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Joram Rosebringer

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Joram Rosebringer

  1. Lo hanno fatto ed è (per dirla come Fantozzi) "una ca*ata pazzesca!".
  2. Leggere credo che sia una delle migliori cose che ci siano. E soprattutto leggere romanzi. I saggi hanno un alto valore educativo e sono motlo utili per capire determinate cose, ma un romanzo fa la vera differenza. Un conto è spiegare gli effetti negativi della droga, un altro seguire il percorso di un tossicomane raccontato sapientemente da uno scrittore. Il secondo rimane indubbiamente più impresso, ci scava una nicchia nell'anima dentro la quale mettere un po' del nostro tesoro interiore. I libri hanno una caratteristca fondamentale rispetto ai supporti visivi (Film, Cartoni Animati, etc.): anche se raccontano una storia scritta da altri, ti "costringono" ad immaginare il tutto, a vedere con la tua mente le situazioni. E questo non fa altro che stimolare il nostro intelletto, la nostra fantasia. Per parafrasare Morpheus (Matrix), possiamo dire che i libri ci indicano il sentiero, ma sta a noi imboccarlo e percorrerlo. Essi sono come la luna, che ci illumina il paesaggio inducendoci però ad indagare per vedere meglio. Purtroppo la lettura ormai è considerata "fuori moda" e "troppo faticosa". Perché mai io dovrei leggere un libro se posso vedere un film? E' più rapido e non mi costringe a fare sforzi mentali per immaginarmi le situazioni. Inoltre anche il sistema scolastico porta molti studenti ad odiare la lettura, con professori che inducono a leggere solo perché devono farlo, senza trasmettere passione ed amore, ma solo un senso di dovere. E questo è male.
  3. Letto e finito "Margherita Dolcevita" in un solo giorno! Che dire? Veramente bello, surreale e terribilmente reale allo stesso tempo, poetico e rude. Una chicca tra le chicche, con perle di saggezza veramente notevoli ("solo i pesci morti vanno con la corrente", per citarne una). E ora... cosa mi consigliate per continuare?
  4. Joram Rosebringer

    Bozze Magliette DL

    Già, comunque resterebbe sempre il fatto che sarebbero necessarie due stampe: una con la frase ed una senza.
  5. Joram Rosebringer

    Bozze Magliette DL

    Non ci avevo pensato. Credevo che gli utenti del forum avrebbero aggiunto alla base (a proprie spese e come ritenevano più opportuno) quello che volevano, mentre gli altri si "beccavano" la maglietta con la frase. Non pensavo al fatto che comunque ci volevano due stampe, una senza frase e una con.
  6. Joram Rosebringer

    Bozze Magliette DL

    Be', si potrebbe dare una base per le magliette e poi duividerle in due rami: 1- Quella con la scritta per gli esterni del foum. 2- Una senza scritta esterna (ma magari con un titolo o con altro) per gli iscritti.
  7. LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! LO VOGLIO! (etc. etc.)
  8. Joram Rosebringer

    Bozze Magliette DL

    Il link come cornice non è male e anche quello sopra mi piace, quindi non saprei decidermi. Riguardo il colore, meglio indubbiamente il nero. M la scritta non è "A un soffio dell'avventura", vero? Mi sa tanto di pubblicità di scarpe.
  9. La mitica serie di Hulk interpretata da Lou Ferrigno, il quale fa anche un cammeo nel film di Ang Lee, interpretando una guardia che passeggia chiacchierando con Stan Lee. (ma li leggete i miei post? Lo avevo già detto! )
  10. Una volta (perla rara questa ) hanno anche fatto un film (o un episodio lungo) di Hulk in cui c'era un tizio in un costume nero e cieco... ... ovvero Daredevil!
  11. Joram Rosebringer

