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Dragons´ Lair

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Asteroid

Circolo degli Antichi
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  1. La scritta è di un certo impatto. Anche se sono un profano ne resto affascianto, ma la reazione di Felice davanti alla scritta nell'abside, mi sorprende. Vittorio... Felice è il destinatario? Già, Fratello Felice è il templare della scritta... dopotutto l'unica arma che appartiene ad un templare è quella sua... comunque più di quello che c'è scritto riguardo al expiator, sono al momento preoccupato per quello che c'è scritto dopo... "Vivi o morti che siano"... Di sicuro siamo in quattro ad essere morti... e ora in questa navata della chiesa non c'è nessuno... ma ci sono uomini vivi e morti... speriamo che Orlando e il suo gruppetto... non si interessi troppo ai contenuti di questa scritta. Vittorio, confermo è lui il destinatario... credo che il messaggio gli sia arrivato forte e chiaro. Guarda come lo sta provocando e non si preoccupa neppure degli altri presenti. C.azzi suoi, se Orlando fa due più due... meglio che impari a pensare prima di aprire bocca... Facciamo come dice Fratello Massimo. Andiamocene prima che sia troppo tardi.
  2. Guardo i due templari farci da apripista, la mia arma è già sguainata. Meglio stare al centro Vittorio... I conventi sono posti pericolosi... è risaputo! Sono d'accordo. Lascio che i conversi chiudano la fila e io mi metto appena prima di loro così da avere le spalle coperte.
  3. Signori, Signora, riferendomi alle persone che devono salire in macchina con me, mi dispiace ma preferirei stare nel posto accanto al conducente. I viaggi in macchina non sono il mio forte. Mi siedo sul posto davanti. Per tutto il viaggio ho fissato la strada davanti a me, tenendo aperto il più possibile il finestrino... come si fa a viaggiare in una scatola di mettallo? Senza la brezza che ti scompiglia i capelli... ma che ne sanno questi che cosa è la libertà? Una volta arrivati, Massimo decide di arrampicarsi per aprire la grata dall'interno visto che nessuno si è sporto dalle mura nonostante il ponte levatoio abbassato. Un brutto segno? Per loro sarà un brutto segno... per me non credo proprio. Accarezzo l'elsa della mia spada. Vittorio, ci divertiremo molto... ponte levatoio abbassato... nessuna guardia... la città è tutta nostra... Non avrei mai creduto che seguendo gli ordini della chiesa... mi sarei mai divertito tanto... c'è vantaggio nell'essere morti... i pericoli della vita diventano le gioie del risveglio.... Sei il mio poeta preferito. Sguaino la spada. Guarda che bella stilografica che ho! Sorrido eccitato pensando alla battaglia che mi attende. Quando sento il ringhio dall'altra parte della cancellata, un sorriso spunta sul mio volto e mii volto verso i miei compagni. Per come sembra, Massimo aprirà le porte dell'inferno. Master
  4. Quello che ti ho raccontato oggi è tutto vero... e comunque... io un eroe?Mi faccio una bella risata... Piuttosto credo che mi si addica di più il ruolo del "cattivo" delle favole... o del mostro, direbbero alcuni... vuoi dire come direbbe la nostra bella signorina Astrore... non certo un eroe senza macchia e senza paura. Miriam, ho trascorso circa una decina d'anni nelle terre perdute. Lì ho lasciato gran parte di quello che ero... No, Vittorio c'hai lasciato tutto te stesso, tranne l'involucro... quando tornai ad Ivrea, credetti sperai con tutto me stesso di essere accettato per quello che ero diventato... ma... non è stato così... non lo sarà mai.. Sospiro... Ti racconterei tutto, credimi... c'ho anche provato... ti sei alterata... agitata... e senza volerlo mi hai spezzato... però... visto che tutto il giorno che mi provochi e mi lasci costantemente in sospeso... Il mio sguardo si illumina di un bagliore "malefico", che prontamente cerco di nascondere concentrandomi sul liquido nel bicchiere di fronte a me. Mi sono innamorato di una ragazza. E' molto bella ma è anche molto crudele. Dice che le metterei i brividi se la toccassi e mi ha detto più volte tra le righe che sono un mostro... Mi avvicino alla ragazza forse è anche per questo che non mi sento un eroe... poi continuo quasi sussurrando ma sopratutto mi tenta costantemente... dice di aver paura di me ma con i gesti mostra sempre il contrario... mi fa impazzire... Mi avvicino ancora di più a Miriam quasi i nasi si sfiorano, ma questa volta la voce è normale Signorina Astore, credo che sia ora di tornare... Signorina Astore, non puoi sempre essere tu a condurre i giochi... Ti ho raccontato quasi tutto... manca solo qualche dettaglio, che terrò per me. Sorrido alla ragazza.
