Vai al contenuto

TartaRosso

Circolo degli Antichi
  • Conteggio contenuto

    522
  • Registrato

  • Ultima attività

  • Giorni vinti

    3

Tutti i contenuti di TartaRosso

  1. Porto la mia esperienza con i PbA più che con DW. Contravvenendo, in buona parte, al mio stesso consiglio di portare esempi concreti . In pathfinder Fenix85, quello che tu dici riguardo il passare dalla fiction alle meccaniche è proprio quello che DW vuole evitare. Sostanzialmente ad una specifica azione corrisponde un solo e specifico effetto meccanico. In DW il limite è . . . la fantasia. Che attenzione, in se non è necessariamente un vantaggio. E' secondo me una caratteristica diversa dei due giochi. In DW un combattimento lineare come si trova in molti altri gdr (e spesso in pathfinder) risulterà noioso. In pathfinder risulterà molto più avvincente perchè avrai scelte tattiche di tipo meccanico, spesso ma non sempre a scapito di scelte tattiche in fiction. Invece risulterà emozionante un combattimento particolarmente cinematografico dove si cerchino di sfruttare tutte le caratteristiche dell'ambiente e degli avversari. Perchè le mosse non si metteranno in mezzo alla narrazione. Uno si baserà sulla narrazione libera e cercherà di sfruttare la situazione al meglio senza pensare alle conseguenze meccaniche. Poi quando della meccanica è necessaria allora si interverrà con mosse piuttosto generali e flessibili. Cerco ri riformulare ulterioermente con altre parole questa differenza fra Pathfinder e DW. In pathfinder in un combattimento cinematografico, spesso ti si metteranno di mezzo le meccaniche. Proprio perchè le meccaniche non sono generali e flessibili ma specifiche. Non penso che questo sia un male, penso che risulti in due tipi di gioco diverso. Sinceramente, se dovessi criticare pathfinder non lo criticherei certo per il combattimento, che probabilmente è una delle cose meglio oliate. Le mie critiche sarebbero altre. Ritorno ulteriormente su quello che dici te. Cioè che non ci sono opzioni. Quello di avere opzioni esclusivamente nel racconto e non nelle meccaniche può anche essere visto come un difetto. La sensazione che si ha giocando è decisamente diversa e può non piacere (non che dare dei problemi). La centralità del "dramma" e della "cinematograficità" nelle scene viene poi data da un altro elemento. Dal fatto che con un 6 o menoil master deve fare delle mosse dure che non sono giustificate da qualche fenomeno "fisico" consequenziale ma dalle conseguenze narrative del tiro di dado. Il gioco richiede un po' più di tempo rispetto ad altri per essere maneggiato a modo. Mi riferisco in particolare rispetto a tanti altri giochi indie. E ovviamente deve piacere il genere di gioco che viene fuori nel combattimento. C'è a chi piace più quello stile pathfinder. Questa cosa può essere vista come un difetto. Infatti se lo uso in maniera lineare il combattimento risulterà facilmente noiso. E' venuto fuori anche il discorso sulla correttezza del master. Non credo che sia questo il topic dove affrontarlo ma DW ha altri elementi che portano il master a cercare di essere equo con i personaggi. Se vuoi posso parlarne in un altro topic. Diciamo che lo mettono all'interno di un percorso mentale che lo porta a cercare di essere equo e all'interno di questo contesto anche difformità di senso estetico fra master e giocatori (che necessariamente esisteranno) non dovrebbero risultare troppo pesanti. Poi le eccezioni esistono sempre. Insomma io fossi in te farei prima una prova con qualcuno che lo ha usato per un po' la farei. Poi può non piacere cosa viene fuori.
  2. Ragazzi cerchiamo di non avvitarci in discorsi un po' generici. Credo che con esempi concreti si possa mettere in evidenza le differenze nel combattimento fra dw e pathfinder senza scadere nel "quale gioco ce l'ha più lungo" . In particolare credo di capire le osservazioni di fenix, che per me hanno un loro fondamento. Ovviamente sì deve vedere di cosa sì sta parlando. Il fraintendimento in questi casi è dietro l'angolo. Con esempi concreti sì rischia menno che succeda questa cosa. Inviato dal mio MK16i con Tapatalk 2
  3. Sentite, non dico che sia completamnte OT ciò di cui state discutendo. Però mi sembra che sia più da PM. Come gioca Zaidar lo potete discutere via PM. Non so non mi sembra che stia apportando cose particolarmente utili come discussione. Vi chiederei quindi di interrompere il batti e ribatti e continuarlo in PM. Grazie.
  4. Il dettaglio della copertina non mi fa impazzire. So che è lo stile di Claudia (Cangini) ma mi ero immaginato qualcosa di diverso per DW (anche se sempre di Claudia). Comunque come sempre in questi casi "De gustibus". Il logo invece mi piace molto. Forse più di quello americano.
  5. Non sono d'accordo con il "combattimento non paragonabile". Dipende cosa si intende. Ammetto che dovrei rileggermi per bene i due interventi in inglese (e non ne ho voglia) ma mi pare che in entrambi si metta in evidenza proprio quelle differenze id cui parla lollapalooza. In partcolare quello di cui parla il secondo articolo. Dice cosa trova divertente in DW e che non trova in pathfinder. Poi che piaccia un gioco o l'altro, bè "de gustibus disputandum non est". Alcune caratteristiche dell'uno o dell'altro sono però "semi" oggettive (dico semi visto che parliamo di giochi). Insomma nei due articoli si mette in evidenza le caratteristiche di DW rispetto a pathfinder.
  6. Continuaiamoa fare pubblicità spudorata a Dungeon World . Sempre in inglese al momento. In questo post l'autrice spiega cosa le piace del combattimento di DW. http://www.1000d4.com/2013/07/25/failure-in-rpgs-and-why-i-love-dungeon-world/
  7. TartaRosso

