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Dragons´ Lair

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Maiden

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti pubblicati da Maiden

  1. Colpa dell’abitudine a giocare in 1+1. Correggiamo il tiro. :)
  2. Un paio di anni fa ho giocato una campagna thayan con una cabala di maghi rossi in combutta tra loro per ordire una guerra nei confronti del Rashemen ed abbiamo usato dei sistemi analoghi alla magia cooperativa per dare l'idea del circolo di maghi rossi. Vedere oggi questa possibilità, già vista come dice Firwood, comunque mi fa piacere: niente che mi faccia gridare al miracolo e non corro a comprare i manuali di 5.5 in versione cartacea ma ogni tanto qualcosa di decente esce e questa è una aggiunta che con le dovute modifiche potrebbe diventare interessante.
  3. "A noi, dunque." Lo squadro dalla testa ai piedi, poi sorrido sorniona, appoggiandomi ad un vecchio tavolo ed incrociando le gambe, pur rimanendo in piedi, a braccia conserte e con orecchie tese. Schiocco la lingua sul palato e... "Se Danil ti ha voluto qui, tra noi... E' perché deve fidarsi di te, in qualche modo a me sconosciuto. Non sei uno skov, quindi qualcosa di buono devi aver fatto prima di arrivare a Coalridge, ed io e i miei... amici dell'altra parte, ascolteremo il tuo racconto affinché possa nascere un rapporto di fiducia tra me, te e loro. Amiamo la schiettezza e non sopportiamo le bugie, che hanno le gambe corte... Come quella del legato offeso che hai avuto modo di ascoltare... Una brutta storia fatta di mancanze familiari, mezze verità, umiliazioni e pensieri neri come il tuo soprannome: quando vuoi, con parole tue." Gli faccio una sorta di lieve inchino per fargli capire che lo sproloquio di presentazione è terminato.
  4. Cosa sentiamo/vediamo dalla zona dove abbiamo abbandonato i Lupi Blu? Perché potrebbe essere un buon posto da ripulire, se quella cosa è andata in giro a cercare altro.
  5. Questi fidati di Danil, potrebbero intrattenere o tentare di intrattenere dei rapporti con le Strangford, che io sappia? O c'è totale odio nei confronti delle Strangford e sono abbastanza sicuro che nessuno dei presenti possa tradirmi spifferando quello che è stato appena detto? Mi va bene la mia percezione delle cose, non che debba saperlo con certezza, ovviamente: ma è importante la sensazione (io stesso credo che nessuno di loro potrebbe tradirmi ma alla fine anche Roren, seppur non è che sia proprio la stessa cosa, di fatto, mi ha tradito fin dal primo momento probabilmente).
  6. "E alla fine siamo arrivati al vero motivo per cui sei qui..." Abbasso lo sguardo, la mimica facciale di bronzo cade per lasciar trasparire una vaga vena di tristezza. "Se questo è tutto quello che dovevi dirmi, puoi andartene." Dico in modo secco, mentre scorro le figure dei presenti per tenerli a mente e volutamente lasciando il patto con Tessalyn in una zona di grigio.
  7. Scendo dal mech per una veloce valutazione dei danni del mio e del mech dei colleghi. Mentre scorro tra le ferraglie, parlo agli altri. “Senza i lupi alle calcagna, abbiamo la possibilità di cercare qualcosa prima di rientrare. Quei figli di putt4na, se sono caduti insieme al capitano Baines, potrebbero essere il nostro bottino. Altrimenti, facciamo una perlustrazione dove non siamo stati. Ormai siamo fuori, non ha senso tornare a mani vuote.” Li guardo uno per uno per essere sicuro che vogliano continuare quanto me.
