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Asteroid

Circolo degli Antichi
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  1. Resto di sasso quando vedo la ragazza. Vittorio, è decisamente molto bella... Già. Innegabile... sfortunatamente è innegabile. Il mio sguardo corre sul corpo della donna leggero senza quasi soffermarsi sui dettagli delle sue curve fino ad arrivare al suo volto. Vittorio, come pensi di fare... non possiamo far scatenare la guerra per un pasto... seppur succoso è sempre e solo un pasto... Già.. dobbiamo agire d'astuzia... i miei occhi si fissano nell'unico occhio azzurro mostrato dalla ragazza. Dare la caccia ai tedeschi è la mia specialità. Ma questa volta... voglio fare il mio capolavoro. Il mio sguardo si sofferma poi sull'altra creatura, decisamente meno angelica, che sta uscendo dall'auto. Anche in questo caso rimango sbalordito. Vittorio... è finto? E' vero?... Sarà vivo... i miei occhi si concentrano sulla figura... è mostruosamente grande... Mi congedo dal gruppo di tedeschi molto più pensieroso di come avrei creduto. Una volta arrivato a casa apprendo che i tedeschi già si sono accomodati al secondo piano. Mi intrattengo con il generale. Conosce l'arte... e non poco... l'unico in tutta Ivrea e dintorni che si sia interessato della mia villa... e delle mie opere... Fisso il generale. Lieto di vedere che vi piacciono le mie opere... Possiamo anche dire che l'intera villa sia un'opera d'arte stessa... Ascolto l'uomo e decido di seguirlo in camera.
  2. Saluto Jason e poi una volta da soli con Alice guardo la ragazzina negli occhi mentre la mia testa è sostenuta inclinata dal mio braccio. Il mio sguardo scivola sul volto della ragazzina mentre l'indice della mano che sostiene la mia testa accarezza le labbra. Vittorio, ha accettato le tue condizioni... è rimasta senza pretese. Già... e mi ha sorpreso. Per un'impaziente come lei... deve essere stato difficile. Vedi... Alice... mi alzo dalla sedia, faccio il giro della scrivania e raggiungo la ragazza dall'altro lato. Se ti comporti bene... vieni ricompensata... sempre... sollevo il mento della ragazza in modo tale che i suoi occhi incontrino i miei mentre la sovrasto con la mia persona appoggiato alla scrivania. Una volta che il carroarmato sarà aggiustato sarai tu a guidarlo. Mi allontano dalla ragazza per cercare di evitare un suo assalto. Io non so guidarlo e penso che neppure tu sai farlo davvero... quindi almeno per le prime volte lo farai in mia presenza e poi farai da sola. Due giorni dopo. Come molti dei cittadini di Ivrea mi reco in piazza per attendere l'arrivo dei tedeschi. Vittorio, ma ti rendi conto... i tedeschi a casa tua... che giornata memorabile... ci divertiremo tantissimo con loro... gusteremo sapori d'oltralpe... da quanto tempo desideravamo affondare le nostre fauci nelle loro carni diafane capaci di lasciar vedere ogni singola vena, capillare... Basta ti prego... ho già molta fame... ed essere inquieto così ora in mezzo a questa pizza piena, di certo non mi è d'aiuto. I miei occhi cadono su una delle ragazze biellesi giunte ad Ivrea. Dopo qualche ora arrivano i tedeschi. Attendo che della Torre termini il suo discorso e poi mi avvicino al generale. Generale, io sono Vittorio Manfredi. Sarò vostro ospite per il vostro soggiorno ad Ivrea. Lieto di fare la vostra conoscenza. Dico all'uomo porgendo la mia mano in modo cortese.
