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Dragons´ Lair

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Asteroid

Circolo degli Antichi
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  1. Zantes-Senza Nome Sfilo il pugnale dal collo dell'orco ma appena sento le voci provenire da dietro gli alberi mi nascondo tra i cespugli accucciandomi al terreno. Trattengo il respiro in attesa che i nemici cadano nel mio agguato. Master
  2. Zantes-Senza Nome Guardo l'orco di fronte a me. caz.z.o. Carico l'orco. Master
  3. Zantes-Senza Nome Bene Sole, sono d'accordo. Non separiamoci. Vado avanti io e a seguire Miltor, infine Herlan e Sole. So muovermi bene nell'ombra, fidatevi amici. Detto questo inizio a muovermi nella neve in direzione della torre indicata da Miltor. Master
  4. Vittorio Manfredi Mi ha invitato ad incontrarci vicino all'Arno... è un appuntamento... o non è?... dove è Claudia quando serve... Cammino avanti e indietro nella mia camera. L'invito parla chiaro... è un invito... Certo che Vittorio sei acuto... Mi guardo nello specchio della camera. Rivedo me stesso nelle terre perdute... camicia nera, spallaccio, cappotto smanicato foderato di pelliccia... mi avvicino alla mia immagine riflessa. Guardo il mio viso e mi ritornano in mente alcune parole sepolte in fondo a quel che resta della mia anima. Un mostro senza luce negli occhi... vuoi uccidermi e mi hai invitato a fare una passeggiata sul lungarno? La signorina Astore pecca di incoerenza. Sorrido amaramente. Esco dalla struttura dove ci hanno fatto alloggiare e mi dirigo verso un fioraio. Dopo aver acquistato un mazzo di fiori: narcisi e campi di asfodelo. Raggiungo la ragazza sul luogo dell'incontro e nascondo i fiori dietro le mie spalle in modo tale che lei non li veda subito. Appena scorge la mia figura la vedo agitarsi. Sembra un po' nervosa... anche io sono nervoso... Lo sei sempre quando c'è lei nei paraggi... Dammi tregua... La ragazza mi prende sottobraccio: allora... cosa ti va di fare? Datemi tregua..., penso guardando la ragazza. E già un muscolo avvizzito dal tempo inizia inesorabilmente a farsi sentire. Possiamo... possiamo passeggiare lungo l'Arno e poi se ti va possiamo andare a Pontevecchio... possiamo prendere un calesse, non sono difficili da gestire... Sì ottima idea.. potrebbe piacerle...mi guardo attorno per cercarne uno. A Roma ce ne sono tantissimi, anche qui a Firenze nella zona del lungarno ci sono... Poi mi ricordo dei fiori, mi volto verso la ragazza e mostro il mazzo di fiori appena comprato, Anche nelle tenebre più nere crescono fiori stupendi... Miriam... Un biglietto chiuso in una busta spunta tra i fiori: A metà strada tra il mio mondo e il tuo, Vittorio. Sorrido alla ragazza. Tieni sono per te... Mi avvicino per porgerle i fiori in un gesto gentile, ma le mie intenzioni cavalleresche muoiono a metà strada e decido di prendere una piccola gratificazione. La prima dopo un tempo che può essere considerato un millennio. Il mio volto si avvicina a quello della ragazza e le do un bacio sulla guancia. Ho dovuto far appello a tutte le mie forze per allontanarmi di nuovo. Mi concentro sulla strada cercando di nascondere il mio stato d'animo il più possibile. Vedi Miriam... se voglio posso anche non mordere... non sono sempre un mostro... Vittorio... il problema non è per quanto tempo ti comporti da predatore... è il quando il problema... Divertiti pure con lei, gioca a fare il "vivo"... ma non lo sei... Quello che non riesco a capire è come mai la signorina Astore ti ha invitato stasera... Alessandro non può vederla e quindi non può fomentare la sua gelosia... Magari e dico magari mi ha invitato perchè le piaccio? Nello studio ci stavamo per baciare... e lo avremmo anche fatto se non fosse