  8. "Ed è evidente che tu non conosci abbastanza la strada, Tess: liberami dalle accuse che pendono sulla mia testa e vedremo il resto se manterrai la parola. Devo pur cominciare a fidarmi, in qualche modo, di mio... Fratello. Altrimenti, puoi tornartene da dove sei venuto: e sono io che sto facendo un favore a te, adesso, senza ricevere niente in cambio. Prendere o lasciare." Mento alto, volto senza espressione, cuore che batte forte.
  9. Via radio ai miei colleghi: "PER IL QUARTIERE ABITATIVO, PROVENIAMO DA LI'! EVITIAMO DI ANDARCENE IN GIRO PER POSTI DI CUI NON CONOSCIAMO NIENTE!" Muovo il passo verso il quartiere abitativo.
  10. "Hai ragione, forse non sono capace di amare: deve essere un retaggio di famiglia, non trovi?" Chino la testa, sorrido come chi non vuole bersela. "Tutto questo potere, Tess... E non riesci a fare da solo con la famiglia Strangford? Ti saresti potuto presentare da loro, ammantato con le tue minacce terrificanti ed avresti avuto lo stesso risultato, evitando di venire a Coalridge ad insudiciare i tuoi stivali lucidi... Per incontrare me, per giunta. Quale è il senso della salvezza che tu vorresti propinarmi dietro questo becero ricatto?" Rialzo lo sguardo e lo sostengo, sono pronta a tutto.
  11. Benvenuto, @Ethram . Segui le linee guida di Mezzanotte e vedrai che non avrai problemi. Se hai bisogno di aiuto, sono a disposizione.
  12. Per me perdiamo il bottino in mano a Loki.
  13. Pardon, mi ero perso questo messaggio! Sono d’accordo.
  14. “Ti presenti da me, usi la lingua come se fosse una spada… Ed io dovrei ascoltarti? Parli delle Strangford e sembra che tu sia a conoscenza di una mia certa frequentazione dei loro salotti, cosa te lo fa credere al punto tale da presentarti con questi comandi?” Lo squadro, voglio farlo parlare, a quanto pare gli piace riempirsi la bocca ed io sono una buona ascoltatrice. Do una occhiata alla situazione attorno a noi, non voglio che accada l’irreparabile, se non dietro mio ordine.
  15. “Non ho bisogno del tuo aiuto, Tess. Ma se sei venuto fino a qui, rischiando di finire linciato, probabilmente è perché tu vuoi qualcosa da me, quindi te lo chiedo ancora, perché so che sei duro di comprendonio.” Cerca di tenere botta Talitha, un diavolo non può accarezzarti per fare del bene…
  16. Sì, ero ironico, non si poteva sapere: il background l’ho scritto volutamente a maglie larghe per permettermi di agganciarmici, anche se il motivo alla fine era proprio quello.
  17. Apro le comunicazioni con i 2 Lupi Blu della Evantis ed i miei compagni, escludendo Baines e Lopez. “LUPI BLU, IL VOSTRO CAPITANO È MORTO E CHI PRENDE IL SUO POSTO NELLE VOSTRE DECISIONI SEMBRA PEGGIO DI LUI! DOBBIAMO ALLONTANARCI SE NON VOGLIAMO FARE DA PASTO AI VERMI! NON È POSSIBILE ABBATTERLO CON QUELLO CHE ABBIAMO! USATE LA VOSTRA TESTA, NON FATE ALTRE C4ZZATE E VENITE VIA!” Torno indietro dai miei compagni, rapidamente.
