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Attacchi mirati in D&D


Silverleaf

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Apro questa discussione dopo che in una sessione ci si chiese se un drago colpito alle ali riuscisse ancora a volare o meno.

La domanda è questa:

come si può implementare un attacco mirato in D&D?se io desidero colpire una parte specifica e non semplicemete arrecare danno come varia la CA?ad esempio se io voglio colpire agli occhi un guerriero in armatura, la CA di questo tiro sarà notevolmente più elevata che non il semplice colpire,o no?

sui manuali sono descritti solo le conseguenze derivanti da un danno arrecato ad una specifica parte del corpo.

Aspetto consigli e chiarimenti

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nooooooooo, gli attacchi mirati nooooooo!!!! :-p

e` una questione annosa, che viene fuori ad intervalli regolari, e alla quale non si trovera mai una soluzione. prova a cercare nel forum.

la mia personale soluzione e`: non si puo`, e se proprio si deve, si fa un txc col -4 e morta li`

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Apro questa discussione dopo che in una sessione ci si chiese se un drago colpito alle ali riuscisse ancora a volare o meno.

La domanda è questa:

come si può implementare un attacco mirato in D&D?se io desidero colpire una parte specifica e non semplicemete arrecare danno come varia la CA?ad esempio se io voglio colpire agli occhi un guerriero in armatura, la CA di questo tiro sarà notevolmente più elevata che non il semplice colpire,o no?

sui manuali sono descritti solo le conseguenze derivanti da un danno arrecato ad una specifica parte del corpo.

Aspetto consigli e chiarimenti

Sinceramente anche noi (gioco alla versione 3.5) avevamo pensato a questa variante, suddividendo il corpo in vari punti, cosicchè una volta che uno colpisse c'era la possilità di ferirgli un braccio o una gamba.

Oppure se uno voleva volontariamente colpire una parte aveva penalità alla tiro per colpire.

Ci siamo presto accorti che era impossibile giocare in questo modo, quasi ogni combattimento finiva con un guerriero senza gambe o braccia;e poi c'è un altro problema più grave: tu hai chiesto se potevi colpire gli occhi di un guerriero. Con la sudivisione a parti del corpo certo che puoi anche con una penalità alta al tiro per colpire in quanto se acciechi un guerriero quello e praticamente morto.

Supponiamo che tu abbia un -20 al tiro per colpire gli occhi, basterebbe un mago infimo con colpo accurato e un incantesimo che faccia un pò male e in due turni hai vinto un guerriero o qualsiaso persona hai davanti.

Spero di essermi spiegato almeno un pò decentemente..

Questa cmq è la conclusione che noi avevamo raggiunto..

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Sinceramente anche noi (gioco alla versione 3.5) avevamo pensato a questa variante, suddividendo il corpo in vari punti, cosicchè una volta che uno colpisse c'era la possilità di ferirgli un braccio o una gamba.

Oppure se uno voleva volontariamente colpire una parte aveva penalità alla tiro per colpire.

Ci siamo presto accorti che era impossibile giocare in questo modo, quasi ogni combattimento finiva con un guerriero senza gambe o braccia;

Darebbe più realismo alla battaglia:infatti non penso che uno scontro all'arma bianca(soprattutto in epoca medievale) si risolvesse senza mutilazioni!

e poi c'è un altro problema più grave: tu hai chiesto se potevi colpire gli occhi di un guerriero. Con la sudivisione a parti del corpo certo che puoi anche con una penalità alta al tiro per colpire in quanto se acciechi un guerriero quello e praticamente morto.

Supponiamo che tu abbia un -20 al tiro per colpire gli occhi, basterebbe un mago infimo con colpo accurato e un incantesimo che faccia un pò male e in due turni hai vinto un guerriero o qualsiaso persona hai davanti.

Anche questo darebbe un senso maggiore di realismo alla battaglia e poi se fosse il guerriero a vincere la prova di iniziativa potrebbe tagliare le mani o la lingua:evilhot: al mago prima che quest'ultimo possa lanciare qualsiasi incantesimo.

nooooooooo, gli attacchi mirati nooooooo!!!! :-p

e` una questione annosa, che viene fuori ad intervalli regolari, e alla quale non si trovera mai una soluzione. prova a cercare nel forum.

la mia personale soluzione e`: non si puo`, e se proprio si deve, si fa un txc col -4 e morta li`

una penalità di -4 mi sembra troppo generica:d'altronde colpire agli occhiè un pelino piùdifficile che prendere il polmone.

