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Dragons´ Lair

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Visualizzazione dei contenuti con la reputazione più alta il 09/10/2023 in Articoli

  1. Waterdeep: Il Furto dei Dragoni - Remix - Parte 1: Gli Antagonisti Waterdeep: Il Furto dei Dragoni - Remix - Parte 1B: Altre Fazioni Waterdeep: Il Furto dei Dragoni - Remix - Parte 1C: Fazioni dei Personaggi Waterdeep: Il Furto dei Dragoni - Remix - Parte 2: Villa Gralhund Waterdeep: Il Furto dei Dragoni - Remix - Parte 3: Avamposti di Fazione Waterdeep: Il Furto dei Dragoni - Remix - Parte 3B: Altri Avamposti Waterdeep: Il Furto dei Dragoni - Remix - Parte 3C: Team di Risposta Waterdeep: Il Furto dei Dragoni - Remix - Parte 3D: Altri Team di Risposta Waterdeep: Il Furto dei Dragoni - Remix - Parte 4: Gli Occhi della Pietra Waterdeep: Il Furto dei Dragoni - Remix - Parte 4B: Bregan D'Aerthe Waterdeep: Il Furto dei Dragoni - Remix - Parte 4C: Villa Cassalanter Waterdeep: Il Furto dei Dragoni - Remix - Parte 4D: L'Antro dello Xanathar Waterdeep: Il Furto dei Dragoni - Remix - Parte 4E: Le Torri di Kolat Articolo di The Alexandrian del 20 Febbraio 2019 In questo penultimo articolo andremo ad usare i principi della progettazione di uno scenario basato sui nodi per modificare retroattivamente la struttura basilare della campagna. Queste modifiche possono essere divise a grandi linee in tre parti: Rinforzare la Regola dei Tre Indizi per trovare Floon (Capitolo 1) Rivedere pesantamente le indagini sugli automi schermidori che conduranno a Villa Gralhund (Capitolo 2) Collegare assieme tutti gli elementi del Grande Gioco (principalmente avamposti delle fazioni e tane) Questo consisterà principalmente nello stendere liste di rivelazioni, l'uso delle quali ho illustrato nel mio saggio sulla Regola dei Tre Indizi. Laddove gli indizi collegati a queste liste di rivelazioni potevano essere integrati nel materiale di cui ho parlato più a fondo negli articoli precedenti di questa serie, ho già provveduto a farlo. In quei casi le liste di rivelazioni possono essere usate unicamente per il loro uso consueto: come guida per aiutare il GM a comprendere e seguire la struttura dello scenario. In alcuni casi tuttavia sono stati aggiunti degli indizi ad altre sezioni della campagna che non sono state analizzate in dettaglio come parte di questa serie di articoli. (Ciò, per esempio, vale particolarmente il caso per il materiale legato alla Parte 5B: Trovare Floon). Questi indizi verranno chiaramente indicati e il GM dovrà usare le liste di rivelazioni per assicurarsi che tale materiale sia adeguatamente incorporato in quelle sezioni della campagna. Linea Temporale di Riferimento Tuttavia, prima di immergerci nelle liste di rivelazioni, andremo ad organizzare tutti i retroscena della campagna (rivista o base) in una singola linea temporale di riferimento. Questo serve in parte ad eliminare svariati errori di continuità presenti nella campagna originale, ma principalmente è utile come comodo riferimento per i GM quando gestiranno effettivamente la campagna. Ascesa e Caduta di Lord Neverember 1451 DR: Neverwinter viene distrutta quando un piccolo gruppo di avventurieri (che include Jarlaxle Baenre) risveglia il primordiale Maegera sotto Monte Hotenow. 