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Bomba

Circolo degli Antichi
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  1. DM Anche Frigirberto fa il suo ingresso in locanda, tardivo, pochi minuti dopo quelli di Latrella. In pochi possono accorgersi dello sguardo complice e dell’occhiolino della figlia del vinaio al giovane sarto, ma la gioventù di Biadagialla sa che la giovane è estremamente cordiale e aperta nelle conoscenze. Certo, alcuni malpensanti potrebbero definirla volgarmente una “gran mignottona” ma questo sarebbe un modo di descriverla assai prolisso. Prolisso non è invece il frate di paese e diverse risate accompagnano le battute di Fra Crispino, con l’eccezione del diretto interessato Mannaggia a te, frataccio! esclama Chianto Rubizzi dal fondo della sala Altro che Chauntea, te c’hai chiesto l’aiuto dei diavoli per fare il miele che hai! esclama Ma magari con quello che puoi farci riesci a comprare un saio nuovo, che stavolta duri! Primursula si convince a evitare ulteriori annacquamenti, cosa che comunque non riduce l’operato della povera Patrigna. Marcolfo si aggira per il locale chiacchierando cordialmente, intrattenendosi con alcune popolane, controllando dalla finestra il cielo… insomma, non fa davvero nulla, costringendo la sorella a fare i salti mortali durante il servizio. Ella però trova il tempo di chiamare il giovane Untino ad alzarsi in piedi, specialmente dopo aver sentito le parole tristi di Giambecco Ahem esclama il giovane sedicenne. Come suo padre Unto e suo nonno Untone, anch’essi lì presenti, anche il piccolo Untino è coperto da una specie di sudore atavico, un unto sudaticcio che ne ricopre la pelle…. beh, come una seconda pelle. E sebbene i più anziani parenti abbiano già perso tutti i loro capelli, anche il sedicenne è sulla strada buona, già fortemente stempiato Quando ero al pascolo, l’altro giorno cerca di dire, sormontato da alcune voci, fatte zittire dai Foraggi lì vicini Insomma, ero andato a Collepapavero per portare Blu, Rosso, Giallo, Oro, Argento, Cristallo, Rubino, Zaffiro, Smeraldo il giovane elenca tutti i nomi delle sue capre Ho visto che ai margini di Collelupi vi era una specie di promontorio scosceso, ma sopra di esso quello che mi pareva un frutteto naturale l’attenzione dei villici ora è tutta per lui Io non mi ci sono potuto avvicinare granchè e non mi sognerei mai di scalare… mostra le mani unte Ma penso che un gruppo potrebbe salire e farci scorta di frutta di stagione. Mi pare di aver visto dei meleti, ma altro non so… spiega E’ a un giorno di marcia da qua racconta, per poi dare una spiegazione esaustiva sulla posizione del promontorio, sopraelevato a circa sei metri di altezza. A quel punto anche Dantezio, capofamiglia dei Zappati, ha dei suggerimenti da dare Non dimentichiamoci di Boscoverde e Lago del Cigno esclama Lì si può sempre cercare qualcosa da mettere sotto i denti. Lago del Cigno è umido e potrebbe avere molti funghi in questo periodo. Dicono che ci sia una ninfa a proteggere il lago, ma nessuno l’ha mai vista. Purtroppo, aggiungerei. Le ninfe sono sempre state particolari, ho sentito di quei racconti a nord che… un colpo di gomito della moglie lo riporta in argomento D’altro canto a Boscoverde si può provare a cacciare qualche buon coniglio. Non dico di andare a cercare cinghiali, quelli sono stra pericolosi. Oppure si può andare a ovest verso Colledoro e cercare qualche capra selvatica propone. Diverse persone sembrano interessate all’offerta, sebbene molti dei contadini siano più pronti a cercare di sfruttare la terra nel poco tempo a disposizione Ad ogni modo lì interviene Ciccio Panzone, il grasso contabile di città e gestore dei conti cittadini Il granaio è vuoto commenta, degustando voracamente la propria sbobba Chi può produrre qualcosa e ha già i mezzi per farlo può mettersi all’opera: pane, focacce oliate, cannoli, babà, torte… oh…. Torte… deglutisce, lo sguardo perso nel vuoto per qualche secondo Anche formaggi, birra e simili vanno bene. Abbiamo un po’ di cassa comune pur dopo quel dissanguamento spiega Possiamo fare qualcosa E non dimentichiamoci le diatribe aggiunge, sollevando un dito grasso. A quel punto la voce di Matrona Gertriade si ode dalla folla Hai una bella faccia tosta, brutto ciccione che non sei altro! Già, le diatribe. Come in ogni villaggio, anche Biadagialla ha le sue faide. Litigi nati per questioni gravi o triviali vengono sottoposti al villaggio il quale, per alzata di mano, decide quale delle due parti abbia ragione e prova a concordare una pena adeguata. Proprio di recente, proprio Ciccio Panzone e Gertriade si sono dibattuti su una questione golosa (più o meno). Tre giorni fa, infatti, Gertriade ha accusato pubblicamene Ciccio Panzone di averle rubato una torta, che ella aveva messo a raffreddare sul davanzale, esigendo per quel furto un indennizzo di 5 monete d’argento. Ciccio Panzone non ha negato il fatto, tuttavia è ad oggi fermamente convinto che quella richiesta sia un furto. Egli infatti asserisce che la torta fosse secca, che la crema sapesse di ascelle e che egli si sia sbucciato un ginocchio mentre compiva il furto. E’ disposto a dare al massimo 1 moneta d’argento. Risolviamo almeno questa, prima di metterci all’opera commenta Primursula, ricevendo un assenso da parte del resto del villaggio, le mani che si alzano piano piano per dare il proprio voto all’una o all’altra parte. X tutti
  2. Mondravexis Sbatto le ali, sorpreso da quel cambiamento repentino di ambiente e dall'assalto congiunto di tutti quei nemici... salvo uscirne illeso Fermati e rifletti! mi impongo, tornando ad artigliare il terreno mentre mi guardo attorno Narguldrid e Gixcaririxien si stanno scatenando, ma io preferisco riflettere ancora un pò prima di fare la mia mossa Questo avversario è esperto di illusioni, per quanto ne sappiamo potrebbe anche non essere tra questi nemici penso Oppure sì, ma non ho modo di distinguerli, a meno che.... decido quindi di chiudere gli occhi, l'unico modo per non esporre la vista al nemico, affidandomi del tutto alle percezioni istintive della mia razza. Posso chiaramente sentire i due draghi, riconoscibili dalla loro mole, vicino a me, ma ciò che mi interessa va oltre. Cerco di percepire cosa non vada tra i nemici, le sottili differenze tra gli zombie e il Direttore... e a quel punto, se trovo il mio bersaglio, far partire il mio soffio! azione
