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Dragons´ Lair

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Asteroid

Circolo degli Antichi
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  1. Questo è il mio mondo! Questo è il mondo in cui voglio vivere... Guardo le persone che non mi vedono più come un reietto della società ma mi considerano un eroe. Se penso che fino a qualche tempo fa... io ero solo un pezzo di carne appoggiato ad un muro... e ora mi concedono sguardi ammirati! Prima al massimo riuscivo a pescare solo qualche moneta nelle giornate più buone... a volte... nelle disgrazie... come quella che è successa alla mia città natale... portano cose meravigliose... un futuro... un futuro diverso ma sicuramente migliore. Sorrido ai miei compagni alla popolazione. Mi piace questo mondo.
  2. Sfilo i pugnali dalla carcassa del lupo appena morto, e balzo addosso all'altro lupo che mi ostruisce il cammino. Stringo saldamente l'elsa dei pugnali e mi butto contro l'animale. @ Master
  3. Tedeschi, figli di puttana. Meritate solo di morire. Tiro fuori la mia pistola, miro alla testa il dottore. Muori. Ora. Poi mi volto verso Aurelia. Il mio sguardo gelido non si posa sulla ragazza, va oltre verso il soldato che la trattiene. Il braccio segue lo sguardo e miro al volto del soldato. Nessuno può portarmi via la cena sotto il naso. Vittorio, da quanto tempo.... sangue ariano non macchiava le nostre mani... mi sto eccitando... mangiamoceli tutti qui e ora.
  4. Vedo il branco di lupi davanti a me... veramente un bel branco numeroso... Mi preparo ad attaccare un lupo, non appena vedo uno spiraglio tra i miei compagni. @ Master
  5. Zantes-Senza nome In qualche modo dopotutto dobbiamo dimostrare riconoscenza verso questa città. Meglio sistemare un branco di lupi che un gruppo di soldati o peggio... di mercenari! Prima di partire unendomi al gruppo dei miei compagni mi faccio preparare uno zaino con delle torce, un acciarino e una corda. Una volta ricevuto quanto chiesto, mi rivolgo agli altri sono pronto, possiamo andare scusate l'attesa.
  6. Zantes-Senza Nome La giornata è trascorsa tranquilla tra piccoli lavori dove ho potuto apprendere di alcune tradizioni del posto. L'atmosfera si è venuta a guastare durante il tramonto quando i campananni suonano al nord del paese. Con lo sguardo cerco i miei nuovi compagni. Eccomi, vengo con voi. Aspettatemi. Vedo che come me non hanno intenzione di tirarsi indietro. Prendo tutto il necessario e corro verso nord.
  7. Vedo il generale puntarmi l'arma contro il viso e il mio animo e forse per un momento il mio volto ha lasciato trasparire la vera anima. Lo sguardo si infiamma e la bocca si serra mentre i muscoli si tendono. La pallottola mi manca sfiorandomi la guancia e solo ora capisco le vere intenzioni del generale... voleva colpire qualcosa dietro di me. Vittorio, secondo me voleva provocarti... sai gli hai toccato la figlia... non ti reputa degno... Tu dici? Tu dici che oserebbe tanto Vittorio, dobbiamo mangiarla.. solo così laveremo l'onore del padre Il mio sguardo cambia e si volge ai templari nel padiglione della chiesa. Forza, ragazzi! Qua sotto! Urlo in direzione dei templari. La chiesa si sta riempiendo!! Sposto lo sguardo in direzione del corridoio. Dai Vittorio, siamo andati troppo avanti per non continuare... Già. Troppo avanti... Inizio a scendere nel corridoio attento a possibili inganni.
  8. Zantes - Senza Nome Ascolto con attenzione le parole di Mirian, e poi mi rivolgo al capovillaggio dopo la presentazione di tutte le gilde credo di aver bisogno di pensarci su, ma la gilda del fuoco per il momento ha attirato la mia attenzione. Miltor vi ha chiesto dove si trovano queste gilde... potete indicarci dove trovare in particolare quella del fuoco. Poi ripenso al momento in cui il saggio parla della strega e della nostra impossibilità a tornare nel nostro mondo... poco male Quindi neppure da queste parti è così comune trovare una strega che oltrepassa i mondi... almeno forse la ricerca sarà più facile.... o forse è talmente abile che sarà impossibile da trovare.
