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Kyran - The beginning of an Era


Kyran

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@Wiggly

Spoiler:  
Duncan si volta e con un lieve sorriso fa un cenno d'assenso col capo: "Più tardi parleremo, vecchio amico..." dice con tono tranquillo.

Khalara ascolta con attenzione le vostre domande, sorridendo a quella di violet: "Beh, se ho fatto in modo che foste tutti qui, mia cara, è perchè ritengo che sia il caso di farvi operare insieme.." risponde semplicemente, prima di voltarsi verso Urai: "Il fatto che ci sia la possibilità che tu veda le cose in modo più chiaro nei prossimi giorni, è un'ottima cosa, Urai. Per quanto riguarda la seconda questione, innanzi tutto non ti devi preoccupare delle domande indiscrete: al limite non risponderò.." dice con un sorriso, mettendo giù le posate "comunque, purtroppo non è così semplice riportare in vita le persone in questo...frangente." prosegue, come se cercasse le parole giuste.

"Il fatto è accaduto a...a..." interrompe il vecchio umano, quasi non facendo finire la frase a Khalara, per poi fermarsi poco dopo a guardare per qualche secondo il soffitto "Beh, nella dannata capitale, nella sua abitazione.." Per qualche secondo lo vedete poi muovere le labbra come se parlasse, ma senza che alcun suono esca dalla sua bocca poi, con un cenno di assenso col capo, quasi soddisfatto, riprende a mangiare. Passano vari secondi prima che, stupito, sollevi nuovamente la testa dal piatto per proseguire: "ah, sì...forse non mi avete sentito prima...ehm...i suoi...come diav..glhur th'uk altrek...gli ufficiali sono già nella capitale.."

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"Si nel mio sogno ho visto il cadavera nella grande casa con l'insegna del leone nero , il simbolo del signore di ferro , nella città di Immilmar..."dico rispondendo quasi senza accorgermene alla domanda di Arthyas...

Poi continuando a dialogare con Khalara..."Ma signora , il signore di ferro è di vitale importanza per il Rashemen , riportandolo in vita non si sarebbe creato un vuoto di potere e decisionale in caso di attacco.....che cosa non rende semplice riportare in vita le persone in questo frangente?..."

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Quante chiacchiere tra sconosciuti. Non è esattamente il mio genere di lavoro, ma amen.

Osservo gli astanti conversare, non mi perdo una parola e mangio poco nulla. Attendo che le informazioni si accumulino, seguo con una certa perplessità le parole dell'anziano, giocherello col coltello sul piatto.

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"Ma certo signora , mi scuso se le mie parole sono state irriverenti , ma questo assassinio mi sconvolge profondamente , sono certo che se fosse stato possibile si sarebbe fatto di tutto per riportarlo in vita.....perciò noi dobbiamo andare alla capitale ed investigare sulla faccenda , questo dovrebbe essere il nostro compito se ho capito bene..."

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"Avete capito bene, messer Urai.." dice la ragazza "e non si preoccupi di risultare irriverente. Purtroppo neanche io in questi giorni ho un buon comportamento: questa cosa tocca un pò tutti...o quasi." conclude guardando Noel

"Per quanto riguarda la persona che vi procurerà dei contatti, tra poco dovrebbe arrivare. Non è certo la più buona e socievole delle persone ma è estremamente abile in ciò che fa, anche se trattare con lui non è certo la più semplice delle faccende." La ragazza si ferma e per qualche istante si guarda attorno, come a cercare qualcuno. "Sempre che non sia già qui..." dice poi in un sussurro, prosciugando il vino nel suo bicchiere.

@Wiggly

Spoiler:  
Duncan si avvicina nuovamente al tuo orecchio, e con un sussurro: "Noto che alcuni dei presenti non sono molto loquaci, forse sarebbe bene che vi conosceste un pò, prima di partire..." ti dice, indicando con lo sguardo Alteran e Faramir.
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Al 'quasi' di Khalara sollevo per un momento lo sguardo dal piatto, curiosa di capire a chi si riferisce. Più che altro curiosa di sapere se, come sospetto, si riferisce a me. Osservo la donna con occhi inespressivi, riabbassandoli subito dopo con un vago sorriso sul volto e continuando a giocherellare distrattamente con una moneta. La lascio scorrere due o tre volte tra le dita della mano destra prima di chiuderla nel pugno; lo riapro dopo soltanto un istante, dando una rapida occhiata al palmo vuoto. Attendo che finisca di parlare prima di prendere la parola a mia volta.

"Khalara, ti prego.. Sai bene che non sono esattamente di queste parti, per cui non volermene se prendo la cosa come un lavoro o poco più.", replico con voce gentile guardandola di nuovo. "Ma sono davvero molto curiosa di sapere come si sono svolti i fatti, per cui non crucciarti per il mio atteggiamento: farò sicuramente del mio meglio.".