  3. Ma che ha per la testa questa ragazzina? Vittorio, questa è proprio fuori di testa. Allora... Alice, come ho detto poco fa a Jason, tu non sei una mia proprietà... però... Tu sei sotto la mia giurisdizione, dato che sono il tuo tutore. Ora, se tu mi chiedi di andare da Jason perchè vuoi fare parte della sua banda io posso dare il mio assenso... ma poi devi chiedere a Spina, l'altra tua tutrice dico spostando lo sguardo su Jason, mentre mi alzo per servire da bere a me e al marine. Il voler restare nella mia banda, è una tua decisione... Dico appoggiando i bicchieri con un liquore ambrato sulla scrivania. Di certo non dipende da evenutali incarichi o armi che ti verranno affidati e soprattutto non sei tu che detti condizioni. Mi risiedo e con una mano sostengo il capo mentre con l'altra muovo il bicchiere pronto a gustarmi il contenuto dolciastro. Per quanto tu possa essere un valido elemento, io sono pur sempre il capo. Il mio sguardo si concentra sugli occhi blu della ragazzina. Comando io e decido io quando una cosa si fa o meno. E' chiaro? Non aspetto neppure la risposta della ragazza che continuo a parlarle guardandola bene negli occhi, con un tono molto calmo e accondiscendente. Ti ho fatto fare il foglio di via, perchè l'ho ritenuto opportuno. Ti darò il carroarmato e tutto quello che vuoi se lo riterrò opportuno. Come, dove e quando lo decido io. Guardo la ragazzina. Bene, ora mettiamo alla prova la sua fiducia e la sua devozione. Alice, ti stai giocando il carroarmato... proprio ora. Devi scegliermi a prescindere. Devi affidarti a me completamente. Il mio sguardo si sposta infine sul marine. Per i carroarmati possiamo fare come hai proposto tu...
  4. Guardo Miriam. Lo fa apposta... lei ha capito tutto e lo fa apposta. Mi sta torturando... è una sadica. Il mio sguardo si posa su Miriam. Volto le spalle alle due donne e non ho più voglia di parlare. Ad un certo punto Miriam prende e se ne va arrabbiata e Andrea si congeda velocemente. Saluto l'incendiario e mi immergo nei miei pensieri. Voglio quella ragazza... ma lei... sembra che giochi con me... mi bacia... mi accarezza e mi provoca... poi... se mi propongo io, mi sfugge. Vittorio, mangiamocela... ho fame... abbiamo fame... Mi infilo le mani nei capelli. Credimi, vorrei... vorrei... ma quando il mio sguardo incontra il suo... perdo la testa. Mentre con lo sguardo vago nella stanza mi rendo conto che è entrato Jason. Sorrido all'uomo, sono contento che casa vi piaccia. Parlando di affari... se vogliamo accordarci sui carroarmati per me non c'è alcun problema, ma la signorina Soli non è una mia proprietà. Sicuramente fra poco quel tornado di ragazzina arriverà qui a casa. Se vuole può aspettare qui in mia compagnia.
  5. Bene la banda è fatta, la signorina Astore è contenta... nel frattempo che do voce ai miei pensieri parcheggio la moto nel capanno e mi avvio verso casa... Ora, posso finalmente concentrarmi sulle mie ricerche... Attraverso il corridoio, entro nel salone e infine noto che in sala da pranzo c'è il marine nero. Mi rivolgo al marine mantenendo una distanza accettabile per la conversazione: Piacere di conoscerti, Jason. Parleremo fra poco. Una signorina al piano di sopra? Salgo le scale e arrivo nel mio studio. Quando entro vedo Andrea e Miriam, ce ne sono due Jason.... e una è la donna più pericolosa in circolazione al momento. Salve, saluto entrambe le ragazze e ascolto le parole di Miriam e le risposte di Andrea. Solo alla fine della loro conversazione intervengo. Andrea... guarda che non vengono stuprate solo le donne. Anche gli uomini possono essere stuprati... certamente, le donne essendo in molti casi più deboli degli uomini sono delle prede più facili. Tutto qui. Quei vermi di Dite probabilmente lo avrebbero fatto a tutti e due per piacere o per sfogo... o semplicemente per umiliarci. Ora le cose si sono evolute in modo diverso... mi hai puntato un'arma addosso... sospiro. Ti ho perdonato un istante dopo che mi hai puntato il fucile addosso... se dopo sono stato freddo e scostante... è perchè... perchè... ci sono rimasto male... non perchè avessi del rancore per il gesto in sè. Se avessi voluto davvero saresti morto, sono riuscito a sopravvivere in situazioni ben peggiori... Andrea, ho protetto il tuo segreto ancora prima di scoprirlo. Aldapaci stava indagando su di te... ora le voci sono state sopite, ma non del tutto cancellate. Non sapendo quale fosse il tuo segreto, non ho potuto agire liberamente, ma se vuoi possiamo metterle a tacere presentando dei documenti in cui si attesta che sei un ragazzo... se è questo quello che vuoi. Credimi Andrea, come ho già detto a Miriam... per me le apparenze non contano. Potresti anche essere l'essere più orrendo che calpesti questa terra, perfino un morto sensiente... Borbotto tra me e me mentre sistemo le fotografie e quanto preso nel covento nel cassetto della scrivania. Per me saresti sempre tu...Sono solo dettagli irrilevanti. Poi mi volto verso Miriam, è questo che voglio sentirmi dire. C.azzo. Perchè a me nessuno lo dice... Ora vado a vedere quello che vuole il marine. Venite anche voi a prendere un thè o qualcosa di più forte?.. già ci vuole qualcosa di forte... ora... Per sviare il discorso dalla discussione, guardo la crepa sul pavimento. La indico e poi mi rivolgo a tutte e due, Fattelo raccontare da Alessandro! Dicendo così inizio a scendere le scale.
