Tutti i contenuti pubblicati da Zellos
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Capitolo Due - Seguendo le sue orme
Alucard Borealis Fece spallucce a sua nonna, con il fare di chi non era particolarmente interessato, gli occhi al cellulare. <<Non c’è nessuno o nessuna nonna. E poi ho sempre da fare, non credo sia il momento per trovare qualcuno.>> Il viaggio era stato un poco silenzioso. Aveva scritto molto sul suo cristallo, aveva mangiucchiato qualcosa. Coccolò un secondo Sorrow: <<Non preoccuparti, fratellino. Ti aiuterò io a proteggere Vassilixia...e proteggerò anche te. Però guardami le spalle, eh?>> disse facendogli alcune coccole sotto il mento. Si avvicinò lentamente a Astrid, offrendogli dei cioccolatini: voleva scusarsi per l’Alucard CHOP di poco prima e quindi si avvicinò a lei. Una parte di lui non riusciva però a non ridacchiare al pensiero dell’immane manona di forza verde smeraldo. <<Scusami tanto per prima Astrid, ma picchiare un animale...>> disse con voce un poco colpevole. Si nascose un poco di più dietro il ciuffo che gli copriva l’occhio destro. <<...come mai lo hai fatto a proposito? Non ti piacevano gli animali?>> Poi gli venne in mente una cosa. <<KAT POOOO!!! Vuoi un cioccolatino??!!>> @Plettro, @Organo84, @REDDISH-MUSE
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Al Jawahra Naqis - Topic di Gioco
Zellos ha risposto a Pippomaster92 a un discussione Discussioni in 5 giocatori, 5 master, 5 avventureIlyas Rimarrei in silenzio alle parole di Hakim, ma preferisco dargli man forte. <<C’è solo da andarsene purtroppo. Ed alla svelta.>>
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[Atto 5] Non c’è pace per benevoli
L’elfo sembra “assaporare” le parole di Koen <<I signori velati pensavano al dominio come quello che ci attribuisci. Noi siamo più una...federazione di vassalli. Ognuno si autogoverna...o autogovernava, chiedendo aiuto e protezione a noi.>> dice come se le parole gli sembrassero nuove: evidentemente per lui alcuni termini sono assai lontano dal loro modo di pensare. Osserva poi Jasmine. <<Da dove veniamo? Dalla capitale, nella foresta. Ma precisamente da dove venitemi ora? Da ovest...>> dice indicandoti in realtà il nord. <<...uno dei nostri fari del canto, adesso ricoperto di vegetazione e terriccio. Un obelisco che assomiglia ad un’arpa, per voi. Cercavamo il villaggio di Hybor, la sua estensione ricopriva un poco del vostro e parte più laterale. Siamo venuti per la Decima.>> L’elfo fa una leggera pausa a quel punto, prima di iniziare a parlare. <<In cambio della protezione Imperiale, ogni paese in base ai suoi abitanti ed alla ricchezza conseguita dalla pace garantita dall’Imperatore deve consegnare ossa ai Conestabili. >> dice col tono del banditore.
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[Lady Blackbird] Topic organizzativo
Zellos ha risposto a Ian Morgenvelt a un discussione Lady Blackbird in Racconti dai cieli del Selvaggio BluLetto! Il sistema mi piace molto peraltro! U.U ( pardon, mi ero completamente scordato...)
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[Atto I] [Lahan] Nella casa dell’Arcimago
<<Il problema non è essere maleducati...>> inizia il Rettore, che però fa un cenno di parlare a Thorn <<Anche se negli ambiti ufficiali utilizzare la magia su altri, senza permesso, lo è.>> puntualizza l’umano, lasciando di nuovo la parola al Na’terim <<...quanto il fatto che è una abilità antica per tempi ormai desueti. Vi faccio un esempio: scopriste che io sono...malvagio, che potreste farci? Rimango vostro vicino e dovreste egualmente aver a che fare con me, in un modo o nell’altro. Inoltre, buona parte delle persone con cui tratterete è sostanzialmente immune a tale potere, sia perché o troppo “debole” ( in termini di potenza d’aura, non potere politico) oppure perché opportunamente camuffata se avesse davvero bisogno di non farlo sapere. Ad esempio, suppongo sappiate cos’è il Concilio Fuorilegge, l’organo “legislativo” dei Regni Fluviali. Ne fanno parte lord Irovetti, signore del Pitax, famigerato per il suo disprezzo della vita; i signori di Daggermark, che appoggiano l’esistenza della Gilda degli Avvelenatori e degli assassini, veri padroni della città; i signori pirati del Marchesato...potrei continuare per ore.>> dice mentre prende qualcosa da bere, il whisky invecchiato proposto da Chelry. L’arcimago fa un cenno assentivo col capo, a sottolineare la bontà dell’alcolico. <<Questa è una terra di nessuno di fuggiaschi. È pieno, pieno di individui dalla dubbia moralità, in mezzo anche ai “puri di cuore” e “mele marce”...e sono vostri cittadini tutti costoro, i buoni, i cattivi e coloro che si disinteressano di questa suddivisione.>> Arriva un mazzo di carte (ovviamente non sigillato, non siamo mica ai casinò bene di Absalom). <<Volete giocare a qualcosa, oppure preferite parlare senza carte e senza...orpelli?>> dice il rettore indicandosi l’anello. @Nyxator