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una penalità di -4 mi sembra troppo generica:d'altronde colpire agli occhiè un pelino piùdifficile che prendere il polmone.
riformulo: il 99% delle volte non si fa, quando proprio si vuole fare -4 e via, non voglio girare in mezzo a mille tabelle per risolvere un attacco.
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riformulo: il 99% delle volte non si fa, quando proprio si vuole fare -4 e via, non voglio girare in mezzo a mille tabelle per risolvere un attacco.

non penso siano necessarie mille tabelle,voglio dire si può pensare che se il bersaglio porta un determinato tipo di armatura, determinate parti del corpo potrebbero avere una copertura più o meno elevata:ad esempio un'armatura complea(dotata quindi di elmo)darà agli occhi uina copertura maggiore che non un semplice elmetto senza visiera.

Basterebbe quindi una tabella sola, "parallela" a quella della armature.

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Col vecchio gruppo avevamo trovato tempo fa in rete delle regole abbastanza specifiche e abbastanza "coerenti" col sistema d20 per risolvere il problema del colpire parti specifiche del corpo.

Se a qualcuno interessa (e se lo ritrovo) ve lo posso postare ma se volete un consiglio lasciatele perdere.

Era un sistema che, secondo noi, sbilanciava il gioco in una maniera abnorme a favore di chi non è un combattente, tipo un mago o un ladro (anche se sembra assurdo a dirlo, vi assicuro che è così) e se volete ora vi spiego il perchè.

Sostanzialmente (ve le riassumo in poche parole) secondo quelle regole per colpire una determinata parte del corpo (colpibile sia con armi da mischia che con armi a distanza) si aveva un certo malus al tiro per colpire che variava a seconda della zona interessata. Se, nonostante il malus, il tiro per colpire andava a segno, il personaggio colpito aveva dei malus alle prove inerenti la parte del corpo colpita (ad esempio penalità al movimento se la parte colpita era una gamba, penalità al tiro per colpire se era una mano o un braccio, e così via). Se il tiro per colpire si risolveva in un critico la parte colpita era (finchè non veniva curata, magicamente o tramite cure di vario tipo) inutilizzabile o comunque gravemente danneggiata (ad esempio se era un braccio veniva amputato o pesantemente fratturato, e così via).

Questo, in soldoni, era il succo delle regole.

Abbiamo notato che sbilanciava le regole in quanto, anche se sembra assurdo a dirsi, dava potere (come se ce ne fosse bisogno :rolleyes1) a coloro che combattenti non sono (maghi e stregoni in primis) e ora vi spiego il perchè.

Sostanzialmente nel regolamento "normale" (cioè senza la regola dei colpi mirati) il bilanciamento tra un mago e un guerriero (soprattutto agli alti livelli) era che il mago aveva pochi PF, CA insulse tiri per colpire ancora più insulsi, ma dalla sua aveva la potenza degli incantesimi a proteggerlo durante uno scontro e in generale a dargli molta più versatilità rispetto al guerriero. Il guerriero da parte sua ha un'alta CA, una valanga di PF, una quantità ancora più alta di danni, ma oltre a saper menare e a essere migliore in prove in cui si richiede la forza bruta sapeva fare ben poco; in più il guerriero ha dei TS non tra i migliori, quindi è facilmente influenzabile dagli incantesimi avversari (Ammaliamenti in primis).

In questo modo le due classi avevano ognuno i propri pregi da sfruttare in combattimento e i propri difetti da minimizzare per non farli sfruttare dall'avversario e quindi erano, più o meno, complementari (nel senso che, insieme , facenao molta più strada rispetto a quanta ne poteva fare uno solo dei due).

Con quella regola, praticamente, veniva meno l'utilità dei PF, uno dei migliori punti di forza del guerriero.

Quello che voglio dire è che, se tanto il rischio di morire non è più strettamente correlato ai PF, ma basta un critico alla testa per aprirla in due (e quindi uccidere un PG), e quindi dipendeva solamente dal tiro per colpire e dall'eventuale capacità di fare un critico dell'avversario, il mago cosa se ne faceva della compagnia di un guerriero?