    Recensione

    Bè quello che dici confermerebbe comunque che ha cercato di fare qualcosa di onesto con i suoi intenti iniziali. Ah e non volevo fare una netta distinzione tradizionale vs resto del mondo (che mi appartiene e non mi appartiene come cosa). Era semplicemente per contestualizzare il gioco. Inviato dal mio MK16i con Tapatalk 2
  8. In questa discussione http://www.dragonslair.it/forum/threads/66403-Sine-Requie-Recensione avevo promesso di parlare di sistemi alternativi per giocare Sine Requie. Come ho già detto, uno che mi era venuto in mente era qurello di modificare le carte di Archipelago ma dato che non avrò mai tempo per farlo passerei direttamente al secondo. Se proprio siete curiosi poi approfondisco (poi magari a qualcun altro viene voglia di farlo veramente ). L'altro sistema è Solum Caeca Ferocia. E' un gioco, basato sul motore di gioco de "Il Mondo dell'Apocalisse" scritto da Luca Ricci di Janus (ex editori, fra l'altro, di Polaris, Fiasco, Lo spirito del Secolo e molti altri giochi). Qua sotto riporto l'actual play (descrizione di gioco concreto) fatto da Renato Ramonda. Spiega qualche meccanica propria del gioco e se conoscete un po' apocalipse world dovreste anche capire il resto.
  9. TartaRosso