  9. Zantes - Senza Nome Ascolto con attenzione le parole del saggio. Avevo avuto la percezione che questo fosse un mondo diverso... non avevo mai visto uomini come i nostri inseguitori dalle nostre parti.... Rifletto sulle parole del saggio e mentre attendo che Sole venga liberato mi sento un po' contento per essere stato strappato ad una realtà che tutto sommato non mi piaceva prorpio. L'ultimo monito dell'anziano ha decisamente catturato la mia attenzione. Qualsiasi cosa resta nel buio viene corrotta? Sollevo lo sguardo verso l'uomo solo le cose possono essere corrotte oppure anche le creature viventi?
  10. Zantes - Senza Nome Cosa... un gatto che parla? Poi dopo poco osservo il gatto diventare umano... che razza di bestia o uomo sei? Sei un mago?
  11. Zantes - Senza Nome Che ali formidabili! Mi avvicino all'essere alato che scopro poi chiamarsi Aldrich. Poi mi giro verso tutti, Il mio nome è Zantes, ma tutti mi conoscono come il Senza Nome. Ora, rivolgendomi al cocchiere, ti abbiamo salvato da quei tre... ci serve da mangiare e bere... ma soprattutto vogliamo alcune informazioni. Dai, forza forse oggi riesco a guadagnarmi un pasto caldo...
  12. Ci hanno chiusi fuori... che bastardi... Guardo il portone appena chiuso dal cocchiere e da quella che potrebbe essere sua figlia. Vedo che tutti i miei compagni si sono armati. Devo procurami un'arma anche io. Mi guardo attorno ma noto che tutto quello che avrebbe potuto essere un'arma è stato già preso. I miei occhi scorrono sulla terra e cerco un ramo abbastanza grosso da essere usato come bastone. Almeno se decidono di venirci addosso posso difendermi. @Master
  13. Zantes-Senza Nome Gli urli disperati di una donna mi fanno riprendere conoscenza. Apro gli occhi e vedo la ragazza che con il suo corpo mi ha attutito la caduta. Gli occhi scivolano sul perchè la mia caduta è stata molto morbida. Bene, la mia vita in questo mondo è iniziata bene... bene... davvero bene.. Sorrido alla ragazza e appoggio la mia schiena sulla parete del carro in modo tale da sollavarmi da lei e in quel momento mi accorgo degli inseguitori.... male... Disarmati e su un carretto... appesantito... come faremo? poi mi rivolgo alla ragazza, scusa ma ora basta ad urlare.
  14. Vedo la ragazza venire aggredita da uno di questi sacchi di carne putrida. Ecco, perchè le ragazzine non devono stare tra i piedi... Vittorio, vedi di ricordarti queste parole quando c'è la signorina Astore nei dintorni. Alla fine questa tedesca si è fatta aggredire da un morto più moto che vivo... e non da uno dei più pericolosi morti in circolazione... Mi volto verso la ragazza e con un pugno spacco la mascella del morto, mentre con la mano libera afferro il polso della ragazza e la lancio verso il padre. Vittorio, vedi di tenerla viva... questa è il pasto che attendavamo da tanto tempo. Lo so... ho l'acquolina in bocca... e la fame che provo da alcuni giorni di certo non è d'aiuto. @Master
  15. Zantes - Senza Nome Un portale? Un portale! Questo mondo è una merda... peggio di così di certo non può capitarmi... al massimo sarò niente come lo sono ora... oppure... posso sperare di migliorare la mia condizione. Con uno scatto, mi tuffo nel portale.
