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Mezzanotte

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    Blades in the Dark, Mondo di Tenebra, Cyberpunk2020, Eclipse Phase

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  1. Ormai è prassi che io venga qui ad ogni nuova uscita a tema Cyberpunk.
    Hai visto BladeRunner 2049 poi? Io sono uscito dalla sala un'oretta fa.

    1. Visualizza i commenti precedenti  5 altri
    2. SilentWolf

      SilentWolf

      @Latarius Ripeto, se si vuole si può aprire un topic apposito. ;-)
      Detto questo (per sicurezza ricordo ancora che, nonostante i commenti da me fatti qui di seguito, il film mi è piaciuto):

      Spoiler

      Riguardo al tema: il problema è che si tratta di una tematica trattata e ritrattata numerose volte negli ultimi decenni. La deviazione che fa a 3/4 di film è interessante, ma serve solo a sviare un poco lo spettatore da quella che, a tutti gli effetti, è una scelta di trama oramai stra-abusata. Da un nuovo Blade Runner mi sarei aspettato una nuova, parzialmente originale, riflessione sulla nostra società in chiave Cyberpunk. Ai suoi tempi, il film originale propose una tematica che, per quanto fosse trita e ritrita nel settore letterario, si rivelò abbastanza originale nell'ambito cinematografico. E' per questo che lasciò il segno: fu tra i primi film a spingere verso una riflessione sull'identità umana, sulla differenza che c'è tra un essere umano e una entità artificiale. Mentre, dunque, il vecchio era nuovo e aiutava a riflettere seriamente sulle implicazione del nostro futuro, il nuovo film è un film tematicamente vecchio, non sorprende e non fa particolarmente riflettere.
      Da molto di più in questi termini una serie TV come Black Mirror, da cui gli sceneggiatori di Blade Runner 2049 avrebbero dovuto trarre ispirazione.
      Non puoi fare un film intitolato Blade Runner e pretendere di salvarti semplicemente riproponendo tematiche che oramai tutti hanno già visto e rivisto. Cavolo, l'allegoria biblica è qualcosa che è già è stata sdoganata da Matrix, mentre la ribellione degli artificiali è una delle tematiche più classiche del Cyberpunk.
      L'unico vero elemento originale di BR 2049 è il rapporto sentimentale con una intelligenza artificiale con corpo virtuale. Questo è stato un bel tocco di genio. Il resto è, purtroppo, la solita storia. Raccontata bene, ma è sempre la solita storia.

      Riguardo all'ambientazione: Sì, mostrano la decadenza, ma non mostrano la sporcizia. Insomma, manca il lato viscerale e crudo della decadenza sociale. La tendenza sembra quella di voler adulcorare la decadenza del mondo Cyberpunk, come un tempo non si faceva (negli anni '80-9'0 si aveva maggiore coraggio nel mostrare che le periferie Cyberpunk erano un vero immondezaio, rappresentazione del disagio sociale). E' importante ricordare che il Cyberpunk vuole mostrare il contrasto tra lo strabiliante sviluppo tencologico e il terribile collasso sociale. Blade Runner 2049 è troppo pulito e non riesce a mostrare il lato viscerale, crudo e sporco della decadenza sociale, cosa che è caratteristica del genere e che viene senza problemi tipicamente mostrata nei film anni '80-'90 (in particolare nel BR originale). Considera che BR 2049 è già classificato Rating R: avrebbero potuto dimostrare molto più coraggio e mostrare scenari ben più decadenti e sporchi di così. Per rappresentare luoghi come lo Sprawl cittadino non basta mostrare un po' di disordine o qualche via scura illuminata solo dai neon. Bisogna mostrare il disagio sociale, incarnato da condizioni di vita al limite dell'umano. E se già nel film originale lo si faceva, è necessario farlo anche nel seguito.

      Riguardo ai Replicanti: Sono sicuro che l'intenzione originale era quella di presentare una particolareggiata e interessante evoluzione dei Replicanti: i Nexus 6 sono creati senza finti ricordi e risultano chiaramente artificiali; i Nexus 7 (Rachel e Dekard) hanno finti ricordi e sembrano più umani; i Nexus 8 sono Replicanti da guerra con finti ricordi, poi dismessi; i Nexus 9 sarebbero questi replicanti con finti ricordi che, però, sono programmati per non disubbidire mai. Quello che, però, manca è una adeguata rappresentazione dei Replicanti in scena per valorizzarne concretamente la differente natura rispetto agli umani. Di fatto, a parte il nome, non si fa nulla per rendere percepibile allo spettatore la differenza tra un umano e un Replicante. Le uniche differenze sono il fatto che il Replicante è maggiormente tollerabile al dolore e riesce a sfondare le pareti come se fossero fatte di polistirolo. Si perde completamente l'aspetto del conflitto fra umano e inumano, paradossalmente in un film che parla di lotta tra specie umana e "specie" artificiale. A tutto questo si aggiunge il paradosso tra la supposta incapacità dei Nexus 9 di disobbedire agli umani, sbandierata costantemente fino a metà film, e la quasi immediata disubbidienza del protagonista. Insomma, personalmente ho percepito una riflessione troppo grossolana degli sceneggiatori riguardo alle tematiche da loro proposte.