    Recensione

    Commento senza aver letto il manuale,con pregiudizio e un po' acido: Toh ha copiato, male, il fate e 10 anni dopo! Ok era uno sfogo/battuta . Commento più ragionato: Di monte Cook ho letto alcune interviste anni fa. Ovviamente so chi è anche solo per fama. Parlerò quindi di quello che penso abbia fatto (scusate i pregiudizi, poi smentitemi in caso). Da quello che descrivi, sembra che numenera sia un classico gdr tradizionale (non c'è nulla di male, e inoltre da Cook non mi sarei aspettato altro) che inserisce alcune meccaniche ormai vecchie di una decina d'anni nella loro forma sistematizzata (probabilmente se sì parla della prima volta in cui sono comparse allora sì parla di periodi ancora anteriori). In particolare mi viene in mente il Fate. Così ad occhio le depontenzia. E non posso sapere se le contestualizzi a modo. Il che non vuol dire che non siano godibili come meccaniche a se stanti. Insomma mi aspetto un gdr tradizionalissimo, con alcuni interventi cosmetici. E anche nel caso che gli interventi siano più profondi, non mi aspetto certo che sia rivoluzionario. Sarei curioso di sapere se le piccole innovazioni che ha inserito gli sono venute in mente da solo (può essere se non si è interessato ad un certo tipo di gdr in questi anni) o le ha spudoratamente copiate. Non cambierebbe il gioco ma cambierebbe la mia visione di Cook . Mi era stato detto che, al di là dei suoi gusti, che sicuramente non sono i miei, era abbastanza consapevole di quello che faceva e non lo faceva a caso (non è difficile trovare cose fatte a caso anche da case editrici famose). Al di là della mia battuta iniziale, non voglio criticare il gioco per il solo gusto di farlo. Semplicemtne mi piacerebbe fosse inserito nel giusto contesto. Avrei poi alcune curiosità. Quanta parte è dedicata a spiegare (al master ma anche ai giocatori) come gestire le sessioni? E da delle indicazioni precise su come masterare o solo consigli generici? Lo chiedo più per curiosità che per un interesse per giocarlo. Visto che penso che il gioco non sia proprio la scarpa per il mio piede (ma magari mi ricredo, chiunque può stupirti).
  10. TartaRosso

    Giochi senza master

    Scusa, non so perchè, non ho letto sfacciata autopromozione. Hai presente l'attenzione selettiva? Ecco, io ho la disattenzione selettiva .
  11. TartaRosso

    Giochi senza master

    Hasi spammare il tuo gioco è assolutament giusto (anche perchè da come lo descrivi è pure bellino) però dichiara di esserne l'autore. So che te lo sei messo in firma e la cosa è grosso modo chiara, però come si dice meglio abbondare.
  12. TartaRosso

    Giochi senza master

    Ah di Archipelago II trovi una recensione qua nella sezione altri gdr ad opera del Fenna e qualche descrizione di sessione fatta da me. Dei giochi masterful/masterless che ho giocato lo trovo quello più autenticamente masterless. Nel senso che i compiti (grazie anche alle frasi di interazione) sono veramente distribuiti in maniera equa fra i diversi giocatori.
  13. TartaRosso

    Giochi senza master

    Scusa la battua Daniele ma è vero il contrario. I bambini giocano da sempre di ruolo senza master e funziona benissimo. Fra questi gdr, come si sa, il mio amore incondizionato va ad Archiplegao II. Si trovano le regole scaricabili online, in inglese. Per qualcuno contiene in poche pagine tutte le spiegazioni su come giocare, per qualcun altro no. Non so. Quando l'ho giocato avevogià giocato un po' di giochi senza master quindi magari ho "integrato" le regole senza accorgermene.
  14. TartaRosso