In altre parole la vita di un guerriero (agli alti livelli soprattutto) non era più correlata alla sua bravura nell'assorbire i danni, in quanto un semplice critico dell'avversario avrewbbe messo fine alla vita del guerriero.

A quel punto il mago rischiava direttamente in prima linea, visto che lui e il guerriero avevano la stessa probabilità di morire, e faceva tranquillamente a meno del guerriero.

Dopo questo post chilometrico spero almeno di essere stato chiaro ...

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...Con quella regola, praticamente, veniva meno l'utilità dei PF, uno dei migliori punti di forza del guerriero.

Quello che voglio dire è che, se tanto il rischio di morire non è più strettamente correlato ai PF, ma basta un critico alla testa per aprirla in due (e quindi uccidere un PG), e quindi dipendeva solamente dal tiro per colpire e dall'eventuale capacità di fare un critico dell'avversario, il mago cosa se ne faceva della compagnia di un guerriero?

In altre parole la vita di un guerriero (agli alti livelli soprattutto) non era più correlata alla sua bravura nell'assorbire i danni, in quanto un semplice critico dell'avversario avrewbbe messo fine alla vita del guerriero.

A quel punto il mago rischiava direttamente in prima linea, visto che lui e il guerriero avevano la stessa probabilità di morire, e faceva tranquillamente a meno del guerriero.

Dopo questo post chilometrico spero almeno di essere stato chiaro ...

l'inconveniente poteva essere risolto dando ad ogni zona del corpo gli punti feritaappropriati alla classe ed al livello,così facendo il guerriero non avrebbe perso il suo vantaggio;il problema e che così si dovrebbe creare un nuovo sistema di gioco per D&D!!:banghead:

Non è questo quello a cui volevo arrivare, per i danni alle aree del corpo mi basta quello che sta scritto sui manuali(come ho già detto).

io volevo solo quantificare la difficoltà di questi tiri per colpire in maniera più specifica.

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l'inconveniente poteva essere risolto dando ad ogni zona del corpo gli punti feritaappropriati alla classe ed al livello,così facendo il guerriero non avrebbe perso il suo vantaggio;il problema e che così si dovrebbe creare un nuovo sistema di gioco per D&D!!:banghead:

appunto.. toppo complicato è ovviamnete uno dei limiti del sistema a pf

usare -4 al tpc per aree grandi e -8 per sottoaree...

usare poi la regola opzionale del manuale dm per gli effetti secondari..

io adotto questo, cosi è equilibrato inoltre acquisisce piu imortanza l'elmo (cosa assolutament inutile nel sistema base)

a seconda del tipo di elmo si ha un amento della penalità per i mrati al cranio...

ciaoo

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  • Administrators

Secondo me, si potrebbe applicare alla parte da colpire il bonus di CA di taglia della parte: un braccio è Tiny, una mano Diminutive, un'occhio Fine. Eventuali elmi o altre protezioni possono dare occultamento o copertura alla parte soggetta.

Comunque, anche secondo me i colpi mirati in D&D sono una delle cose da lasciar perdere ;-)

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Non sono d'accordo sul "D&D è meglio lasciarlo così", occorre sperimentare. Certo, sperimentare con criterio.

Prima di pensare ad attacchi mirati, provate intanto a considerare cose tipo "da che parte guarda il PG" per dare più risalto a cose tipo aggredire alle spalle (c'è sul sempre amato Unearthed, mi pare...). L'attacco mirato se introdotto dev'essere introdotto con mooooooooolto giudizio...

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Mi pare che a suo tempo qualcuno avesse fatto notare che in GIRSA c'è l'attacco mirato, e sosteneva che sembra funzionare (anche se un po' macchinoso).

Non conosco personalmente GIRSA, ma forse è il caso che chi è interessato ci dia un occhio... :-)

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anch'io una volta ho dovuto sbrogliare una situazione simile quando un giocatore ha detto "lo miro alla schiena". A dire il vero non ricordo proprio come avessi risolto quella volta, ma a pensarci ora mi viene da pensare questo:

in fondo un tiro ben piazzato non è altro che un tiro Molto preciso; e che cos'è in fondo un 19-20 sul d20? nient'altro che un tiro preciso che colpisce il nemico in un punto critico. Infatti in questi casi si applica il famoso COLPO CRITICO! forse sono io che semplifico tutto, ma a me sembra semplice: la precisione di un tiro non è dovuta al fatto che il giocatore dica o no "miro bene", ma dal tiro per colpire.