Senza aspettarmi una risposta distolgo di nuovo lo sguardo e continuo a giocherellare con la stessa moneta, ora ricomparsa nella mano sinistra.

"Anche se onestamente queste chiacchiere mi stanno un po' annoiando. Non credo sarebbe un male passare a cose più interessanti, come ad esempio sapere ciò che tu sai a proposito dell'omicidio.. O anche lo scambio reciproco di qualche parola su quelle che sono le nostre aree di competenza.. Mh?"

Non guardo nessuno mentre parlo, ancora concentrata sul mio gioco.

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"Sono perfettamente d'accordo con te, vecchia mia.." dice con un sorriso aperto. "Ciò che so sull'omicidio in realtà è poca cosa, purtroppo non mi è possibile spostarmi da qui per adesso, e per questo non ho potuto informarmi particolarmente. Come ho detto prima, arriverà entro breve una persona che saprà dirvi di più. Per adesso, credo che la tua idea di conoscervi meglio sia la cosa migliore da fare.." dice, guardando un pò tutti.

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Mi schiarisco la voce...e mi alzo in piedi "Mi chiamo Kyrion Shav're, sono un Ranger, abituato a stare all'aria aperta e a seguire tracce..., però non sono molto portato per le relazioni sociali, forse si è potuto intuire... , pertanto vi sarò molto più utile se non c'è da relazionarsi, per il resto lo scoprirete dopo...." Mi rimetto a sedere

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Rivolgo un cenno di approvazione a Kyrion poi mi alzo a mia volta, toccando in maniera apparentemente distratta la spalla di Duncan nel farlo:

"Io come già detto sono Arthyas Kramell, sono un appassionato della natura in tutte le sue forme, pratico l'antica magia druidica e quello che vedete laggiù è il mio inseparabile compagno di avventure Castiel - indico il mio cavallo - Non sono molto pratico della vita fuori dalle terre selvagge e dai boschi, ma metto le mie conoscenze e le mie capacità al servizio del gruppo".

Dopo un breve inchino di reverenza verso gli altri, guardando Faramir con un sorriso, continuo: "Sono curioso di sapere invece le vostre capacità, non ho mai avuto modo di lavorare con un celestiale e non conosco molto delle vostre peculiarità.".

Dopodichè mi rimetto a sedere aspettando la risposta dell'essere alato...

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@ tutti

Spoiler:  
sto senza internet a casa

Notando che tutti mi guardano schiarisco la voce

"Non molti di noi collaborano con i mortali, almeno non palesemente, per questo non ci conoscete. D'altra parte noi vi seguiamo sempre con interesse, cercando di fare il possibile perchè le cose vadano nel verso giusto."

lascio la frase in sosspeso nell'aria per qualche istante, come a darle un velo di mistero

"Come ho già detto ad alcuni il mio nome è Faramir, e sono un Deva. Noi Deva siamo conosciuti dai mortali come gli angeli che scendono in campo, nostri sono di solito i compiti di emissari divini e di punitori per i mortali. Non saprei come spiegarvi le mie capacità invero, sono un discreto combattente e sono dotato dei poteri magici di molti degli angeli."

rifletto qualche istante

"Se dovessi definirmi in qualche modo direi... riappacificatore.

Sono qui con voi perchè i miei obiettivi ora corrispondono con i vostri, e trovandomi sarò lieto di aiutarvi per quanto possibile, non chiedetemi altro sul mio compito perchè oltre ad assicurarvi che non voglio farvi del male non potrei dirvi altro."

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"E voi, Lady Noel, che avete sollecitato la cosa, di cosa vi occupate? Da dove venite?" - poi mi giro verso tutti - "A questo punto che tutti rivelino quelle che sono le loro potenzialità di massima, così che si possa avere una stima approssimativa di quelle che sono le nostre possibilità di riuscita!" dico con un largo sorriso amichevole sul volto...

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Sollevo lo sguardo a guardare Arthyas. "Detta in due parole, sono una cacciatrice di taglie. Da dove io venga è affar mio." Il tono è cortese e i lineamenti del volto sono addolciti da un leggere sorriso, ma lo sguardo è comunque gelido, come d'altra parte lo è stato dal primo momento.

Aspetto le prossime parole per riprendere a giocherellare con la moneta, a meno che non si tratti di parole rivolte a me.

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... ricambiando il sorriso con un cenno di assenso del capo ribatto: "Questa mi sembra un'ottima notizia, dovendo noi scovare un assassino quale miglior elemento si poteva chiedere se non una cacciatrice di taglie. Lieto di avervi tra noi, dunque!"

Mi rimetto seduto fissando quelli del gruppo che non si sono ancora qualificati in attesa che lo facciano, mentre sgranocchio un vegetale pescato dal tavolo imbandito...

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