  16. Zantes - Senza Nome I suoni della battaglia si fanno sempre più forti e vicini ad un certo punto un boato supera di gran lunga il rumore più forte. Un drago nero sfonda la Grande Porta e con il suo soffio inizia a sciogliere tutto ciò che incontra. Inizio a farmi strada in mezzo alla folla cercando di farmi scudo con il corpo degli altri abitanti della città. Poi mi guardo intorno e vedo famiglie abbracciate tra loro, giovani e vecchi in preda al panico... e a questo punto mi reputo già fortunato. Devo proteggere solo me stesso... non ho nulla... non piangerò nessuno e nessuno piangerà me... che si f.o.tta questo mondo. Mi appoggio con le spalle al muro e attendo che tutto questo in un modo o l'altro finisca.
  17. Nome del personaggio: Zanthes, detto Senza-Nome Aspetto Fisico: Alto, capelli rosso mogano, occhi azzurri, carnagione chiara, lineamenti decisi. Barba e capelli incolti Carattere: Ribelle e tormentato Professione: Mendicante/Mercenario assoldato per fame Età: indefinita
  18. Ascolto le parole di Felice, Hai ragione.Restate qui a tenere libera la via. Dico rivolgendomi al templare e a tutti coloro che vogliono restare. Io scendo. Chi viene con me? Questa volta il mio sguardo cade sui miei compagni. Vittorio, ci divertiremo tanto. Lo spero
  19. Vittorio, hai sentito cosa ha detto il tedesco? Sì... ci hanno circondato. Vittorio, circondare la preda per poi attaccarla... è tipico dei predatori... se è vero quello che dice il soldato... questi qui sono controllati. Mi avvicino ai miei compagni e sottovoce gli confesso i miei timori. Mi rivolgo al templare in particolare: Non essere così ottimista Felice... ci hanno circondati e non ce ne siamo neppure accorti.
  20. Arriviamo a Santa Barbara. Parcheggio la moto nella piazza dove Eleonora e la madre sono state messe al rogo. Mi guardo attorno e percepisco lo sguardo di Raffaele. Il templare sicuramente sta ripensando ad Eleonora... è normale... anche io ci penso ogni tanto. I tedeschi cecano un bunker sotterraneo, ma non hanno mappe con loro... stanno cercando qualcosa di cui hanno notizie sicure ma non precise. Interessante. Già Vittorio... mi piacerebbe proprio sapere di che cosa si tratti... mi piacerebbe davvero molto Anche a me... molto... Mi guardo attorno, un bunker... dove potrebbe stare? Dove lo metterei.... Vittorio, noi lo metteremo in una cripta... Più protetto di così.... Effettivamente... Poi mi rivolgo a tutti ad alta voce. Molto probabilmente i nostri ospiti non sanno dove cercare... visto che non hanno mappe con loro... quindi piuttosto che disperdere le nostre forze andiamo a cercare nella chiesa e in particolare nella cripta. Visto l'oggetto da trovare... il posto più sicuro dove nasconderlo è sicuramente quello dove solo alcuni possono accedere.
  21. Cerrione? Guardo il generale con fare interrogativo per qualche secondo e solo successivamente apprendo che probabilmente è il vecchio nome di Santa Barbara prima della "conversione cristiana". Non si preoccupi generale... quando sua figlia terminerà di prepararsi, partiremo.