  3. Capitolo 0: Il freddo inverno del 23 E’ una tarda mattinata nella prima decade di novembre a Biadagialla. Il cielo è grigio, sebbene le nubi non così dense da far presagire un’altra pioggia. Il terreno è ancora leggermente umido e l’aria abbastanza fredda da richiedere uno scialle attorno al collo e, magari, un buon sorso di birra per scaldare le membra. Più cupo del cielo è però l’umore degli abitanti di quel piccolo villaggio, mentre sotto il loro sguardo una mezza dozzina di uomini accatastano gran parte dei raccolti, del bestiame e dei liquori all’interno di un paio di carri Bene! Quello è l’ultimo vaso di miele! Molto bene! commenta l’untuoso esattore delle tasse, spuntando l’ultima riga e lisciandosi uno dei baffi neri a manubrio, le labbra strette in una forma che molti a Biadagialla chiamano “a c**o di gallina”. L’uomo si aggiusta il parrucchino elaborato sulla testa e si aggiusta lo stretto e aderente vestitino con merletti e maniche a sbuffo, prima di sbattere le ciglia in direzione dei presenti E anche quest anno è andata! Non ci si sente meglio ad aver fatto la propria parte per il feudo del vostro Lord? domanda, battendo le mani ed esibendo un largo sorriso. Un paio di guardie tarchiate, i giachi di maglia tirati sui ventri grassi, trattengono a stento una risatina. L’esattore quindi lascia che un’altra guardia prenda le briglie, del cavallo Lord Pigri di certo non si dimenticherà di un villaggio così puntuale nei pagamenti e di certo non mancherà di farvi avere la sua protezione, come sempre stato l’uomo estrae quindi un fazzoletto per salutare i presenti, mentre il carro riparte Al prossimo anno! E passate un buon inverno al caldo! li saluta, prima di portarsi lo stesso fazzoletto al naso Avanti, portami via da questo villaggio di luridi poveracci… sibila a mezza bocca, lasciandovi ad osservarlo mentre si allontana per la dissestata strada maestra. La raccolta delle tasse di quest anno è stata più simile a un dissanguamento, al punto che vi siete domandati più volte se a un certo punto sarebbe spuntato un cerusico per estrarvi un rene o due o se Lord Pigri e i suoi esattori fossero entrati tra le folte schiere di non morti sotto forma di vampiri. Impensabile anche solo l’idea di ribellarsi: oltre al rischio di una gabella, i grassi soldati erano armati abbastanza bene da potervi infilare una spada in pancia nel peggiore dei casi. Meglio averla vuota, ma sperare ancora di poterla riempire con altro che non fosse il ferro della capitale. Non vi è dunque restato altro che osservare gli uomini prelevare gran parte dei beni, degli animali e dei raccolti. Abbastanza da non lasciarvi senza un soldo, ma troppo poco per sperare di superare l’inverno. Non c’è quindi da stupirsi se all’Asino Bagnato, all’ora di pranzo, diversi membri del villaggio espongono tutto il loro dissenso, mentre l’oste e la sua famiglia cercano di venire a capo del servizio, reso più difficile da quel momento Tesorinomio chiama Primursula verso il figlio Marcolfo Annacqua un altro po’ la birra, da bravo sospira. Ben meno sportivo è l’oste Ortello Muoviti Sprecodispazio! tuona, per poi cercare Frate! Frataccio! A Crispì! chiama, richiamando l’attenzione del birraio I soldati hanno bevuto più di un tarrasque (chissà che cos’è), non ho più niente qua. Chauntea non ti può far fare qualche abracadabra per riempirmi i barili? domanda, mentre la più ligia figlia Patrigna passa tra i tavoli per il servizio. Quel giorno, ai braccianti dei campi e a chi non ha fatto in tempo a prepararsi il pranzo, vi è pasta e fagioli con cipolle Ecco a te, Cornelia! Spero che la giornata migliori cerca di sdrammatizzare, facendo un cenno del capo a Giambecco. Ma Cornelia, sebbene non più in grado di procreare da tempo, sembra ancora ricordare i giorni più inflessibili del mese di una donna Non migliorerà un bel niente! Metà delle capre! META’! E Giambecco fermo lì come uno stoccafisso! Ah, se ci fosse stato tuo padre gliene avrebbe cantate quattro a quei soldati! Ma te no, vero? Un salame di figlio, ecco cos’ho! bercia. Una voce anziana si leva però a difesa del giovane pastore Ma stai zitta, vecchia cornacchia! esclama Ezioccio Forconi, vecchio amico del padre di Giambecco e in buoni rapporti anche con il figlio Sono soldati! Noi contadini! La matematica non è un’opinione. Credo. Io non ho studiato quelle cose da contabili come Ciccio Panzone spiega Ma nessuno versa sangue a Biadagialla, a meno che non ne dipenda la vita, te lo dico io! Piuttosto, mi servirebbero un paio di buone mani per sistemare il tetto. Non dimentichiamoci che tra non molto arriva l’inverno! a fianco a lui, la giovane figlia Latrella si guarda intorno, dardeggiando con lo sguardo tra i giovani presenti mentre si sistema una ciocca dei capelli biondo cenere. Suo nonno, nel mentre, prosegue Come vedete abbiamo tutti dei problemi: mancano latte e carne, birra e idromele scarseggiano, i granai sono sotto il livello di guardia, ci sono cose da riparare… ma io ve lo dico, così come quando ci furono le peggiori tasse quando ci fu quella guerra non tanto chiara di tempo fa con gli elfi… fa un gesto vago con la mano Sapete, quelle cose che ama ripetere Flurio che dice di avervi partecipato spiega E’ in questi momenti che dobbiamo dimostrare la nostra unione e forza di gruppo batte una mano sul tavolo, mentre alcuni contadini, tra cui i Foraggi e i Zappati, annuiscono Io dico che è ora di rimboccarsi le maniche e prepararci all’inverno, lavorando sodo e cogliendo ogni occasione! Lamentarci non serve a nulla, ecco! X tutti
  4. (lista in aggiornamento a seconda degli ingressi dei pg ancora non confermati) -Girlo Foraggi (52), sua moglie Lanna (49) e i figli Avina (23) e Bertuccio (22) contadini di grano -Marchiano Molinecchi (41), sua moglie Fredora (35) e loro figlio Gastaldo (18), contadini di grano -Abrazzo Farineti (68) e suo nipote Pustolino (16), contadini di farro -Dantezio Zappati (38) Ceciliava (37) e i figli Fascillo (18) e Frumentina (15), contadini di segale -Ezioccio Forconi (57) e sua nipote Latrella (17), contadini di avena -Galvano (detto Fra Puccino) (33) coltivatore di tabacco -Rebeppe Farineti (40), sua moglie Giudicca (34) e loro figlia Saranna (18), fornai -Untone Tosati (62), suo figlio Unto (34), la nuora Sconsolata (34) e suo nipote Untino (16), allevatori di pecore -Frodegario Pascolari (46), sua moglie Puntiglia (39) e suo figlio Flurio (19), allevatori di pecore -Cornelia Caprera (54) e suo figlio Giambecco (27), allevatori di capre -Berillo Cornuti (26) e sua moglie Titiana (21), allevatori di buoi -Titiano Grugniti (27) allevatore di maiali -Impastro Ampolli (41), speziale -Zippolo Storti (36), la moglie Avvita (31) e suo figlio Forcolmo (14), fabbri -Prippo Chiodi (28) e sua moglie Nocina (22), falegnami -Braccobaldo Borinaci (22), apprendista falegname. -Arnaudo Camici (51), sua moglie Gertriade (48) e i figli Serivio (26) e Frigirberto (16), sarti -Ciccio Panzone (31), contabile -Ortello Boccali (48), sua moglie Primursula (43) e i figli Patrigna (24) e Marcolfo (18), oste e lavoratori presso “L’asino bagnato” -Chianto Rubizzi (52), sua moglie Cagnina (41) e la loro figlia Barbera (18), vinai -Fra Crispino da Collepardo (33), apicoltore e birraio -Sangio (50), mendicante e ubriacone del paese