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[Atto 5] Non c’è pace per benevoli
<<Anche gli azlanti erano...indipendenti?>> dice con un tono quasi incuriosito l’elfo, prima di proseguire. << Curioso termine questo. Non esiste nella nostra lingua ed ha ben poco senso. Tutto è collegato a ciò che ha intorno, niente è libero da influenze...tanto meno le persone e le comunità.>> Il morto parla nuovamente e fa un indubbio cenno di avvicinarsi. <<Se siete i signori della città, consegnate una goccia di sangue: se la maggior parte di voi sono di sangue azlanti, il patto esiste ancora. Col sangue venne firmato, col sangue può essere riscoperta la sua validità.>> dice l’elfo con un tono aulico, come fosse un onore indiscusso.<<Se non siete azlanti, neppure nel sangue, una delegazione giungerà per parlare con voi. L’Imperatore avrà molto da chiedervi e molto da donare.>> Il morto nel sarcofago vi “osserva”: pianta nel terreno il bastone con i feticci. Le teste mormorano qualcosa, dalle loro labbra cucite. Valena e Jasmine sono le uniche a sentire alcune parole che gli elfi sussurrano ( non pensando di essere compresi evidentemente) @Pippomaster92 e @Ghal Maraz
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Capitolo Uno - Una convocazione inaspettata
//Errore @Bomba se puoi cancellare
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Capitolo Uno - Una convocazione inaspettata
Alucard Borealis Quando fu dato “l’ordine” d'uscita dalla stanza fece cenno ad Astrid un secondo per parlarle in disparte. Non aveva bisogno di scrivere a nessuno, tanto era un desaparecido costante anche nei club, ci avevano fatto l’abitudine. @Plettro e chi ha voglia di curiosare Si staccò quindi da Astrid, andando a prendere alcune cose in camera. Prese tutto ciò che aveva, osservò bene nei cassetti e sotto il letto per i dolci e li mise nello zainetto. Poi si mise la giacca sulle spalle, le lunghissime maniche penzoloni. Quando arrivò nella stalla si avvicinò a Forgrim, Eoilion e Efraym con in mano un sacchetto di cioccolatini. <<Volete un litior? È buono! Cioccolato al latte... ci sono a forma di draghetti, di angioletti e di diavoletti...>> disse agitando legggermente il sacchetto. Si mise a guardare un poco per il cavallo, cercandone uno che gli piacesse e che fosse docile. @master
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Capitolo I - Le Origini del Male
Arthorius Theos Azuj <<Siamo stato visti in sua compagnia, ma sempre sorridenti ed accomodanti. Quanto al resto, non credo sia conosciutissimo in città, per quanto il governatore sicuramente sia a conoscenza della sua fetida presenza.>> dico con un sospiro.
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[Atto 5] Non c’è pace per benevoli
I sei si fermano un attimo quasi storditi dalle parole di Koen e, fermatosi, portano più velocemente da voi il loro sarcofago/signore, giusto in tempo per farvi vedere che intessere magia vicino a lui è pericoloso: l’ultimo incanto lanciato da Jasmine le sparisce letteralmente dalle mani e viene assorbito dal non morto nel sarcofago. Il volto al suo interno si fa leggermente più luminoso. @Ian Morgenvelt Quando vi fate più vicini, potete notare che i “serventi” al sarcofago sono elfi ( seppur deformi) e che sembrano respirare normalmente. La creatura nel sarcofago parla di nuovo e l’energia che aveva immagazzinato poco prima da Jasmine sparisce, il volto ancora luminoso però. I sei si inginocchiano a lui e, lentamente, si rialzano. <<È per questo che nessuno giungeva per la decima. Ma perché li chiamate i primi uomini? E quale impero? Parlavate degli azlanti, vero?>> chiede uno di questi sei elfi, parlante adesso il comune, anche se con un bizzarro accento. Un altro si sporge più avanti, osservandovi. <<Vi cingete di metallo come il popolo dei nani...curioso... sono loro i vostri nuovi signori, oppure ne siete alleati?>> Due degli elfi invece parlano con lo scheletro nella sua lingua, ma egli tace. <<Il Conestabile sta vagliando se il vostro villaggio debba pagare la decima o meno: siate lieti della sua benevolenza!>> dice quello dei sei che pare vestito meglio e che adesso si avvicina a voi. <<Se volete parlare al Conestabile, fatelo attraverso di me, prego.>>