entrata Claudia... Ah si certo... gli piaci... si certo... Vedremo... secondo me stasera te ne torni a casa con un nulla di fatto. Vedrai... lei non è come pensi tu che sia... Vittorio, forse ho capito perchè il destino ti ha reso immortale... per farti capire di che natura sono fatte le donne. Ah... se Miriam sapesse chi sei veramente e fosse abbastanza intelligente da capire che portento ha al suo fianco... capirebbe che potrebbe diventare la regina di questo mondo infelice chiedendotelo in cambio di un sorriso. In questo Selene era pi... Basta. Dammi tregua. Prendo un calesse, faccio salire Miriam e poi salgo io prendendo le redini del cavallo. Tieniti stretta. La partenza può essere brusca. Sicuramente lo sarà. Con un bello schiocco incito il cavallo a partire. Poi mi rivolgo alla ragazza... nella scorsa vita ti ho rapita... questa volta, invece ti sei lasciata rapire. Una risata serena e di cuore esce dalla mia bocca. Già come Ade e Persefone... Una volta che il cavallo si è adeguato al ritmo della passaggiata, faccio scivolare un braccio intorno alle spalle della ragazza. Ecco, queste sono le redini, devi fare così... cerco di guidare i movimenti della ragazza.
  5. Zantes-Senza Nome Sono d'accordo con Herlan e Miltor. Anzi vorrei aggiungere anche quest'altra considerazione. Secondo me, possiamo evitare di separarci. E' nevicato questa notte. La neve che ricorpe il terreno è fresca e i seguaci del collezionista sono... ehm... come dire... pesanti... hanno persino un carretto... Aspettiamo che si allontanino abbastanza e che siano fuori dalla portata dei nostri occhi... qui c'è solo una distesa di neve e nulla ostacola lo sguardo. Poi una volta che saranno abbastanza lontani, seguire le loro tracce sulla neve fresca sarà un gioco da ragazzi. Poi un attimo di silenzio. Almeno possiamo avere la possibilità di raggiungere i cadaveri dei nostri compagni e con un po' di fortuna sperare di dar loro un... ultimo saluto degno.... Infine, alzo lo sguardo verso i miei compagni, Restiamo uniti... Forse insieme e con un po' di buon senso... e altrettanta fortuna possiamo vendicarli.
  6. Istintivamente, chiudo gli occhi attendendo lo schiaffo della donna, ma quando li riapro lei si è gia allontanata troppo. Vedo la ragazza di spalle camminare speditamente verso la sua camera. Miriam... non ho fatto niente! Dico in direzione della donna senza sperare in una risposta. Vittorio, se si comporta così pensando che tu hai baciato una ragazza... che dici che farebbe se sapesse che tu le ragazze te le mangi? Senti Vittorio, benediciamo la sfuriata della signorina Astore e torniamocene in camera... Stava per darmi uno schiaffo...la signorina Astore è gelosa... allora... forse... Mentre resto in piedi nel corridoio a vedere la ragazza allontanarsi, Andrea esce dalla mia camera. Sorrido all'incendiario: Grazie... e ritorno nella mia stanza. Una volta nella stanza, mi siedo su una sedia e guardo verso il paesaggio. Mi vuole per solo per sè... il pensiero mi fa spuntare sul viso un sorriso da ebete. Anche io la voglio solo per me. Vittorio... non sei TU quello che piace a lei... è l'immagine che tu hai creato di te stesso... il vero te non gli piacerebbe di certo... Lei non sa... e non deve sapere... Dopo un po' ci ritroviamo tutti a pranzo. Mi metto seduto il più vicino possibile alla ragazza dall'altra parte del tavolo, in modo tale da osservarla con attenzione. Andrea è riuscito a farsi ascoltare... sorrido a Miriam e poi ad Andrea accennando verso quest'ultimo con il bicchiere in mano. Vittorio, vorrei sapere che cosa hai da sorridere e brindare... ancora non hai capito che questa è la via della tua distruzione? Miriam mi rivolge la parola. Ascolto ogni sua parola senza staccare gli occhi da quelli della