1467 DR: Lord Dagult Neverember, Lord Svelato di Waterdeep, si proclama reggente di Neverwinter e inizia il movimento Nuova Neverwinter per ricostruire la città. Lord Neverember inizia a rubare fondi dai forzieri di Waterdeep. Lord Neverember scopre la Pietra di Golorr a Neverwinter. Quando Lady Alethea Brandath (la moglie di Lord Neverember) muore, Lord Neverember scopre l'esistenza di una antica cripta nanica sotto il Mausoleo Brandath learns of the existence of an ancient dwarven vault beneath the Brandath Mausoleum. Lord Neverember ottiene accesso all'antica cripta del Clan Melairkyn sotto il Mausoleo Brandath. Inizia ad accumulare il denaro trafugato (che eventualmente raggiungerà un totale di mezzo milione di dragoni d'oro) nella Cripa e userà la Pietra di Golorr per nasconderne l'esistenza. Come misura di sicurezza addizionale, Lord Neverember acceca la Pietra di Golorr. Lascia la Pietra nel Palazzo di Waterdeep, tiene con sé uno degli Occhi a Neverwinter, fa avere in segreto uno degli Occhi a suo figlio (nascosto in un medaglione) e nasconde l'ultimo all'interno del Mausoleo Brandath. In questo periodo varie fazioni vengono a sapere che Lord Neverember è coinvolto in un qualche grande piano, di cui si sanno solo pochi accenni. Viene coniata la frase "Enigma di Neverember". 1489 DR: Laeral Silverhand ritorna a Waterdeep e Lord Neverember viene deposto. Nella confusione creata dal passaggio di poteri, Lord Neverember invia degli agenti per recuperare la Pietra di Golorr dal Palazzo di Waterdeep. Ma quando questi agenti cercano di lasciare la città vengono attaccati da degli scagnozzi dello Xanathar, che rubano la Pietra. Il Grande Gioco I Cassalanter recuperano dal Mausoleo Brandath quello che pensano essere l'Enigma di Neverember, ma che è in realtà solo uno degli Occhi. Le loro ricerche rivelano presto che si tratta di una parte della Pietra di Golorr. Lord Neverember invia vari agenti a Waterdeep. Molti di questi agenti stanno cercando di trovare la Pietra. Uno di loro, Dalakhar, è incaricato di sorvegliare attentamente il figlio di Dagult, Renaer. (Dalakhar non ne è al corrente, ma Lord Neverember è interessato a fare sì che l'Occhio portato a suo insaputa da Renaer sia tenuto al sicuro fino a che non otterrà di nuovo la Pietra.) Gli Zhentarim di Manshoon rubano l'Occhio presente a Neverwinter. I revisori dei conti di Laeral Silverhand scoprono gli appropriamenti indebiti di Lord Neverember. La notizia trapela rapidamente. Gli Zhentarim si recano dallo Xanathar per proporre una alleanza. Lo Xanathar uccide gli emissari e ottiene il loro Occhio. Scatta una guerra tra bande tra la Gilda dello Xanathar e la Rete Nera. Lord Neverember scopre che lo Xanathar ha ottenuto la Pietra. Dalakhar viene inviato ad infiltrarsi nell'organizzazione dello Xanathar per ottenere nuovamente la Pietra. (A questo punto Lord Neverember crede che lo Xanathar abbia la Pietra e che gli Zhentarim abbiamo ancora l'Occhio che gli hanno sottratto. Per mantenere la netta divisione originale delle informazioni Dalakhar non viene informato degli Occhi e non sa come scoprire che lo Xanathar ne possiede uno.) Jarlaxle Baenre arriva a Waterdeep e comincia a vendere automi schermidori. Inizia Il Furto dei Dragoni (1492 DR) Ora che la sorveglianza di Dalakhar nei confronti di Renaer è venuta meno, quest'ulimo è esposto. Gli Zhentarim rapiscono Renaer e ottengono l'Occhio nascosto nel suo medaglione. (Si presume che poi i PG salvino Renaer.) 20 di Ches: Dalakhar sottrae con successo la Pietra allo Xanathar. 22 di Ches: I tentativi di Dalakhar di lasciare la città non hanno successo. (Lo Xanathar ha trovato e ucciso il gruppo che doveva portarlo in salvo prima che si potesse incontrare con loro e tiene degli agenti a sorvegliare la casa di Renaer Neverember.). Dalakhar cerca di incontrarsi con Renaer al Maniero Teschioditroll, ma è inseguito attivamente dai Gralhund, dagli Zhentarim, dai Cassalanter e probabilmente anche da altri. Dalakhar viene ucciso dall'automa schermidore dei Gralhund. (Vedi Parte 2 e Parte 5C.) Lista di Rivelazioni: La Pietra di Golorr La prima parte de Il Furto dei Dragoni è spinta da delle investigazioni che, per loro struttura, non sono direttamente collegate alla Pietra di Golorr. I Pg possoni risolvere i misteri legati al rapimento di Floon e all'uccisione di Dalakhar senza necessariamente comprendere quali sono gli scopi ultimi di questi crimini. Quindi, il punto