    Bozze Magliette DL

    Idem... Mi suona meglio, anche se sarebbe più corretto il plurale.
  12. Ehi... vogliamo far cadere nel dimenticatoio questo Topic?
  13. Vediamo di dare qualche giudizio più approfondito. In ordine alfabetico. Daredevil Narrare la storia di Daredevil a parer mio è più complicato che narrare quella dell'Uomo Ragno. Infatti quest'ultimo può vantare decenni di storie, cambiamenti radicali nella sua vita (il matrimonio, la morte di zia May, il divorzio...), restando però sempre un eroe con dei principi ben saldi. Daredevil invece è passato attraverso diverse fasi, da quella più scansonata e leggera degli inizi (sembrava un Uomo Ragno cieco e senza poteri di ragno) a quella più cupa, seria e matura del genio Frank Miller, con la morte della sua amata Elektra, la scoperta della sua identità da parte di Kingpin e la sua conseguente sconfitta e fuga in Canada per non essere ucciso. Raccontare quindi la storia di questo personaggio è un'impresa alquanto ardua, ma il regista/sceneggiatore (un fan sfegatato del diavoletto) ha fatto la cosa per me più sbagliata: mettere tutto insieme. Risulta quindi un Daredevil che ha a volte comportamenti tipici della fase cupa, a volte della fase "ridente" e a volte di quella più omicida e pazza. Elektra viene poi snaturata. E pensare che Frank Miller aveva scritto quel capolavoro che è "L'Uomo senza Paura" in cui riscriveva da capo le origini di Daredevil... sarebbe bastato prenderlo di sana pianta per creare un capolavoro. Pazienza. P.S.: da vedere assolutamente la "Director's Cut" del film. Sembra una cavolata ma cambia la storia radicalmente. Molto molto più bella dell'originale. Hulk La storia è quella. Bruce Banner, sottoposto a delle radiazioni Gamma, diventa capace di trasformarsi nell'essere più potente della Terra (non dimentichiamoci che in un crossover storico tra Marvel e DC, Hulk ha sconfitto Superman). Il tutto è però infarcito dei più recenti temi usciti dal fumetto, invece di parlare delle semplici trasformazioni come in passato: si parla del senso di libertà che ha quando è Hulk, della sua indola comunque buona, nonostante la facile arrabbiatura. Insomma un Hulk un po' più psicologico che cerca di spiegare le trasformazioni e il comportamento. Il film è mediocre e la trama a si può anche definire banale. Ma dopotutto va anche detto che, tralasciando la saga dell'Hulk grigio e quella della fusione delle personalità, non poteva poi essere tanto diversa, mettendo in conto che era anche il primo film e quindi quello destinato a narrare le origini. Senza contare che quelle saghe sopra citate prendono un arco temporale vastissimo e quindi non bastano neanche tre film per narrarle. A livello tecnico invece è un piccolo capolavoro. Gli effetti speciali sono pressoché perfetti e Hulk è reso con un realismo mai visto prima (con buona pace del mitico Lou Ferrigno, che fa un cammeo insieme a Stan Lee). Merito anche dello stesso regista Ang Lee che si è messo la tutina per simmulare i movimenti di Hulk... tanto che si può dire alla fine che Hulk è lui. Immenso il montaggio, efefttuato in modo da dare l'impressione di stare leggendo un fumetto. Veramente originale e ben fatto. In sintesi, un film sufficente, che semplicemente narra la storia di Hulk, senza picchi degni di nota, se non per motivi puramente tecnici (efeftti speciali e montaggio). Spawn Spiderman 1 e 2 Era il mio terrore eppure devo dire che è il mio preferito tra tutti i film presi dalla Marvel. Mi piace molto come hanno reso il personaggio, riflettendo esattamente lo spirito del fumetto, riassunto nella frase "da un grande potere derivano grandi responsabilità". Il primo ci presenta il personaggio e il suo dono/maledizione. Ci fa vedere le scelte, la sua corsa verso la donna che