cacciatrice. Gli caverei quegli occhi... Ad avercelo saputo prima... avrei fatto di tutto per non incontrarla. Il suo sguardo è una lama affilata, di quelle che feriscono ma solo dopo un po' ti rendi conto che sanguini e solo dopo altro tempo che praticamente ti ha vinto... Non volevo desiderarla così tanto... non voglio desiderarla così... anche io non mi riconosco... e soffro... però...da quando lei è arrivata nella mia esistenza... per la prima volta dopo tanto tempo... il pensiero si blocca. Selene... il mio sguardo si abbassa per un attimo. Non mi ha mai amato... non poteva amarmi... e non ha potuto capirmi... magari... il mio sguardo torna su Astore, magari... Vittorio, finalmente... concordiamo su qualcosa... Selene voleva solo i tuoi soldi e i tuoi immobili... il prestigio... ma Astore è peggio! Lei ti vuole solo usare per i suoi scopi... lei è innamorata di Alessandro e tu sei solo un suo strumento per far ingelosire il templare... Uno strumento? Il mio sguardo si fa più intenso mentre osservo la ragazza parlare... Posso anche accontentarmi... dopotutto come mi ripeti costantemente lei non potrebbe amarmi. Vittorio, odio la signorina Astore con tutto me stesso. Dopo qualche ora arriviamo a Firenze e dopo aver assistito alla scenata delle portavoce, ci dirigiamo a depositare i bagagli. Mi rivolgo a Miriam: Permettimi di occuparmi dei tuoi bagagli. Sfioro la mano della ragazza che sta prendendo la valigia. Sei mai stata a Firenze? C'è il lungarno, il duomo... pontevecchio... le botteghe... mi farebbe molto piacere se... ecco, dopo aver sistemato i bagagli... ti andrebbe di fare un giro... a piedi...non ho la moto... ecco... allora, ti prendo la valigia... Prendo in una mano la valigia della ragazza e nell'altra la mia... Da dio a portapacchi... Vittorio... forse ho capito quello che devo fare... avvicinare la signorina Astore e convicerla a considerare importanti i nostri obiettivi... così forse... torniamo ai nostri obiettivi... sai... quelli Ante Astore... Devo persuadere la signorina Astore e farti tornare sulla retta via...
  7. Vittorio Manfredi Sto sdraiato sul letto della mia stanza. Questo viaggio sarà un bene... sospiro girandomi su un lato dando le spalle alla stranza. Sia a Firenze che a Roma potrò nutrirmi senza dare troppo nell'occhio... Mi metto seduto sul letto e guardo Andrea muoversi nella stanza. Non devi... sentirti così... L'ho fatto perchè... poi il mio sguardo scivola sul paesaggio al di là del finestrino, perchè... perchè pensavo fosse la cosa giusta da fare... dopotutto tutti i tuoi compagni sono qui, anche io quando ero in Francia, al fronte francese... volevo stare con i miei compagni... a volte non è stato possibile... Le mie labbra si serrano e il mio sguardo si incupisce abbassandosi sul pavimento. Meglio non ripescare ricordi ammuffiti. Sorrido e mi alzo mettendomi di fronte all'incendiario. Capisco che mi vuole dire qualcosa di importante. Mettiamoci una pietra sopra... E comunque, non credere che mi avresti ucciso... serve molto di più... Sogghigno beffardo verso Andrea Resto paralizzato di fronte la reazione d'affetto dell'incendiario e poco dopo sento la voce di Miriam sopresa e imbarazzata: Scusate! cavolo. E adesso che faccio... In una frazione di secondo, mi libero dalla presa di Andrea, spalanco la porta e corro verso Miriam trattenendola per un polso. Miriam... lasciami spiegare... Poi vedo che sto in mezzo al corridoio e ripenso alla discussione che ha avuto con quel colosso di Alessandro qualche settimana fa, questa qui mi sbrana... Vittorio è stato bello conoscerti! Ti farà a pezzi così piccoli... che neppure io con tutta la mia pazienza e amore riuscirò a salvarci.... Vieni, cerco di spingere la ragazza verso la mia camera. Non possiamo parlare qui.