di svolta della campagna avviene quando i PG si rendono conto di ciò che è davvero il ballo e, cosa più importante, iniziano a partecipare attivamente al Grande Gioco. Rivelazione: Dalakhar Stava Trasportando la Pietra Di Golorr Lanciare parlare con i morti su Dalakhar o uno degli Zhentarim morti (vedi Il Furto dei Dragoni p.46, ma tenete da conto che aggiungeremo specificamente che gli Zhentarim sapevano che Dalakhar stava trasportando la "Pietra di Golorr"). Interrogare vari persone coinvolte nel Grande Gioco (Urstul Floxin, i Gralhund, ma anche dei membri della Gilda dello Xanathar o, più avanti, dei luogotenenti di Bregan D'Aerthe). Studiare le registrazioni degli automi schermidori di Jarlaxle (Fiera delle Sirene Seducenti) Una lettera da Jarlaxle (Villa Gralhund - Palazzo Artheyn) Rivelazione: Cos'è La Pietra di Golorr Fare ricerce sulla Pietra di Golorr (vedi Parte 6) Ogni partecipante di rilievo del Grande Gioco (dal rango di luogotenente in su in tutte le fazioni) saprà che la Pietra di Golorr è la chiave per risolvere l'Enigma di Neverember. Rapporti delle Fazioni sul Grande Gioco (vedi Parte 6D) Lista delle Rivelazioni: I Tre Occhi I PG devono scoprire che (a) la Pietra di Golorr ha tre occhi mancanti e (b) dove sono tenuti questi Occhi, di modo che (c) possano ottenerli loro stessi. Questa è praticamente la struttura base della campagna. Rivelazione: Ci sono Tre Occhi Mancanti Studiando la Pietra di Golor Rapporto dei Gralhund sul Grande Gioco (Villa Gralhund) Rapporto di Jarlaxle sul Grande Gioco (Fiera delle Sirene Seducenti) Rapporto dei Cassalanter sul Grande Gioco (Villa Cassalanter) Rapporto dello Xanathar sul Grande Gioco (Tana dello Xanathar) Rapporto di Manshoon sul Grande Gioco (Torri di Kolat) Lettera a Lord Neverember (Kalain) Rivelazione: L'Occhio dei Cassalenter Se i PG stanno lavorando per loro, i Cassalenti mostreranno il loro Occhio una volta che avranno gli altri due. Rapporto di Jarlaxle sul Grande Gioco (Fiera delle Sirene Seducenti) Rapporto di Manshoon sul Grande Gioco (Torri di Kolat) Rituale di Seffia & Appunti di Seffia (Mulino Abbandonato/Team di Risposta: Seffia) Rivelazione: L'Occhio dello Xanathar Rapporto dei Gralhund sul Grande Gioco (Villa Gralhund) Rapporto di Jarlaxle sul Grande Gioco (Fiera delle Sirene Seducenti) Rapporto dei Cassalanter sul Grande Gioco (Villa Cassalanter) Rapporto dello Xanathar sul Grande Gioco (Tana dello Xanathar) Rapporto di Manshoon sul Grande Gioco (Torri di Kolat) Rivelazione: L'Occhio degli Zhentarim Rapporto dei Gralhund sul Grande Gioco (Villa Gralhund) Rapporto di Jarlaxle sul Grande Gioco (Fiera delle Sirene Seducenti Rapporto dello Xanathar sul Grande Gioco (Tana dello Xanathar) Interrogare Samara (Tana dello Xanathar) Lista delle Rivelazioni: Le Chiavi della Cripta Esaminare e studiare l'accesso alla cripta (La Cripta) Rapporto dei Cassalenter sul Grande Gioco (Villa Cassalenter) Visione della Cripta (Pietra di Golorr) Interrogare Kalain (Seguire le Tracce di Dalakhar) Link all'articolo originale: https://thealexandrian.net/wordpress/42791/roleplaying-games/dragon-heist-remix-part-5-clues-and-timelines
  2. Faccio subito una premessa prima di iniziare la recensione di questo boxed set: è il mio preferito in assoluto, e quindi non sarò assolutamente imparziale. Non so spiegare perché sia il set di manuali a cui sono più affezionato, dato che non è il migliore di quelli pubblicati dalla defunta TSR, e la confezione non è tra le più ricche, contando “solo” su 3 manuali e due mappe. Al solito, al termine della recensione troverete la card per poter scaricare il malloppo. Tuttavia è il set che ho usato di più, sfruttandone fino all’ultima parola. Ora che ho finito la tirata nostalgica, passo a descrivere questa confezione. La scatola, come anticipato, contiene 3 manuali (The Wilderness, Cities and Civilization, Daggerford) e 