  5. Non che non la so... anzi... la so ma non è quella che vorrei... Miriam... perchè mi dici queste cose... Sospiro. Un angolo felice? Sorrido. Vuoi solo un angolo? Avvolgo un braccio intorno alla vita della donna, trattenendola a me. Allora... la signorina Astore... hai desiderato se non sbaglio di voler formare una banda. Quindi prima andiamo alla domus. Saliamo in moto e dopo alcuni attimi arriviamo alla domus. Una volta lì comunico la mia intenzione di creare una squadra di cacciatori di morti. Dopo aver parlato con l'addetto, guardo la ragazza. Sai... qui vicino c'è un bar... molto carino... La scorsa volta non ci siamo potuti andare... Mi metto a cavalcioni sulla moto. Dai andiamo. Le vie di Torino le conosco come le mie tasche e in pochissimo arriviamo al bar. Scelgo un tavolo appartato e lì ci accomodiamo ordinando qualcosa, mentre parliamo del più e del meno. Tiro fuori due dei tre saponi che avevo comprato alla lavanda. Poi guardo Miriam. Sono per te. Spero che la fragranza ti piaccia. A me la lavanda piace molto, mi ricorda la Francia, il posto dove sono nato... e morto... Una volta caddi nella Senna... la corrente mi trasportò fin quasi alla foce... e lì c'era un campo di lavanda... di solito la lavanda veniva coltivata in Provenza... Ad Arles ci sono immensi campi di lavanda... ma al nord non sono così comuni. Quando mi risvegliai... fu l'odore di questo fiore ad accogliermi. Un odore davvero buono e selvatico al tempo stesso... ma sono sicuro che sarà perfetto su di te.
  6. Risponda al signor Burla che se vuole accertarsi delle mie condizioni può venire a Ivrea per venirmi a trovare... senza che salgo sempre io... sorrido al sarto. Vedo Miriam portare in camerino diversi abiti ed uscire con un cappotto bianco rivestito di pelliccia con un cappuccio. Mi avvicino alla ragazza. Prendo il cappuccio e glielo tiro su fino a coprirle la testa, e a voce bassa le parlo (in modo tale che solo io e lei possiamo sentire). Assolutamente no... Miriam, credimi... è un piacere. Davvero. Distolgo lo sguardo dalla ragazza. Prendi anche qualche vestito. E anche un cappotto più leggero, magari uno smanicato... tirando su qualche pezzo a caso. Dai sei una ragazza... sai come si fanno le compere... poi avvicino al sarto. Assicurati che prenda tutto il necessario. E mi metto in disparte. Poi torno a guardare la ragazza Va bene, se è quello che vuoi. Siamo già a Torino. Appena usciamo di qui andiamo a fare richiesta formale. Guardo la ragazza. Gli occhi verdi risaltano sul suo viso circondato dalla pelliccia bianca del cappotto. Le labbra sinuose mi tentano terribilmente. Perchè mi torni così vicino. Sempre più vicino. E mi guardi e mi provochi... Miriam... quando mi sei vicino perdo la testa. Sai quanto me ne importa di gerarchie e di incarichi... e anche fondare una banda... non è che mi interessa molto. Vittorio, per una volta che la signorina Astore ha un'idea giusta, vedi di assecondarla... Una banda, come i vecchi tempi! Sarà fantastico! Poi i miei pensieri si congelano. Vuole stare al mio fianco. L'ha detto... Vittorio, lei ti crede vivo. Non sa che sono anni che sei trapassato... ricordatelo! I morti devono morire perchè sono mostri... Miriam... va bene. Non diventerò portavoce. Non mi piacciono molto divise e incarchi... Davvero vorresti stare al mio fianco? Lo pensi davvero? Vittorio, ti sta illudendo.... anzi ti stai solo illudendo, lei ancora non sa.... Prendo le mani della ragazza. Anzi non rispondere. Non farlo. Voglio che le tue parole restino indefinite... così posso liberamente farne quello che voglio. Reinterpretarle a mio piacere. Le sorrido baciandole la mano. Non oggi. Continuo a sorridere alla ragazza. Poi mi volto e soprattutto mi allontano da lei. Mi metto a guardare dei vestiti, tra tutti uno verde mi capita tra le mani. Come i suoi occhi... è inutile sono prigioniero del tuo incantesimo.