  8. Zantes-Senza Nome Vedo la strega allontanarsi. Meglio così. Meglio così... Però... alzo lo sguardo nella direzione in cui la strega si è allontanata... è grazie a lei se siamo ancora vivi... Compagni... non credo sia opportuno fare sciacallaggio sui corpi di questi soldati. Come ha detto Pierrot, ci sono i simboli del lord... ma personalmente, non credo sia facile cancellarli. Lasciamo tutto come sta e allontaniamoci da qui il prima possibile. Noi non abbiamo una taglia di trenta milioni di monete d'oro. Se ci beccano siamo finiti! Andiamo nel bosco diamoci una sistemata e decidiamo cosa fare.
  9. Vittorio Manfredi La ragazza sale senza troppe cerimonie sulla mia moto, ma i suoi pensieri sono altrove. Che c'è Vittorio, ti aspettavi che ti saltasse al collo? Eh? Che ti baciasse tutta entusiasta di partire con te? Vedi... ho ragione io... Mi mordo un po' le labbra e poi bruscamente accelero. La ragazza sovrappensiero si impaurisce e si aggrappa a me. Sposto una mano dal manubrio, appoggiandola su una delle sue. Poi con delicatezza la stacco dal mio petto e la porto alle mie labbra e gli do un piccolo morso. Signorina Astore... non si può sempre essere dei genitluomini. Rido, quasi immediatamente la risata svanisce e subentra un altro sentimento. Inizio a percorrere la strada più lunga e non appena la presa della ragazza si fa meno salda accelero e impenno con la moto. Arriviamo infine in piazza, ci sono proprio tutti. Miriam si ferma a parlare con Andrea. Ascolto la conversazione tra le due donne. Lasciare una donna travestita ad Ivrea non è proprio il massimo... considerata anche la minaccia che ha ricevuto da Aldapaci. Sospiro pesante. Poi mi rivolgo ad Andrea. Vieni anche tu. Pago io il biglietto per te, dopotutto volevo portare la moto e avrei dovuto pagare una sovrattassa... a questo punto aggiungo la differenza e faccio venire un uomo capace di tenere testa anche al peggiore dei demoni. Ho dei cambi in più... Mi ha fatto la valigia Claudia. Mi volto verso Spina e Alice. Queste sono le chiavi della moto. Poi guardo ad Alice occupatene tu, sempre sotto la superivisione di Spina. Due giri al giorno. Due.. non cento... due... Durante i saluti, sento uno sguardo pesante addosso, mi volto e vedo Alessandro. Ricambio lo sguardo e mi avvicino a Miriam. ------ Eccoci... è il momento di partire. Prendo posto nel treno e mi scelgo la stanza nel vagone. Entro nella stanza e butto i bagagli sul letto. Poco dopo con un sospiro pesante mi lascio cadere sul letto. Miriam...
