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Bellerofonte

Circolo degli Antichi
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  1. Moggo Din Quanto potrebbe essere difficile trovare Snorri? Alla fine i luoghi che frequentiamo non sono poi così tanti, e le strade principali iniziano a risultarci in qualche misura familiare. "Chissà se tutti i letterati sono così testoni" mugugno ad Andr senza intenzione di ricevere una reale risposta. ... "Snorri!" alzo la mano, affrettando il passo.
  2. Moggo Din "Ha ragione Andr, puoi stare tranquilla. Non è nemmeno la litigata peggiore che abbiamo avuto!" - che strano essere una persona ragionevole. Mi riempie d'orgoglio, anche se forse mi fa sembrare un po' ridicolo. Mi avvicino a Chazia e le metto una mano sulla spalla, insistendo in maniera del tutto innecessaria (ma è così bello essere presi sul serio una volta tanto!) "Snorri è così, è uno che legge un sacco di libri e deve dire sempre la sua. C'è a chi piace che faccia da guida, come me, e a chi no. Dobbiamo provare a essere tolleranti. Non siamo più gli animali che eravamo fuori da Kel Boldar, qui siamo dei rispettabili wandak. Quindi per favore non dargli fuoco mentre dorme stanotte." Le dò una pacca, le sorrido e faccio cenno ad Andr di andare quando è pronto. Spero che la mia rozza imitazione dei Mizpardin sia servita a qualcosa.
  3. Mi aggiungo nuovamente dicendo che ChatGPT ci viene nuovamente in aiuto in questo genere di cose "meccaniche" (forse dovrei scriverci un articolo prima o poi)
  4. Moggo Din "Non credevo avrei ti mai sentito parlare così, Snorri. Non ti avevo preso per...un romantico" C'è un po' di presa in giro e un po' di disgusto nell'ultima parola. "L'altro modo per entrare in un clan è rischiare la vita a combattere demoni nel sottosuolo. Lo chiedessero a me, mi sposerei anche quel pelosone di Andr. HAH!" Guardo Andr per un po' più del dovuto.
  5. Moggo Din "Va bene!...va bene! Non dirò nulla! È solo perché ci teniamo a te, Chazia!" ...e perché non vogliamo che dai fuoco a Kel Boldar proprio ora che ci hanno accettato dentro. "Si vede che abbiamo passato troppo tempo insieme agli umani, eh?" Rispondo a Deljai, boccheggiando un altro po' la pipa. Pensare da nano risulta via via più facile col passare del tempo...
  6. Moggo Din "Ah, l'amore, l'amore...porta solo guai." incrocio le braccia, come se ne sapessi parecchio in materia. "Fai bene, fai bene. Però comunque ci parliamo noi, con il ragazzo. Giusto per fargli capire che non ti deve prendere sottogamba." guardo gli altri, cercando il loro assenso. Non si capisce bene se dobbiamo fargli la ramanzina sul trattare bene la nostra compagna o sullo stare attento ai suoi improvvisi eccessi di calore.
  7. Moggo Din Annuisco a Snorri, sono perfettamente d'accordo con lui. "...e lui? Lui com'è?" faccio gomitino a Chazia, ammicandole malizioso. Una parte di me è sconcertata. Pensavo che alla fine Snorri - papà - e Chazia - mamma - avrebbero superato insieme le loro diversità riscoprendo una forma di amore reciproco. Magari ci scappava anche il fratellino. Ho un po' timore che questa svolta ci allonterà, si sa, una volta che ti accoppi inizi a sparire dai gruppi di amici...
  8. Moggo Din "Uh...e non ci hai detto niente?" rispondo un po' sbigottito. Faccio un cenno di assenso con il capo all'ambasciatore e mi accendo la pipa, fumandola con le braccia conserte.