2 mappe a colori che coprano la vasta regione che va dal ghiacciaio Reghed a nord fino all’Alta Brughiera a sud. The Wilderness (96 pagine) descrive la regione dal punto di vista geografico e cronologico; Cities and Civilization (64 pagine) presenta, come facilmente intuibile, gli insediamenti civilizzati; Daggerford (32 pagine) fornisce una descrizione molto dettagliata della città da usare come base di partenza per ambientare le avventure nella Frontiera Selvaggia; le 2 mappe, interamente a colori, rappresentano la regione, e sul retro si trovano la città di Daggerford e una enorme tabella con gli incontri casuali. The Wilderness Ricchissimo di informazioni, questo manuale copre ogni aspetto della vita nelle regioni settentrionali di Faerûn. La presenza di tabelle climatiche fa capire subito l’importanza che ha il tempo atmosferico in questa zona, dove il freddo può essere più pericoloso di tutte le creature selvagge che si possono incontrare. Dopo un rapido accenno alla storia recente (e una cronologia dedicata agli avvenimenti occorsi in questa specifica regione), si passa all’analisi delle razze presenti sul territorio. La parte del leone la fanno gli umani, che godono di ampio spazio grazie alle tipologie etniche varie e molto diverse tra loro. Particolare rilievo è stato dato alle tribù Uthgardt (ben dieci diverse tribù) che gli amanti dei Reami hanno imparato a conoscere grazie ai Romanzi di R.A. Salvatore (la trilogia delle Terre Perdute e la saga di Drizzt). Segue una veloce carrellata della diffusione e presenza delle classi “giocabili” per poi soffermarsi sulla religione e sui culti venerati nella Frontiera Selvaggia. Da sottolineare che anche i culti totemici e le divinità introdotte o riprese da questo manuale forniscono informazioni dettagliate per interpretare al meglio i sacerdoti specializzati (i famosi speciality priest che, a mio avviso, erano una delle qualità di maggior spicco dei Forgotten Realms abbandonata nelle versione successive) e relativi incantesimi. Davvero ben fatto lo sciamano Uthgardt. Il capitolo successivo, Geography, è il più corposo del manuale. Fornisce una dettagliata descrizione di ogni zona del Nord, dando preziose indicazioni sui punti di maggior interesse presenti all’interno delle aree presentate. Ovviamente un modulo regionale non è completo se non si introducono personalità, organizzazioni e gruppi di potere che agiscono nella regione. The North non fa eccezione, e continua la fortunata tradizione dei manuali prodotti per AD&D schierando un vasto numero di gruppi di potere (Fratellanza Arcana, Signori delle Bestie, Confederazione dei Capitani, Druidi del Grande Albero, Arpisti, Araldi, Società Kraken, Alleanza dei Lord, Treant del Bosco di Turlag, Zhentarim), compagnie mercantili (con i servizi che offrono) e personaggi importanti (questi ultimi raggruppati per zone di appartenenza, con tanto di luoghi caratteristici nei quali possono essere incontrati). Chiude questo splendido volume la magia, da sempre elemento caratterizzante dei Reami, con 7 nuovi oggetti magici (tra i quali i Gioielli di Neverwinter e le Pergamene di Nether). Un poderoso indice analitico davvero ben fatto occupa le ultime 15 pagine (!) del volume, rendendo semplice ed immediato il reperimento di qualsiasi informazione si stia cercando. Cities and Civilization Il secondo manuale, meno corposo del primo, è ugualmente ricco e importante. Scorrendo tra le pagine si trovano le descrizioni e le strutture dei principali centri abitati e dei luoghi di interesse. Silverymoon gode, tra l’altro, di una propria cronologia lunga ed articolata. Tutte queste informazioni danno al master una visione completa e approfondita dei territori nei quali si troveranno a viaggiare i suoi giocatori, permettendogli di creare un mondo vivo, vibrante e memorabile. L’unico appunto che mi sento di muovere