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[Atto 5] Non c’è pace per benevoli
Pochi istanti dopo che Koen ha pronunciato poche parole ed iniziato un incantesimo. Si sente qualche scricchiolio, mentre i sei smettono di parlare, voltandosi verso il sarcofago. @Ian Morgenvelt Dal sarcofago si vede alzarsi un braccio che indica verso di voi, mentre ciò che è all’interno si affaccia. La creatura ha una luminescenza nella zona dove si troverebbe il torace e la pancia. Dopo aver indicato, una voce cavernosa e profonda ( molto distante) parla una lingua incomprensibile. I sei iniziano ad avviarsi verso di voi e vi parlano...in azlanti. @Ian Morgenvelt
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[Atto 5] Non c’è pace per benevoli
Con uno sguardo di intesa, nel modo più veloce possibile vi armate e seguite il soldato. Alla maggior parte di voi i soldati continuano a risultare assai inquietanti, ma è comprensibile: ancora non si sono minimamente adattati alla vita “civile”. Uscite un poco dai confini cittadini, quando trovate, nascosto, Zachary. Quando vi sente vi fa cenno di avvicinarvi. Poco più in la vi sono alcune figure incappucciate che lentamente si avvicinano. Sono sei, che sembrano trasportare un sarcofago decorato o qualcosa di simile. Stanno emettendo dei suoni con voci rauche, chi basse, chi acute. @Ian Morgenvelt <<Eptarchi...Sono li da almeno un quarto d’ora, Eptarca Demetrios. Camminano davvero lentamente.>> vi dice Zachary a bassa voce.
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Capitolo Uno - Una convocazione inaspettata
Alucard Borealis Aveva da poco salutato ( dopo aver coccolato un attimo) i due burattini delle sorella, quando la nonna fece il suo ingresso trionfale: sorrise al suo arrivo, non poteva esserne più felice ( non solo per le cinque monete d’oro appena ricevute). Beato te che ne giubili, io anelo alla morte (sua, ovviamente...) ogni volta che la vedo o la sento...e mi è fuor da ogni logica come tu possa anche lontanamente sopportarla, invece che apprezzarne le goffe ed ignobili attenzioni... <<Sono contento che tu sia qui...>> disse mentre le si avvicinava per saltarla con un abbraccio e due baci, prima di rimettersi a sedere <<E ricordo anche di esserci divertito ed aver preso la mira, quel giorno.>> disse un poco sghignazzando, rimettendo mano un poco al cristallo magico e scrivendo qualcosa velocemente. <<Quanto al golfino...lo sai nonna che il caldo ed il freddo per noi funzionano in modo diverso.>> disse facendo spallucce. Di sicuro vomiterà qualche scempiaggine stolta e proverà a metterti nuovamente alla berlina... ci vorrebbe una gabbia di ferro arroventata, lontana ed in un posto assai, assai buio... Forse così comprenderebbe. Adesso basta! Si volse verso Efraym. <<Gli avventurieri uccidono, come i soldati e come tante altre persone. Il loro cuore non cambia per forza nel farlo...è un sacrificio che gli eroi devono compiere, a volte. Ciò non vuol dire che bisogni cercarlo od infischiarsene... ma questo vale per così tante cose. Troppe per stare a pensarci così tanto e così prima.>>
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[Atto 5] Non c’è pace per benevoli
La porta viene spalancata da uno dei vostri soldati che subito si inginocchia. <<Eptarchi. Qualcosa di strano si aggira fuori dal villaggio. Mi ha inviato a dirvelo Zachary, rimasto a controllare.>>
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[Atto I] [Lahan] Nella casa dell’Arcimago
Conducete nel “palazzo” i vostri ospiti, fino ad accoglierli in una sala da pranzo abbastanza grande e rifornita. Vi viene portato da mangiare e da bere ( l’ora della cena in effetti si avvicina) e potete rilassarvi un poco. La drow sussurra un poco a Chelry @Nyxator
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[Atto I] [Lahan] Nella casa dell’Arcimago
@Landar
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Topic di servizio 1, la compagnia del bordello
Ehi, Shaun non è certo Astrid o men che meno Mulroht xD
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Topic di servizio 1, la compagnia del bordello
Mi sento offeso a non essere incluso u.u
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Capitolo I - Le Origini del Male
