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Dragons´ Lair

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Ipergigio

Circolo degli Antichi
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  1. La polizia irrompe in casa come un fiume in piena, mi assillano di domande e non ci metto molto a capire che mi ritengono il responsabile di quanto accaduto e infondo, non hanno del tutto torto. Mi crederebbero se dicessi che non ho fatto altro che tentare di difendere Emi dagli abusi di Sana-san? Non credo proprio, quindi per ora li lascio fare. Però la musica cambia quando anche Koji Hasegawa si unisce al coro degli accusatori: mi farà rinchiudere in manicomio, mi farà andare alla forca, dice. Le sue parole mi scuotono dal torpore e mi fanno reagire. "Cosa stai dicendo?!" Gli ringhio contro "C'ero solo io a difendere Emi da quella donna! Ho visto io i lividi sul viso di mia sorella! Ho visto Sana darle cibo per cani e colpirla con un guinzaglio! Tutto per qualche voto non abbastanza alto! E tu che hai fatto quando ti ho chiesto aiuto!?" Entrambi i miei pugni sono serrati e fremono, probabilmente aggredirei il detective Koji se la casa non fosse stata invasa da una dozzina di poliziotti.
  2. Ho capito, quindi le disavventure del Caduto senzatetto e il macello in ospedale non si svolgono in contemporanea con le mie vicende....
  3. Grazie mille spiegazione esaustiva! A causa del mio inglese così-così questi dettagli sui patti continuavano a sfuggirmi. Per curiosità chi può dirmi qual'è la cronologia delle nostre vicende?
  4. Chiamo il numero per le emergenze della polizia e attendo che un'operatore mi risponda. "Polizia...?" Cerco di spiegare l'accaduto come meglio posso dato che non riesco a dare un'ordine ai miei pensieri, quando infine chiudo la comunicazione, resto lì immobile col corpo di Emi tra le mie braccia. La percezione di ciò che mi circonda sembra intorpidirsi, sento che mi sto chiudendo in me stesso come non mi accadeva da davvero molto tempo, so che sarebbe meglio cercare di evitarlo ma adesso non m'importa e mentre piango in silenzio, continuo a cullare il corpo esanime di mia sorella.
  5. Emi è stata massacrata e i miei poteri non possono salvarla, la sto vedendo morire tra le mie braccia senza poter far nulla. Mi volto a guardare Sana ormai catatonica e abbandonata a se stessa, il mio volto è una maschera di collera: penso che dopotutto la distruggerò, non rimarrà nulla di lei. Ma mentre sto per agire, Emi riprende conoscenza e afferrandomi la mano, mi implora di porre fine al suo dolore. All'improvviso, mi sento come se sprofondassi nuovamente nell'Abisso. Scuoto il capo, non posso fare ciò che Emi mi chiede, non esiste forza al mondo che potrebbe convincermi. Apro la bocca per dirle che non lo farei mai, quando mi rendo conto che un liquido caldo sta scorrendo lungo il mio volto. Non capisco subito di cosa si tratti, per dei secondi che paiono eterni resto confuso, poi capisco... sono lacrime! Non avevo più versato lacrime da quando ero stato gettato nell'Abisso per aver levato la mano contro i miei fratelli angeli ed anche dopo essere tornato libero, non avevo mai versato lacrime: credevo di non esserne più capace. Ma ora eccomi qui, a versare lacrime come un fiume in piena mentre stringo tra le braccia una ragazza morente. Che grande regalo mi ha fatto Emi, ora Turiel della Settima Casa può piangere di nuovo! Ho un solo modo per poterla ripagare. "Emi... ci rivedremo presto, è una promessa, perciò aspettami, va bene?" Le sussurro mentre le mie lacrime scorrono. Io sono la manifestazione della morte e mi rendo conto che darle una fine serena, è tutto quel che posso fare per lei.
  6. Stavo valutando se fosse possibile salvarle la vita (condizioni di lei permettendo) con un patto, dato che il demone può in quel momento esaudire un desiderio, ma se ci fosse il rischio di lasciarla cronicamente sofferente... allora...
  7. Master, dato che è un momento critico per il mio PG, ho delle opzioni per risolvere "tu-sai-cosa"? O devo procedere per la via più ovvia?
  8. Sana-san pagherà per il male che ha fatto, è giusto così, io avevo anche cercato di farla ragionare ma lei mi aveva attaccato, che altra scelta avevo? Questa è la versione della storia che mi racconto. Riprendo le sembianze di Ryo Hasegawa ed il dolore delle ferite torna a farsi sentire, con la scarica d'adrenalina ormai esaurita, la tentazione di lasciarmi svenire è forte, ma resisto e mi precipito da Emi ignorando completamente la nostra matrigna. Mentre mi accerto dello stato di Emi, stringo già il cellulare nella mano che però trema esageratamente: paura, disgusto, rimorso, questi sentimenti si accavallano tra di loro facendomi star male.