a Cities and Civilization riguarda la scarsità di mappe: solo due (il villaggio di Amphayil e la locanda Bargewright), sebbene qualche insediamento sia stato incluso nel parte posteriore delle sue mappe-poster all'interno della scatola. Tuttavia, all'epoca, il piacere (e l'impegno) di "mappare" era lasciato al master ed alla sua fantasia, contrariamente a quanto succede oggi dove in ogni manuale di D&D sono più le mappe per i combattimenti rispetto alle parole scritte nei manuali (e per la 4 edizione di D&D è forse meglio così, vista la bassa qualità dei contenuti). Daggerford L’ultimo manuale presente nella scatola è il più piccolo, ma non per questo privo di utilità. Viene fornita a master e giocatori una panoramica molto dettagliata della città di Daggerford e dintorni. Ci sono note relative alle razze che popolano la valle del Delimbiyr, i servizi di cui si può usufruire in città, la composizione della milizia, ecc. Ovviamente la parte preponderante è occupata dalla descrizione di Daggerford con i suoi quartieri, le sue viuzze e le sue attrazioni. All'inizio ed alla fine del manuale vi sono le tabelle con i nomi dei residenti della città, ciascuno dei quali ha uno spazio a fianco dove il master può inserire le sue note personali relative al png in questione. Da notare che se si sceglie di tirare il dato per avere un incontro casuale con questi residenti di Daggerford si ricorre al d1000 (!!!). Chiaramente questo volumetto è rilevante solo per coloro che intendono usare Daggerford come base, meta o transito per le loro avventure. Per tutti gli altri è un surplus scarsamente utile. Conclusioni Come ho detto nell’apertura di questa recensione, non sono per niente obiettivo. Leggendo i manuali che si trovano all’interno della scatola non ho potuto fare a meno di rivivere le giornate passate davanti al computer giocando con i classici titoli della SSI ed ambientati proprio in queste terre, mentre i lettori più giovani che hanno giocato i due titoli di Icewind Dale non mancheranno di trovare riferimenti e citazioni praticamente in ogni pagina. Da poche settimane poi, la stessa Daggerford ha goduto (si fa per dire) di un videogame interamente ambientato nella città e sotto di essa dal titolo omonimo (se volete il mio consiglio evitatelo… purtroppo è un brutto gioco). I due manuali principali sono una miniera di informazioni, tanto che per i master riuscirà difficile scegliere cosa non inserire in una campagna. Un boxed set strepitoso, che tornerà molto utile anche per quei giocatori che decidessero di giocare la campagna Northern Journey, una campagna epica e veramente ben fatta disponibile gratuitamente su internet (http://www.candlekeep.com/campaign/nj_main.htm). I manuali si lasciano leggere molto facilmente, e spesso ci si dimentica che si tratta di un mero supplemento. Articolo originale scritto il 3 agosto 2011 da Graziano "Firwood" Girelli e pubblicato per sua gentile concessione. Trovate l'originale sul suo sito a questo indirizzo: http://www.webalice.it/graziano.girelli/fr_thenorth.html Il supplemento qui recensito è disponibile sul sito dmsguild.com a questo indirizzo: http://www.dmsguild.com/product/17543/The-North-Guide-to-the-Savage-Frontier-2e
  3. Ogni uscita fornisce uno sguardo sulle origini di una creatura di D&D, ne rintraccia le varie apparizioni e l'evoluzione nel corso delle varie edizioni. Dato che questo è il primo articolo della serie comincia con la prima creatura ad appare in ordine alfabetico nelle liste degli abitanti dei mondi di D&D, l'aarakocra. Origini e evoluzioni L'aarakocra (o “uomo-uccello” come nome alternativo suggerito nella prima descrizione) fa il suo debutto sul Fiend Folio, accreditato a Lawrence Schick. Rispetto a molte altre creature in quel manuale l'aarakocra ricevette molto spazio, con un'intera pagina dedicata all'aspetto, alle tattiche in combattimento, al