  7. Propormi una cosa? Guardo incuriosito la ragazza. Signorina Astore... lei è l'essere più creudele che io abbia mai conosciuto... è capace di tenermi in sospeso togliendomi il fiato. Non può buttare il sasso e nascondere la mano... Sorrido alla ragazza. La discussione viene però interrotta dalla presenza di Andrea che non appena ci vede inizia a parlare. Dopo alcuni convenevoli arriva al succo della questione: Al mio ritorno, se ho tempo e voglia parlo con te. Dopo come ti sei comportato non ho la ben che minima intenzione di passare il tempo con te. Dico lapidario rivolgendomi all'incendiario. Poi prendo la mano a Miriam e la conduco verso la moto. Faccio indossare il casco alla ragazza e dopo essere salito anche io mi rivolgo ad Andrea. Le scuse per il tuo comportamento neppure le voglio e a dirla tutta non le ho mai aspettate... dato che non mi hai neppure detto grazie per averti salvato. Sospiro. Buono a sapersi. La prossima volta ti lascio affogare. Sapessi quando è brutto morire in una tomba d'acqua... se solo lo sapessi... baceresti la terra dove i miei piedi appoggiano... Giro la chiave nel quadro della moto e dopo aver fatto romabare il motore me ne vado in direzione di Torino. Mentre esco dalle mura di Ivrea vedo un nuovo gruppo di arrivati. Li saluto con un il clacson della moto e con un cenno della mano mentre corro sulla neve verso la mia amata Torino. Signorina Astore, si tenga stretta. Impenno leggermente la moto per costringere la ragazza ad avvicinarsi a me. Una volta arrivati lì, mi dirigo verso la mia sartoria di fiducia. Bene, signorina Astore. Siamo arrivati. Come ti ho detto questa mattina... non puoi andare in giro d'inverno con una canottiera, hai avuto la polmonite... i miei occhi incontrano quelli della ragazza. Ecco, perchè non devo starti troppo vicino... quando ti sono accanto, perdo la testa. Lieto di sentirtelo dire Vittorio... davvero stiamo facendo passi da gigante... Smettila. Cambio improvvisamente discorso, Cosa volevate propormi? Dico alla ragazza mentre apro la porta del negozio per far entrare Miriam.
  8. FlashBack Claudia, mi avverte che Miriam è al vittoriale. Quando la ragazza arriva noto il cappotto logoro. Deve averlo indossato nelle terre perdute... Solo ora penso che anche i suoi vestiti sono rovinati e per nulla adatti all'inverno che sta arrivando. Resto qualche secondo a guardare la ragazza. Le farà bene cambiare ambiente... dopo la morte di Davide e Riccardo... è tanto che non sorride. Miriam, mi rivolgo alla ragazza, mi farebbe molto piacere se oggi mi accompagnassi a Torino. L'ultima volta che ci siamo stati... a te è piaciuto... e anche a me... ecco... giusto per svagarsi un po'... che ne dici? Andremo in moto. Guardo la ragazza. E poi... Miriam... ecco, il giorno che mi hai trovato bagnato fradicio accanto al fiume... mi sono accorto che indossi solo una leggera canottiera bianca sotto quel cappotto. Sta arrivando l'inverno... e qualche mese fa hai preso una polmonite... sarebbe meglio... qualcosa di più caldo... a Torino sicuramente troveremo qualcosa. Allora... andiamo?
