un "effetto" piuttosto che un "colpito", o meglio, un effetto dentro al colpito (you must go deeper.. O.O )

poi ovviamente sono mie torte mentali, e capisco che si tratta di un gioco con regolamenti ben più semplice di tutti sti ragionamenti.. però mi resta sempre questa "sensazione", ecco.. applicherò comunque il regolamento alla lettera..

La penso esattamente come te, non c'è effetto (non ho avuto tempo di connettermi nel fine, lo farò stasera così vi metto esattamente il potere) c'è solo la riga "colpito" però anche io vedo il tiro per colpire per tirare il bersaglio e poi gli fai dei danni in un secondo momento senza t.p.c. da qui nasceva il mio dubbio (che poi era anche del giocatore stesso che giocava col vendicatore).

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Il tiro per colpire l'hai fatto prima!

Si ma le mie(e del mio gruppo) paturnie psichiche derivavano dal fatto che mi sembrava un "effetto dentro al colpito" come detto in 2 parole da Aleph.

Il tiro per colpire lo faccio per farti avvicinare a me, così poi ti ho a portata di ascia brutale nei round successivi... Il fatto che poi il nemico subisca danni radiosi per essere finito adiacente al PG lo valutavo una cosa che avveniva a posteriori.

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Il potere è il seguente:

Vincolo di censura

A volontà + Charme, divino, radioso, strumento

Azione standard Distanza 5

Bersaglio: una creatura

Attacco: Saggezza contro Volontà. Se il bersaglio è anche il bersaglio del giuramento di inimicizia del personaggio e non c'è nessun altro nemico adiacente al personaggio, quest'ultimo può effettuare due tiri per colpire e scegliere quale risultato usare.

Colpito: Il personaggio tira il bersaglio di un numero di quadretti pari al proprio modificatore di intelligenza. Se il bersaglio termina questo movimento in posizione adiacente al personaggio subisce 1d10 danni radiosi.

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