  22. Vedo Miriam ingelosirsi e una parte di me è felice... mentre l'altra è davvero preoccupata. Meglio correre ai ripari... Mi rivolgo a Sabrina. Mi dispiace, Sabrina. Per oggi preferirei non fare altre foto... mi libero dalla presa della donna. Poi il mio sguardo si concentra su Mattia. Basta così per oggi. Dicendo questo mi dirigo verso lo studio dove Miriam sta curiosando. Durante il tragitto vengo intercettato da Alice. Alice!... guardo la ragazzina spazientito. Credo di meritarmi un po' più di rispetto... riferendomi alle ultime parole della ragazzina. Non so da che sarà composta la spedizione... deciderò in seguito. Ecco, bravo Vittorio, prendiamo tempo. Una risposta vaga... è meglio di ogni altra risposta... Nonostante la maleducazione di Alice nei confronti di Sabrina, decido di non intromettermi. Anche io penso che la sua presenza sia fuori luogo e strana qui... ho come l'impressione che la donna abbia cercato una scusa per arrivare in casa mia. E poi... non sembra minimante risentire della distanza sociale tra noi. Si prende libertà eccessive per essere una domestica... si comporta in modo molto aggressivo... I miei pensieri vengono interrotti dalle parole di Miriam che sbuca dallo studio. E' Alice. Rispondo esasperato a Miriam. Poi mi rivolgo a Mattia: Mattia, vai a fare delle foto a questi ragazzi in giardino. Angelica, Yuri, Alice e Laura... forza andate. Le nuove leve di Ivrea meritano un ricordo... e la mia casa un po' di pace. Supero Alice e raggiungo Miriam. Sabrina, vi presento la signorina Astore. Dicendo queste parole appoggio la mia mano sul fianco della ragazza avvicinandomi di più a lei. Venite pure, dico rivolgendomi alla donna. Ho un giardino interno alla casa, una piccola serra. Possiamo prendere qualcosa da bere in attesa che venga qualcuno a riprendervi. Così possiamo conoscerci meglio. Invito le due donne a sedersi nella serra e faccio portare qualcosa da bere da Claudia. E' da molto tempo che lavorate per il signor Augusto Sibillini... avete sempre fatto questo mestiere?
  23. Appoggio le spalle alla biblioteca e cerco di infilare in uno scaffale senza farmi notare il libro. Mattia mi chiede di fare alcune foto alla villa e nella stanza più alta. Va bene, venite. Claudia occupatevi della bambina. Poi rivolgendomi a tutti, seguitemi. Faccio salire loro l'ultima rampa di scale, l'esercito di caffettiere correda la nostra passeggiata e infine arriviamo alla mia camera. Mattia, questa è la mia camera. Niente di quello che c'è qui dentro va fotografato, dico rivolgendomi al fotografo. La stanza è più larga che lunga. Quando entriamo l'attenzione viene catturata immediatamente dalla finesta che costeggia il lato opposto all'entrata e da cui si scorge un balcone da cui si può vedere Ivrea e anche in lontanza quello che resta di Santa Barbara. In fondo a sinistra c'è un letto enorme con al lato due comodini in legno, ma solo uno è effettivamente usato. Ci sono dei libri di poesia, mischiati ad altri di tattica militare e altri ancora di storia... nella parete accanto alla porta troneggia un camino mentre a destra c'è una porta che da verso il bagno interno e una statua in marmo bianco. Raffigura una donna sdraiata con le braccia avvolte intorno al collo dell'amato alato che la sovrasta sorreggendola. Mi avvicino alla finestra, la apro e faccio avvicinare il fotografo. Da qui potete avere la vista che desiderate. Mi lascio fotografare come le tre donne desiderano. Miriam mi abbraccia e ogni volta che lo fa sento il cuore perdere un battito e accelerare per recuperarlo. E poi mi guarda con quegli occhi verdi. Vorrei baciarla... Mi dimentico del fotografo, di Claudia e di tutto il resto. Guardo la ragazza, Se ti stringessi a me scapperesti... cercheresti di divincolarti... ogni volta che faccio io un passo verso di te... tu ti allontani di dieci. Il mio sguardo cambia e diventa diffidente nei confronti della cacciatrice. Prendo un po' le distanze, come previsto lei si avvicina e io la stringo a me. Mi pento immediatamente della mia audacia. Il mio volto così vicino al suo, il suo odore così dolce ma provocante... mi avvicino a lei per baciarla. Ad un tratto bussano al portone d'ingresso. Mi separo dalla ragazza e vado ad aprire al nuovo ospite: faccio la conoscenza della domestica del signor Sibillini. Piacere mio di conoscervi Sabrina. Guardo la donna di fronte a me. Sorrido alla sua domanda. Mi sarebbe sembrata estremamente fuori luogo se pochi secondi prima quella bambina non fosse sgusciata da non so dove nel mio studio. Poi il mio sguardo si concentra sul suo volto. Ascolto la fiaba. Le fiabe... non sono mai solo delle fiabe... signorina Astore... prima di diventarlo a volte... a volte... sono storie vere. Oppure Vittorio... può accadere anche il contrario. Una vita può essere una favola... dopotutto le favole non sono mica fiabe... Sussurro alla ragazza molto vicino al suo orecchio, poi guardo la domestica. Molto interessante la vostra fiaba. Il fotografo nel frattempo si congeda da tutti. Lo accompagno personalmente alla porta. Voglio anche i negativi. I paesaggi potete anche tenerli... tutto il resto, lo compro. Fate due copie di tutto.
