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La nostra storia...supporto hardware


daermon

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Principali partecipanti

eheheh..sarebbe un po' scomoda, li a Roma..ti immagini??

la mattina a VE, a lavoro come Web designer, e il pomeriggio a lavorare in wind a Roma, e poi la sera di nuovo a Mestre a fare il pony in pizzeria.. :shock:

e troppi amici da tenere sott'occhio mi sa...naaa...mi accontento della mia.. :lol::lol::D

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e l'altro quale?? quello "la nostra storia..." ?

se intendi cosi, allora la differenza è che qui nn si posta il racconto, ma solo le descrizioni e un po' di BG dei PG, e gli accordi vari che si preferiscono prendere qua al posto del topic racconto..cosi da nn intasarlo di OT...

e questo serve anche da supporto per tutte le nostre storie..anche per Cyberpunk, Vampiri e Supereroi... ;)

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e l'altro quale?? quello "la nostra storia..." ?

se intendi cosi, allora la differenza è che qui nn si posta il racconto, ma solo le descrizioni e un po' di BG dei PG, e gli accordi vari che si preferiscono prendere qua al posto del topic racconto..cosi da nn intasarlo di OT...

e questo serve anche da supporto per tutte le nostre storie..anche per Cyberpunk, Vampiri e Supereroi... ;)

nel hardware solo bg..

nell'altro la storia che prosegue?

e la dimora?

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eh??

allora dunque...faccio un riassunto..

i vari topic che iniziano per La mia storie etc etc, sono topic narrativi, dove costruiamo le storie con l'incrociarsi dei nostri post-racconto...per ora sono 4, quello fantasy, quello cyberpunk, quello vampiri, quello supereroi, e a tempo breve (spero..) arriverà anche quello su lovecraft.. ;)

questo topic, che inizia con La nostra storia, ma è supporto hardware viene utilizzato per BG e quant'altro ci giri attorno, come accordi, spiegazioni e altgro..per tutte le altre storie, dalla fantasy alla supereroi..

il topic La mia dimora non c'entra niente con questi...è molto più vecchio, ed è nato per un altro motivo; anzi per un motivo simile, visto il post con cui è stato aperto, ma alla fine si è sviluppato in maniera molto diversa, diventando molto più autobiografico, per alcuni utenti (se nn ho travisato...),e amibentato in una locanda..stile fantasy..

esiste anche La lavagna, appesa nella locanda, e che serve come "schermo" per riflessioni personali, pensieri nostri e non, e quant'altro che spontaneamente passa tra di noi...

tutto ok???? ;):D

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comunico a tutti che ho parlato con Giga e mi ha detto che fa molta fatica a collegarsi, per mancanza di tempo e per problemi al pc..quando ha un po' di tempo solitamente nn ha troppa voglia di mettersi a sistemare il pc, quindi farà fatica a continuare...prima o poi tornerà credo, ma per ora latita..andiamo avanti senza di lui...

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per il cattivo nella fantasy chiedo a giga se posso portarlo avanti io quel pg, per un po'... :twisted::twisted::twisted:

saprò essere più malvagio di lui...muauahhauah!!!!

per ciberpunk si può fare lo stesso...basta cercare un altro netrunner, non nicholas... al max lo coinvolgiamo più avanti

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Allora: i partecipanti sono:

Strike= Veela, ragazza che faceva la pony express per consegne a domicilio, fattorina.La sua bici nuova fiammante è stata distrutta dalla bomba di Paul, e lei lo cercava per vendicarsi. Ora sono in missione assieme. Sembra avere un passato nascosto...

Wolf= Eliah, ragazzo sedicenne, figlio di un potente nomade, capo di quella che era la banda più potente della città. Ora suo padre è morto, e lui è accusato di questo omicidio, ed è quindi in fuga dalla polizia..sa vivere nella città, anche nelle zone malfamate, ma è un po' troppo giovane e ingenuo per potersela cavare completamente da solo...ora è con gli altri e gli aiuta nella loro missione, non per guadagna personale, ma perchè è l'unica cosa che ha da fare ora...e forse è al sicuro con loro...