  9. Come un pulcino? Come un pulcino! Vittorio... digli qualche cosa... ti prego. Che ne è stato di quello che ha impalato e dilaniato don Arrigo... Vittorio, ti prego ritorna in te! Prendo il cappotto che la ragazza ha appoggiato sulle mie spalle e lo riposiziono a modo di mantello su quelle di lei. Con la scusa di riposizionare il cappotto, tengo la ragazza ancora un po' tra le mie braccia. A questo punto le sussurro all'orecchio Signorina Astore... ho mentito... sorrido mentre lascio scivolare la mano sul volto della ragazza. Il mio volto ora è vicino al suo. Troppo vicino. Come quella volta nello studio... Miriam... Vittorio... non siete soli.. Le mie mani appoggiano sulle sue spalle. Vittorio... non siete soli...ci sono i templari . Sento lo sguardo di Alessandro addosso, distolgo gli occhi dalla ragazza ed incontro quelli del templare. Ogni volta che ti incontro... non ho mai l'arma a portata di mano. Sei un uomo fortunato. Poi torno a parlare a voce alta verso Miriam, Ora però ritorniamo in città. Mi abbasso e tra la neve riprendo il mio coltello e lo infilo dietro la schiena. ------------------------------------------- Trascorro gran parte delle giornate a sistemare i danni al vittoriale. Imprecando il nome di Eleonora ogni qual volta un mobile o una statua è stata danneggiata. Finalmente, un po' di civiltà in questo paesetto. Sono arrivati un saponificatore e un barbiere! Vado dal saponificatore e compro diversi tipi di sapone e alcuni li faccio confezionare a parte, lo stesso giorno vado anche dal barbiere. Ed è proprio dal barbiere che vengo a sapere che un'altra famiglia arricchita è giunta ad Ivrea e ha preso il posto dei Gambali... Anche loro hanno una figlia Vittorio... Guai in vista... Al bar apprendo invece che ci sono stati ben quattro casi di suicidio... un po' troppi visto che la battaglia è terminata... meglio tenere gli occhi aperti. Poi cerco la signorina Astore.
  10. C.azzo, Vittorio... mi sa che questa spara per davvero... Non aspetterò il quinto colpo, mi accontento del primo. Mentre mi preparo al contrattacco, vedo Andrea gettare a terra il fucile e guardare oltre le mie spalle. Solo dopo qualche momento vedo una figura e solo dopo altri secondi mi accorgo che è Miriam. Vittorio, ha visto tutto... ha visto che Andrea ti puntava un fucile... se gli riferisce quello che gli hai detto... non sarà difficile per la più che sveglia signorina Astore fare due più due... Il mio sguardo cambia. Vederla correre verso di me e gettarmi le braccia al collo mi fa aumentare il battito cardiaco. E' bella. Il cappotto informe nasconde a mala pena quello che la canotteira ostenta. E' bella... troppo bella. Alla fine sento il suo corpo contro la pelle, solo la sua canottiera ci separa. Se Andrea ci prova anche solo ad accennare alla nostra discussione lo massacro... ingannerò il mondo intero se serve. Ingannerò me stesso... pur di vederti così... pur di averti così... pur di vederti desiderare me... Ricambio l'abbraccio senza esitazione. Stringo Miriam a me, affondando il volto nei suoi capelli. Allora... mi hai cercato... sussurro all'orecchio della ragazza. Magari quel giorno fosse stato così... con te ad aspettarmi... Sorrido nascosto nell'incavo del collo. La rabbia che poco fa aveva oscurato i miei occhi si è dissipata con il suo arrivo come l'alba cancella la notte più nera. Da quanto tempo non abbracciavo qualcuno. Credo che sia la prima volta da quando... sono... quello che sono. Goditelo adesso Vittorio... quando Miriam scopre che sei morto... di certo non lascerà cadere il fucile... Pochi istanti dopo, sento Miriam muoversi tra le mie braccia e cercare Andrea, unendoci in un unico grande abbraccio. Un pensiero si fa strada nella mia mente. Non voglio... condividere, questo momento. Potrebbe essere l'unico e l'ultimo... se lei scoprisse quello che sono... Mi irrigidisco. Come se lei potesse capire i miei pensieri. Come se potesse capire dal confronto con Andrea che la vita ha lasciato da tempo questo corpo... Senza pensare, parlo cercando di attirare l'attenzione su di me. Miriam... ho freddo. Scaldami... Mi rendo conto solo successivamente delle parole che le ho detto. Arrossisco, ma non mi interessa... chissà per quanto tempo riuscirò a nascondere la mia natura a lei... la guardo negli occhi ed infilo le mani sotto il cappotto costringendola ad abbracciare solo me. Tossisco, tremo e faccio di tutto per non interrompere il contatto. Vedi Miriam... non ti metto i brividi... non sono un mostro...