    Recensione

    Purtroppo non ho il tempo di intervenire su ogni contributo portato alla discussione. Però vorrei spiegare perchè ho postato questa recensione. L'ho postata perchè spesso ho letto che Sine Requie è un gdr innovativo e che è un grandioso gdr horror. Credo che Sine Requie sia un gdr tradizionale godibilissimo (con un'ambientazione che mi piace tantissimo) e che, con il gruppo giusto, possa essere molto divertente da giocare. Però ha un sistema nato vecchio (ed effettivamente gli stessi autori non hanno mai sostenuto che fosse iperinnovativo da quel punto di vista). Con alcuni aspetti del regolamento evocativi (i tarocchi, il combattimento con le membra che saltano) ma molto tradizionali. Ecco ho messo questa recensione/stroncatura, provocatoriamente proprio per sottolineare questo aspetto. Non sono un appassionato di gdr tradizionali ma con i gdr tradizionali ci si può sicuramente divertire. Per un mio vezzo non sopporto che le persone ignorano il panorama di ciò che esiste . Non posso ovviamente costringere tutti a conoscere tutta la scena dei gdr ma posso comunque far vedere (con qualche post qua e là) che esistono diversi approcci al gdr. Poi, quando li conosci, scegli quello che più ti piace. So che è un po' utopistico, specialmente in un ambiente come quello del gdr dove la scena è frammentata e con tante persone che non si interessano neanche di cosa c'è oltre al loro singolo gdr. Ma forse questo è vero per tante altre attività oltre al gdr, cioè che è difficile che la gente si informi su qual è l'intero panorama della propria attività. Nel mio piccolo "combatto" sempre perchè le informazioni si diffondano il più possibile . Insomma quando arriva qualcuno e grida al miracolo mi da sempre un po' fastidio. Al gioco vanno riconosciuti i suoi meriti oggettivi, i suoi meriti dal punto di vista soggettivo del giocatore ma n0on considerarlo ciò che non è. E ora un OT (che se interessa continuo in un altro topic) Dato che l'ambientazione di Sine Requie mi piace (sia per gli aspetti "politici" che per gli aspetti tamarri) mi interessano sempre sistemi alternativi, che siano di mio gusto, per giocare le tematiche di Sine Requie. Un po' di tempo addietro avevo pensato ad usare una versione modificata di Archipelago II (con le carte modificate), ovviamente non avrò mai tempo di creare un gioco del genere e playtestarlo. Magari non ne sono neanche capace ma non facendolo mai rimarrò con l'illusione che sarei stato capce di farlo . Un altro sistema è quello scritto da Luca Ricci (membro di Janus, ex editori di gdr) basato sul motore de "Il Mondo dell'Apocalisse". Se volete in questo caso ho a disposizione una descrizione di una sessione da parte di un giocatore che fa capire anche un po' le meccaniche. La descrizione però è in inglese. Se interessa la posto. FINE OT
  15. TartaRosso