Joram= Paul e Sheila. Sono due nomadi. Paul era in una banda dal quale è stato cacciato quando ha iniziato una storia d'amore con sheila, conclusasi qualche anno dopo; sheila odia i poliziotti, per uno stupro subito, ed è un eccellente combattente. Entrambi sono in fuga da una misteriosa organizzazione che tenta di ucciderli, da quando hanno raccolto e usato le pistole di due nomadi che hanno ucciso. Paul ha trovato un chip nella pistola, e ora si deve scoprire a cosa serve il chip, per venirne a capo. Paul è innamorato di Venus, la sua ragazza malata che era tenuta prigioniera in un ospedale proprio da coloro che volevano ucciderlo, come esca. Per matenerla invita paul doveva pagargli le cure, e per trovare i soldi svolgeva missioni omicide, come attentati. Il gruppo è appena riuscto a liberarla...

Daermon= Mike, poliziotto con una figlia (nora) e una moglie che odia. E' con il gruppo per caso. Stava investigando sul colpevole dell'attentato al bar (Paul, attentato in cui è andata distrutta la bici di Veela), ed è arrivato in un negozio di Tatoo dove stava avvenendo una simpatica discussione a colpi di pistola tra Veela e Sheila. Voleva arrestare tutti, ma poi è arrivata una macchina piena di killer per paul e Sheila. Nel liberarsene Mike ne è rimasto coinvolto, e ora per capirne di più si è unito al gruppo. Rischia la carriera per questo. Sta nascendo qualcosa tra lui e Sheila.

Gigared= Nicholas, netrunner drogato..ha postato poco per ora, ma ha avuto un contatto con mike, quando è stato arrestato perchè presente all'attentato al bar...ora lo stiamo cercando per identificare il chip...

mi pare che ci siamo tutti...spero di nn aver perso gente per strada..al mx implementate,..

questo è quello che ho capto io della storia.. ;)

ti consiglio di leggere le ultime due o tre pagine di post per capire meglio... :)

se serve altro chiedi pure..

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  • 4 settimane dopo...
  • 1 mese dopo...

Per non dimenticare

Sturmir il senza clan

Nano (normalissimo nano) 235 anni, 147 cm, 44kg, Mago/bardo introno al 17 livello

Smilzo per esser un nano, Sturmir ha gli occhi verdi nascosti dalle ciglia lunghe e profonde rosse come la sua barba e i suoi capelli, la barba è stranamente corta anche se molto curata, è vestito con una tunica verde scuro con molte tasche all'interno, non ha armi con se eccettuato un pugnale con il manico di osso da lui stesso intagliato e reso più affilato magicamente. In una sua tasca è conservato il suo preziossimo Grimorio dal quale non si separa mai!

----------------------------

Nome: Aixela

Razza: Umana

Classe: Guerriero (Stregone a modo mio)

Appena nacque la madre morì di parto. Il padre non si diede pace e, dal momento che era un potente Mago (Stregone), passò la vita a cercare un incantesimo che potesse far risorgere la moglie deceduta.

Finalmente lo trovò e, convocata Aixela per l'avvenimento, mise in pratica la sua magia. L'esperimento sembrò funzionare, ma la presenza di Aixela stravolse tutto e i flussi magici si rivoltarono contro di lui, uccidendolo.

La causa di tale incidente era proprio Aixela: lei infatti, per il fatto di essere figlia di uno stregone, era una catalizzatrice di magia. Pur non potendo usarla, essa la incanalava dentro di lei e la percepiva, pur se a livello di sensazioni e di immagini fugaci (giuro che non avevo ancora visto "Unbreakable"!).

Passò la vita accudita dall'oste di una taverna dove lavorò coltivando la passione per le spade e per i Cavalieri di Jamalièl. Finché venne la sua occasione e partecipò a delle prove per entrare a far parte del loro corpo.

Ma, dal momento che lei era omosessuale, le fanno fallire la prova finale.

Il villaggio viene a sapere della sua "diversità" e la isola.

Vaga di villaggio in villaggio, finché trova lavoro presso un fabbro che diventa come un padre per lei.

La sua giovane età e la sua passione la fanno diventare in breve tempo più brava di lui e per questo lui stesso le commissiona la forgiatura della Lama Perfetta, la spada destinata al capo dell'Ordine dei Cavalieri di Jamalièl.

Si mette con impegno sul lavoro.