  11. Vittorio... hai visto... l'incendiario... un soprannome molto, molto... davvero molto indicato... Sì, ho visto è come sua nipote... Sotto pressione è in grado di controllare le fiamme... Non è una buona notizia... No, niente affatto. All'improvviso, Andrea mi punta il fucile dritto in faccia. Andrea?... resto inizialmente sorpreso della reazione dell'incendiario, poi gli scoppio a ridere in faccia. Ti dispiace? Lo vedo quanto ti dispiace, ammiccando verso il fucile che la ragazza tiene saldo nella mia direzione. A me dispiace... mi dispiace davvero di aver assecondato le richieste di Miriam per tentare di proteggerti da Aldapaci e dalle sue ricerche... mi dispiace di essermi buttato in questo fiume per salvarti... sei solo un fott.uto odioso. Anzi... sei solo una fott.uta stronza. Prendo la canna del fucile e me la punto dritta al centro del petto. Quello che hai in mano è un carcano, quindi se non sbaglio caricatore a sei colpi... ah, scusa cinque dato che uno lo hai usato. Bene, Andrea. Assicurati di uccidermi in questi cinque colpi... e di avere abbastanza fiato da scappare... perchè se non ci riuscirai come sono certo che accadrà, ti... sbrano. Dico guardando negli occhi Andrea. Un sorriso perfido spunta sul mio volto mentre con la lingua ripasso il contorno delle mie fauci. Chiaro? Bravo Vittorio. Finalmente ti riconosco... finalmente siamo tornati in noi... ah, che giorno meraviglioso... magari potessimo affondare i denti nelle carni dell'incendiario...
  12. Non appena mi mettono le mani addosso cerco di liberarmi dalla loro presa. Estraggo il coltello da caccia da dietro la schiena e attacco i due uomini a me più vicini. Morirete tutti... per l'affronto che ci state arrecando A piedi e torso nudo in mezzo alla neve... per fortuna Vittorio che siamo già morti... altro che polmonite... Master
  13. Abbasso lo sguardo seguendo i movimenti di Andrea e vedo sotto i vestiti strappati il seno... il seno?? Resto una manciata di secondi a fissarlo. E' una femmina? Vittorio... Vittorio.... Andrea è una lei... mi sembra chiaro... no? Sollevo lo sguardo verso gli occhi dell'incendiario. Andrea... ecco... Scusami... Mi spoglio togliendomi la camicia fradicia e gliela appoggio sulle spalle. Non lo dirò a nessuno... ti do la mia parola d'onore... Guardo l'incendiario e solo ora mi rendo conto che i suoi lineamenti non possono essere quelli di un ragazzo. Solo ora mi rendo conto che non può essere un maschio e solo ora mi rendo conto che assomiglia terribilmente a sua nipote Eleonora. Ha i suoi stessi occhi azzurri... come ho fatto a non accorgermene prima... Ecco cosa stava cercando Aldapaci, la vera identità di Andrea. Ho fatto bene a fare quello che ho fatto... anzi... forse dovrei ricordare ad Aldapaci di abbandonare la questione, se quel bastardo è riuscito a sopravvivere a questo pandemonio. I miei pensieri vengono interrotti dalle mie parole che sfuggono alla mia bocca, Ma i tuoi compagni lo sanno? Andrea, copriti ho chiesto a Raffaele di portare aiuti... sai... per soccorrerci... c.azzo.