  10. Zantes-Senza Nome Grazie alla magia di Aureline, gran parte dei soldati sono stati messi fuori gioco. Bene.. mi guardo attorno e rimango in attesa degli attacchi dei miei compagni per supportarli ad uccidere gli ultimi supestiti. Intanto... meglio tenere d'occhio Aureline. Master
  11. Zantes-Senza Nome Vedo il sangue macchiare le mie vesti, sento l'odore del cuoio mischiarsi con quello acre del sangue. Indietro non si può tornare. Posso solo andare avanti. Guardo i nemici di fronte a me e con voce roca mi rivolgo a loro: La vostra vita sulla mia lama e il mio respiro sul vostro cadavere. Mi lancio contro i due nemici. Master
  12. Zantes-Senza Nome Resto esterrefatto quando vedo la ragazza riprendersi ma mi sento completamente atterrito quando capisco che la ragazza che ci trascinavamo dietro era la terribile strega dei ghiacci. Mi volto a guardarla solo per qualche secondo, giusto il tempo per vederla superare Sole e me spingendoci dietro di lei. La strega dei ghiacci... la pericolosa strega dei ghiacci... I rumori intorno mi riportano alla realtà. Fino al termine di questo combattimento, la strega dei ghiacci non sarà un problema... ma quando l'ultimo di questi cavalieri sarà morto... se riusciremo a sopravvivere... cosa ne sarà di noi.... Fisso le spalle della donna. Meglio non pensarci ora. Osservo il campo di battaglia e decido di caricare un nemico vicino al gruppo dei miei compagni. Master
  13. Zantes-Senza Nome Essendo già uscito dalla locanda, vedo la folle azione della ragazza in tutta la sua interezza. Il piccone da guerra del campione coplisce con il lato contundente la testa di Silfa. La ragazza collassa a terra e poco dopo viene dichiarata morta. Venderò cara la pelle! Aldrich, porta via la ragazza... ci penso io a coprirti la fuga. Mi posiziono tra Aldrich, la ragazza e i nemici in modo tale da permettere al mio compagno di portare al riparo da ulteriori violenze il corpo della donna. Estraggo l'arma e attendo l'assalto nemico.
  14. Zantes-Senza Nome Compagni, effettivamente, la scelta migliore è andarsene... sono una cinquantina, anche volendo non riusciremo a vincerli e poi... dentro questa locanda non possiamo sporcare o uccidere nessuno. Mi alzo dalla sedia coprendomi con il mantello il braccio metallico e mi avvicino alla porta per uscire dalla locanda una volta che il varco dell'ingresso si è liberato.
  15. Vittorio Manfredi Claudia, Claudia... Cerco la mia domestica nella villa. Una volta trovata le ordino quanto mi serve per il viaggio. Preparami qualcosa da portare... devo partire per Roma. Non so quanti giorni mi allontanerò occupati tu di tutto... indicando con il dito il mio tempio. Vittorio, sarà bellissimo! Roma la città immortale.. l'ingresso di un dio nella città di eterna... e di quel che ricordo è la prima volta... dato che quello della Bibbia non c'è mai stato... Già... Nutrirsi e godersi nello stesso tempo la vista del foro o del colosseo... Sarà un'esperienza deliziosa. Mentre guardo nel mio studio i documenti necessari per il viaggio, tra le tante scartoffie mi capita tra le mani il conteggio delle spese di viaggio in treno. Tante suore o monachelle si concederanno a me per saziarmi di quanto oro questi pezzenti mi stanno chiedendo. Oltre che da bravo cane pastore proteggo questi esseri infimi... senza valore. Se non mi servissero per esistere... se non mi servissero... Una volta preparata la valigia, carico tutto sulla mia moto equipaggiata con il sidecar. In sella alla mia moto mi dirigo verso il cuore di Ivrea. Templari e inquisitori viaggiano gratuitamente... alla mente mi ritorna la mascella serrata di Alessandro. Io devo pagare in denaro e tu mi ripaghi in bile. Ringhio tra me e me accelerando in direzione di casa di Claudia. Chiederò alla signorina Astore di seguirmi a Roma. Almeno per una volta sarò io a servirmi di lei... e quel templare si pentirà di avermi minacciato... Vittorio, personalmente... penso che tu e quel poveraccio del templare siate solamente dei burattini nelle mani di quel diavolo di donna. Se fossi capace di manovrare gli uomini la metà di quanto ci riesca lei... saresti il re d'Italia. Quanto saremmo potuti star bene senza di lei... Stare bene senza di lei... prima stavo bene? Ripenso ai giorni prima dell'arrivo di Miriam a Ivrea. Arrivo sotto casa di Claudia e alzo gli occhi verso la finestra della ragazza. Vittorio... Vittorio... lei non ti capirà mai... solo io, posso, vedi di ricordartelo... per lei sei solo un mostro. Se sapesse quanto sangue hai versato nelle fontane di Torino, quante ragazze hanno emesso il loro ultimo respiro tra le tue fauci pregandoti e implorandoti... Abbasso lo sguardo. Tante... però... lei non lo sa...