Un giorno si taglia il polso accidentalmente e sviene, perdendo molto sangue, il quale va a finire nel metallo fuso per la forgiatura della spada.

Viene salvata dal fabbro.

Dopo pochi giorni riprende il lavoro e finisce la spada. E' bellissima e perfetta. Ha solo un leggero colore rosso dovuto al suo sangue. Ma lei non sospetta nemmeno che il suo sangue sia finito nella spada.

Il giorno in cui deve consegnarla succede il fattaccio.

Il Cavaliere arriva e, come da usanza, entra da solo nella fucina, seguito dal fabbro. Vede la spada sul tavolo e ne rimane estasiato. Ma, prima di toccarla, il fabbro, pensando di fare una cosa giusta, dice che il merito di cotanta perfezione e bellezza è tutto di Aixela.

Il cavaliere la riconosce come la "lesbica" e si rifiuta di impugnare una lama fatta da una "diversa". Estrae la sua spada e tenta di ucciderla. Ma lei si difende e lo uccide con la Lama Perfetta.

Il fabbro, sapendo che non le avrebbero mai creduto, la fa fuggire.

In seguito a varie peripezie incontra Trebor, un ladruncolo che si innamora di lei, cercando di contuistarla in tutti i modi finché scopre che lei è omosessuale. Da allora le sta sempre accanto per proteggerla ed insieme fanno una coppia affiata a e formidabile.

Note per Aixela:

La spada non può essere impugnata da nessuno. Il sangue di Aixela ha fatto in modo che il metallo acquisisse un po' della sua natura magica. Chi impugna la spada prova un irrefrenabile desiderio di lasciarla subito. Tutti quelli che l'hanno toccata dicono che è stata l'esperienza più brutta della loro vita. Se non la si lascia si rischia la pazzia perenne. Nessuno di quelli che l'ha toccata riuscirà a farlo una seconda volta.

La spada è anche l'unico modo che ha Aixela per lanciare magie... solo che lei ancora non lo sa.

Aixela ha due segni sulle spalle (uno per spalla). Sembrano tatuaggi ma nessuno glieli ha mai fatti: ci è nata così.

La loro natura è un mistero.

Equipaggiamento Aixela:

Lama Perfetta dei Cavalieri di Jamalièl

Fodero

Pugnale (infilato nella cintura)

Sacchetto con monete d'oro.

E' vestita con una camicia blu e dei pantaloni di cuoio chiaro. Ha una cintura di cuoio scuro. Gli Stivali sono leggermente più scuri dei pantaloni.

Indossa un mantello da viaggio logoro di colore Blu con cappuccio.

Nella stanza della locanda dove alloggiava ha il suo zaino con razioni da viaggio, mappe e denaro. Inoltre ha la sua armatura di cuoio.

Note per Trebor:

E' sempre allegro e pronto alla battuta, ma diventa subito serio se qualcuno gli tocca Aixela. Sin da piccolo ha vissuto da reietto fuggendo dal suo villaggio natale per scappare alle angherie dei genitori che lo volevano contadino.

E' un ladro abilissimo e sa padroneggiare la spada in maniera quasi eccellente, pur preferendo il suo arco, costruitio con le sue stese mani.

Equipaggiamento Trebor:

Spada lunga

Fodero

Pugnale (nella cintura)

Pugnale (nello stivale)

Armatura di cuoio

Sacchetto con monete d'oro

E' vestito con la sua armatura di cuoio. Sotto ha una maglia nera a maniche lunghe. I pantaloni sono di cuoio scuro, così come gli stivali. Porta un mantello da viaggio nero con cappuccio.

Nella stanza della locanda dove alloggia ha il suo zaino con pasti, denaro, mappe, strumenti da scasso, borsetta del guaritore. Inoltre ha il suo arco e la faretra con le frecce.

----------------------------------

Perenor

Umano, chierico di Paladine quindicesimo livello, capelli scuri ed occhi grigi. Altezza sulla media. Segni particolari nessuno.

Fin da piccolo è stato mandato nel tempio di Paladine della città più vicina al suo luogo di nascita (Ydeless). Qui è diventato, dopo intenso studio, chierico di Paladine. E' molto ferrato nella storia e nelle conoscenze arcane di queste terre ed è affascinato dalla magia arcana (probabilmente se potesse prenderebbe multiclasse qualche livello da mago, ma per ora ancora no). E' una persona socievole, ma mediamente tranquilla. Non ha mai vissuto sulla sua pelle delle battaglie e questo ne farebbe pressochè un topo di biblioteca...