  5. DM La difesa posta all'ingresso della caverna è violenta, ma la risposta dei draghi ancora di più. Gixcaririxien piomba a fauci spalancante addosso a uno dei goblin e, sebbene egli riesca a trafiggere con la propria lama smussata la spalla destra del drago rosso, il suo ghigno di vittoria si tramuta ben presto in urla di dolore quando egli e lo scout dietro di lui vengono lambiti dalle fiamme, trasformati in pire viventi e, nel caso del primo goblin, anche un cadavere carbonizzato in men che non si dica. L'arciere, dalle dita tremanti, cerca di prendere la mira contro la nuca del drago rosso, ma il suo campo visivo viene ben presto ostruito dalla presenza di Xrovinsharaz, il quale vomita una esalazione venefica che soffoca a morte lo sfortunato, la freccia che vola nella notte senza ferire nessuno. Dopo essere stati attaccati con tale veemenza, anche Tleughesshaggar e Zekaun ripartono all'attacco come il tandem che sono, il drago d'argento che investe di ghiaccio i due scout, mentre un magistrale colpo dalla distanza dell'elfo riporta le fiamme sul primo scout, il quale passa i peggiori estremi di temperatura prima di perdere la vita, accasciandosi contro uno dei totem incendiati GNAAAARGH!!! grida l'ultimo sopravvissuto, snudando i denti affilati e scatenando un assalto mentale contro i tre draghi davanti a lui, i quali vengono percepiti come lame che cerchino di trapassare le tempie dei rettili giganti, un colpo che stordisce il drago d'argento del gruppo... ma non i restanti cromatici, un redivivo Dralium compreso, i quali si scagliano sul nemico, sventrandolo e liquefacendone i resti. Il gruppo ha infine trionfato! Il termine di quella breve, ma feroce battaglia, lascia dietro i draghi una scia di cadaveri in condizioni deprecabili. I nemici non dispongono che di poche monete d'oro ammaccate, le loro piccole armature sporche e le loro raffazzonate armi, delle quali solo gli archi sembrano in condizioni per poter essere venduti, sebbene anch'essi di dimensioni inadatte anche per un giovane adulto. Loot Zekaun riesce però ad aggiungere anche della conoscenza al gruppo, nel momento in cui egli può condividere con il resto dei suoi compagni ciò che egli e Tleughesshaggar hanno provato. A quanto pare gli scout sembravano versati in un'arte assai rara, quella dei poteri psionici. Essi non esistevano su Erra, in verità, fin da quando non apparvero i Portali ed essi furono "importati" da alcuni combattenti facenti parte dell'Ordine degli Oscuri, i quali declamavano di averli ricevuti direttamente dal loro patrono. Dopo la sconfitta subita da questi ultimi, si seppe di alcune persone che erano in grado di manifestarli, ma dopo secoli da tale evento si riteneva che coloro in grado di tramandare tali capacità fossero estinti. Almeno fino a quella sera. Riepilogo azioni X tutti
  6. Mondravexis Il Direttore non prende bene la frustrazione mia e di Gixcaririxien. Anzi, fa pure partire un tetro gioco con in ballo le vite dei coboldi C'era da aspettarselo! Un codardo sfrutta sempre gli anelli deboli! penso, per poi ascoltare le parole del compagno rosso Mmm non penso che stia bluffando. Del drago d'oro dovremmo saperne ben in pochi, dubito che... ma Narguldrid, nella sua semplicità, stempera il dubbio con il suo soffio gelido, irrorandolo verso il Direttore Per tutte le scaglie! esclamo, vedendola assalire senza timore il nemico Accidenti, anche io ero per salvare i coboldi... ma ormai è andata! penso, sinceramente rattristato dalla possibile sorte di Twik e dei suoi, ai quali avevo dato la mia parola Morirai qui e adesso, Direttore! tuono, ergendomi in tutta la mia statura Meglio aspettare per il soffio penso, non fidandomi del tutto del nostro avversario e preferendo pronunciare un incantesimo per aggiungere del fuoco amico all'assalto di Narguldrid azione
  7. @Killua @Pentolino @Dmitrij @re dei sepolcri @Cuppo @Von @Pyros88 vi metto qui sotto il link di invito al server di discord apposito. così possiamo continuare lì. poi aprirò anche la gilda. https://discord.gg/pb686pWg così nel caso ci siano altri propositivi lasciamo qui la discussione affinchè... beh, si propongano
  8. Per ora! Però ci sono cose più economiche che possono essere tirati tipo sassi o pugnali Si, un arco è in futuro decisamente più accessibile
  9. Come detto, non ho problemi ad aggiungere qualche png alla bisogna 😉 e in generale chiunque può avere qualche rudimento. Ai tempi si cercava di imparare al meglio ad arrangiarsi.
  10. Io riesco a postare stanotte. Situazione... tosta. Ma Mondravexis la penserebbe molto come Gix sull'aiutare i coboldi, specie dopo aver promesso di proteggerli. Diciamo che la decisione di Narguldrid frena però ogni indecisione. È meglio finirlo subito a questo punto. Mi spiace un sacco per Twik 😔
  11. Che meravigliosi popolani che vedo già. Oggi non sono a PC, ma domani me li studio per bene. Occhio ai modificatori di età, che è facile scordarseli,ma possono essere un bonus (o malus) a seconda dei casi @Pentolino per il reskin dell'arma nessun problema. Per le skill è un'ottima domanda. Dato che sei il primo a chiedere di religione pensavi già a una divinità in particolare o ne vuoi una nuova? Eviterei quelle reali per non creare confusioni o discussioni tra credenti e non. Con quelle fantasy andiamo a ruota libera invece
  12. @Killua @Dmitrij @Von @Cuppo @Pentolino @re dei sepolcri ho modificato il primo post, aggiungendo alcune informazioni extra su Biadagialla, oltre a una lista del cast di png presenti. Penso possa aiutarvi. Ad ogni modo, aldilà di ciò che ho scritto io, è facile riadattare una famiglia in base alle specifiche esigenze. Ad esempio l'apicoltore di Pentolino è fattibilissimo, così come inserire i pg di Von e Cuppo nelle famiglie addette alle attività di loro interesse. Anche nel caso un nome vi piaccia e vogliate usarlo, possiamo trovare il modo di slegarlo dal contesto per adattarlo al vostro. E' un'avventura per farci due risate, per il momento è tutto plasmabile. E intanto vediamo se altri baldanzosi si fanno avanti. Il posto non manca!