ciclo riproduttivo e alla cultura di questa creatura. Tutte le caratteristiche fondamentali dell'aarakocra sono stabilite in questa prima descrizione: umanoidi alati intelligenti e neutrali buoni; piccole tribù isolate che abitano tra alti picchi montuosi; quattro arti con due gambe e due ali/braccia; giavellotti e picchiate stridenti in combattimento; sciamani come leader; piumaggio sgargiante (quanto meno per i maschi!); una forma estrema di claustrofobia. Fiend Folio (1981) Non tutte le creature del Fiend Folio presero piede, ma Gary Gygax doveva aver apprezzato l'aarakocra dato che incluse un “Altopiano dell'Aarakocra” come luogo dove si svolge un incontro del modulo dell'anno seguente WG4: The Forgotten Temple of Tharizdun. Come ricompensa per aver scacciato un gruppo rivale di grifoni l'aarakocra poteva mostrare ai PG dove trovare il tempio indicato nel titolo, oltre a (se “messo alle strette”) una dozzina di gemme. Fiend Folio (1981) Jim Bambra e Phil Gallagher fecero ampio uso degli aarakocra in UK7: Dark Clouds Gather, in cui sono una delle fazioni principali. Un mago ha scatenato gli abitanti umani del villaggio di Lurneslye contro alcune delle tribù di uomini-uccello delle vicinanze fornendo prove false riguardo degli attacchi a delle carovane. I PG devono scoprire la verità, forgiare alleanze con altre creature alate per poi condurre un assalto al castello sulle nuvole della malvagia Yesorkh Pahyeh e i suoi servitori demoniaci di neve. UK7: Dark Clouds Gather (1985) Gli uomini-uccello vennero supportati anche su Dragon. Il #124 dedica un intero articolo agli aarakocra; Le Ali delle Aquile di J. E. Keeping ne offre una versione da PG che può essere un chierico, un guerriero o un ladro. Alcune delle restrizioni culturali presentate sul Fiend Folio (natura riservata, allineamento sempre neutrale buono e pesante claustrofobia) sono allentate per i potenziali avventurieri aarakocra, ma l'articolo fornisce delle ragioni solide sul perché gli uomini-uccello avventurieri dovrebbero essere deviare dalla propria norma culturale. L'articolo introduce anche Krocaa come dio degli aarakocra, anche se, come vedremo, Syranita si farà avanti in seguito per sottrarre il ruolo a Krocaa. Ad accompagnare l'articolo la stessa immagine del Fiend Folio, con l'aggiunta di qualche colorazione brillante. Dragon #124 (1987) Dragon #124 fu il primo numero con un ampio articolo sugli aarakocra ma non fu la prima volta che gli uomini-uccello vennero menzionati nella rivista. Sul #90 vennero inclusi in una “lista definitiva” di umanoidi ammaliabili nella rubrica "Dalla Pergamena dello Stregone" (From the Sorceror's Scroll) e la rubrica Ay pronunseeAYshun gyd su Dragon #93 ci informa che il modo corretto di pronunciare aarakocra è "@-ra-KO-kra". Per quando uscì AD&D 2a Edizione l'aarakocra aveva perso un po' di peso, l'esemplare mostrato sul Compendio dei Mostri – Volume 2 sembra smunto rispetto al suo cugino della 1a Edizione. Anche la colorazione della specie è stata leggermente rivista, con i maschi descritti come solitamente “rossi, arancio e gialli” e le femmine “marroni e grigie”. La loro organizzazione, tattiche di combattimenti e cultura rimangono invariante ma vengono forniti pochi dettagli riguardo alle loro cerimonie religiose e attività sociali. Monstrous Compendium Volume Two (1989) L'aarakocra sulla carta #1 del set di carte collezionabili del 1992 proviene chiaramente dalla stessa tribù di quello del Compendio dei Mostri, ma l'illustrazione è a colori quindi possiamo vedere che l'esemplare raffigurato è marrone. Questo implica che stiamo osservando una femmina, cosa che potrebbe spiegare il fisico più asciutto. AD&D Trading Cards (1992) L'illustrazione del Monstrous Manual dell'anno seguente è più simile all'originale, anche se i colori tendono più verso un rosso-violaceo che agli arancioni e