  9. Moggo Din Ho cominciato a frequentare altri fumatori nelle piazzette di Kel Boldar, gente a cui piace parlare. Non conosco i loro nomi, e forse loro non conoscono il mio, ma è un dato totalmente irrilevante; ci troviamo di tanto in tanto negli stessi posti, accendiamo le pipe, e qualcuno presto inizierà una discussione con un commento più o meno intelligente su ciò che accade a Kel Boldar. Conversazioni spicce, parole buttate al vento per fare aria, ma è un po' di tempo ormai che ho bisogno di farmi anch'io un'opinione sulle cose e quale modo migliore se non rubarla a qualcun altro? Qualcuno una volta si è incuriosito a Prati Fischianti, e la conversazione è virata pericolosamente sulla mia vita lì; per fortuna si parla solo di cose superficiali, si usano le parole come strumenti per portare acqua al proprio mulino e nulla più. Nessuno di loro mi ha saputo dire nulla delle caverne. Dovevo aspettarmelo. [...] Le parole di Snorri riecheggiano pesanti. Mi merito davvero qualcosa di meglio! Diventare un guerriero, entrare nel trog degli Adnur...sì, l'idea sta sedimentando. Però ho una fifa fottùta. Perciò quando vedo l'opportunità di passare il mio tempo con un'arma in mano ad allenarmi con altri rifiuto categoricamente la proposta. Una parola di troppo e rischio seriamente di fare male a qualcuno. No, meglio farmi valere nel campo che conosco meglio; i Mizpardin saranno felici di vedermi con una pialla in mano. Vorrei approfittare della loro indole durante il periodo in cui starò con loro per imparare la cultura del luogo.
  10. Ciao, non è online e ti tocca comunque tirare dei dadi, ma un (bel) po' di tempo fa ho scritto qualcosa che potrebbe fare al caso tuo.
  11. Moggo Din Mi sono accorto col passare delle settimane che niente e nessuno mi fa sentire più a casa della visione di Deljai sorridente che ci accoglie a lavoro finito. Mi interrogo cosa avrebbe fatto, lì sotto, nelle profondità. Probabilmente sarebbe fuggita anche lei. Della situazione surreale non rimane che l'amaro in bocca; quegli interminabili minuti in cui mi sono sentito giudicato, osservato, debole e compatito, ora sembrano echi lontani. Non so se il discorso salterà di nuovo fuori. Di sicuro non sarò io a iniziarlo. "DELJAI!" la abbraccio come si fa con una cugina che non si vede da tempo "Ne ho fin sopra le palle delle razioni da viaggio e della robaccia di caverna. Non vedo l'ora di mangiare qualcosa che non sappia di terriccio umido. Come sono stati questi giorni in nostra assenza? Novità sull'incoronazione?" @Master
  12. Moggo Din Torno su come fossi un bambino a cui hanno tolto il gioco dalle mani. Mi sento tradito. Il motivo principale per cui ho accettato di scendere nelle profondità come apripista è per dimostrare che siamo più che semplici wandak. Che siamo nani degni di Kel Boldar. Che possiamo buttare nel cesso il nostro passato e sceglierci il nostro posto in un clan, scegliere il nostro futuro. E invece? Se si tratta di lucertole troppo cresciute o insetti va tutto bene, ma quando incontriamo un vero pericolo scappiamo come dei bambini spaventati. Queste gallerie sono di Kel Boldar. Questo è il nostro fottùto territorio! Piscerei in ogni angolo di queste caverne se necessario, per tenere al sicuro il mio branco. Eppure torniamo indietro, con la coda tra le gambe (una parte di me è felice di non essere morta, per carità), ma se venissimo etichettati come codardi? Se ci sbattessero fuori dalla montagna perché non abbiamo messo in sicurezza questi cunicoli? Non me lo perdonerei mai. Non voglio tornare là fuori. Non posso tornare là fuori. "...Almeno state tutti bene?" borbotto mentre risaliamo. Lascio agli altri l'onere di riferire tutto ai dwir.
  13. Moggo Din E quindi è così che finisce? Lasciamo questo demone ai posteri? Sono combattuto. Se da un lato riconosco che gli Uzdraz hanno ancora bisogno di noi, e metteremo in serio pericolo le loro vite se perissimo qui, dall'altro non potrei mai perdonarmi un atto di codardia. Se fossi da solo, lo potrei anche capire...ma Kel Boldar...! Se qualcuno finisse nelle grinfie del mostro, non sarà colpa della nostra codardia? Guardo dritto nel buio, ascia in mano. La stringo. Poi guardo gli altri, impauriti. Se al mio posto ci fosse stato il Moggo di Prati Fischianti, avrei mollato questo posto appena annusato l'odore mortifero. E invece mi trovo costretto da una lealtà nuova e inaspettata. Già, ma verso chi? Snorri ha detto la sua. Tra noi, è quello più intelligente. E qualsiasi cosa ci sia nelle tenebre non posso sconfiggerla certo da solo! Ringhio, maledicendo questa stupida situazione. "Giuro che tornerò!" E infine anch'io inizio a indietreggiare.