  14. Avvicino la moto il più possibile al fiume. Mi libero il più velocemente possibile dei fucili, della spada e delle cartucce. In ultimo mi tolgo lo smanicato di pelliccia e le scarpe. Raffaele, vai a chiamare aiuti! Gli do le chiavi della moto. Sbrigati! Ora! Detto questo mi tuffo nel fiume. Vittorio, comunque il destino è beffardo. Vedere la stessa scena da un altra prospettiva... Se non è morto... abbiamo i minuti contati... ferito nel fiume... si dissanguerà.... ancora più velocemente. Vittorio, a quanto sento... te la ricordi bene la dinamica dei fatti... Circondato dall'acqua spalanco gli occhi e cerco di seguire la corrente per trovare Andrea. Master
  15. Ascolto le parole delle bambina. Ha ragione su ogni fronte. Ivrea difficilmente riuscirà a risistermarsi... ci vorrà molto impegno... e molti soldi... Lo so, sarà difficile. I danni che ci hai arrecato sono tanti, ma in qualche modo riusciremo. Dobbiamo riuscirci e di certo la chiesa non ci aiuterà. Sorrido amaramente. In questa città, possiamo essere più vicino ai vivi di quanto tu non creda... dobbiamo proteggerla ad ogni costo. Una figlia... non ci avevo mai pensato... ancora una volta le parole di Miriam mi ritornano alla mente Guardo la bambina ma resto senza parole. Vittorio, noi possiamo fare tutte queste cose... anzi a dirla tutta mi offende che ascolti le parole di questa ragazzina quando io è da anni che ti dico di spassarcela... sai... dato che le funzioni vitali sono attive... insomma Vittorio... Non hai fatto altro che nutrirti... Nelle terre perdute, capisco l'atmosfera e le donne non erano poi così attraenti, ma a Torino... diamine... Non so se sono più in grado... di piacere in quel modo a qualcuno... Arrossisco un po'. Lascio la presa sulla bambina e appoggio la schiena sulla parete. Guardo verso la bambina. Non ho intenzione di massacrarti... almeno non più. Sei libera... Poi il mio sguardo viene attratto dalla parete di fronte a me. Mi chiamo Vittorio Manfredi. Abbi cura di te. Appena finito di parlare, mi alzo e scendo le scale per tornare alla moto. Vedo Raffaele ancora steso a terra. Con il piede faccio dondolare il suo corpo e quando vedo che inizia a dare segni di vita, gli dico che me ne torno a combattere in città. Raffaele, qui è tutto finito andiamocene. Il rombo della moto rompe il silenzio dell'Ivrea perduta. Miriam... sto arrivando.
  16. Le fiamme avvolgono il mio corpo. Un dolore che mi trapassa le carni a tal punto da farmi urlare. Raccolgo qualche telo e lo uso per spegnere le fiamme e poi mi lancio sulla bambina. La intrappolo sotto il mio stesso peso e rispondo alle domande della bambina. Nessuno. Nessuno mi vuole bene. Nessuno mi aspetta. Nessuno mi cerca... Eleonora, sono solo esattamente come lo sei tu. Nessuno è disposto a capirmi... Eleonora, il tuo presente è il mio passato. Eleonora, so che puoi non capirmi... neppure io mi capisco ultimamente... mi ritrovo a desiderare di proteggere persone che mi odiano... Le parole di Miriam mi tornano alla mente. Una rabbia profonda mi sale dentro. Stringo i polsi della bambina con tutte le mie forze, poi mi fermo. I miei occhi diventano due fessure, le labbra si serrano in un sorriso che non arriva agli occhi. Eleonora, ritira ora il tuo esercito e potrai andartene sulle tue gambe. Dammi la tua parola e io ti darò la mia che non ti torcerò un capello. Potrai andartene...
  17. Eleonora, sei abbastanza intelligente da capire che possiamo scendere a patti. Anche io odio la chiesa, te l'ho già detto e se fossi arrivata qualche mese fa probabilmente starei a difendere la mia villa con le mie opere d'arte, invece di stare qui a rischiare quel che resta di me... Mi dispiace che sei stata vittima delle torture... ma così facendo attirerai l'attenzione su di te e prima o poi ti cattureranno e finirai peggio... te l'ho già detto... oppure puoi scontrarti con un tuo simile... e allora lì che senso ha... combattere? Parlo sulla soglia della porta. Se entro, solo uno di noi due uscirà sulle sue gambe... e per una volta non sono certo di essere io quello che si salverà. Entro nella stanza e chiudo a chiave la porta alle mie spalle. La spada sguainata è fedele al mio fianco. Inizio a cercare la bambina sollevando i teli e guardandomi intorno. Non ha senso combatterci, entrambi abbiamo sconfitto la morte ed entrambi siamo tenuti in vita da rancori verso un mondo che non ci appartiene più... in cui viviamo segregati... ti capisco Eleonora... più di quanto tu non creda... ma non posso permettere che tu distrugga la città in cui vivo... Ogni istante che passa, ogni istante in più sarà sempre più difficile per Miriam... giuro che se per colpa di questa bambina gli succede qualcosa... giuro su quanto mi resta che scuoio questa bambina con le mie zanne. Nasconditi finchè puoi perchè appena ti trovo ti inchiodo al pavimento... e le torture dell'inquisizione ti sembreranno solo un dolce ricordo. Master