    Recensione

    http://elementifiniti.blogspot.it/2013/08/sine-requie.html?m=1 Recensione (stroncatura forse è più adatto ) di sine requie. Se vi piace la polemica, bè godetevela! Inviato dal mio MK16i con Tapatalk 2
  16. Il discorso è un po' troppo ampio. Comunque salterò mille premesse che andrebbero fatte (si valuta il testo, la giocata? ecc. ecc.). Non considero comunque in verità l'attività del gdr valutabile in maniera oggettiva in senso assoluto. Però una forma di valutazione che ho imparato a prendere in considerazione e che grosso modo seguo è quella che viene fuori dalle discussioni fatte su the forge dal 2001 in poi e che poi si è via via diffusa sempre più (contaminando ambienti del gdr tradizionale). Valuto positivamente un gdr se le regole permettono di ottenere l'esperienza di gioco di cui parla il manulae stesso senza che io debba metterci pezze regolistiche e indipendentemente dalla sintonia e "bravura" (parola alquanto rischiosa) del gruppo di gioco (entro certi limiti, se la gente non vuol giocare, nessun gioco girerà a modo). Credo ci possano essere altri modi pseudo oggettivi (come questo) per valutare un gdr. Io ormai, per le mie necessità di gioco uso questo. Inviato dal mio MK16i con Tapatalk 2 Edit: data la stanchezza sarò stato abbastanza oscuro. Se così fosse Chiedete precisazioni e, in futuro, vi saranno date.
  17. Da quello che scrivo anche qua su dl non è un mistero che non sono un appassionato di giochi tradizionali. E d&d next pare essere un gioco tradizionale senza particolari innovazioni. O quantomeno un gioco che non le implementa a modo. Se d&d next offrisse qualcosa di interessante sarei dispostissimo ad acquistarlo. Maal momento non trovo buone ragioni per farlo. L'impressione che mi da Mearls quando scrive è quella di un immenso pastone. Che prende anche dai giochi "che croprono tutte le procedure" ma mette quegli elementi fuori contesto (che prenda anche da lì è possibile e sensato, visto che mearls è un appassionato anche di quel genere di giochi). Questa cosa mi è stata confermata anche da un mio conoscente, con i miei stessi interessi gdristici, e che ha fatto il playtest fin dall'inizio. Di solito non dice castronerie, quindi mi fido. Ultimamente oltretutto sono usciti tanti di quei giochi che fanno meglio (per i miei gusti) quello che faceva d&d, che veramente anche il più appassionato di d&d che però ami i giochi indie, non può continuare a giocarlo . Vuoi avventure "avventurose"! C'è il fate core (che sto giocando proprio adesso) Vuoi un taglio ancora più d&desco per le tue avventure? C'è dungeon world. Vuoi queste cose ma sei legato alle meccaniche del d20? C'è 13th age (anche se ancora devo capire quanto hanno scritto bene la parte in cui spiegano come creare le avventure, ma il gioco ha tutti gli elementi per funzionare). Vuoi esplorare dungeon come in od&d ma con un supporto per il master come da miglior tradizione dei giochi usciti da the forge? C'è torchbearer. Sei uno straappassionato della parte tattica di d&d (pur continuando a voler giocare un gdr)? C'è la 4' edizione. E probabilmente mi sto dimenticando qualcos'altro. Quindi no. Non aspetto affatto d&d next. E da quello che scrivono e che hanno messo fuori nel playtest probabilmente sarà pure fatto maluccio. Poi magari tireranno fuori qualcosa che mi stupirà. Oppure col marketing, il gioco venderà lo stesso. In fondo anche contenesse, quelli che per me sono, i difetti della 3.5 ma fosse un po' ripulito magari con un buon marketing lo venderanno lo stesso. Inviato dal mio MK16i con Tapatalk 2
  18. Rispondo a balckstorm (mi è saltata la precedente risposta, sono da cell e ora mi fra fatica riscrivere tutto il papiro, se sei interessato chiedi approfondimenti). Di giochi con master a rotazione ne ho giocato uno, ho letto la recensione di un altro e un altro ancora non ha propriamente il master a rotazione ma è interessante. Quello a cui ho giocato lo ha scritto un mio amico appassionato di giochi indie. La matematica e tante altre cose non funzionavano ma la rotazione del master era divertente. Sì parlava di angeli caduti. Prima come master creavi una situazione per cui gli angeli erano caduti e la gestivi e poi ti trovavi ad affrontarla. Non so che fine abbia fatto lo sviluppo del gioco . Un altro gioco è skew di ben Lehman. È un gioco sci fi che parla di un individuo in un mondo che non riesce a comprendere. Lì il master viene scelto a metà sessione. In sostanza prima ti fai dei simpatici film mentali sulle motivazioni del mondo e poi ti vengono stravolte da chi diventa master (che sì è fatto le sue). Il terzo era un gdr in cui la meccanica del cambio di master aveva a che fare con le generazioni dei personaggi da sessione a sessione. Ricordo che mi aveva incuriosito ma ora non ricordo il titolo. Se ti interessa lo ricerco (visto è che uno delle ultime recensioni che ho letto). Inviato dal mio MK16i con Tapatalk 2
