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[Play by forum] Topic di gioco


Marquand

Messaggio consigliato


@Tutti

Non è aperta, l'ho richiusa a chiave per non dare alcun sospetto.

Che ne dici Amhal, ti va di bussare e relazionartici tu? Mi sembra di capire che bene o male solo tu sia in grado di capire più o meno i discorsi in questo loro strano dialetto.

Mi raccomando ragazzi, nascondete le armi più immediate.

Detto questo posizioni i due coltelli che ho in cintura nella mia fascia di cuoio e poi lego bene il mantello per essere certo che non si vedano.

Dai Squiddle, resisti ancora un pò che poi ti porterò al calduccio

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@Tutti

Ci proverò...

E speriamo bene...

Busso alla porta e cerco di farmi capire

C'è nessuno in casa? Siamo di passaggio... cerchiamo solo un rifugio per la notte, siamo in viaggio da giorni e avremmo bisogno di riposo... Vi prego, se c'è qualcuno aiutateci, non chiediamo molto e potremmo pagarvi il disturbo!

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I colpi di Amhal sulla porta risuonano sonori... silenzio.

Dash avvicina l'orecchio alla porta e poi scuote la testa

La vecchia sta ancora dormendo! Deve essere dura di orecchio

Amhal ricomincia a bussare con più vigore ed insistenza, al punto che tutti e tre temete che le assi malridotte possano cedere da un momento all'altro, ma poi, all'improvviso, la porta si spalanca e vi trovate di fronte una donna molto anziana avvolta in uno scialle.

Ha l'aria ancora addormentata e vi fissa con occhi velati dalla cataratta, fuori ormai fa un freddo cane, e la vecchia, tremando, biascia qualche domanda resa incomprensibile dal dialetto e dalla totale mancanza di denti.

Amhal, interdetto, prova ad interpretare quei suoni misteriosi, e ripete i suoi saluti mischiando parole pescate da tutti gli idiomi che ha avuto modo di ascoltare nella nativa Ingenis, ma senza apparente risultato, poi la vecchia alza le spalle, biascica qualcos'altro e vi volta le spalle rientrando in casa.

Ha lasciato la porta aperta dietro di sè: scambiandovi qualche sguardo lo interpretate come un invito ad entrare.

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Hemlet

Bene, entriamo prima che cambi idea!

Entro svelto dietro Amhal, poi con passo deciso mi avvicino al caminetto, raccattando (se ce ne sono) pezzi di legno con cui alimentare il fuoco, ed estraendo dalla bisaccia esca ed acciarino.

@Megisto

Spoiler:  
16 di Da'at + 20 di piromanzia per accendere il fuoco. Se il primo tentativo fallisce, uso normalmente esca ed acciarino.

Una volta acceso il fuoco (se ci riesco) mi metto lì vicino, togliendomi saio e mantello (rimanendo in calzoni) e comincio ad arpeggiare sull'arpa, cercando di dare un po' di calore alle mie mani intrizzite. I vestiti ancora umidi li posiziono vicino al fuoco, ma non troppo, in modo che si asciughino senza strinarsi.

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Entrate in casa chiudendovi la porta alle spalle.

Il legno per il camino è scarso ed umido, ma Hemlet fiducioso si mette al lavoro e, quasi per miracolo [con la spesa di1PV per la piromanzia], dopo pochi istanti divampa un fuocherello capace di fornirvi un minimo di ristoro. Poi il pellegrino comincia a suonare qualche nota.

La vecchia, che si è già infilata sotto le coperte, sembra apprezzare, sorride mostrando le gengive e si rivolge ad Amhal cominciando a parlargli nella sua lingua: avete la vaga sensazione che non riuscireste a capire cosa sta dicendo neppure se foste suoi compaesani. Un pò per volta, mentre parla ancora, la donna si riaddormenta.

Dalle imposta sgangherate provengono spifferi di aria fredda, ma tutto sommato, considerando come si stavano mettendo le cose, non potete lamentarvi della sistemazione.

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@Tutti:

Proporrei comunque di fare turni di guardia: il primo sarò io!

Quando gli altri iniziano a dormire mi assicuro che la porta, per quel che si può, sia chiusa.

