Athanatos

Bhalasar - guerriero bronzo Non mi sembra riuscire a scalfire la creatura, è fatta di fumo, non di carne. Invece di insistere come uno sciocco, provo una strategia alternativa. Faccio un passo indietro e illumino il rubino incastonato in Togsael, da cui si espande una vampata di fiamme. Brucia creatura dell'ombra!

@prigioni @Theo

Tyrhum - paladino umano @Alman, Bernard

Drophar Mettiamoci al lavoro, liberiamoli da questi schifosi bozzoli. Dico e mi avvento con il pugnale che mi porto dietro ma raramente uso per liberare la gente da queste strane prigioni.

Vivi, forse... che ci credi o no tutti di propria volontà! Dice la strega, con un mezzo sorriso. Alle domande sullo specchio risponde brevemente. Oh, non lo capiresti anche se lo dicessi! Sei solo un mortale! Poi aggiunge. Le fate vi troveranno quando vorranno contattarvi. Non riuscirete ad avere meglio di così!

Ti faccio intelligenza history ma con svantaggio perché non sei di Dawnstar... Un buon tiro nonostante lo svantaggio. Abiti accanto al fiume, in una residenza condivisa vicino alla fortezza a sud. Purtroppo non ti viene in mente il nome di un fornaio da queste parti ma sospetti che sia difficile che le guardie non siano troppo familiari con la zona loro stessi.

@prigioni

Tyrhum - paladino umano @Alman, Bernard

Ho visto, non ti preoccupare.

@Theo @altri

Sumio Con tutta onestà, Reyna. Quello che non capisco è perché lei rispetti le strambe richieste di quest'uomo. Le domando, confuso. Penso di parlare per molti altri membri della sezione nel dire che non ci piace essere esclusi da una cosa del genere. Era andata come portavoce della nostra sezione, ma ora non vuole più riferire? La incalzo. E poi cos'era questa storia sui suoi nemici?

Ah! Dice la strega. Di qui! Cammina oltre al tavolo e verso una scala che vi porta in alto. Salite mentre sentite il legno scricchiolare sotto i vostri piedi, il silenzio regna in questa casa. Lungo la salita notate quelle che sembrano essere sculture di ghiaccio dalle forme umanoidi... o forse persone congelate? Ci sono orchi e nani, tutti in diverse pose ma ognuno condivide lo stesso sguardo di terrore. Arrivate ad un'altra stanza e riconoscete la finestre di ghiaccio che sembrava un occhio dall'esterno. Qui vedete un grande letto, un grosso guardaroba, teschi di animali appesi al muro. Ma quello che cattura la vostra attenzione è il grande specchio al muro, attraverso di esso vedete un'immagine distorta di voi. Al posto della stanza, attorno a voi sembra esserci una foresta piena di colori e vita. Una specchio tra il vostro mondo e quello delle fate. Dice la megera, mentre parla l'immagine specchiata di lei si trasforma in una piccola lucciola che vola verso l'orizzonte. La vostra richiesta sarà considerata a breve.

Drophar Ma cosa? Che gli stanno facendo? L'idea di essere intrappolato in un bozzolo di queste creature per chissà quale scopo mi disgusta. Vedo Ian cercare di tagliare i rampicanti, se non ci riesce provo a lanciare un dardo infuocato contro le piante.

Drophar Non vogliamo problemi con voi. Dico, con tono più calmo. Potete andare. Un momento! Faccio, prima che se ne vadano. Potete indicarci come raggiungere il sotterraneo? Le chiedo, speranzoso.

Così vi avviate entrambi verso l'edificio, passando oltre il cortile che sembra fungere da campo di allenamento e dentro dalla porta principale, che notate resta sempre aperta. Dentro l'edificio non ci sono molte persone, almeno a quest'ora. C'è solo un ufficiale che sembra catalogare ogni ingresso e uscita. Non c'è altro nell'atrio se non delle scale che salgono su e due corridoi opposti. Mentre Theo viene portato su per le scale, gli altri vengono condotti verso l'ala sinistra del piano terra. @Theo @altri

Morgan sembra insoddisfatta della conversazione. Vi ho portato alla casa, ho fatto come d'accordo. Ora... il bastone! Insiste la megera. Avete come l'impressione che sia più confidente qui, forse ha più potere in questo luogo. Nonostante questo non sembra volervi sfidare apertamente.

Beli Il momento è arrivato, dobbiamo sacrificare la catena per la nostra vita. Sì, dobbiamo andare. Dico, convinto. Non c'è altra speranza! Mi guardo indietro preoccupato, anche solo fermarci un attimo a riflettere ci sta facendo perdere tempo prezioso.

Tyrhum - paladino umano @Alman, Bernard

Tyrhum - paladino umano @Alman, Bernard

Zitto tu! Nessuno ti ha detto di parlare! La guardia dice, infastidita. Si avvicina a Felix e lo colpisce in testa con il manico della spada, facendogli uscire qualche goccia di sangue dall'impatto. Vediamo se stai zitto ora! Poi verso Ealadha gli risponde. Eron, il comandante Eron? Credo sia dentro ora. Va bene, facciamo così visto che non vi conosco. Sergente Jack, ti scorto a fare rapporto al tuo superiore, voi altri portate il prigioniero giù. Li accompagni tu? Chiede all'altro soldato, che annuisce.

Drophar Non vogliamo farvi del male. Mi unisco agli altri. Anche se voi non avete fatto lo stesso per il villaggio. Penso, ma la vendetta sarebbe inutile. Inoltre mi sorprende che parlano e capiscono la nostra lingua, avrei pensato essa fosse una barriera insormontabile. Dove sono i prigionieri, cerchiamo solo loro poi ce ne andiamo!

Taylor riesce a lanciare la sua magia, usando un attimo di tempo prima di venire intrappolato nel ghiaccio per invocare il suo incantesimo ed apparire oltre la barriera. Burnon si lancia verso il ghiaccio, sbattendogli addosso con la spalla e rompendolo prima che possa solidificarsi. Questo vi lascia aperto il passaggio. @dadi Davanti a voi sta una grande stanza, un lungo tavolo al centro con tre sedie situate al massimo della distanza, c'è un camino spento al centro. Grandi ragnatele e stalattiti di ghiaccio fanno da decorazione. Appese ai muri e sul tavolo ci sono varie candele, ma le loro fiamme sono bluastre. L'aria qui è ancora più fredda che fuori, come se la casa stessa generasse freddo invece che proteggere da esso. Scherzi? Ma che scherzi? Non avevo ancora aperto la porta. E ora me la avete rotta?

Arrivo, scusate il ritardo. Ora posto e chiarisco i vostri dubbi in tdg.

Naomi

Bhalasar - guerriero bronzo Non mi ero ancora ripreso dallo shock che una cosa ancora più assurda succede. All'improvviso mi ritrovo prigioniero del mio stesso corpo. Vedo con orrore le mie mani puntare le mie spade contro i miei stessi compagni, sento la mia bocca parlare con una voce a me aliena. Un mostro si è impossessato di me e non posso fare nulla per fermarlo. Per fortuna Steeler può. Sento il terrore nell'essere, lo sento come se fossi io stesso. Per un momento Steeler mi sembra risplendere di una luce terribile, da cui voglio solo fuggire. Poi le catene si spezzano e sono di nuovo in controllo di me stesso. Non faccio in tempo di ringraziare Steeler, che delle creature compaiono dalla palude. Non mi avrete mai, spiriti dannati! Urlo furioso per quello che le creature mi hanno fatto e corro verso una di queste, cercando di tagliargli la testa.