  13. DM C’è qualcosa di marcio nei pressi di Vinhas e non è l’alito di Sangio, l’ubriacone locale. Se infatti qualunque scommettitore non esiterebbe a puntare le proprie monete d’oro su quattro draghi contro un gruppo di goblin, vari fattori permetterebbero di cambiare le carte in tavola, specialmente alla luce di diverse scoperte. Per prima cosa, i draghi sono ancora in addestramento e relativamente giovani, fatto che giustifica in parte la foga con la quale Tleughesshaggar e Dralium si gettano sui rispettivi avversari, i quali infidamente gridano cercando di balzare via e lasciando quello nero con un pugno di mosche e quello d’argento con una grossa zolla di terra tra i denti. Oltre al danno però sopraggiunge la beffa. Se il drago delle paludi riesce a intercettare con un braccio la lama arrugginita dello spadaccino, una fitta mentale lo colpisce all’improvviso, proveniente da uno dei goblin all’ingresso. Ma laddove la sfortuna pare serpeggiare, il prode Gixcaririxien è lesto nel balzare sul suo avversario, schivare un assalto psichico e serrare le mascelle sulla sua testa, staccandogliela con un rovente morso, mentre il più pragmatico Xrovinsharaz supporta il proprio collega di colore (nero) con un getto venefico che liquefà a tempo di record la pelle del goblin urlante, le ossa e i muscoli esposti fino a che egli non crolla a terra privo di vita. Nel frattempo, Zekaun decide di sigillare la posizione degli scout dall’aspetto più minaccioso, bloccandoli con la propria magia elfica al terreno. Ma a quanto pare, come anche Dralium si è accorto a sue spese, quei goblin sembrano fatti di una pasta assai dura. Latrando ordini ai pochi scherani rimasti, i due scout concentrano le proprie misteriose capacità, invisibili ad occhio nudo, ma che Dralium, Tleughesshaggar e Zekaun percepiscono come una rete di energia mentale, acuminata mentre cerca di serrarsi sulle loro cervella. Dralium viene soggiogato da quel potere, imbrigliato e incapace di muoversi come vorrebbe. Solo grazie a uno sforzo mentale la coppia drago d’argento-elfo riesce ad emergerne vittoriosa, sebbene il tiratore riesca a prendersi il piacere di trafiggere Tleughesshaggar tra le sue squame ascellari. L’ultimo goblin invece si dispone a coprire il fianco lasciato scoperto, cercando di arginare quel primo assalto nemico, infarcendo il tutto con gutturali suoni della loro voce che essi possono solo ipotizzare essere bestemmie e imprecazioni. I draghi non sono i benvenuti in quella tana e i goblin hanno deciso di metterlo in chiaro fin da subito! Mappa Iniziativa e azioni X tutti
  14. Arcimaghi, Colossi Leggendari, Oracoli… tutto ciò che non si è mai visto nemmeno di striscio a Biadagialla, dove l’istruzione scolastica è un privilegio ancora per pochi. Questo fangoso borgo sorge ai margini della Valle Splendente, lontano più di ottanta chilometri dalla città più vicina, un esperimento di espansione che però si è rivelato più un fastidio per i suoi beceri e chiassosi abitanti, cioè voi. Questo almeno finchè una serie di minacce più concrete non si è palesato a minacciare il vostro villaggio. Anche gli avventurieri più scarsi potrebbero risolvere la situazione in mezza giornata, ma in loro assenza dovrete fare di necessità virtù, armarvi di tutto ciò che il vostro modestissimo villaggio dispone e prepararvi a diventare voi stessi degli eroi popolani! Ma riuscirete a sopravvivere per il tempo necessario per far emergere i vostri (molto ben sepolti) talenti? PbF leggero e non impegnativo, lunghezza da avventura breve (suppongo terminerà al livello 5 o 6 al massimo), ironico ma dai toni fiabeschi e dark - comunque curato - per chi ha la pastorizia ancora attaccata agli stivali e l’ignoranza sulle dita che premono nella tastiera. Molti posti lIberi, la massa è massa sennò era ancora più fregata. Accetterò un minimo di OTTO giocatori attivi, ma non ho problemi a gestirne fino a una dozzina (ho precedenti in merito). L’avventura avrà un suo capitolo 0 di preparazione per permettere ai pg di relazionarsi tra di loro e scremare chi è abituato a mollare dopo due post, oltre a dare tempo per chi preferisce entrare nel capitolo 1. Ad ogni modo mi prenderò la briga di escludere dalle iscrizioni chi si presenta in ogni topic di iscrizione per poi mollare subito ad ogni pbf o chi non ha buoni precedenti nei gruppi. Capisco le difficoltà al di fuori dello schermo, ci mancherebbe, ma dopo 3-4 volte io la conto come recidiva. E' necessaria l'iscrizione sul gruppo discord che aprirò. a parte semplificare di molto le comunicazioni di servizio, lì metterò anche il tiratore di dadi. Sì, ognuno tirerà i propri dadi in gioco. Ritmo di post di un checkpoint ogni 2 giorni (come detto, ritmo più leggero rispetto al mio solito) al termine del quale l'azione avanzerà, alla luce delle votazioni a maggioraza del gruppo, delle iniziative prese e dei turni effettuati. Sto inoltre elaborando la città con i relativi png, a beneficio di chi voglia inserirsi in un nucleo familiare o voglia egli stesso prendere il controllo di un personaggio (sarà comunque tutto abbozzato, per comodità generale). Detto questo… proletari di tutto il mondo, unitevi! Ah giusto, i dettagli tecnici! Biadagialla e il suo cast
  15. Mondravexis Sbuffo un pò di esalazioni venefiche dal muso Pensa di buggerarci così facilmente? E' pazzo! penso, per poi rispondere Levare le tende nel caso causiamo problemi? rido, mostrando i miei denti Siete alquanto sicuro di voi, Direttore! esclamo, per poi ergermi in tutta la mia statura Credi che la tua lingua lunga ti salverà la vita? Non siamo qua per stare ai tuoi sciocchi giochi! Creature non morte hanno minacciato gli innocenti al di fuori della foresta! tuono Non vi è gioco che possa giustificare un simile sopruso e il solo fatto di cercare di comprarci con promesse di potere è una prova per me sufficiente della vostra malizia! ringhio, per poi rivolgermi a Gixcaririxien e Narguldrid Per quanto mi riguarda possiamo radere al suolo questo posto e ridurre in poltiglia questi zombie. La nostra missione è di fermare la minaccia per le persone appena al di fuori della foresta... e ben venga se nel procedimento aiutiamo anche i nostri ultimi amici fatti dico, riferendomi ai coboldi ma non menzionandoli direttamente Siete con me, compagni della Nuova Alba? dichiaro, pronto a far calare... o per meglio dire, esalare, giustizia sul Direttore. Sotto forma di un soffio venefico, preferibilmente.