  6. Vittorio, non ha capito niente questa qui... ti dice così solo perchè non sa chi sei... veramente. Sono felice di essere solo questo per te. Dico in tono dolce alla ragazza. Spero di esserlo sempre. Sorrido. Vittorio... ecco, hai presente il detto "dalla padella alla brace"? Eccoti servito. Forza, rispondi alla signorina Astore... E ora perchè mi fa questa domanda? Che idea mi sono fatto... Mi ha messo all'angolo... mi sono fatto mettere all'angolo... e non solo all'angolo ma in un campo minato... e lei dice di non essere una strega... Ecco, signorina Astore... abbasso lo sguardo io mi sono fatto un'idea... però... tu mi confondi. Mi confondi sempre... Penso che ci stiamo divertendo moltissimo insieme... e mi piacerebbe divertirmi di più. Guardo la ragazza e all'improvviso mi rendo conto di quello che ho detto. Un rossore di diffonde sul volto. Ecco... non in quel senso... insomma anche... cioè io volevo dire... Miriam... vedi che mi fai... dopo sembro strano e divertente, completamente diverso da come sono... dai forza... andiamo. Riaccompagno la ragazza a casa di Claudia. Quando Miriam scende, le afferro la mano: ho pensato che dato che tu hai avuto l'idea della banda... il nome deve essere in onore tuo...ti piace... la brigata della cacciatrice? Poi mi avvicino al suo orecchio... in onore tuo e del tuo nome. Nel ritrarmi sfioro impercettibilmente la guancia delle ragazza con le mie labbra. Ora vado a procurarmi gli altri compagni. A dopo.
  7. Inclino la moto il giusto necessario per avere la possibilità di afferrare la vita della donna con un braccio e trascinarla sulle mie gambe. Miriam è seduta all'amazzone e mentre ci stiamo dirigendo verso sud allunga il suo polso in direzione del mio naso. Percepisco il profumo di lavanda e un più che famigliare languore si fa strada insieme ad altri sentimenti che solo quegli occhi verdi sono in grado di far risvegliare. Vittorio, che la signorina Astore si stia offrendo per saziare la nostra fame? Non hai voglia di assaggiarla? Con il polso della ragazza davanti al viso, la tentazione di assaggiarla diventa insopportabile, e così mi lecco leggermente le labbra. La pelle di lei è così vicina... lei è così dannatamente vicina. Miriam e lavanda... una combinazione pericolosa... il mio sguardo si sposta verso la ragazza per poi ritornare sulla strada mentre Miriam riprende a parlare. Certo che ti farò scappare.. ma... tu dovrai scappare via con me... Sorrido alla ragazza. Rallento con la moto fino a fermarmi. Appoggio un piede a terra e fisso i miei occhi in quelli della ragazza. Credo che mi piaceresti anche se fossi una strega per davvero... anzi forse mi spiegherei un sacco di cose... se tu fossi una strega per davvero... Esatto, Vittorio... per esempio potremmo finalmente spiegare come mai nel tuo corpo è scomparso il cervello e il cuore ha ripreso a battere... Anzi Vittorio, te lo dico io... lei è LA strega per eccellenza... dove non ci sono arrivati i preti e i nazzisti c'è arrivata questa ragazzina... e questo non va bene... non va assolutamente bene... Però... il dio dei morti e la strega... niente male... Se io fossi... fossi... che ne so.... fingo di pensare a qualcosa di orribile... se fossi... ah, lasciamo stare. Sorrido alla ragazza e riparto con la moto. Meglio andare, restare fermi fuori dalle mura può essere pericoloso. Già Vittorio... prima che combini qualche guaio... ti pare che lei possa dirti: Vittorio, anche se sei morto e continui ad esistere su questa terra nutredoti di giovani ragazze innocenti, per me resti sempre tu... sei fuori di testa? Lei ora è così perchè crede che tu sia vivo e vegeto come lei... dannazione... Voglio sentirmelo dire. Lo voglio ora. Miriam... chiamo la ragazza e poi una volta che ho la sua attenzione sposto una mano sul suo viso e le sollevo il mento. Se fossi l'essere più orrendo che calpesti questa terra... se la mia anima fosse più nera della notte... scapperesti lo stesso con me? Mi cercheresti come mi cerchi ora?