  18. Il mio sguardo ricade su quel che resta del corpo del prete. Appoggio lo stivale sulla sua mascella mentre con la mano mi sfilo la siringa di veleno lasciandola cadere a terra. Poi mi piego sul corpo dell'uomo e gli dico: Io sono l'unico vero Dio. L'unico a cui puoi chiedere misericordia... l'unico che può davvero perdonarti ogni peccato... Ascolterò ogni tua preghiera. Forza Don Arrigo... lusingami... Con il mio peso gli spacco la mascella. Con i tuoi lamenti. Vittorio, mi sento romantico oggi... Anche io... mi sento in vena di romanticherie... Prendo una trave da tutte le macerie e ci impalo il prete. Parte della trave gli attraversa la trachea uscendo dalla bocca in modo distorto sfruttando l'ampia cavità generata dalla rottura della mascella. Bene... Osservando la mia opera d'arte, poi mi volto verso la bambina che inizia a scappare sulla tromba delle scale. La mia voce diventa un po' più rauca carica di passione che per fin troppo tempo è stata sopita. Stasera si va a caccia * . Rinfordero la spada e imbraccio la doppietta. Master *Rengar di lol
  19. Vedo il disappunto sulla faccia di Raffaele, quando mi vede ma nonostante questo continuo a seguirlo. Bhè Raffaele... potrei farti la stessa domanda. Anzi dovrei farti io le domande visto che sono io che ti ho seguito. Sorrido al templare. Dopo un po' arriviamo quasi all'altro capo dell'Ivrea perduta e lì incontriamo Eleonora insieme a Don Arrigo. Vittorio, come cazz.o faceva a sapere che Eleonora fosse qui. Cioè... come ha fatto a percepirla... sai anche tu che percepire i morti... insomma... non è come percepire i vivi... ma di certo... è più facile che sia come noi che come loro. Guardo verso Raffaele. Non saprei... dovremmo verificare, ma di certo non è ora il momento. I miei occhi si spostano sulla bambina. E' davvero piccola. E' così piccola... gli occhi della bambina mi colpiscono come una sferzata. Sembra che non conosca le brutture di questo mondo. Vittorio, concentrati. Loro non sanno che sei morto... non possono saperlo... ma tu sai che loro lo sono... sfruttiamo il vantaggio. La bambina è in grado di controllare le fiamme... se mi prende... sono spacciato... Senti Vittorio, mettila così ogni secondo che passa casa nostra è in pericolo... e se la cosa non ti muove abbastanza pensa alla tua bella cacciatrice siciliana... la tua bella signorina Astore sarà in pericolo... quanto potrà mai resistere? E da quanto ti interessi di lei? Vittorio ci tengo alla mia terra... e se serve venderei anche nostra madre se fosse viva pur di tirar fuori il predatore che c'è in te... pur di riprendere il controllo sul nostro regno... pur di restare come siamo... e poi, riflettendoci bene... ultimamente tiri fuori il tuo lato più violento quando sei accanto a lei che quando sei vicino ai tuoi simili. Nella taverna hai fracassato il volto di un poveraccio per lei, hai minacciato delle signore per evitarle pettegolezzi e te le saresti anche sbranate se non fosse bastato... l'ho sentito sai come ribolliva il tuo sangue... hai minacciato e terrorizzato Aldapaci... e ti saresti anche mangiato lui... se la signorina Astore fosse tornata da te in lacrime... Lei riesce molto più di quanto ci provi io a tirar fuori quell'animale assetato di sangue e violenza che siamo... che sei... La mia attenzione torna sulla bambina. Ascolto le sue parole e capisco la sua rabbia, ma non posso permettere che faccia quanto gli passi per la testa nel mio territorio. Qui comando io. Questa terra è mia. Vittorio, sbarazziamoci del templare. Se la bambina parla o se il prete ti spara, sei nei guai... Sfruttando la mia posizione, colpisco il templare alla nuca in modo tale da farlo svenire. Eleonora, non è radendo al suolo città che placherai il tuo dolore, ti seguirà sempre... ti peseguiterà in eterno... Mi dispiace piccola, ma questo mondo è crudele... abituati... e diffida da chi veste i simboli della chiesa. Restano infimi vermi prima e dopo la morte. Poi mi rivolgo a Don Arrigo. Godrò vedendoti soffocare con la bocca piena di sangue e di quel che resta delle tue budella e poi mi lancio verso Arrigo e con la spada tento di dimezzarlo. Master
  20. Svolto velocemente imboccando la curva e solo quando finalmente la moto riacquista una posizione sicura stacco gli occhi dalla strada per vedere quello che mi circonda. Il freddo inverno invernale fa sentire il suo soffio sul mio viso, ma nonostante tutto scorgo una figura familiare qualche centinaio di metri di fronte a me. Il canto della Senna, Raffaele... Vittorio, seguiamolo. Perchè un uomo deve andare nell'Ivrea perduta, ora... deve aver visto qualcosa... magari sa di Eleonora. Con un movimento della mano, accelero la moto per affiancare l'uomo. Raffaele, vengo con te.