  16. DM La scoperta del fatto che i draghi sono intelligenti prima sorprende e poi spaventa Frodegario Pascolari, abbastanza da farlo inciampare in due occasioni diverse nel corso della sua fuga disperata dallo sguardo omicida di Xrovinsharaz. Hedec annuisce lentamente con il capo, mentre ascolta il piano proposto dai draghi ed elaborato più nel dettaglio dal drago verde In questo caso io e Zundirth rimarremo in volo, ad alta quota, al limitare della sua vita. Così non dovrebbero poterci notare. Vedete di non fare c*****e altrimenti giuro che- si interrompe quando Dralium raggiunge il gruppo, anch’egli orfano del suo cavaliere. Gli occhi di Hedec si dilatano in quel promemoria della scarsa risposta da parte delle reclute a quell’addestramento. Quando il drago atterra, egli lo raggiunge a passo di marcia Come ti chiami, faccia di m***a? al che egli parrà comunque pronto a rimpiazzare il nome del nero con uno più comodo e umiliante Balle, d’ora in poi sei il soldato Biancaneve. Ti piace questo nome? Beh, c’è una cosa che non ti piacerà, soldato Biancaneve! Non si serve il piatto draconico nazionale, né il kuo-toa fritto, né il chuul allo scoglio alla mia mensa! Vedi di rimetterti in carreggiata con gli altri, altrimenti ti rispedisco nel buco del c**o della dragonessa che ti ha partorito! tuona. Una volta concordato che la strategia migliore è quella di attaccare nottetempo, è facile per i draghi e Zekaun aggiornare il loro collega di colore (nero) e illustrare la strategia pensata per la notte. Un rapido giro delle botteghe, tra sguardi sospettosi e spaventati, non dà quindi al gruppo nuove risorse da mettere in campo, ma allieta almeno di qualche minuto la lunga attesa per la nottata. Quando il sole tramonta e le stelle iniziano ad affacciarsi nel firmamento, il gruppo parte alla volta della collina dove si trova l’ingresso principale dei goblin, con Zekaun ancora saldamente tra gli artigli del ghignante Zundirth. Seguendo il suggerimento di Gixcaririxien, il gruppo prova quindi perlustrare la collina in cerca di ingressi secondari, ma la ricerca si rivela infruttuosa. O quella banda non sembra davvero disporre di un piano di fuga aggiuntivo (vuoi per eccessiva sicurezza o stupidità) o essi sono stati in grado di nascondere per bene i propri segreti. Trovare l’ingresso principale, invece, è assai più facile. Esso sorge sul fianco meno pendente della collina, la grotta di ingresso poco più ampia di un uscio domestico e decisamente più bassa (ideale per il passaggio di creature medie) mentre al suo fianco sono visibili due totem formati da teschi animali sovrapposti, le orbite brillanti di luce fiammeggiante. E’ in quel frangente, dopo che il gruppo si è disposto a formare un ventaglio attorno all’ingresso, che Xrovinsharaz crea la sua illusione tramite il suo oggetto magico. Sebbene la sua idea di un carro che schiacciava una persona fosse ben radicata nella sua mente, la limitazione di spazio a disposizione ha ridotto di molto la portata dell’evento, visualizzando all’ingresso un halfling schiacciato da una carriola carica di mele. La voce usata dal drago ha quindi dato una inflazione assai mascolina e rettiliana al povero malcapitato, in una interpretazione che forse sarebbe potuta essere migliore in altre circostanze. E’ forse questo dubbio a rendere la mezza dozzina di goblin che escono assai guardinga, con due dei loro membri, vestiti con armature meno raffazzonate e armati di scimitarra, a latrare ordini nella loro lingua natìa agli altri quattro, più gobbi e incurvati sotto il peso delle loro armi di bassa lega. Due di essi avanzano verso l’halfling ferito, facendo strusciare le punte delle lame arrugginite sul terreno. Altri due rimangono invece guardinghi posizionandosi oltre i totem, assumendo una postura da guardia e imbracciando ognuno un arco corto con delle frecce sbeccate. I goblin E purtroppo per gli aspiranti Draghieri, i goblin scoprono quasi subito l’inganno. Un grido belluino di quello in testa allerta tutta la piccola brigata, la quale però sembra pronta a combattere, piuttosto che a fuggire. Uno dei due scout alla porta raglia alcuni ordini e i due goblin armati di arco si allontanano per verificare i fianchi dell’area, mentre i due armati di lame arrugginite si mettono i posizione difensiva, guardandosi attorno. Le grida degli arcieri richiamano ben presto l’attenzione su due degli assalitori e sia Gixcaririxien che Dralium vengono fatti oggetti di un tiro di frecce, con il drago nero particolarmente sfortunato nell’essere trafitto in una membrana della sua ala destra, la quale perde un piccolo rivolo di sangue. L’imboscata è stata scoperta! Mappa Iniziativa e azioni X tutti
  17. Mondravexis Sollevo gli occhi al cielo sentendo le parole di Narguldrid Per tutti i tesori! Sapevo che quelli bianchi erano i membri della nostra razza meno arguti, ma il suo uovo deve essere caduto dal nido diverse volte! penso, cercando di farmi forza al pensiero di non essere però solo con lei. E per fortuna Gixcaririxien si dimostra prudente nel suo approccio, proprio come intendo fare anche io. All'arrivo in quella radura dove pure una folla di zombie ci attende, impiego più di qualche secondo per mantenere il contegno e trattenermi dal dare subito sfogo alla mia giusta punizione per quell'aberrante spettacolo Tsk sbuffo a quelle offerte, soffiando un lieve filo di gas nocivo dalle narici Abbiamo già visto in che cosa consistono i vostri doni! Peccato che l'orco non possa più farne uso, ridotto com'è a una poltiglia! dichiaro Narguldrid, considererei con attenzione l'idea di accettare quel mazzo di fiori. Non mi stupirei se dentro vi si trovasse qualche cadavere! faccio per presentarmi, ma Gix puntualizza una cosa molto giusta e rimango quindi in attesa della risposta della creatura, non senza però apostrofarla come si deve Questi non morti sono un male in questa zona. A meno che non leviate le tende per sempre da questa foresta, dubito ci sia qualcosa che mi possa interessare! ringhio.