  24. Quest'uomo... è molto più simile a me più di chiunque altro... ed ironia della sorte è un tedesco. Resto interdetto alle parole dell'uomo. Anche io credevo di aver trovato la donna giusta per me... anche a me è stata portata via... e di certo io non trovo pace da quando sono morto. Devo essere rimasto troppo a lungo fermo con gli occhi abbassati sul pavimento, tanto che Sebastian mi dice Certamente... mi allontano dalla stanza e mi rifugio nel mio studio. Appoggio sopra la scrivania il regalo di Sebastian e mi avvicino alla finestra. Osservo Yuri e Laura allenarsi. Vittorio, ultimamente la tua villa sembra aver preso vita... era tanto tempo che non era così... giusto? Prendo un libro dalla biblioteca... un libro di miti e leggende consumato dalla copertina rovinata e le pagine ingiallite. Cerco il mio mito preferito. A Selene questa storia non è mai piaciuta. Dovevo sempre farle un regalo per poterla leggere in sua compagnia... un braccialetto, un paio di orecchini... Mi piaceva così tanto in vita questa storia che alla fine ne ho fatto la mia vita... o quasi... <<Il cuore del proprietario non è più fermo... e il ghiaccio che ricopriva la sua dimora si è finalmente sciolto... ed è arrivata la verde primavera...>> Non riesco a terminare neppure il pensiero che la porta dello studio si apre e scorgo tre figure, ma sicuramente solo quegli occhi verdi catturano la mia attenzione. Nascondo velocemente il libro dietro le mie spalle, colto in flagrante... Ed è arrivata la verde primavera. No, Vittorio... è arrivato un tifone... ecco quello che è arrivato! Vedo Miriam bloccare le sue parole e guardare dietro le mie spalle... che si sia accorta del libro? Con noncuranza volto la testa ma non mi aspettavo di vedere una bambina. E tu chi sei?Dico rivolgendomi alla bambina alle mie spalle.
  25. Non si preoccupi... è bello avere qualcuno che parli di arte e di ciò che l'arte è capace di comunicare... Qui ad Ivrea è piuttosto raro... sono interessati di più a cose... per così dire più pratiche... Vittorio, vuoi dire che pensano solo a zappare la terra e a crocifiggere eretici... Più o meno. Penso mentre lo sguardo si piega verso il basso e le labbra si incurvano in segno di disprezzo. Seguo l'uomo nella camera che gli ho affidato. Quando entriamo la mia attenzione viene attratta dai fogli sulla scrivania. Cerco di leggere con discrezione il più possibile, fin quando l'uomo fa sparire quanto più possibile. Il generale alla fine si rivolge a me: La ringrazio moltissimo. Avrà un posto d'onore nel mio studio. Dico realmente contento e soddisfatto contemplando il dono. Vedi Vittorio, i tedeschi ti stanno riconoscendo come divinità. Ti ha portato sua figlia come offerta per te e quel papiro per il tuo tempio. Lui lo risparmiamo. Dopotutto che cosa è un dio senza i suoi fedeli? Tu pensi che mi abbia portato la figlia in dono? Per farmela mangiare? Certo... non hai sentito quello che ha appena detto... "non siete sposato?" vuole offrirla come sposa sacrificale... si vede che nel Reich funziona così... come dio non dovresti giudicare le tradizioni degli uomini. Quello che dici... mi sembra... giusto... sì, sì... deve essere per forza così. Non sono sposato... per questo posso accettare i vostri doni senza problemi. Dico all'uomo, sorridendo. Mi piacerebbe sposarmi un giorno... dico guardando l'uomo negli occhi ma dubito di trovare una donna disposta ad amarmi per ... l'uomo che sono. master

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