  9. Nebbia e silenzio mi circondano diventando parte di me, poter dispiegare le mie ali corvine è piacevole, finalmente sono tornato ad essere Turiel della Settima Casa mentre le emozioni di Ryo ora sono ovattate e lontane. Tuttavia, ricordo ancora qual'è il mio scopo: salvare Emi. Osservo la sorella di Ryo Hasegawa distesa a terra e priva di sensi, sono quasi contento che non possa vedermi, ma devo sbrigarmi se voglio esserle utile, devo risolvere in fretta la questione con Sana-san. Decido che punirò la matrigna folle, ma non la priverò della vita, mi darò da fare per impartirle una punizione che forse è anche peggiore della morte stessa. Mi muovo verso Sana-san prima che lei possa agire e allungo una mano per afferrarla, presto distruggerò la sua mente.
  10. Ricevuto... @ Latarius: verrei a darvi una mano, ma sono impegnato a farmele suonare da una matrigna pazza.
  11. La follia pare aver conferito a Sana-san una forza incredibile o forse è solo una giornata sfortunata per me. In ogni caso, mi ritrovo messo alle strette. Poi qualcosa scatta dentro di me e la mia rabbia prende il sopravvento sulla razionalità e decido di rivelare a quella sciocca mortale la mia vera forma...
  12. Sana sarà anche folle ma le sue parole mi colpiscono anche più duramente di quel coltello. C'è molta verità in quelle frasi, anche se sono pronunciate da una donna cattiva la cui mente è fuori controllo. È vero, delle persone in questa casa nessuno è innocente, non Sana, non Emi e tanto meno io: l'incarnzione della morte. Le mie certezze vacillano e per un momento, le cose non sembrano essere come io e Ryo le abbiamo sempre vedute. Poi Sana attacca, ed io schivo il suo affondo di misura. Ad ogni movimento brusco, la ferita mi duole ma stringo i denti e approfittando del momento in cui siamo più vicini l'uno all'altra, provo ad afferrarla: devo indurla a ragionare o neutralizzarla in fretta: sto combattendo anche contro il tempo.
  13. Hello! Master, ho visto che hai cambiato il mio post, ora chi deve postare?
  14. allora mi limito a difendermi dall'attacco, se non erro schivata è la mia pool con più dadi, poi se siamo ancora vicini tento di immobilizzarla e farle perdere i sensi con una presa al collo. Spero non sia una manovra troppo ambiziosa.
  15. Mi sa che concordo... solo che non mi è più possibile modificare il post
  16. Beh, comunque ho aggiustato il mio ultimo post e sono pronto a procedere... magari schivo l'assalto e spendo lì 1 willpower per il successo automatico
  17. Ho aggiustato il mio post, lascio che sia la matrigna ad attaccare, io mi adeguerò alla sua azione...
  18. Fino al collo: mia sorella è una sociopatica, mio padre è un uomo assente e la mia matrigna è tutta sbroccata... è una pacchia!
  19. Pare che io debba allenare di più il mio inglese^^; Una curiosità: perché mi ha fatto così male la coltellata? la costituziine di un caduto non assorbe anche i letali?
  20. Strano... per come mi ricordavo io, si potevano attivare quei poteri singolarmente senza la trasformazione completa. Quindi o tutto o nulla? E per la mia azione d'attacco, allora non posso avere un successo automatico? In effetti, non mi ricordavo se si potesse spendere willpower anche in combattimento oppure no...
  21. "Sana..." Sibilo a denti stretti per la rabbia e il dolore, mentre la mia vista periferica si restringe ed io non vedo null'altro che la donna che più odio al mondo, devo sforzarmi per restare calmo abbastanza da non saltarle addosso "...tu non sai cosa stai facendo, stai commettendo un grosso errore, fermati prima che sia tardi." Cerco di tenerla distratta con le parole ed alzo le mani per darle l'impressione di non essere agressivo, ma mi preparo a schivare il prossimo attacco. "Getta il coltello, dobbiamo portare Emi in ospedale!"
  22. Vedo la mia Emi distesa sul pavimento ed una scia del suo sangue sembra volermi guidare in cucina. "Emi!!" Grido il suo nome e comincio a correre verso di lei, ma le mie gambe cedono quasi subito e così la raggiungo gattonando come un neonato. Il corpo di Ryo trema tutto, è come se ne stessi perdendo il controllo, cerco perciò di appellarmi alla mia natura di creatura celestiale per restare lucido e concentrato. Prima di ogni altra cosa devo assicurarmi che sia ancora viva e quali siano le sue condizioni...
  23. Buffo come disintegrare un semplice pezzo di legno abbia scatenato in me un torrente di ricordi dolorosi. Ma ora so che la ribellione fu un tragico errore e so che la via della redenzione può essere ardua e tortuosa. Intanto però sto scrupolosamente insabbiando i misfatti di Emi. Non sono certo che la mia redenzione passi per questa via, ma non posso farne a meno: è l'affetto che provo per quella giovane umana dalla mente incasinata a guidare la mia mano, unito alla speranza di salvare lei insieme a me stesso. Ho eliminato ogni prova del crimine di Emi ma non ho tempo per compiacermi del mio operato: casa Hasegawa è troppo silenziosa, che sia accaduto qualcosa? Rientro in casa con la stessa cautela di un ladro. Mi sento combattuto tra la paura che sia successo qualcosa e la speranza che la mia sia solo paranoia. "Emi? Papà...? Sana-san?"

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