  21. Sfreccio come una saetta tra le vie della città e ad un certo punto, decisamente troppo tardi, vedo un templare sbarrarmi la strada. Vittorio, non abbiamo bisogno di eroi... sai bene la fine che fanno... Già. Ho sbagliato una volta... la seconda non ci casco di certo. Noto una traversa alla via che sto percorrendo prima di dovermi imbattere contro il templare. Con una pericolosa curva a gomito provo ad immettermi nella via. Non ci sarà una seconda volta... ho troppe cose da fare... ho troppo da perdere... non ci sarà una seconda volta. Vittorio... vedi ti tenere gli occhi sulla strada e il cul*o attaccato alla sella. Dobbiamo sopravvivere ad ogni costo. Master
  22. Mi volto verso i due marine, e faccio loro un cenno per indicare che avevo capito. Hanno già preso il campo agricolo... il resto d'Ivrea non so in che condizioni possa essere... di sicuro non migliori. Vittorio, non possiamo arrenderci... troviamo quella ragazzina e impediamogli di distruggere quello che è nostro. Nessuno può distuggere ciò che ci appartiene. Velocemente mi rimetto in sella alla moto. Allora sicuramente in città non c'è.... anche se è un morto è pur sempre una bambina... non può far nulla di concreto in battaglia... quindi lei è fuori dalle mura... fuori dalle mura... Accendo la moto ed inizio a far finta di scappare, non appena gli americani sono lontano dai miei occhi inverto la rotta e scappo dalla città. Se volessi... attaccare e non essere notato mi nasconderei esattamente nella parte opposta a dove decido di attaccare... Vittorio, questo è una tattica esperta... quella è una bambina... Noi non stiamo combattendo solo contro una bambina, ma contro a tutti quelli che si stanno approfittando del suo dolore. E di certo quelli sono esperti predatori.... Master
  23. Chris, fuc*k you! Urlo tutta la mia frustrazione contro il carroarmato, mentre pesto la testa di un morto per fracassargli la mascella. Appena finisco con questi ammassi di carne ammuffita, ti strappo gli occhi dalle orbite... Guardo i due morti davanti a me. Levatevi dalla mia vista. Sguaino la spada e mi preparo a colpirli.
  24. Quando arrivo è già troppo tardi. I morti sono riusciti a superare le mura. Sguaino la spada. Nessuno può mancarmi di rispetto in questo modo. Vittorio, nessuno tranne... Smettila... siamo in tre qui con un'orda di morti che avanzano... deconcentrarmi non è un'azione intelligente. Ci rimettiamo l'eternità. Chris, Jerry... i go... attention please. Guardo negli occhi quei due yankee, poi penso speriamo bene. Con la spada sguainata attacco il morto più vicino mirando al tronco per dividerlo in due.
  25. Percepisco che la battaglia è iniziata nella zona occidentale, ma il rumore del carroarmato mi sorprende. Ci stanno attaccando su due fronti? Dannazione. Quella zona è completamente sguarnita. Ci saranno al massimo un paio di marine. Se aprono la breccia lì, arriveranno in città in un batter d'occhio. Vittorio, casa nostra è qui vicino. Proteggiamola ad ogni costo. In sella alla moto mi dirigo verso il carroarmato. Devo trovare Eleonora, se è lei che sta muovendo tutto questo... allora... bloccata lei... fermiamo tutto questo pandemonio... forse. Già Vittorio... forse... Master

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