  16. Zantes-Senza Nome Ascolto tutti i miei compagni indicare le loro competenze in battaglia. E io che dico ora? Non sono un grande combattente... sto imparando ora sul campo... e non so usare la magia... Ho passato la maggior parte della mia vita a scappare, a nascondermi e quando non sono riuscito in una di queste due azioni.... le prendevo sonoramente... Guardo i miei compagni. Ero un mendicante, un reietto della società da sempre... Non ho neppure un nome... Nascondo i miei pensieri guardando le punte dei miei scarponi. Alla fine arriva il mio turno. Concentro il mio sguardo sul boccale di birra di fronte a me. Non so combattere così bene... sto imparando... Utilizzo dei pugnali... e poi durante il nostro viaggio, in un labirinto ho trovato questo indico con il mento il braccio metallico dall'aspetto dorato. Finito di parlare guardo la donna, mi dispiace per il momento non puoi contare su di me in battaglia... devo migliorare... sorrido e poi torno a bere la mia birra.
  17. Zantes-Senza Nome Ascolto la ragazza e vengo a sapere che lei conosce una scorciatoia per la locanda di Tòbias. Bene... ci farà comodo. Senti, dico rivolgendomi alla ragazza. anche noi dobbiamo andare alla locanda di Tòbias e ci farebbe comodo conoscere una scorciatoia. Non so cosa ti abbia proposto Goffredo... ma visto che l'inverno è il periodo più difficile dell'anno... penso che insieme sia più facile piuttosto che da soli. Ah, piuttosto... Questo è Herlan mentre io rispondo al nome di Zantes... Porgo la mano alla ragazza per stringerla.
  18. Zantes-Senza Nome Non appena il nano mi rivela la posizione della locanda di Tòbias, cerco con lo sguardo i miei compagni. Miltor sta giocando a dadi... con alcuni clienti della locanda. In seguito il mio sguardo vagando trova Aldrich e Goffredo. Ma guarda quei due: stanno ancora importunando la ragazza... Sole va da Miltor... Herlan... bene vado da lui... Raggiungo il mio compagno fuori dalla locanda. Herlan... ho scoperto, parlando con quel nano... indicando l'interno della taverna, dove si trova la taverna di Tòbias... e gli descrivo nei dettagli la posizione della locanda.
  19. Zantes-Senza Nome Mi rivolgo al nano: Bene, vedi di mantenere fede alla tua parola... Sorrido al nano. Speriamo di ricavare informazioni utili... Lancio una moneta d'oro in direzione della passera canterina, Allora? Quando inizia questa musica?
  20. L'aria pungente dell'inverno si fa sentire e l'atmosfera è carica di tensione. Vittorio, senti anche tu questa tensione... la percepisco molto distintamente... ci stanno osservando. Siceramente... non mi sento in tensione. Anche se effettivamente sento di essere osservato... Inizio a guardarmi intorno. Alla ricerca di un possibile nascondiglio o di una possibile altura dove qualcuno può sorvegliarci. Forse abbiamo bisogno di un aiuto... dal cielo... Buona idea... dall'ultima volta a Torino non si è più fatto vivo... sai non è nel suo stile... Sollevò lo sguardo e il braccio destro ma nel farlo sfioro involontariamente la mano di Miriam. Mi volto verso la ragazza ed incontro i suoi occhi verdi. Ecco.. ora mi sento un po' a disagio. Sembra sempre che mi scrutinio l'anima... Vittorio tranquillo... la tua anima si è persa nelle acque dello stige anni fa...io mi preoccuperei piuttosto del tuo cervello Porto alla bocca un piccolo fischietto intagliato di legno e ci soffio dentro distogliendo gli occhi dalla ragazza. Fendi l'aria... e torna da me...