  8. Saluto gli altri della compagnia e mi metto in sella alla moto. Il vento invernale scompiglia i miei capelli mentre con la moto attraverso il tratto di strada che mi separa da Ivrea. Vittorio, che delusione... se non fosse stato per quello che abbiamo trovato e visto sarebbe stata solo un'incredibile e poco emozionante perdita di tempo. Lasciami stare... non mi ci far pensare. Avrei voluto un po' più d'azione... che deve fare un pover uomo annoiato come me per trovare un po' di sano divertimento... che devo fare... Inizio ad accelerare, fino a spingere al massimo la moto. E' inutile Vittorio... questo mondo è fatto per gli uomini non per gli dei. Dopo un po' arrivo ad Ivrea ed assisto al dibattito tra Alice e il nuovo marine, ad un tratto sento Miriam chiamarmi con un tono decisamente troppo sospetto e malizioso. Vittorio, non ti girare... non ti girare chissà cosa ha in mente quella combinaguai... ma la tentazione è troppo forte, mi volto e imporvvisamente qualcosa di ghiacciato mi colpisce la faccia. Una palla di neve?! Vittorio, ma stiamo scherzando? Signorina Astore, che tattica arguta... dico scherzosamente mentre mi pulisco il volto dalla neve. Accendo la moto e accelero in direzione della donna. Provocare un predatore, non mi sembra una buona idea. Ora ti rapisco. Allungo il braccio in direzione della ragazza per caricarla di peso sulla mia moto.
  9. VITTORIO! VITTORIO! Hai sentito! Abbiamo i tedeschi a casa... a casa NOSTRA! Ho sentito, ho sentito... c'è anche una ragazza... Involontariamente passo la lingua sul labbro inferiore. Non vedo l'ora che arrivino. Non vedo l'ora. Vittorio... Laura, ha difeso la casa.... non possiamo mangiarala... almeno non ora... ma questa Aurelia, questa ragazzina tedesca sarà un pasto appetitoso. Sento la salivazione aumentare e un certo languore farsi strada nella mia mente e nel mio corpo. Mai stato più... lieto di eseguire i vostri ordini. Dico rivolgendomi al cardinale facendo un piccolo cenno del capo nella direzione dell'uomo. Attendo di essere congedato.
  10. Il cardinale inizia a sviolinare frasi a casaccio, giusto per fare conversazione e poi ad un tratto si rivolge a me Nascondere? Si presuppone che non siano esposte... tutto il contrario... è tutto esposto... è tutto alla luce... solo io vivo nell'ombra, mio caro cardinale. Guardo il cardinale e poi distolgo lo sguardo dall'uomo, pur continuando ad ascoltarlo. Hanno localizzato un oggetto? Sono interessati ad un oggetto a Santa Barbara. Cosa potrebbe esserci in quella città... e che può essere sopravvissuto ad Eleonora...