  18. DM BOTTE! BOTTE! BOTTE! gridano i più giovani abitanti di Vinhas, mentre Frodegario Pascolari e il Sangio iniziano a studiarsi, camminando di lato e compiendo un cerchio tra di loro, l’allevatore di pecore che impugna il proprio sottile bastone con entrambe le mani, mentre il secondo si spacca la bottiglia (vuota) in testa, per poi impugnare il moncherino affilato AHIA! Che mi ci sono fatto male! Che ora però tu la pagherai! esclama l’avvinazzato, iniziando la colluttazione dal tono drammatico. Questo almeno finchè Gixcaririxien non ruggisce e soffia fuoco al cielo, gettando la popolazione nel panico AHHHHH!!! CHE I DRAGHI CI SONO INC*****I! CHE CI MANGERANNO TUTTI!!! urlano i villaggeri. Le donne iniziano a strillare, i bambini a piangere e gli adulti ad abbracciarsi, perfino il Pascolari e Sangio. La voce di Zekaun, per fortuna, riesce a imporsi su quelle dei presenti, portando a una più placida calma gli abitanti di Vinhas i quali, dopo aver lanciato varie occhiate preoccupate ai draghi, iniziano a tornare alle loro faccende. L’unico a porre un’ultima domanda è l’anziano Frodegario Pascolari, il quale si rivolge direttamente all’elfo Che magari posso pure passarci di sopra con di sotto alla questione della pecora che mi si manca, ma che magari potrebbe essere in interesse per una monta del suo animale ad una delle mie pecore? Che magari ci potrebbe venire fuori una pecora d’argento che vola che ci sarebbe una cosa che potremmo vincerci ogni concorso, sa spiega, indicando Shaggar. Solo quando la calma è ristabilita, Hedec si intromette nella situazione. Ma ligio al suo ruolo super partes, parla il minimo possibile Prendete la vostra decisione sul come e sul quando e gestitevi i tempi come c***o ritenete opportuno opina. Alla luce di quella elegante indicazione, i draghi e il cavaliere elfo erano liberi di esplorare Vinhas come meglio ritenevano, oltre ad approntare (se lo desideravano) un piano d’azione. Per chi si infila (o cerca di infilare il muso) a “Il chiodo rovente” Per chi si infila (o cerca di infilare il muso) a “Cassaforte Straordinaria di Gylex” X tutti
  19. La presenza di quattro draghi e due cavalieri (contando pure gli ora silenziosi Zundirth ed Hedec) è sufficiente a richiamare via via gran parte della popolazione, le poche persone che vengono ben presto raggiunte da un’altra dozzina di presenti, tutti accomunati dallo sguardo perso nel vuoto, un abbigliamento povero e il fatto che gran parte di loro sono scalzi, con duroni dei piedi che probabilmente potrebbero competere in durezza con l’adamantio. I villaggeri presenti nella piazza hanno bisogno di più di qualche minuto per smettere di osservare i draghi e quindi radunare le menti più raffinate tra di loro per fornire a Zekaum e Shaggar le informazioni necessarie Che ci penso io! prorompe infine il grassone in salopette e scalzo, rigirandosi tra le labbra la sua spiga di grano Che io che sono Crisippo ci ho fatto le scuole buone, a differenza di voi bifolchi! grugnisce. A quel punto però si prende più di qualche secondo per battere il piede al ritmo della bandola di Zekaum e accompagnare il tutto con un battito di mani Oh sì, che tu la conosci la canzone “Vendemmiando al chiaro di lun”-ah già, il racconto bercia. A quel punto si schiarisce la voce Allora noi ci siamo partiti con grande deterriminazione e fiduciosa nella missione di liberare Untino, che è il nipote di Untone, oltre alla piccola Piattola, che è la figlia del conciatore esordisce Eravivamo un gruppone di valorosi contadini, avevamo armati fino ai denti, poi. Falci, forconi, torce e pure i denti d’oro del vecchio Girlo. Che quindi eravamo convinti di poter sconfiggiare qualsiasi sfida ci ci si presentasse. Che però noi ci siamo giunti alla tana dei goblin, siamo subito notato che le nostre informazioni erano strane, colpa di averci forse fatto fare la vedetta a Sangio, l’ubriacone del villaggio si gratta la nuca La tana si dimostrata avere un intricato labirinto sotterraneo, con passaggi stretti e larghi e insidie nascoste sia sopra che di sotto. I goblin avevano più numerosi di quanto ci si che potessimo aspettassimo, erano organizzati e prontissimi con trappole ingeniose. I goblin sembravano avere essere e conoscere ogni angolo della loro tana. Forse perché che ci vivono. E erano preparato un'imboscata per ogni passo che avrebbimo fatto. Le loro frecce pungenti e le trappolerie ci hanno causato numerose ferite e ci sono costretti a ritirarci, lasciando i goblin ancora aventi nella loro tana Il resto dei popolani annuiscono d’assenso Portate la giustizia! E riportatacci loro quei poveri bambinelli! esclama una donna dai capelli neri e ricci, la quale viene quindi oltrepassata da un paesano moro, dal naso adunco e avvolto in una mantellina di lana A proposito della giustizia! esclama, rivolto ai draghieri Che io sono il Frodegario Pascolari spiega E ci chiedo la giustizia perché quel figliaccio di una orchessa del Sangio ha rubato una delle mie pecore! tuona, sventolando un sottile bastone di legno. A quel punto un avvinazzato grasso e ciondolante, dal naso rubizzo, emerge sventolando una bottiglia di vino Shhoono shtronzellateh! esclama Che io non ci ho avuto hienthe a che fare con le pecoreh del Pashcolari! gracchia. Frodegario Pascolari però non pare di questo avviso Che quindi tu ci neghi che l’altra sera eri vicino allo confine dello mio recinto? Che ti ci hanno visto la Lanna e il Girlo e Pustolino oltre al mio figlio Flurio! E che quella sera ce l’ho sentito pure io che dalla tua casa ci veniva un sospetto odore di arrosticini! Io che ci chiedo l’indaghine ai cavallieri! ringhia. Sangio ciondola per qualche secondo Le tue narici mi sha che non ci funzionanoh, Frodegario! Che mi ci metto ioh a shishtemartele a shuon di pugni! esclama, ruotando i pugni davanti a sé mentre i giovani del villaggio già si dispongono attorno a loro al grido di BOTTE! BOTTE! BOTTE! l’attenzione dei popolani sembra essere stata distolta dai cavalieri, sebbene essi abbiano ricevuto molte (sgrammaticate) informazioni. x tutti
  20. Mondravexis L’improvvisa allucinazione con quello spettacolo circense mi vede dapprima confuso, quindi furente Ora basta! penso, iniziando a caricare la mia sacca velenifera per esalare un soffio come non se ne è mai visto prima… ma a quel punto l’illusione scompare. Niente più cavaliere, tanto che penserei che esso non sia nemmeno esistito, non fosse per la pergamena incantata e le parole di Twik Come? Ah, certo… ma c’è ancora molto da fare! dichiaro, confuso e irritato. Allungo una zampa per afferrare la pergamena e con pochi movimenti ne riesco a intuire il funzionamento Un invito aperto spiego ai miei compagni Potrebbe essere una trappola. Io di certo ne preparerei una se potessi, a meno che non si sentano talmente superiori da osare giocare con noi opino E’ chiaro che se dobbiamo vedercela con questi figuri, questo “faccia da circo” ipotizzando sia lo stesso dell’orco che abbiamo incontrato, allora converrebbe provare a seguire queste indicazioni. Che esse ci conducano da lui o da dei suoi scherani, di certo potremo capirne qualcosa di più propongo E’ un cambio di programma, ma potrebbe anche funzionare penso.