Ma l'arrivo di Fizbain aol suo convento è destinato a rendere Perenor un avventuriero ed a mettere a dura prova la sua fede al fine di diventare un vero chierico ed acquisire sul campo di battaglia quel coraggio che non ha mai avuto....

Equipaggiamento

Non ha armi per il momento

Porta con sè il simbolo di Paladine sotto forma di un piccolo medaglione brunito, uno zaino leggero con l'indispensabile per scrivere e viaggiare, i componenti necessari per lanciare gli incantesimi divini.

Feat

Incantesimi in combattimento

-------------------------------

Ariaston

elfo, capelli neri che arrivano alle spalle, occhi di un verde brillante, un fisico leggero e slanciato, sicuramente agile.

Le mani sono completamente bianche, con due "tatuaggi" sui dorsi, rappresentanti sulla mano destra una figura, probabilmente femminile, inginocchiata a terra, con le braccia lungo i fianchi e i dorsi che toccano terra. Completamente nera, nulla si capisce delle sue fattezze; sulla sinistra c'è rappresentato un piccolo scudo, stilizzato e tracciato in maniera leggera, e da dietro di esso esce la punta di un arma da taglio, forse un pugnale, forse una spada, forse una lancia.

Altra sua grande caratteristica è la voce suadente e mielosa, assolutamente priva di poteri magici, ma molto piacevole da sentire e avvolgente.

La fronte è priva di sopraciglia, mentre una ciccatrice solca il volto dalla fronte in alto a sinistra, fino in basso a destra, tra la spalla e il collo.

E' molto silenzioso e poco incline alla conversazione, anche se molto educato e disponibile all'occorrenza.

Non è votato ne al bene ne al male, ma persegue i propri scopi personali. Anzi, il proprio scopo personale, quello che ha condotto tutta la sua vita.

Agirà sempre in vista di un evoluzione personale, sempre alla ricerca di nuove sfide che lo emozionino e lo facciano crescere. Ama moltissimo combattere, anche se non sempre per uccidere. E' la sfida e il senso della vittoria ad eccitarlo, non la morte. E per questo sa anche ritirarsi da un combattimento, se la differenza di abilità è troppo abissale. Sia da una parte, che dall'altra.

Lo attirano molto le armi, e da quando ha il suo potente pugnale magico, che pur raramente usa, è sempre attirato da armi fuori dal normale, che lo aiutono a meglio comprendere la sua arma e le sue potenzialità, che ancora deve assoggettare completamente alla sua volontà.

Rudimentale uso della magia, sopratutto legata alla natura. Nessuna magia di attacco o guarigione.

Ha un gran senso dell'onore e rispetta le persone che credono in esso, anche se è sempre ben attento a non far trasparire questa cosa per non offrire punti deboli di se.

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  • 1 mese dopo...
  • 2 settimane dopo...

Wolf, ecco fatto :)

Per ora e' solo una bozza....mi dite che ne pensate? Dovrebbe diventare il background di un mio PG.

PG: Iskra'

Razza: Drow

Anni : 110

Liv. : 13 Ladra

P.S.: I nomi non saranno tutti giusti ... la memoria fa quel che puo'...chiedermi anche come si scrivono e' troppo :P

Menzoberranzan pare dormire, sotto le volte fredde di pietra scura, scura come un cielo senza luna e senza stelle.

Solo il grande orologio segnava lo scorrere del tempo, la citta' pareva addormentata immobile n un sonno che sapeva di oblio, ma a Menoberranzan c'e' sempre qualcuno o qualcosa che guarda e ascolta.

Era notte fonda quando i cancelli di adamantio di uno dei casati minori si aprirono per far passare Erthas, il primo figlio maschio del casato Azhnarel, il quale doveva affrettarsi a raggiungere il fratello minore Kerynder e le due sorelle Faenys e Yshmys, intente ad assistere la matrona madre che quella notte avrebbe dato alla luce due figli. .