Arthorius Theos Azuj Demon Caverna Dopo i primi saluti e convenevoli, rimango in silenzio ad ascoltare Jean. Incrocio le braccia. <<Io non ero d’accordo sul ritardare l’operazione, visto che sono convinto che Fosco verrebbe a distruggerti il negozio.>> dico con un sospiro. <<Per il resto, non saprei. Secondo me è più semplice dire che dovrai fare una seconda operazione la notte, in caso...piuttosto che ritardare.>> faccio spallucce, aprendo le braccia. <<Poi secondo me si poteva fare una semplice strage al palazzo, ma sarà che al momento ho più desiderio di vederlo morto...>>
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[Atto 5] Non c’è pace per benevoli
<<Suppongo tu intenda una divisione per chi va dove o fa cosa, vero?>> dice Colin prima di concedersi del tono ironico. <<Anche perché sennò direi che sei rimasta un poco indietro, ognuno di noi Eptarchi ha un titolo proprio per distinguere compiti e ruoli, no?>> dice finendo di far spallucce. Zarastrikaran fa un leggero soffio di fuoco. <<Se volete litigare, fatelo fuori e nell’arena ancora non finita, almeno saranno pagati dei biglietti e ci si guadagnerà qualcosa.>>
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Capitolo Uno - Una convocazione inaspettata
Alucard Borealis Un momento, un momento, un MOMENTO!!! <<Ora che ci penso, se è una gita scolastica, andremo in giro con un professore, quale?>> chiede un poco pensieroso, le dita si muovevano sul cristallo con molta velocità. Non quel palo in culo della vicepreside, vero? Mi ammazzo già adesso!!! <<Dubito che veniate voi, o qualcuno dei nostri genitori, sennò starebbero già cercandolo...anche se forse non lo cercherebbero per non attirare l'attenzione di Lady Ivarstill...>>
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[Atto 5] Non c’è pace per benevoli
In effetti vi viene in mente adesso che non avete idea di come contattare le spie di Beregor, dopotutto solo lui sapeva chi fossero i suoi...adepti. @Plettro
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[Atto 5] Non c’è pace per benevoli
Zarastrikaran si porta una mano al mento, mentre poi si appoggia al tavolo. <<Tutti hanno segreti. E tutti provano vergogna per qualcosa compiuto nella propria vita, giusto e sbagliato che sia. Ciò detto, non capisco perché tu sia quindi venuto qui, per trovare i mezzi per provare la tua innocenza?>> chiede lo pseudodrago. Il cerusico dal becco di vuoi rimane immobile invece, fatta eccezione per le dita sul pomo del bastone, che fanno un ritmico movimento. <<Inutile parlare del passato. Occorre dedicarsi al presente per il futuro, il resto poco importa...se non per i singoli.>> Si sente un educato bussio ed è Lily a dire di entrare: si appropinqua l’ex paggio e scudiero di Tartuccio, ora scudiero di Valena. <<Eptarchi, notizie: pare che a Mivon sia scoppiata una schermaglia di qualche tipo, i mercanti delle altre città dei regni fluviali hanno abbandonato la città in fretta e furia, pare lasciando anche le loro ricchezze per l’inaspettabilitá dello scontro.>>
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Capitolo Uno - Una convocazione inaspettata
Alucard Borealis Cosa cosa cosa?!!! È incredibile! Principino rapito e danno l’incarico a voi? Mi sa che gli interessa il giusto... Ne dubito sinceramente. Calmi. Finì di scrivere qualcosa sul cristallo, con le dita che volavano letteralmente. Osservò un poco gli altri, rimanendo silenzioso. Meraviglioso, semplicemente ed assolutamente meravoglioso: una avventura, nemici e...compagni? Questa sarà per me, invero, una grossa novità. Sbuffò un poco, spostando leggermente il ciuffo dal suo posto, fissando Sophie come fosse la prima volta. Il monocolo che portava sotto i capelli brillò un attimo. <<Non sarà tutta una prova? Un trucco di zio Oceiros per vedere quanto siamo bravi o simili?>> domando quasi lasciando scappare un pensiero ad alta voce, grattandosi con l’indice la guancia sinistra. Osservò poi un attimo Astrid, cercando di non farsi vedere da altri le fece cenno. @chiunque scorga Alucard sussurrare/mimare con la bocca ad Astrid Attese un secondo la risposta, per inclinare la testa alle parole di Mulroht. Per un secondo pensò a Rakayah.
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Capitolo 5 - Maggots in the Meat
Gorald Geren d’Carshai Ah, il Mechanus: gioia per gli occhi e per le orecchie... <<Buongiorno anche a voi, servo dell’Omnessia. È sempre una gioia incontrare qualcuno che parla di te senza considerarti presente sul posto. Il mio nome è Geren, e lui è...>> dico indicando Omar per fargli scegliere il nome. <<Mio buon amico, ci dai qualche minuto per acclimatarci e decidere se seguirti a gioco e scommesse? Dobbiamo decidere se seguire prima il dovere od il piacere....>> dico sorridendo verso Pet. @master