  21. DM Il termine degli improperi contro Xrovinsharaz corrisponde all’arrivo di Zekaun, il quale bofonchia i suoi saluti mentre finisce la sua colazione Bene! Guarda, guarda! commenta il nano, ignorando i draghi e dirigendosi verso il mezzelfo, fino a pararsi di fronte a lui Abbiamo una persona importante qui, un principe, il soldato Azzurro! esclama Io ammiro le persone che sanno prendersi il loro tempo commenta, per poi annuire Sì, sì! Tu mi piaci, vieni alla mia montagna che ti faccio sc***re mia sorella! esclama, per poi assestare un pugno sul fianco destro di Zekaun, appena sotto le costole, all’altezza della milza. Un colpo volto non certo a uccidere e nemmeno a incapacitare, ma quel tanto che basta per piegare il giovane cavaliere e portarlo all’altezza del Capo Istruttore, il quale ricomincia con il suo fiume di insulti BRUTTO SACCO DI M***A ELFICA! IO TI METTO SOTTO! TI FACCIO UN C**O COSI’! tuona, per poi puntargli il dito contro più e più volte QUI TU NON RIDERAI! QUI TU NON PIANGERAI! QUI SI RIGA DRITTO E BASTA! TI FACCIO VEDERE IO! urla, per poi fargli cenno con il pollice Alzati in piedi e tirati su! esclama Datti subito una regolata, amico mio! Sennò ti svito il cranio e lo do da mangiare al mio drago! Zundirth sbuffa, come a confermare le parole del suo cavaliere. A quel punto il Bronzeborn si avvicina proprio al suo compagno di battaglie e ne sale in groppa Andiamo! Non perdiamo ulteriore tempo! ordina. Con un possente colpo di ali, talmente forte da generare una raffica di vento in direzione dei presenti, il possente drago di bronzo si leva in cielo, spianando la strada al gruppo. Il viaggio dura circa quattro ore, permettendo al gruppo di draghi di sgranchirsi ampiamente le ali mentre sorvolano le ampie aree a ovest di Orlanis, principalmente composte da brughiere e zone collinari, puntellate di piccoli villaggi. Sebbene diverse siano le città della nazione, la tradizione popolare ancora forte, anche se negli ultimi anni i più giovani stanno lasciando le aree rurali per concentrarsi verso le città, in cerca di fortuna. Vinhas è un esempio di ciò, un piccolo borgo di circa una cinquantina di anime distribuite in poco più di una dozzina di case in legno e pietra, dal tetto di paglia o di terriccio, laddove un paio di famiglie di halfling hanno insediato le loro dimore direttamente nella collina. Vinhas Hedec atterra nei pressi di quella che è la piazza… o perlomeno l’area centrale attorno alla quale vengono sbrigati gli affari cittadini e dove si trova il pozzo principale I DRAGHI!! esclama un anziano sdentato, affacciato alla finestra della sua mansarda, sventolando un bastone Muoriamo! Tutti muorti! La rovina è sù per noi! urla, per poi essere apostrofato da un fischio di un grassone a piedi nudi, in salopette e con una spiga di grano in bocca Aiò! Amos! E stattene zitto! Questi sono i cavallieri! Le persone che ci possono fare l’aiuto contro i pelleverde! esclama. Alcuni villaggeri sembrano interrompere le loro attività, all’arrivo di quella spedizione dei Draghieri: una vecchia con un fazzoletto in testa e una gerla d’acqua sopra la testa, un paio di bambini sporchi di fango, un uomo che impreca parecchio mentre porta dei panni a stendere sul filo vicino a casa. Il maniscalco locale invece non smette di battere sulla sua incudine, scandendo il tempo. Solo due insegne sembrano distinguersi nella massa di case: il maniscalco, la cui attività si chiama “Il chiodo rovente” e una bottega, dal nome di “Cassaforte Straordinaria di Gylex” Per chi si infila (o cerca di infilare il muso) a “Il chiodo rovente” Per chi si infila (o cerca di infilare il muso) a “Cassaforte Straordinaria di Gylex” Hedec rimane in silenzio, lasciando al gruppo l’azione. Essi sono già capi di loro stessi, fosse anche solo per quella missione. x tutti
  22. Mondravexis Il ritorno di Narguldrid con la cena è un momento assai gradito e, mentre i coboldi si prodigano a cuocere il baccanale, mi rivolgo a lei badando a tenere a portata d'orecchie il solo Gixcaririxien Abbiamo parlato con Twik mentre eri a caccia inizio Ci ha aggiornati circa il problema dei putridi, il modo in cui loro definiscono i non-morti. Al momento la nostra migliore pista è quella di dirigerci all'enclave dei druidi che un tempo proteggevano questa foresta, ma che non si vedono da un pò di tempo. Temo il peggio, ma dobbiamo verificarlo di persona illustro Oltre a ciò Twik sperava di spronare una guerra di conversione contro le popolazioni non scagliose in zona, ma lo abbiamo dissuaso. Essi possono portare immenso rispetto e timore reverenziale nei nostri confronti, ma penso sia meglio farsi amici i vicini, piuttosto che combatterli Specialmente in questa situazione di guerra penso. Quindi aggiungo Dato il territorio, sto valutando di poter stabilire una tana qui, tra un impegno e l'altro con la Nuova Alba, se non altro per fare da garante di pace. Twik e i suoi non sono cattivi di per sè, ma la zona ha bisogno di un pò di sicurezza in più Una che io di certo posso garantire. Mi godo il riposo del giusto e di certo sembra che le energie mi serviranno ben presto, tra gli accorati appelli di Twik. Ma prima di tutto devo calmare il sacerdote Calma, Twik! Un problema alla volta! ringhio Chi uccide putridi potrebbe essere un alleato, questo andrebbe verificato quanto prima. Magari un druido è riuscito ad arrivare fino a qui? ipotizzo, cercando sostegno nei miei compagni di viaggio Magari uno di loro può andare a verificare? O è meglio rimanere uniti? Decisioni, decisioni.... Quindi torno dal sacerdote Dì ai tuoi guerrieri di posare le armi, verrò personalmente a vedere questo figuro decido, per poi muovermi in direzione dell'ingresso e scrutare infine il misterioso cavaliere Un messaggero? penso, confuso. Noto la pergamena, quindi cerco di ergermi in tutta la mia statura Il mio nome è Mondravexis, figlio di Vossirtath, figlia di Kallionastiryne! declamo E rappresento la Nuova Alba! Chi sei tu che osi giungere al cospetto di chi protegge questa enclave? Spiega le tue ragioni o la testa non sarà l'unica parte che ti mancherà alla fine di questo incontro!