ama, il senso di colpa per aver fatto fuggire quel ladro che poi si è rivelato l'assassino di suo zio Ben. Il ragazzo cresce e diventa pianio piano uomo, anche se troppo in fretta. E l'uomo diventa eroe. Il secondo invece punta su questa frase ormai celebre di Stan Lee: "Peter Parker non è un eroe perché ha i poteri, ma è un eroe NONOSTANTE li abbia". E questo si vede attraverso le sue scelte, i suoi dubbi, le sue lotte interiori molto più pericolose di quelle spettacolari con il Dottor Octopus: il suo amico Harry odia l'Uomo Ragno e disprezza in parte Peter perché gli fa le foto; Mary Jane è stanca di aspettarlo e quindi ha una sua vita sentimentale che comunque distrugge Peter. E Peter deve fare una scelta tra esere un eroe e quindi tagliare tutti i ponti con sentimenti e amicizie... oppure essere un ragazzo normale e cominciare finalmente a vivere. Sceglie la seconda, eppure non riesce a non vedere la violenza nella città. La sua condizione psicologica gli fa perdere i poteri, ma nonostante questo, salva una bambina da un palazzo in fiamme. Finché riscopre se stesso nel vedere Mary Jane in pericolo (soprattutto dopo un bel discorso che gli fa zia May) e torna ad essere l'Uomo Ragno. Insomma... sono film che a mio parere centrano benissimo il personaggio ed il messaggio che il fumetto cerca di dare. Tecnicamente sono fatti benissimo (effetti speciali da paura e regia eccellente!), ma quello che più colpisce è che, nonostante nel secondo si possa denotare un certa lentezza iniziale e centrale, la cosa è da annoverare tra i pregi del film. Sembra come se Sam Raimi ci abbia voluto dire che un film sui supereroi non deve essere per forza pugni, calci e botte, ma anche introspezione e narrazione profonda. In breve... i miei preferiti. X-Men 1 e 2 Due gran bei film. Il primo risente un po' del budget limitato e di uno staff con il quale il buon Brian Singer non era abituato a lavorare. Ma comunque, come lo stesso regista ha ammesso, il primo altro non era che una presentazione dei personaggi, un prologo a quello che sarebbe stato il primo effettivo, ovvero X-Men 2. Tale notizia è confermata dal fatto che la durata del primo è decisamente breve. E' uno di quei pochi film che non risente tanto dello stravolgimento temporale, caratterizzando comunque benissimo i personaggi e creando una storia che riassume in maniera soddisfacente un po' tutto lo spirito del fumetto. Dopotutto, gli X-Men nel fumetto sono veramentetanti e gliene capitano veramente troppe. Non basterebbero intere serie di telefilm per narrare tutto, quindi l'impresa di Brian Singer (che ha cominciato a conoscere e leggere il fumetto proprio per girare il film) non è stata da poco ed i risultati comunque sono eccellenti.
  14. "Scrivere non è una tragedia... ma nasce anche da essa", diceva qualcuno. Quindi intingi la penna nella lacrima e disegna oceani di emozioni.
  15. Fatto! Pensavo fosse un pezzo più grosso, però.
  16. «Antipatico! L'hai fatto cadere!» Questo buffo tipetto era spuntato dal nulla di questa strana notte e aveva fatto cadere sia lei che il cantastorie. «E che brutto nome che hai! E... ehi, stai un po' fermo e parla più piano che non si capisce niente di quello che dici!» La piccola elfa tirò via il kender. «Non lo lasci fare nemmeno in pace le sue magie!» Buttò uno sguardo al nano, poi uno a quel piccolo intruso. «Ma da dove salti fuori? Chi sei?» Nuovi buffi personaggi. Una strana situazione. Dieci anni erano pochi per tutte queste cose isieme, anche per una piccola elfa.
  17. Ok... ora sto uscendo dall'ufficio per qualche intervento, quindi appena torno posto la parte di njasheen.
  18. Ti Odio... Forse lancerò una maledizione ache sui libri, oltre che su quel dado.