gialli descritti come tipici per i maschi. Monstrous Manual (1993) Anche AD&D 2a Edizione supportò gli aarakocra come razza giocabile. Sul PHBR10: The Complete Book of Humanoids troviamo delle classi simili a quelle proposte su Dragon #124 ovvero sciamano, guerriero e ladro aarakocra. Tuttavia la durata della vita degli aarakocra si è ridotta dalla 1a Edizione; sull'articolo di Dragon gli aarakocra venerabili potevano sperare di vivere fino a 101-150 anni ma nella 2a Edizione questo è stato ridotto a 52-74 anni. Troviamo altre opzioni per giocare degli aarakocra nella serie Player's Option, dove gli aarakocra sono trattati come razza opzionale su Skills & Powers. Dopo essere apparsi nei manuali dei mostri base nella 1a e 2a Edizione di AD&D gli aarakocra furono spostati su manuali dei mostri delle ambientazione durante la 3a Edizione (Mostri di Faerûn) e nella 4a Edizione (Dark Sun Creature Catalog). Queste apparizioni sono dettagliate nelle sezioni relative alle ambientazioni più avanti. Divinità degli Aarakocra Come indicato sopra, su Dragon #124 veniva introdotto Krocaa come dio degli aarakocra ma non prese piede e venne rimpiazzato da Syranita in Monster Mythology: un manuale della 2a edizione di AD&D riportante le divinità delle razze mostruose. Tuttavia, un altro dio degli aarakocra poco conosciuto precedette persino Krocaa. Molte delle creature del Fiend Folio originale apparvero per la prima volta nelle pagine della rivista White Dwarf. Troviamo quindi presentate su White Dwarf #39 le divinità per alcune razze umanoidi del Fiend Folio, tra cui gli aarakocra. La loro divinità era chiamata K'ooriall o Signore dei Cieli (Skylord), e similmente a Krocaa, non era praticamente altro che un aarakocra di sesso maschile molto grosso. Su Monster Mythology le divinità maschili vennero eliminate e rimpiazzate da Syranita, che appariva come un aarakocra femmina con la pelle argentea e le piume rosa dorate. Si dice che goda di una stretta relazione di amicizia con altre divinità, tra cui Aerdrie Faenya degli elfi e Stronmaus, il dio gigante del sole, del cielo e del tempo atmosferico. Queste tre divinità spesso cavalcano le correnti aeree dei piani insieme. Anche il dio delle aquile (Remnis) è in buoni rapporti con la divinità aarakocra, e Syranita può vantare amici tra i djinn, i janni e le divinità del cielo degli umani. Syranita è anche parte di un gruppo di divinità principalmente acquatiche, dette asathalfinare, insieme a Deep Sashelas (degli elfi acquatici), Surminare (la dea selkie), Trishina (la dea delfino) e alcune altre divinità marginali. A causa delle sue relazioni con più di un gruppo di divinità, Syranita spesso gioca un ruolo importante nel riunire diversi gruppi di divinità insieme. UK7: Dark Clouds Gather cita un ulteriore dio aarakocra, chiamata Chikurra, ma oltre ad indicare che lui (o lei?) fornisce visioni agli sciamani aarakocra l'avventura non contiene ulteriori dettagli riguardo questa divinità. Gli aarakocra e gli altri mostri Fin dai primi tempi, gli aarakocra hanno avuto una relazione “di rispetto” con le aquile giganti e dei legami con gli elementali dell’aria. Secondo il Fiend Folio, cinque aarakocra possono evocare un elementale dell’aria compiendo una intricata danza aerea. The Ecology of the Bird Maiden su Dragon #218, suggerisce che gli aarakocra insegnino alle vergini-uccello importanti rituali e mansioni in un luogo chiamato La Corona di Tutte le Piume (Crown of All Feathers), ma sfortunatamente non spiega perché questi uomini-uccello debbano essere i custodi delle tradizioni delle vergini-uccello. Stando al Monster Mythology, la razza degli urd fu creata quando il dio Kuraulyek rubò delle ali magiche da Syranita per sfuggire a Kurtulmak, dio dei coboldi. Dopo questa fuga, egli creò gli urd (un tipo di coboldo alato) per rivaleggiare i seguaci coboldi di Kurtulmak. Un