La matrona madre aveva dato alla luce due piccoli drow un maschio e una femmina, il maschio, come ogni terzo figlio drow doveva essere sacrificato alla dea Lloth.

Il piccolo fu deposto su una specie di piedistallo di adamantio, raffigurante un ragno steso sulla schiena con tutte e otto le lunghe zampette che avvolgevano quella che sarebbe stata la sua preda, fu chiamato con il nome di Ahyrian.

La matrona madre depose il piccolo sulla pancia del ragno, mentre le sorelle sistemavano la femmina a terra, la testolina dai candidi capelli si trovava esattamente sotto l'orribile e luccicante testa del ragno, mentre le sorelle cantilenavano una nenia, di cui anche chi non avesse compreso le parole avrebbe sicuramente compreso l'angoscia che da esse si sprigionava, invocando il favore della Regina ragno.

La nenia ebbe termine, il pugnale del macabro rituale affondo' nel petto del piccolo che esalo' l'ultimo respiro lanciando un vagito, un lamento che pareva provenire da un altro mondo, qualcosa di non terreno.

Il sangue che copioso stillava dalla ferita si andava incanalando in un fiumiciattolo rosso lungo tutto il corpo del ragno d'adamantio, per ricadere come una macabra cascata sulla fronte della femmina, che aveva cosi' ottenuto il suo battesimo nel nome di Lloth, e fu chiamata Iskra'.

Di certo nessuno ha ricordi che risalgono a prima dell'eta' della parola, ma tra due gemelli esiste sempre un legame speciale, come se lei sapesse esattamente cosa era successo quella notte di qualche anno prima.

Non avrebbe mai perdonato la matrona madre per averle sottratto il fratello, quel fratello che era destinato ad essere come lei, riluttante alle regole di una societa' cui infondo non apparteneva.

Ben presto capi' che se voleva sopravvivere doveva fuggire, nascondersi o sarebbe stata costretta a piegarsi alla Regina ragno, nella morte come nella vita, ma una vita consacrata a quella mostruosita' che l'aveva battezzata nel sangue del fratello che vita sarebbe stata?

No, era piccola ancora ma sufficientemente grande da capire che avrebbe dovuto andarsene, se non per se' almeno per non rendere vano il sacrificio di Ahyrian, non avrebbe mai dimenticato quello che aveva sentito quell'orribile notte in cui era nata, quella sensazione e quell'urlo straziante, quell'angoscia che ancora la notte tornava a riempirle le orecchie con la sua voce.

Mancava poco ormai di li a breve sarebbe stata mandata ad Arach-Tinilith, e se avesse messo piede in quel luogo la sua anima si sarebbe perduta per sempre.

Era nuovamente notte la torre dell'orologio magicamente illuminata segnava che era l'ora del buio profondo, come bagaglio i suoi vestiti, un mantello nero come la notte e uno stocco rimediato nella sala delle armi, dove durante il giorno aveva guardato i fratelli confrontarsi, e tanta speranza e sogni nel cuore, Iskra' scivolo' tra le sbarre del pesante cancello di adamantio.

Una volta oltre la barricata, si tiro' il cappuccio fin sopra gli occhi e senza pensarci volto' le spalle alla sua perdizione.

Iskra' sapeva perfettamente che nei cunicoli attorno a Menzoberranzan si celava la morte, drow di pattuglia che sicuramente l'avrebbero riconosciuta, e ricondotta al suo casato, dove di certo nessuno ne avrebbe avuto pieta', ma i drow non erano l'unico pericolo nel sottosuolo.

Nelle gallerie si nascondeva la morte, per mano di orrendi mostri.

Fuggire da Menzoberranzan non sarebbe stato facile, ma ci sarebbe stata l'occasione buona e le avrebbe saputo afferrarla.

Mentre camminava nella notte senza fine della citta', persa nei suoi pensieri non si era accorta della pericolosa direzione che aveva preso, la strada non era piu' ben lastricata di lisce lastre di pietra, ovunque c'erano detriti, e soffiava un vento caldo e solforoso, si era incamminata verso il grande precipizio ai bordi del quale, ammassate sulla destra per chi proveniva dalla strada maestra si vedevano miriadi si casupole e catapecchie, piu' che altro sembravano tanti ruderi uno addossato all'altro, i bassifondi di Menzoberranzan.