      Hanno fatto il buon compitino a casa, proponendo una storia che - nonostante la totale mancanza di originalità -  funziona, è godibile ed emoziona, ma lì si sono fermati. Contrariamente a quello che un film Cyberpunk del calibro di Blade Runner dovrebbe fare, non si sono minimamente misurati con il compito di usare la storia per proprorre una innovativa chiave di lettura sul nostro presente e sul nostro futuro.

      E visto che il film originale spingeva a una riflessione, è proprio questo adeguarsi a proporre solamente una storia classica ad abbassare drasticamente la qualità del film. Pur avendo trovato il film interessante, questo nuovo Blade Runner avrebbe dovuto essere un po' più una sorta di Black Mirror cinematografico e un po' meno una banale copia di Matrix e delle centinaia di film/telefilm/romanzi che sono stati rilasciati dal 1982 a oggi.

       

    3. Mezzanotte

      Mezzanotte

      Mmm... mmm, credo che la deriva "pop" di Blade Runner sia fatale vista la sua "replicazione".

      Volendo espanderne la narrazione non si può non scadere dai registri -molto alti- del primo film. 

      In fondo il primo Blade Runner aveva già detto tutto: era un racconto che interrogava su cosa ci rendeva veramente umani. E come i racconti di classe non ti scodellava la risposta su di un piatto d'argento, ma lasciava lo spettatore ammirato, a contemplare il mistero nella sua testa anche dopo i titoli di coda.

      Ora Scott non può far altro che trasformare quell'interrogativo filosofico in un baraccone, un giro di giostra spettacolare. Divertente e piacevole ma, dopo le vette del capostipite, anche deludente. 

      Se ci sarà la volontà di farne una saga, certamente Blade Runner dovrà evolversi in qualcosa di molto diverso rispetto al primo episodio. Non so, magari diverrà più simile al Pianeta delle Scimmie (con tutto il rispetto, a me i nuovi film sono piaciuti!)

    4. Latarius

      Latarius

      Si, certo xD
      il mio era un en-garde ironico!

      Pare che Mezzanotte abbia letto un po' tutto quindi tanto vale...

      In realtà credo che se avessero tentato di rifare qualcosa sulla stessa linea del primo ora si parlerebbe di una copia mal riuscita. Non puoi ri-tentare due volte lo stesso tiro senza che il secondo venga brutalmente comparato al primo. Critiche che sarebbero state appunto molto più feroci se avessero tentato lo stesso approccio del primo. 
      Personalmente anche io ho apprezzato il fatto che stiano cercando di farlo evolvere in qualcosa di nuovo. Da veramente l'idea di essere un punto di transizione.

      Certo in BD2049 non vedi cassonetti rovesciati ed immondizia per la strada (o almeno non abbastanza) ma ci sono decisamente scene che ti fanno direttamente notare la differenza tra alto&basso (metto sotto spoiler qui perché sono scene dirette del film):

      Spoiler

      Come appunto la differenza diretta che vedi la Wallace Corp ed il palazzo di K.
      Oppure vedere Lav che mentre si fa rifare tranquillamente le unghie scaglia missili contro la feccia umana che vive in quella baia/cimitero-portuale che è l'esterno di los angeles. 

      Credo appunto che oltre al fattore tempo si siano impegnati a creare una netta differenza (a livello visivo) tra il nuovo ed il vecchio Blade Runner (inteso come agente). K viene accosto alla neve ed al bianco, per rappresentare la sua mancanza di umanità. La sua abitazione è candida, asettica, ordinata. Deckard invece al rosso ed all'arancione della las vegas in rovina, viene associato all'emotività.

      Come viene mostrato nel secondo corto i replicanti non possono ribellarsi non perché effettivamente non possano ma perché vengono creati (soprattutto tramite i ricordi) in modo da non poter/voler scegliere di ribellarsi. Schiavi che scelgono di essere schiavi in pratica.
      Infatti appena uno mostra una minima traccia di emozioni (tramite i test) vengono subito ritirati. Quindi non è che non possano ribellarsi ma che non debbano farlo. Quella di Wallace è una fragile menzogna, una menzogna su cui si regge l'intera società di BR2049.
      Sono strumenti, ed anche se intelligenti restano oggetti, privi di anima. Ribellarsi per loro non è un'opzione perché sono puramente degli strumenti da utilizzare.
      Ma alcuni vedono oltre, come Sapper, Iggy (BR 2022) o K. Ed alla fine tutto si basa intorno a questo, il film non gira intorno alla ribellione. Il film gira intorno alla ricerca di K di qualcosa che possa dirgli: hai un'anima!

      Personalmente io l'ho apprezzato anche nell'ottica di seguito del BR e non semplicemente del fattore intrattenimento/qualità del film.

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