  14. Moggo Din "Ti pentirai di avermi invitato come si sono pentiti i miei vicini quando mi hanno lasciato usare il loro cesso!" vorrei davvero colpire qualcosa, ma non ho un obbiettivo preciso e la medicina mi impedisce di scagliarmi - fortunatamente - contro i miei compagni. Non sono il più brillante della comitiva, ma anch'io so riconoscere una trappola quando ne annuso una. Rimango di guardia all'entrata del cunicolo, pronto ad attaccare qualsiasi malvagia sorpresa esca fuori di lì all'improvviso. "Controllate tra i resti, o sulle pareti. Dev'esserci qualcosa che ci fa capire chi è 'sto strònzo!"
  15. Moggo Din Urlo, spaventato, e mi nascondo dietro il piatto dell'ascia. Cerco di guardare in fondo all'oscurità: chi è che ha parlato?
  16. Moggo Din "A me sembra invece che siate tutti dei pezzi di-" un altro femore spaccato dal mio stivale mi fa trasalire prima di terminare la frase. Guardo a terra. Disgusto. Inspiro quell'aria di morte, poi metto una mano in una delle pieghe dei vestiti ancora insanguinate e tiro fuori una di quelle boccette piene di liquido torbido che servivano a placare i nervi. La stappo e la ingurgito. Il suo effetto dovrebbe iniziare tra un po'. "Il nostro compito è rendere questo posto sicuro per chi verrà dopo di noi, Andr. E se ti stai cacando nelle mutandine di pizzo, cantaci una bella canzone e vedi che ci passa...!" Se la morte non va da Moggo, Moggo va verso la morte. Mi muovo verso l'ingresso del tunnel che sembra la causa di questo malessere collettivo.
  17. Moggo Din Mi tolgo la pipa di bocca, la sbatto contro il mio pugno per toglierne il tabacco ardente e la rimetto a posto malamente. Sento gli occhi dei miei compagni puntati su di me. Riesco come ad ascoltare i loro pensieri, che sfiorano di nuovo la vicenda della figlia dell'umano nella foresta, che si chiedono come un animale come me sia finito qui sotto con loro, che mi temono e mi sopportano solo perchè non possono fare altrimenti. Mi sento di nuovo solo. Questa cosa mi fa incazzàre. "E allora?" rispondo a tono ad Andr "Torna a pulire quei tubi di mèrda se non hai abbastanza palle da stare qui sotto! Credevi saremmo rimasti a raccogliere margheritine? E voi altri CHE C.AZZO VI GUARDATE?!" ho la bava alla bocca.
  18. Moggo Din Ringhio. Un po' di civilità prende possesso del mio corpo e mi avvicino così a Snorri accendendo la pipa ed esalando una boccata a forma di demone. Mentre mi si calmano i nervi cerco anche di capire da dove provengano gli sbuffi osservando il movimento del fumo. "Ogni pelo sul mio cùlo mi sta dicendo di andarcene da qua...ma siamo l'avanguardia, càzzo! E poi se una femmina non si fa indietro e io sì, tutti mi prenderanno per il cùlo a vita." sputo a terra, sbuffando verso Chazia. Mi metto davanti al gruppo e faccio cenno agli altri di sistemarsi in posizione. I crepiti delle ossa schiacciate dagli stivali mi fanno rabbrividire ogni secondo di più.
  19. Moggo Din Sono un po' dispiaciuto. Ho come l'impressione che Snorri sappia sempre tutto, e ogni volta che ho la riprova della fallacità di questo pensiero, ne resto scontento. Pazienza. Scendiamo nell'oscurità. Quello che troviamo in fondo al fosso... "Non mi piace per niente." Sto facendo quest'esplorazione con l'ascia in mano, a breve mi ri-verranno i calli.
  20. Moggo Din Sto per iniziare il solito rituale di addestramento e connessione con l'animaletto, ma prima mi giro un attimo verso Snorri: "Allora? Ci hai capito qualcosa?"
  21. Moggo Din Eccoli, eccoli di nuovo. Attendo che Snorri faccia il suo e traduca le iscrizioni da bravo studioso quale è, mentre io cerco come al solito animaletti da poter utilizzare. Ho il sospetto che più a fondo andiamo, meno se ne trovino...
  22. Moggo Din "Gas...!" mi rivolgo a Chazia con l'indice inquisitorio. Mi toglie le parole di bocca. "...e non solo. Ho sentito che gli uccellini smettono di cantare se ne inalano troppo."
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