  18. Thalita le cose se le porta dentro! :ride
  19. “Ed è così che un vero Tyrconnel saluterebbe la propria sorella, dopo tutti questi anni?” La sua dialettica stizzita mi ha fatto quasi sorridere, dove vuole andare a parare? “Ti insegno le buone maniere, non scendendo al tuo livello… Quelle buone maniere che gli skovlan qui presenti ti hanno riservato per il tuo sangue e non sicuramente per la tua autorità. Dovresti ringraziarli, invece di disprezzarli… Se solo tu avessi avuto un minimo di empatia verso il prossimo, ma va beh… Mi ripeto… Cosa vuoi, Tessalyn Tyrconnel? Ti farei portare dell’acqua, o qualcosa di forte da bere ma al momento ho altro a cui pensare e conversare con te era l’ultima delle cose che avrei mai potuto immaginare di fare oggi.” Lo guardo con sguardo di sfida, come ho sempre fatto. Forza, cosa c’è? Cosa vuoi, dimmelo…
  20. Tornare alla superficie, lentamente, sul carico merci che sferraglia e geme, con Danil al mio fianco… mi chiude dentro me stessa. Forse sono cinque minuti, forse di più — abbastanza per sentire il peso del tempo e il conto che sembra stia per arrivarmi. Bizzarra, la vita. Con le unghie e coi denti ho cercato altrove un luogo da chiamare casa — una casa mia, solo mia. Eppure… sì, a volte mi manca casa. Casa Tyrconnel. Dipingerei quel quadro, oh sì: il fuoco del camino, la voce di mio padre che racconta storie a bassa voce, la mano di Tessalyn che stringe il mio braccio, spaventato ma incapace di smettere di ascoltare. E io ridevo con Setarra, sornione, che intanto banchettava nella mia mente. C4zzo, Tessalyn… tu avevi paura dell’oscurità, e avevi ragione. Ma io? Io guardavo dentro il buio e gli sorridevo. A volte i ricordi mi sembrano così lontani da non sembrarmi veri. Come se fosse stata un’altra a viverli, e io solo una spettatrice, uno spettro di me stessa. Sento che sei tu, stavolta. Che stai venendo a cercarmi. È passato tanto tempo, ma certe cose non muoiono — dormono. E quando si svegliano, fanno male. È questo che sta per succedere, Tessalyn? Vuoi dimostrarmi che sei diventato un uomo, e che puoi finalmente avere ciò che hai sempre desiderato? Che diavolo sto dicendo… Danil parla, ma non lo sento. I miei occhi si riempiono di ricordi, e la mente sanguina. Mi torna alla mente quanto fossimo incompatibili: un po’ colpa tua, molta — quasi certamente — mia. Che dovevo fare per piacere a qualcuno di voi? Quando non mi esibivo, ero invisibile. Sono stata solo talento, e ve l’ho gettato in faccia. Cattiva figlia. Peggior sorella. Eppure, non avevo nessuno, se non lui — colui che mi ha letta dentro e mi ha portato quel poco di conforto che mi serviva. Da quando sei nato, Tessalyn, in casa nulla ha più avuto senso. Madre aveva occhi solo per te, e le braccia di padre mi hanno cercata solo per scaricarmi addosso la sua rabbia, per tutto ciò che avrei dovuto essere e non sono stata. Ed eccomi qui: vivo come un ratto, ai margini del mondo, tra la gente senza speranza. Ma cosa avrei dovuto fare, davvero? Forse le cose sono solo scivolate via, una dopo l’altra, e noi ci abbiamo messo impegno a farle marcire. Forse ho sbagliato tutto. E quando ti vedrò, lo so, avrò un sussulto — perché rimani sangue del mio sangue. E forse ti abbraccerei, incurante della lama che tieni nascosta. Vengo dall’oltretomba, Tessalyn. Chi incontrerai non è più tua sorella. E se hai strane intenzioni… sappi che ne ho altrettante. Se questo mondo vuole vedermi appesa, ti porterò con me — oltre i cancelli della morte — e lì riverseremo tutto l’odio che ci è rimasto, finché non brucerà tutto. Tutto quanto. Come ha sempre voluto bruciare noi. Il carico