Non poteva piu' tornare indietro, e in fin dei conti forse quello non era il posto piu' sbagliato in cui poteva capitare, di certo avrebbe trovato come tirare infondo la giornata,e nessuno sarebbe venuto a cercarla li.

Trovo' una casa, se il nome che si poteva dare a un cumulo malmesso di sassi era casa, che pareva da molto tempo abbandonata, si accoccolo' in un angolo e inizio' a pensare alla sua nuova vita, era tardi aveva sonno, e si addormento' profondamente.

Quella notte imparo' la prima regola, mai abbassare la guardia, si sveglio' infatti con le mani legate e qualcuno che la tirava per la lunga treccia argentata e le teneva un coltello puntato tra le scapole.

Un altro figuro stava frugando la capanna da cima a fondo alla ricerca di chissa' che cosa.

" Bah qui non c'e' nulla, ma sei sicuro che abbiano visto proprio questa qui arrivare dalla citta'? a me sembra un avanzo dei bassifondi come noi." - senti' dire in sottocomune.

"Bah forse e' solo una pezzente coraggiosa che ha cercato il colpo grosso che e' tornata a mani vuote." rispose il tipo che la teneva bloccata in quella scomoda posizione, e punzecchiandola di piu' con il pugnale le disse:

"Beh allora? non sai parlare? O forse te la sei fatta sotto dalla paura signorina!"

Il tono sprezzante di quei due, era uguale a quello di tutti gli altri drow, ma avrebbero pagato prima o poi tutti quanti, il conto si sarebbe presentato un giorno con o senza di lei.

Intui' comunque che i due ladruncoli potevano fare al caso suo.

"Io metterei giu' le tue sporche manacce dai miei capelli, sempre che tu non voglia finire trasformato in qualche cosa di cosi' orrendo che non si puo' nemmeno immaginare!"

Quello perplesso dal tono indugio' fu allora che facendo ricorso a tutto il suo sangue freddo inizio' a cantilenare delle parole, di certo quei due ladruncoli non sapevano un accidenti di magia, almeno quanto non ne sapeva lei, bastava che la credessero una maga.

Il trucco funziono' e il tipo la lascio' andare.

Il tizio che la teneva sotto la minaccia di un pugnale si chiamava Zhenter e l'altro Amuril, entrambi facevano parte della gilda di ladri di Menzoberranzan, occupando ruoli abbastanza bassi nella gerarchia.

Quando disse loro di aver bluffato poco ci mancava che non l'ammazzassero.

Non conosceva nessuno nei bassifondi e quei due le sarebbero stati immensamente utili, non sarebbero stati mai amici perche' per i drow non esisteva questa parola, e forse nemmeno lei ne conosceva il significato,ma utili le sarebbero stati eccome, almeno fino a che non si sarebbe presentata la sua grande occasione.

Visse per diversi anni nei bassifondi, imparando ogni giorno di piu' sul suo nuovo mestiere fino a diventare una ladra non eccellente, non ancora, ma di certo se la sapeva ormai cavare abbastanza bene. Insieme a Zhenter e Amuril, formavano un trio ben assortito, lavoravano quasi sempre insieme, in breve tempo i tre compagni fecero carriera all'interno della gilda.

Non si chiedeva mai da chi arrivavano le commissioni, nessuno sapeva chi era il capo, ma nemmeno ci pensava piu' di tanto, non sarebbe rimasta la sotto a lungo.

La sua grande occasione arrivo' dopo diversi anni, ma arrivo' solo questo ormai contava.

A Menzoberranzan tutti si stavano preparando, era giunta voce che il rinnegato, Drizzt Do'Urden, si trovava a Mithryl Hall, le matrone madri dei casati piu' importanti erano pronte a sferrare il loro attacco, a cogliere la vita del drow rinnegato per il favore della loro sanguinaria dea.

Che lo prendessero o no non aveva importanza per Iskra', pero' ammirava quel drow che si era, come lei, sottratto a quel mondo di caos e malvagita'.

Quando la spedizione fu pronta a partire verso la superficie, Iskra' annuncio' a Zhenter e Amuril che sarebbe fuggita in superficie, ai due il comportamento della compagna parve assai strano, ma replicarono che non erano certo affari loro e che comunque un aggancio in superficie poteva sempre fare comodo.