  11. Entro nella navata e quello che ho di fronte è qualcosa di sublime. Vedi... serve solo un buon pastore... e l'ordine torna... Guardo il fabbro e i monaci cantare le lodi del cacciatore. E' incredibile... riuscire a controllare tutti questi morti... fargli fare quello che si vuole e come... e creare qualcosa di così meraviglioso. La luce entra dal rosone della navata e illumina l'abside. Forse questa è l'unica messa a cui desidero partecipare. Fatta dai miei simili... e dedicata a qualcuno per cui valga la pena di pregare... e simile a noi... dopotutto un dio cosa è se non una creatura simile all'uomo ma più potente... Mi siedo sull'ultima panca della chiesa ascolto qualche strofa della litania. Vittorio, ma che fai... Dobbiamo andare... è pericoloso... Non ci attaccheranno. Non hanno più motivo. Guardo un'ultima volta il gruppo di morti ed esco dalla struttura. Il ritorno in città è più veloce del previsto. Riprendo la mia moto e ritorno a casa. Durante la strada del ritorno passo sotto casa di Claudia e faccio strombazzare il clacson della moto. La mattinata procede in modo più interessante di quanto immaginassi. Vittorio, dobbiamo tornare a Torino! Magnifico... Già, magnifico. Saluto tutti gli altri e rivolgendomi a loro dico: Sono pronto.
  12. Raccolgo gli appunti del fabbro. Vittorio, ma che ti importa degli appunti di un fabbro.... Hai letto? Parla di una leggenda... io adoro le leggende... Anche a me piacciono le leggende... Vedi, allora... come sempre alla fine ci piacciono le stesse cose... Signorina Astore a parte... Ah sì... se non fosse per lei sarei rimasto alla taverna a bere pure il giorno dell'invasione. Chi avrebbe da ridire sul buon sapore del cioccolato... ma anche il cioccolato ha i suoi effetti collaterali... Gli occhi si spostano sull'ingresso della stanza. Ascolto quanto detto da Felice. Hanno trovato le armi. Meglio tornare fuori. Così forse incontriamo anche gli altri. Tanto... non hanno più alcun interesse a combattere... Mi avvio verso la navata accanto a noi.
  13. Attendo che Massimo termini di vedere le foto e poi le prendo io. Guardo con attenzione l'affresco. Vorrei poter avere con me ora la lente... sussurro a Massimo. Vittorio, hai visto le foto... raffigurano un affresco... potremmo analizzarle... Massimo, queste le prendo io. Ho l'esperienza e i mezzi necessari per analizzarle... e poi si tratta sempre di opere d'arte... e io ho un debole per l'arte. Mi guardo attorno e nel caso in cui non ci sia altro di interessante esco. Attendendo la scelta degli altri.
  14. Sono d'accordo con lei, De Roveri. Meglio andarsene da questo posto. Guardo in direzione dell'uomo. Mi viene da ridere quanto vedo che nel serbatoio dell'arma battezzata pianto e stridor di denti c'è altra urina. Cerco di nascondere il sorriso, abbassando lo sguardo e concentrandomi sui miei stivali. Vittorio, un po' di contegno... La fai facile tu... guarda in che situazione mi trovo... Lo vedo. Maschero il sorriso guardandomi intorno nella stanza cercando uno scalpello e un martello o qualcosa di simile per forzare il lucchetto.
  15. Vedo Michele e Massimo tuffarsi nel mare di morti di fronte a loro. Sono pazzi. Pazzi da legare. Vittorio, mi sa che questi vogliono terminare la loro esistenza. Miro ad uno dei morti feriti a me più vicino e poi mi tiro indietro di qualche passo. In questo modo cerco di attirare qualche morto provando a liberare un po' di più il passaggio. Master
  16. Due morti mi si parano davanti. Vittorio, rimaniamo più esterni. Evitiamo di dare le spalle. Mi sto divertendo un mondo.... A chi lo dici. Scivolo alla mia destra mentre attacco il morto ferito più lontano dal gruppo. Un sorriso divertito e provocatorio si dipinge sul mio viso. Master
  17. Carico il colpo per tagliare a metà il morto ferito a me più vicino. Vittorio, forza... dimostramogli cosa siamo capaci di fare. Nessuno deve intralciare la mia strada. Dico mentre esco da questo corridoio. Master
  18. Ancora morti... Ancora con gli occhi rossi... Vittorio, penso proprio che la stagione di caccia sia aperta. Avevi ancora dei dubbi? Almeno ora Felice sta zitto. Più provoca e più la situazione peggiora. Già... potevamo già stare ad Ivrea a quest'ora... però tutto questo divertimento non lo avremo avuto... Hai ragione, davvero impagabile! Sguaino la spada e attendo che i morti arrivino pronto ad attaccarli.