Successivamente mi metto vicino al fuoco in calzoni, facendo asciugare i miei vestiti, Squiddle e gli strumenti ed armi di ferro che potrebbero rovinarsi con il crearsi della ruggine.

Infine mi piazzo seduto in un angolo della stanza che mi permetta di vedere sia la porta che il letto dell'anziana.

Questa vecchia si merita una casa migliore, ed anche di una serratura. Ho intenzione di dormire tutto domani mattina mmm.. nel contempo però devo stare attento fino a quando il mio turno non sarà finito

@Megisto

Spoiler:  
Dimmi tu quando è finito il mio turno di guarda, e se non è successo niente
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Hemlet

Dallo zaino estraggo il mantello verde che è ancora asciutto, poi coprendomi in modo da non imbarazzare nessuno (soprattutto la vecchia) mi cambio i calzoni, mettendo ad asciugare anche quelli. dopodichè, indossando il saio grigio, mi stendo ed, avvicinandomi al fuoco, comincio ad invocare il sonno. Prima di addormentarmi ho appena il tempo di sussurrare ad Amhal con voce assonnata:

Quando senti che l'occhio vuole chiudersi svegliami...

Poi l'oblio si impadronisce del mio corpo stanco.

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Il silenzio della notte, interrotto solo dal russare irregolare della vecchia, avvolge ogni cosa, mentre Hemlet e Amhal sprofondano nel sonno. Dash lotta contro il sonno per mantenere gli occhi aperti, e sobbalza leggermente ogni qual volta una raffica di vento scuote le imposte sgangherate delle finestre.

Passano alcune ore tranquille, poi sembra alzarsi più forte il vento, le finestre tremano per un pò e una di esse si spalanca risuonando cupamente.

Il rumore e l'aria fredda risvegliano i due dormienti accanto al camino, mentre la vecchia, nel suo letto, si limita ad appallottolarsi tra le coperte.

Mentre vi stiracchiate è chiaro a tutti che sia giunto il momento del cambio della guardia.

Dash, prima di coricarsi, si avvicina alla finestra per chiuderla e lancia un'occhiata all'esterno [Notare+Sensi acuti: 42]: il vento ha momentaneamente disperso la nebbia, rendendo visibili gli atri edifici del villaggio sotto la luce pallida della Luna Spezzata. Lo sguardo corre da un'edificio all'altro, poi si sofferma sulla prima casa che avete visitato, quella in riva al fiume: a giudicare dal modo in cui si muovono le ombre sembrerebbe che la porta d'ingresso (quella dalla quale avete preso in prestito il fascio di erbe), sia socchiusa e stia oscillando al vento. Un'esclamazione di sorpresa sfugge alle labbra di Dash, mentre una brutta sensazione gli scorre lungo la schiena; all'esterno non sembra esserci nessuno, pochi istanti dopo il vento si placa e la nebbia comincia lentamente a ricompattarsi.

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Esclamo:

Hemlet!! Amhal!!! La porta dalla quale ho prelevato le fascie d'erba nella casa in riva al fiume sembra aperta, e di certo non sono stati i proprietari a farlo visto il loro terrore verso qualsiasi forma di vita esterna alla loro abitazione. Io vado a vedere, se volete seguirmi fatelo pure. Basta che siate silenziosi come la mia ombra!! Anzi, rimanete a proteggere la vecchia. Se non torno tra 10 minuti raggiungetemi, vi lascio Squiddle!

Detto questo sbuco fuori dalla porta e nel massimo silenzio, osservando ovunque e nascondendomi in ogni dove, cerco di avvicinarmi alla casa.

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Hemlet

Assonnato, mi guardo intorno aggrottando le sopracciglia. Poi mi stringo al mantello per coprirmi dal freddo, e con voce roca mi rivolgo a Dash guardando il camino.

Hei...tocca a me? Chi ha spento il fuoco?

Poi, notando l'assenza di Dash e metabolizzando le sue ultime parole, mi adopero per riaccendere il fuoco (senza misticismi) borbottando tra me e saggiando lo stato degli abiti che avevo lasciato ad asciugare..

Ecco. Non si può stare in pace una notte. Povero Squiddle!