  23. DM Hedec scuote la testa alle domande del drago d’argento e di quello rosso No! Troppo comodo! Che cosa dovremmo fare, portargli pure la colazione a letto? Se essi saranno assenti per la missione, ci penserò io a loro! tuona il nano D’altro canto, è chiaro che questa è una occasione importante anche per voi singoli draghi! spiega Ci saranno momenti in cui sarete separati dal vostro compagno o, nella peggiore delle ipotesi, che esso sia pure morto. In quel caso dovrete essere in grado di prendere decisioni rapide, cruciali e fondamentali per la vostra sopravvivenza e la riuscita della vostra missione illustra Hedec, prima di notare Xrovinsharaz e fermarsi davanti a lui I tuoi genitori hanno deposto anche uova normali? domanda Se sì, si saranno pentiti di averti fatto. Tu sei così magro che stavo per scambiarti per uno yuan-ti! ringhia. Passa di nuovo in rassegna i tre draghi, con un’espressione che sembra esprimere solo la più assoluta sfiducia nei loro confronti Beh, voi ho, voi sfrutteremo! dichiara mentre il suo drago continua a fissarvi La vostra missione torna quindi a illustrare il Bronzeborn E' quella di raggiungere il villaggio di Vinhas, nelle colline limitrofe a est, a mezza giornata di volo da qui. Si tratta di poco più di un borgo, abitato da poche famiglie, ma di recente ci sono stati due rapimenti ad opera di una banda di goblin che paiono abitare sulle pendici delle colline, all’interno di una grotta. I villaggeri hanno trovato l’ingresso nel corso di una spedizione di salvataggio, ma sono stati costretti alla fuga dopo che due di loro sono morti poco dopo il loro ingresso, respinti dagli abitanti a quel punto la voce cavernosa del grosso drago di bronzo Zundirth si intromette nel discorso Ho già perlustrato l'area ieri notte. Io non posso entrare in quei tunnel, ma voi piccole lucertole siete ancora in grado di strisciare all’interno con facilità fa un cupo rumore con la gola, che i draghi possono riconoscere come una risatina. A quel punto Hedec prosegue Vi accompagneremo per presidiare l’ingresso, ma questa missione dovrete svolgerla per conto vostro. Noi sovrintenderemo, ma il comportamento da tenere sarà a vostra discrezione precisa Sarete in esame ad ogni secondo, sia chiaro ringhia Ci sono domande? Altrimenti a voi la scelta su dove dirigervi: se al villaggio o direttamente alla grotta. x tutti
  24. Capitolo Zero - L'addestramento dei Draghieri La fortezza di Orlanis è un imponente complesso difensivo situato su un'altura strategica a strapiombo sul mare Occidentale, circondato da possenti mura e torri di guardia, rappresentando un simbolo di potenza e sicurezza sia per coloro che abitano i villaggi limitrofi che le sue forze all’interno, dedite all’addestramento e alla crescita dei futuri Draghieri. Non stupisce quindi se, per ospitare i più di duecento tra draghi e cavalieri, le proporzioni di questa struttura siano imponenti, con soffiti alti e portoni tali da consentire l’accesso anche ai più anziani draghi esponenti, i quali possono decidere dove porre le loro tane. Ampie nicchie sono difatti disponibili alle basi delle mura, all’interno di stanze interne dove i draghi sono liberi di “arredare” le proprie stanze o, per chi preferisce un ambiente più selvatico, porre la propria tana all’interno di una delle depressioni interne dello strapiombo. La scogliera, difatti, nel corso degli anni (e dei soffi) è divenuta sede di un piccolo complesso di gallerie. I draghi marini possono infine godere pienamente del mare e della costa distante poche miglia da Orlanis. Quanto ai fidati compagni e commilitoni, umanoidi per la maggior parte, le caserme sono il luogo di ritrovo per la maggior parte di essi, con l’opportunità di guadagnare alloggi privati via via che il loro rango aumenta all’interno dell’ordine. All'interno della fortezza, non mancano comunque diversi edifici funzionali come biblioteche, arsenali, stalle e magazzini per rifornimenti. Questi edifici sono disposti in maniera strategica per facilitare la difesa e fornire un supporto logistico alle truppe stanziate nella fortezza, oltre a disporre di ingressi riservati per i draghi (in particolar modo nella biblioteca per quelli più studiosi. Al centro della fortezza, si trova un grande bastione, un punto di riferimento visibile da ogni angolo della struttura. Questo bastione funge da punto di comando e rappresenta il cuore della difesa di Orlanis. Le strade all'interno della fortezza sono ampie e ben pavimentate, consentendo un facile movimento delle truppe e dei rifornimenti. Le aree aperte sono utilizzate per addestramenti militari e per raduni delle truppe. E’ proprio in uno di questi spiazzi, in un freddo mattino di novembre, che venite convocati…. O per meglio dire buttati giù dal letto con la sveglia del gallo. Come in ogni regime militare, la vita è scandita da ritmi chiari e sia draghi che umanoidi sono chiamati a rispettarli: tutti giù dal letto e brande e tane rifatte in due minuti. Dopodichè igiene personale, con le docce calde per gli umanoidi e il mare Occidentale freddo per i draghi. A quel punto colazione con ciò che i draghi sono stati in grado di catturare il giorno prima nel tempo libero o con avanzi di cacciagione (cervo e cinghiale) da parte dei più anziani, mentre per gli umanoidi il menù prevede quel giorno pane caldo, burro, miele e latte. Infine armature e armi indossate per chi può permettersele e ritrovo al cospetto del sergente istruttore assegnato per quel giorno al gruppetto, che per loro sfortuna è anche uno dei più severi. Hedec Bronzeborn, un veterano di molte battaglie e figlio di uno degli Anziani, Gognen Bronzeborn, uno dei pochi ancora in vita che contribuirono alla fondazione dei Draghieri. Hedec Bronzeborn Il nano pare particolarmente nervoso e irritabile. Quando i primi draghi arrivano per disporsi in fila, egli non perde tempo a presentarsi, facendo subito intendere che egli non sia tipo da ammettere repliche, camminando tra i loro ranghi mentre la sua armatura pesante lo accompagna con un pesante clangore Io sono il sergente istruttore Bronzeborn, vostro Capo Istruttore! Da questo momento potete parlare soltanto quando vi sarà richiesto, e la prima e l'ultima parola che dovrà uscire dalle vostre fogne sarà "signore"! Capito bene, luridissimi vermi? gli occhi del suo massiccio e robusto drago di bronzo Zundirth (taglia Enorme), appostato al centro dello spiazzo, scandagliano i presenti come se potessero trafiggere. Il nano quindi continua a parlare, aspettandosi una risposta unanime dai suoi allievi Ah, che cavolo, non vi sento! Rispondete come se le aveste davvero! li incita Se voi signorine finirete questo corso... e se sopravviverete all'addestramento... sarete un'arma! Sarete dispensatori di morte e pregherete per combattere! Ma fino a quel giorno... siete uno sputo! La più bassa forma di vita che ci sia nel globo! Non siete neanche fottuti esseri umanoidi o draconici, sarete solo pezzi informi di materia organica anfibia comunemente detta "merda"! Dato che sono un duro non mi aspetto di piacervi... ma più mi odierete più imparerete! Io sono un duro però sono giusto! Qui non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come elfi, mezzelfi, goblin e orchi! Qui vige l'eguaglianza: non conta un c***o nessuno! I miei ordini sono di scremare tutti quelli che non hanno le palle necessarie per servire nel mio beneamato corpo! Capito bene, luridissimi vermi?! tuona Oggi la vostra vita avrà una scossa, non ho intenzione di vedervi tirare soffi in aria o incantesimi contro bersagli. E’ ora di farvi andare in una vera battaglia! Non mi importa se dovrebbe essere l’esame finale, se siete scarsi allora tanto vale liberarsi subito di v-…. Ma dove c***o sono la maggior parte di voi? Gixcaririxien, dov’è il tuo cavaliere? E’ ancora al cesso? Tleughesshaggar, dov’è il tuo? E dove si è cacciato quel ritardatario cronico di Xrovinsharaz? Sarà mica ancora a mangiare? x tutti
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