  19. Scendo le scale e mi ricongiungo con i miei compagni. Di sopra la situazione sembra tranquilla. Vedo la porta con la scritta "Possa Dio aver pietà della vostra anima", è diversa da quella che c'è di sotto. Meglio non aprire. Già Vittorio... meglio di no. Seguo i templari nell'ispezione.
  20. Hai visto perchè l'arma non funziona... Che schifo... che schifo... mio dio... l'avrei buttata via. Che vomito. A quanto sembra Felice è nel mirino. Guardiamogli le spalle... Certamente. Mi rivolgo agli altri. Io salgo le scale e vedo quello che c'è di sopra. Meglio vedere se di sopra non ci sono sorprese. Le scale non permettono una buona visuale. Vittorio, prudenza. Certamente. Master
  21. Morti impossessati da un demonio... morti che volano... che cantano... mai vista una cosa del genere... meraviglioso! Meraviglioso.... davvero meraviglioso. Non so da quanto tempo non mi divertivo così tanto. Comunque questi benedettini non sanno fare bene il loro lavoro... l'arma non funziona... Sono contento che la cosa ti diverta così tanto... anche io mi sto divertendo parecchio. Ad Ivrea la vita è ritornata abbastanza tranquilla e ora che il mio spirito combattivo si è risvegliato stare senza un po' d'azione è diventato davvero difficile. L'arma di fratello Felice non funziona probabilmente non c'è benzina nel serbatoio. Vedo Michele e Massimo andare in perlustrazione, allora li seguo con la spada sguainata pronto all'azione. Vengo anche io. Eccomi. Master
  22. Osservo le creature assumere posizioni distorte e comportamenti simili alle vittime di possessione secondo gli esorcisti. Punto il morto vicino a me. Meglio occuparsene uno alla volta. Giusto Vittorio... tanto il tempo è dalla nostra parte. Mi preparo a colpire il morto tranciandolo in due. Master
  23. Osservo la battaglia come procede intorno a me. Con tutto il mio peso schiaccio la mascella al cadavere che ho dimezzato e poi mi dedico ai due più vicini. E' venuta la vostra ora. Carico il colpo per sbarazzarmi di entrambi. Master
  24. Le voci dei monaci rieccheggiano nell'aria e danno all'atmosfera un'aspetto lugubre. Riconosco le note e le parole dei canti gregoriani. Non credo che si sia mai vista una scena del genere. Vittorio, è stata orchestrata ad arte, nei minimi dettagli. Hai visto i segni sul pavimento... Il calderone... Davvero magnifico. Lugubre e spaventoso... vorrai dire... abbiamo gusti completamente diversi. Dai Vittorio, sbarazziamoci di questa feccia di uomini. Sì, questo mondo ha bisogno di una ripulita. Questo mondo ha bisogno di noi e di nessun altro. Impugno a due mani la spada e mi preparo ad attaccare il monaco a me più vicino. Non vedo l'ora di vedere la mia spada macchiarsi del tuo sangue. Master
  25. Guardo Orlando e decido di rispondergli per quanto mi sia concesso fare. I pochi che lo conoscono lo ricordano come "il riemerso", "sangue di corvo" o anche il "cacciatore". E' una creatura degli abissi capace di controllare i morti che a quel punto assumono tratti distintivi come gli occhi rossi. Ad Ivrea è già capitata una cosa simile. Non si è mai manifestato apertamente, anche se probabilmente riesce a prevedere e conoscere le nostre mosse. Durante l'attacco ad Ivrea ha approfittato della debolezza della bambina impossessata per distruggere ulteriormente la città. E' violento e sadico. Non conosce pietà. Vittorio... dici che è meglio proseguire? Non abbiamo altra scelta. Loro vogliono le loro armi. Ed è giusto che le prendano. Ognuno ha il proprio destino... ed il mio è scritto nel mio nome. Vittorio. Fai attenzione. Una volta che gli altri hanno deciso che percorso seguire mi aggrego a loro.
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