  19. Amo i giochi senza gm (o anche masterful visto che i compiti del gm sono distribuiti al tavolo), i giochi dove fare il master è abbastanza leggero (e quindi sì è facilitati a cambiare chi fa il master, e alcuni giochi dove è obbligatorio cambiare il master dopo tot sessioni. Per gusto personale non gioco ormai da tempo a giochi tradizionali dove fare il master è piuttosto pesante. Quindi segno altro. Inviato dal mio MK16i con Tapatalk 2
  20. Mars non credo di riuscire a risponderti in tempi brevi, visto che voglio risponderti in maniera comprensibile. Comunque prima o poi rispondo . Inviato dal mio MK16i con Tapatalk 2
  21. La situazione non è bella ma di sicuro un gioco come pathfinder non vi aiuta (anzi vi ostacola pesantemente per come siete messi). Però spero che dopo la discussione vi "aggiustiate" e riusciate a giocare divertendovi. Il fatto di dare 1 al dado quando sì distrae mi convince poco. Se è un suo modo per forzarsi a stare attento può anche funzionare. Diciamo che funziona se è un suo modo di avere un "promemoria". Ma in verità se non è interessato non ci sono regole di questo genere che tengano. Anzi di solito peggiorano la situazione. Sei stata tu o è stato lui a proporre una cosa del genere? Se è stato lui può funzionare. Se sei stato te ti auguro non ti sì ritorca contro. Inviato dal mio MK16i con Tapatalk 2
  22. Matteo (da semploce utente) sono abbastanza sicuro ch tu possa modiicare il tuo post da solo. Inviato dal mio MK16i con Tapatalk 2
  23. Fra l'altro sicuramente si trovano molti interventi interessanti anche sui forum dell'old school renaissance su questo argomento (come è ovvio ). Però interessandomi principalmente di giochi con design innovativo* (tendenzialmente provenienti dalla chiusa the forge e dal sito story games) non li conosco. Su story games c'è una serie di post dell'autore del solar system sulle tecniche che usa lui per giocare d&d che per distinguerlo da old d&d chiamava "primitive d&d". Quando sono da un pc, se trovo i link li posto. * in verità per me la principale innovazione di questo tipo di design è fare regole facili da gestire in gioco (che non vuol dire non siano articolate). La parte innovativa, di occuparsi di tematiche particolari e di usare tecniche "strane" (cose che non sempre ci sono) poi spesso è una conseguenza di essere in un ambiente che punta all'innovazione. Inviato dal mio MK16i con Tapatalk 2
  24. Sono stato in dubbio se mettere questo post in questa sezione o in quella sulle vecchie versioni di d&d. Mi sembra che parli di argomenti generali ma se i moderatori ritengono debba andare nell'altra sezione, spostino pure. Nel post dove riportavo il link alla discussione di Ben Lehman su old d&d sì è parlato di un post sull'old d&d di Luke Crane. Mi ricordo che quando l'ho letto l'ho torvato piuttosto interessante. Ora non ricordo neanche bene i dettagli, a aprte che parlava di alcune sue sessioni dell'old d&d (e non ho tempo di rileggerlo). Comunque vi riporto il link alla discussione (sempre su google plus). https://plus.google.com/111266966448135449970/posts/Q8qRhCw7az5 Noto una cosa. Il post nasceva dalle sessioni di Crane e del coautore (questa volta autore principale) dal nome scandinavo (che mi fa fatica riscrivere) del nuovo gioco torchbearer. Che guarda caso gestisce proprio quel genere di gioco che Crane descrive, usando regole più moderne (è una versione modificata di Burning Wheel e di mouse Guard). La discussione su g+ sarà sicuramente nata da un interesse reale di Crane per old d&d (anche perché sennò non ci avrebbe scritto un gioco) però che ci sia stata anche un po' la volontà di creare interesse intorno a quel modo di giocare e quindi torchbearer non è da escludere. Che poi, dal mio punto di vista non c'è neanche nulla di male. Pubblcizzare un proprio gioco scribendo cose interessanti (e in cui sì crede) mi sembra un buon modo di fare pubblicità. Inviato dal mio MK16i con Tapatalk 2
  25. Sì scusa hai ragione, la prossima volta chiederò a ben Lehman di interenire . Il TU maiuscolo inoltre mi piace un sacco . Inviato dal mio MK16i con Tapatalk 2
×
×
  • Crea nuovo...