merci si ferma. Un sobbalzo. Un cigolio. Poi silenzio. L’aria di sopra mi investe come uno schiaffo. Solo una lacrima scivola rapida, non lascia tracce, nessuno la vedrà. Ogni passo mi alleggerisce, e i problemi, quelli che mi schiacciavano tra i cunicoli della caverna, sembrano sepolti ormai laggiù, incapaci di potermi fare del male; non che mi importi... Faccio qualche metro nella direzione in cui so che lo incontrerò. Forse qualcuno mi osserva, ma tutto scorre così in fretta che non riesco a rendermi conto di nulla: semplicemente cammino, come se avessi fretta di porre la parola fine. Supero un paio di pilastri abbattuti, ferraglia ovunque. Ho la testa piena di m3rda e le gambe che vacillano. Che Storta sarei, altrimenti? E mentre penso a chi c4zzo sia stato il primo figlio di putt4na a darmi questo nomignolo, chissà perché me lo sto chiedendo soltanto adesso, aggiungerei... Lo vedo. Sussulto. Lo riconoscerei tra mille. Tessalyn. Il passo si fa sempre più corto. Prima di arrivare alla mercé degli scagnozzi del Diavolo, sussurro a Danil: "Lasciatelo libero. Qualunque cosa mi accada, è una cosa tra me e lui. Difendetevi, se necessario." Mi chiamano la Storta, e tu sei uno storpio. Siamo un bel vedere, fratello mio. Eppure... Nonostante tu sia offeso, ti vedo bene: sei fiero, come il sangue dei Tyrconnel, quelli che si fregiano di avere tale cognome, almeno. Chissà come hai vissuto questi ultimi anni, non capisco se hai moglie, forse un figlio. Se non dovessi averne, potresti essere qui veramente per il nostro ultimo atto. [Uso Studiare su Tessalyn Tyrconnel] Rivolgo il mio sguardo nei suoi occhi, facendo un grosso sospiro prima di avvicinarmi a lui fino alla distanza di un metro al massimo: gli parlo senza distrazioni, esiste solo lui in questo momento, per me: il tono è quello di una sorella che rimprovera il fratello minore per una bravata, non vorrebbe essere questo il mio tono ma alla fine è quello che esce. "Tessalyn, cosa sei venuto a fare qui?"
  21. Sappiamo già che sarà giocata pochissimo, l'idea non è male alla fine di cercare di trarci qualcosa ma sbagliano l'approccio: è troppo evidente che sia una operazione di becero marketing, la gente certe cose le sente.
  22. Passo qualche secondo completamente colta dal passato. Ricordi affiorano, momenti belli e brutti, emozioni contrastanti, poi l’odio. Perché lo hai portato qui!? “Perché, Danil…” Un lungo momento di silenzio. “Lascia perdere, ormai è qui. E se dice di essere mio fratello, meglio che dia un’occhiata.” Che siano state le Strangford? Chi poteva arrivare a lui e dirgli esattamente dove trovarmi… “Lasciamo qualcuno con Roren, anche Sig. Saliamo, se è veramente chi dice di essere e sa dove trovarmi, non ha senso rimanere nascosti: vuol dire che sanno esattamente dove venire a cercarmi.” Cosa c4zzo vuoi da me, fratellino…
  23. Parlo a voce alta e quasi mi fa strano, dopo qualche giorno di silenzio o mormorio... "Parliamone subito, sembra importante. Sigg, offri da bere qualcosa a Roren." Guardo Roren intensamente, prima di voltarmi nella direzione dell'ingresso di uno di questi cunicoli, dove vorrei parlare con Danil privatamente. "Tutto bene, cara? Sembra che tu abbia visto la morte in faccia... Ti ho mandata a chiamare, non ti avranno spaventata, spero. Perdona il luogo, non è così male dopo che ti ci abitui." Attendo Danil al cunicolo, facendogli cenno di seguirmi.
  24. Bello, non mi dispiacerebbe affatto. Ricordiamoci di Icewind Dale, Planescape: Torment... Insomma, roba da cui fare un sequel come è stato Baldur's Gate 3, ne hanno.

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