  21. Zantes-Senza nome Tra un boccone e l'altro parlo con Aldrich: Riguardo alla questione del braccio, puoi controllarlo ogni volta che vuoi... per me non è un problema. Poi mi rivolgo a Herlan: la locanda di Tòbias... potremmo chiedere al nano... i nani da che mondo e mondo sono ottimi conoscitori di locande. Faccio cenno con il capo alla figura del bardo seduto al tavolo vicino. Mi alzò e vado vicino al nano. piacere di conoscerti, sono Zantes... o almeno mi chiamano così. Avrei bisogno di un'informazione. Dove posso trovare la locanda di Tòbias? Speriamo che non sia già ubriaco...
  22. Vittorio Manfredi Vedo Astore arrivare a cavallo spedita verso la mia villa. I miei occhi si fanno due fessure e scrutano la donna dalla finestra. Sarà venuta a vedere come sto... deve aver saputo dell'attacco a Santa Barbara... Mi distolgo dalla lettura delle carte. Mi sistemo un attimo la camicia sporca di sangue, avrei dovuto cambiarmi prima di fiondarmi qui... Mi rimetto il cappotto sopra e torno a guardare dalla finestra. La signorina Astore fa salire Laura a cavallo e poi se ne va. Resto immobile davanti alla finestra per qualche minuto fin quando la figura della donna non scompare dalla mia vista. Vittorio... vedi... ti cerca solo quando gli serve qualcosa... poi... se ne frega altamente. Solo io mi preoccupo per noi... Molto probabilmente è per la questione di Iorio... magari è grave... Penso appoggiando il palmo della mano sul vetro della finestra dello studio del generale. Poteva lasciare il cavallo a Laura e venire da te. Il palmo di chiude in un pugno. Scendo le scale innervosito dai miei stessi pensieri. Saluto Claudia e Angelica poi mi dirigo a cavallo a dar la caccia a questo diavolo...
  23. Zantes-Senza Nome Una volta scelto il tavolo, mi siedo insieme ai miei compagni. Uno strano nano cattura immediatamente la mia attenzione, impossibile da non notare in mezzo a tutti gli altri frequentatori della tavarna. Chiamo la cameriera e ordino qualcosa da mangiare e bere mentre nel frattempo ascolto la storia del bardo. Man mano che le parole si susseguono resto incantantato e disgustato allo stesso tempo... come vittima di un sortilegio perverso, e, soprattutto sono curioso di sapere come la storia finisca. Mentre la mia attenzione è completamente catturata dal racconto del nano, la cameriera arriva con quanto ho ordinato. Un piatto caldo e una bella birra, quello ci vuole per sentirsi bene. Sorrido a tutti e mi metto il boccale alle labbra. Mi viene da ridere ma non abbastanza da resistere al sapore della birra e azzardo a fare un sorso Il sorso che ho fatto è andato a a bagnare il pavimento. Maledetto nano... e poi mi collasso dal ridere. Voglio sapere pure io la verità su questa storia. Se non servono prove per uccidere un uomo... ma solo voci... diventa difficile sopravivere in questo mondo.
  24. Io mi dirigo verso la locanda a mangiare e bere qualcosa... qualcuno vuol venire? Bere in compagnia è più divertente! Mi rivolgo ai miei compagni prima di entrare nella locanda. Ecco... finalmente posso trovare un attimo di ristoro....
  25. Vittorio Manfredi Saluto tutti e poi in particolare mi rivolgo ai miei compagni. Ora devo passare a casa, poi ci ricongiungiamo. Salto in sella alla moto e accelerando scompaio nella neve. In sella alla mia moto, arrivo alle mura di Ivrea. L'aria gelida invernale mi ferisce la pelle, quasi mi fa sentire vivo.... già...quasi Arrivo fino alla villa, parcheggio la moto e mi dirigo velocemente verso le stanze che avevo riservato al generale. Controllo se Claudia e Angelica sono in casa e in ogni caso urlo mentre salgo sulle scale che non voglio essere disturbato e che nessuno deve salire le scale. Voglio stare da solo. Voglio quelle carte... Ora vediamo cosa hai voluto nascondere ai miei occhi... quel giorno prima di partire per Santa Barbara... Perquisisco la stanza del generale alla ricerca dei documenti che tentò di nascondermi. Master

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