Esclamo improvvisamente, vedendo la creaturina lasciata a sé stessa. Rovisto nello zaino e stacco un pezzo di pane secco, porgendolo al topo.

Vieni qui, su. Povero caro, il tuo padrone se n'è andato, eh? La porta senza erbe...

Perchè mai dovrebbe aver preso delle erbe da una porta? Se ho ragione, gli abitanti gli imputeranno qualsiasi cosa di sbagliato che accadrà in quella casa per le prossime due settimane, anche un uovo rotto. Se sono davvero superstiziosi, è anche probabile che ci lasci la pelle...

E mi libererei di un pericoloso testimone...

Mentre rifletto, comincio a contare i minuti.

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Impiego un attimo a compredere cosa sta accadendo, tutto mi sembra confuso all'inizio! Pian piano ricostruisco il tutto e finalmente comprendo la situazione, ancora assonnato... Mi alzo lentamente e mi infilo i vestiti pregando che si siano asciugati!

@Hemlet

Credi sia successo qualcosa? Ho una brutta sensazione... speriamo che a Dash non succeda nulla, anche se pare sappia badare a sè stesso sono preoccupato!

Detto ciò mi avvicino alla finestra e rivolgo il mio sguardo verso l'abitazione...

In che posto siamo capitati? Poveri noi...

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Hemlet si affatica accanto a ciò che resta del fuoco, ma deve cedere dinanzi ad un ostacolo insormontabile: è finita la legna! (le scorte della vecchia erano davvero risicatissime).

Amhal si affaccia alla finestra, segue con lo sguardo Dash avviarsi nella nebbia e lo vede lentamente sfocarsi mentre si avvicina alla porta socchiusa in punta di piedi, poi, lentamente, l'abile magnano scivola all'interno [Agire+Furtività: 47].

Dash: senza neppure toccare la porta, ti insinui all'interno con un'agile contorsione del busto, e ti ritrovi in un ampio ambiente buio, all'apparenza simile alla casa della vecchia, anche se a prima vista meglio tenuto; un istante dopo ti accorgi, con un brivido, che all'interno della casa sembra aleggiare una nebbia più fitta di quella esterna. L'unica fonte di luce sono le braci del fuoco morente all'interno del camino, che illuminano di riflessi rossastri diverse figure, all'apparenza addormentate, raggruppate su di un grande letto, ed una sagoma massiccia e pelosa che incombe al centro della stanza, acquattata accanto al tavolo. All'orecchio ti giunge il suono di un profondo respiro gorgogliante che non ha nulla di umano, e senti la testa cominciare a girarti.

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Cerco di capire se la creatura si è accorta di me, nel caso l'abbia fatto scappo via il più velocemente possibile, in caso contrario mi ridirigo facendo meno rumore possibile verso la casa della vecchia.

@Megisto:

Spoiler:  
Questo girare di testa sembra dato da un'odore oppure dalla nebbia presente nell'aria? In ogni caso trattengo il respiro fino a quando non sono uscito dalla casa.
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Dash

Nell'aria aleggiano diversi odori, cerchi di trattenere il respiro [Resistere: 50] ma ti senti già rintontito e non riesci a distogliere lo sguardo dalla sagoma pelosa e da ciò che intravedi oltre, disteso sul tavolo...

Indietreggiando inciampi ed urti la porta, attirando l'attenzione della figura al centro della stanza, che si solleva e si volta verso di te.

Quella che vedi, avvolta dalla nebbia, è una grottesca parodia di uomo: alto, massiccio, ingobbito, coperto da un'ispida pelliccia, voltandosi solleva una mano artigliata posta al termine di un grosso braccio da cui pende uno strato membranoso. Il volto è dominato dagli occhi enormi, vitrei e totalmente verdi, privi di palpebre e di espressione, sotto i quali si allunga un muso bestiale, che vibra al ritmo di un rantolo costante.

La visione ti strappa un urlo di terrore [Coraggio: 48; perdi 1 PV per il fallimento], poi ti senti sopraffare dall'innaturale sguardo della creatura e crolli al suolo privo di senso.

Un urlo rimbomba nella notte del villaggio, Amhal, in osservazione alla finestra della vecchia, comprende immediatamente quale sia la fonte.

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