Però considero anche un secondo caso: il pg ha tutto il tempo di mirare con precisione e così sceglie di mirare il proprio tiro sprecando un po' più di tempo(quindi un po' come se prendesse tempo per fare 20 in una prova di abilità). Facciamo conto: un goblin che cammina volta le spalle al pg. Questi ha il tempo di mirare alla testa del goblin, o a un punto scoperto della sua armatura (il collo ad esempio), perde del tempo in più rispetto a un normale tiro ma applica un bonus.

Ora: io applicherei gli eventuali bonus solo in questo secondo caso. Ma in effetti non saprei se applicarne uno ai danni inflitti o al tiro per colpire.

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Il mio DM "storico" faceva in base ai danni... se tiro 1d6 per 1 danno o se tiro 1d12 per 12 danni (esclusi modificatori) farò danno variabile...

Esempio...

Il mio brb/str in ira tira 1d12+15: 25 danni... danno potente.. sbrindello un braccio al povero mostriciattolo

Se avessi fatto 1d12+15: 16 danni avrei fatto meno danno

Il mago puro che con il bastone fa 1d3+2: 3 fa appena un bozzetto sulla corazza... ;-)

Mirato ma non troppo... :-p

Saluti

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anke il mio DM usa questo sistema e nn è malvagio perchè tende ad esaltare i pg e rende realistica la battaglia se in questo ks un png perde un braccio o altro...

in fondo si decide in base ai dadikm in tt le questioni di D&D...

kmq la questione del colpo mirato nn è male...secondo me bisogna perdere almeno un turno x preparare l'azione...:cool:

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non ho capito bene come dai importanza all'elmo...

forse t riferisci al -8?

mi spiego meglio:

semplicemente a seconda del tipo di elmo (a bacinella, a maglia, completo, ecc..)

sarà piu difficile colpire la testa...

percui oltre al -8 che normalmente si ha mirando la testa si aggiunge il malus dato dall'elmo (che puo andare da -1 a -6)

ovviamente se gli elmi cominciano ad essere ingombranti si ha malus ad osservare ascoltare e cercare...

questa è una piccola HR da noi introdotta... anche se nn la usiamo quasi mai visto che i mirati tendiamo a non usarli...

ciaooo

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ABBASSO I COLPI MIRATI

Sempre!!

A parte che se discute da tantissimo tempo su moltissimi forum e quindi risulto essere ripetitivo...

Sono d'accordo con "sperimentiamo il nuovo" finchè il "nuovo" non stravolge il regolamento. In questo caso lo fa.

I colpi mirati non sono inseriti in D&D proprio per non appesantire un regolamento che è già al limite della pesantezza per i miei gusti.

Ho sentito citare GIRSA.... beh è un gioco pieno di tabelle per fare qualsiasi cosa (ROLEMASTER in miniatura diciamo ;-)) ma secondo me troppo pesante e assolutamente non implementabile in D&D.

Essendo che chiunque può mettersi nell'ottica di effettuare un colpo mirato (anche un contadino con un forcone per intenderci), i malus al TxC non dovranno essere altissimi.

Poniamo che io voglia colpire un braccio... -2? -4? Non più di -4 diciamo... e un guerriero di medio/alto livello (10° diciamo) quante braccia fa fuori in combattimento? In pratica chi vince l'iniziativa è a posto.

Per piacere non portatemi i casi PP in cui si ha CA 50 sennò vi do qualche link della Wizards con PG con TxC sopra il 100 e siamo punto e a capo.

Il concetto è che i guerrieri di alto livello molto spesso possono permettersi di togliere dei punti dall'attacco (vuoi per maestria, vuoi per attacco poderoso etc...) perchè colpiscono con gran facilità...

Sinceramente non mi piacerebbe se il mio PG finisse senza braccia o gambe (o peggio senza testa :-( ) ogni combattimento.

E non tutti i DM ti fanno trovare il tempio con i cheirici che sparano rigenera arto a manetta... non so se mi spiego :-)

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Sinceramente non mi piacerebbe se il mio PG finisse senza braccia o gambe (o peggio senza testa :-( ) ogni combattimento.
concordo sul pezzo prima, ma un colpo mirato non implica necessariamente mozzare un arto, puo` voler dire una penalita` al movimento o al txc, per esempio.
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