La istruirono sulla corte elfica abbandonata ed ora in mano ai drow di superfice, di Chormantor, cosi' in ogni qual caso avrebbe avuto un posto dove andare.

Il giorno dell'attacco arrivo' finalmente, eserciti di combattenti drow, sacerdotesse di Lloth e marone madri si riversarono nei cunicoli che conducevano alla superficie.

Intrufolatasi in un gruppo di soldati, camuffata da gran sacerdotessa, disse al comandante di essere stata mandata a loro come supporto da uno dei casati minori, questi rimase all'inizio perplesso per non essere informato prima, ma poi si convinse che forse non ce ne era stato il tempo vista l'imminente partenza.

I cunicoli verso la superficie erano abbastanza sgombri, vista anche l'ingente quanita' di drow mobilitati.

Iskra vide per la prima volta le stelle brillare nel cielo in una notte che sapeva di sangue, nonostante fossero solo puntolini iridescenti le pungevano i delicati occhi rossastri, ma non aveva tempo per pensarci al momento, non poteva compromettere la sua fuga.

Erano sbucati fuori dal tunnel in una radura ai piedi di Mhytril Hall, come da copione i guerrieri marciavano avanti, mentre lei si manteneva piu' indietro, un boschetto che costeggiava il sentiero faceva al caso suo e nel momento in cu era sicura che nessuno l'avesse vista, scomparve tra le frasche.

Che avrebbe fatto adesso? Come sarebbe stata la luce del giorno? Che effetto avrebbe avuto sui suoi occhi abituati alla tenebra senza fine?

Tante domande e nessuna risposta, ma anche quelle sarebbero arrivate come era arrivata la sua occasione di salire in superficie.

Adattarsi alla luce del giorno fu un processo lungo e doloroso, ma dopo un po' di tempo i suoi occhi cominciarono a non risentire piu' di quella luce pungente.

Viaggiava per lo piu' di notte, quando nessuno l'avrebbe notata troppo, e fu di notte che giunse alla corte elfica di Chormantor.

Era decisa a non cercare altri drow ma come avrebbe fatto da sola, in un mondo dove un drow era peggio di un demonio?

Rimase alla corte elfica per qualche tempo, finche' un giorno in un assalto a una carovana, perquisendo il corpo di un mercante che aveva appena ucciso noto' che portava in una tasca da cintura un anello di bellissima fattura, sottile che emanava riflessi argentei.

Non vista da nessun altro, dato che erano impegnati tutti ad aprire le casse che erano nel carro, prese l'anello con se'.

Lo fece vedere a uno stregone dopo qualche tempo, egli le spiego' come usare l'anello per mutare aspetto a suo piacimento.

Aveva per le mani la chiave della sua liberta'!

Fu cosi' che un giorno abbandono' la corte elfica sotto le mentite spoglie di un'elfa dalla pelle color alabastro, sperando di non incontrare altri drow sulla sua strada, non li odiava ne piu' ne meno di altre razze, del resto qualsiasi razza odiava la sua era naturale che lei stassa non provasse simpatia per nessuno.

Tuttavia, il rancore per il fratello che le era stato strappato, per la vita che non aveva vissuto, si era, in quegli anni limitata a sopravvivere, le facevano desiderare di affondare la sua lama nella carne di ogni maledetto drow, che vivesse sopra o sotto la superficie non importava, e quando questi pensieri le passavano per la mente una luce assassina le brillava negl'occhi e sentiva sulle labbra l'amaro sapore della vendetta.

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ho letto..molto bello! :D

mi è piaciuta la storia, anche se è scritta un po' complicata e ho fatto fatica.

Ma la storia è bella e lascia molto spazio nel futuro ad avventure di ogni genere, sopratutto per il fatto che diventerà un assassina di Drow :twisted:

se nn ho capito male molti nomi di città e persone sono prese da Dragonlance (leggi Drittz..) che non ho letto, ma ho capito lo stesso il senso generale della storia. :D

Se la inserirai in "la nostra storia... " dovrà andare adattata all'ambientazione che ci inventiamo strada facendo, ma nn credo ci siano problemi.

Good...nn vedo l'ora che arrivi la new entri nella storia :D :D :D

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