  19. Ho impugnato diversi strumenti: Tastiera (quella con cui mi trovo meglio), Basso, Batteria e Chitarra (solo arpeggiata). Il tutto a casua del mio precedente gruppo di nulla facenti che non aveva mai voglia di suonare e che quindi mi "costringeva" sempre a fare qualche extra. Ma il mio strumento è la voce. Ho scritto attualmente 12 canzoni, di cui 10 complete e due che attendono una rifinitura (ho in mente la musica e parte del testo). Tra queste ci sono tre miei sogni da suonare dal vivo: 1- "Sensazioni", una canzone dedicata al mio amico Mao che si è suicidato due anni fa. 2- "In memoria di una donna maya" che parla dei massacri perepetrati ai danni degli indios americani. 3- "Udine" (titolo provvisorio), un inno alal città ed alla squadra che mi ha rapito il cuore. Il genere che faccio è più o meno lo stesso dei Bon Jovi, ovvero un rock melodico che però non disdegna pezzi originali (come in "in memoria di una donna maya"). Lo strumento che suono? Be'... la voce.
  20. Io credo che la Bonelli abbia creato dei personaggi che ormai sono entrati nell'immaginario collettivo italiano (ed in certi casi non solo). Basta pensare a ex e Dylan Dog. L'errore che commette spesso è quello di stereotipare troppo i personaggi e di immobilizzare la loro vita. Cioè (cavolo!) persino l'Uomo Ragno si è sposato, per non parlare della morte di Superman e della rottura della spina dorsale di Batman (e dire che i supereroi erano considerato fumetti statici). E non parliamo degli X-Men che durante il periodo di gestione di Chris Claremont si sono visti decimare. Quindi perché un personaggio Bonelli deve sempr erimanere uguale? Sembrava che con Nathan Never le cose stessero cambiando: finalmente l'eroe maledetto che ha perso la moglie (per colpa sua) e che non si innamorerà mai più... che fa? Si innamora di nuovo. E gli scrittori, "giustamente" ( ), abbandonano la cosa. Solo per poi invetarsi una trama per sconvolgere l'Agenzia Alfa copiata di pari passo ad Evangelion. Anche Dylan Dog si è ormai standardizzato, pur se regala ancora qualche storia eccellente. Tex ormai è una bandiera e non sono sicuro di volerlo vedere diverso: non sarebbe Tex. Le storie comunque sono sempre le stesse, ma dopotutto è un western classico. Glielo perdoniamo? Tra il marasma di personaggi emerge Julia (assolutamente non banale e con storie e sottotrame interessanti) e Brendon (un po' frammentario, come diceva Sir, ma comunque molto evocativo... pur avendo sempre il difetto di rimanere uguale). Non mi pronuncio su Magico Vento e Napoleone perché non li ho mai letti. Ho cominciato anche Dampyr, ma mi ha deluso profondamente, ma forse perché io sono TROPPO amante dei vampiri per vederli resi in quel modo. Altre serie storiche (Zagor, Mister No, Martyn Mystere...) sono ormai (a mio parere) solo storiche. Al momento l'unica serie valida che mi trovo a leggere è Gea. Molto innovativa, sia nei disegni che nella storia. Il personaggio è spettacolare e le sue avventure sono un misto perfetto tra il fantastico, l'horror e il comico. Inoltre approvo anche l'idea dell'uscita semestrale.
  21. Comunque Gea credo che sia uno dei pochi fumetti che si distingue dalla massa dei Bonelliani, avendo una storia, un personaggio ed uno stile tutto suo. Bellissimo davvero... ... ma quando penso che il primo l'ho comprato 6 anni e mezzo fa... mi sento vecchio!
  22. Perché me lo hai ricordato? CHE SCHIFO! Io ho tutti i fumetti... e mi hanno massacrato il personaggio! L'unica cosa bella era l'effetto speciale del mantello.
  23. Devo dirti che, pur essendo un purista anche io in fatto di adattamenti da libri e fumetti, il fatto che lanci ragnatele dai polsi è una delle modifiche che ho più apprezzato. Brutta notizia: il cattivone è proprio il caro Victor Von Doom.
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