simile legame ancestrale viene suggerito con la razza sotterranea dei corbie crudeli, nella Drizzt Do’Urden Guide to the Underdark, dove viene detto che sia gli aarakocra, sia i corbie discendono dalla stessa razza alata ancestrale. Gli aarakocra athasiani considerano i denti dei draghi di limo (Silt Drakes) (descritti nel Dark Sun Monstrous Compendium Appendix II: Terrors Beyond Tyr) come simboli di coraggio Oggetti magici degli aarakocra Ci sono pochi oggetti magici associati con gli aarakocra. Greyhawk Adventures descrive un mantello bianco conosciuto come Ali degli Artigli (Wings of the Rakers), creato da un mago che era affezionato al popolo degli uccelli e voleva spendere al meglio il suo tempo con loro. Oltre a fungere da ali del volo, il mantello donava al suo possessore anche la conoscenza della lingua degli aarakocra e delle loro tecniche di combattimento. La Maschera dell'Aarakocra (Mask of the Aarakocra) è un oggetto psionico trovato quasi esclusivamente nella ambientazione Dark Sun e dettagliato nell'articolo Bazaar for the Bizarre su Dragon #244. Questo oggetto dona a chi lo indossa alcuni degli attributi delle aquile giganti, ma tranne che per il nome, non sembra avere nessuna connessione diretta con gli aarakocra. Apparentemente è possibile utilizzare parti del corpo degli aarakocra per creare pozioni di cura superiori (potions of extra-healing), o almeno lo era nella storica sotto-ambientazione dei Forgotten Realms: Netheril: Empire of Magic. Dark Sun Gli aarakocra sono stati parte di Athas fin dal primo Dark Sun Boxed Set, ma come molte altre cose in quell'ambientazione gli aarakocra di Athas sono corrotti. Appaiono neri come la pece, con teste senza piume e occhi rossi. Sono anche malvagi e molto più crudeli rispetto ai normali aarakocra. Se i PG aiutano gli aarakocra nell'avventura del boxed set A Little Knowledge, non ottengono alcuna ricompensa; se i PG ci parlano, gli aarakocra “danno loro volutamente le risposte che pensano rendano più probabile la morte del gruppo”. Ma d'altronde questa è la vita sotto il sole nero! Dark Sun Boxed Set (1991) Sul Dark Sun Monstrous Compendium Appendix II: Terrors Beyond Tyr vengono aggiunte molte informazioni riguardo alla versione di Athas dell'aarakocra. Viene chiarito che non tutti gli aarakocra di Athas sono malvagi, ma tutti condividono lo stesso aspetto da avvoltoio nero. Posseggono anche alcune capacità psioniche minori. Dark Sun Boxed Set (1991) Il Dark Sun Campaign Setting espanso e corretto, pubblicato più tardi quello stesso anno include gli aarakocra come razza giocabile e oltre un decennio dopo la Paizo incluse l'aarakocra come razza giocabile nel D&D 3.5 Dark Sun Player's Handbook su Dragon #319. Dragon #319 (2004) La versione di Athas dell'aarakocra fu l'unica versione della razza in D&D 4a Edizione. Il Dark Sun Creature Catalog descrive la razza e fornisce statistiche per tre varianti l'Aarakocra da Picchiata (Aarakocra Diver), il Guerriero Aarakocra (Aarakocra Warrior) e l'Aarakocra Evocaventi (Aarakocra Windcaller). Una quarta variante, l'Aarakocra Scattante (Aarakocra Darter) apparve in Dark Sun Threats su Dungeon #187, e troviamo un incontro con gli aarakocra nell'avventura Cruel as a Desert Wind su Dungeon #202. Esiste anche una versione della razza giocabile per la 4a Edizione nell'avventura AOA2-1: Plotting the Course, della serie Ashes of Athas che diventa disponibile ai giocatori i cui personaggi muoiono nel corso dell'avventura. Cosa curiosa gli aarakocra di Athas della 4a Edizione non sono più neri, cosa riflessa nelle tinte vibranti dell'illustrazione che rimanda agli aarakocra originali. Dark Sun Creature Catalog (2010) Dragonlance Gli Aarakocra fanno la loro prima apparizione nell'ambientazione di Dragonlance su DL7: I Draghi della Luce, quando gli Eroi della Lancia incontrano i rappresentati del re degli aarakocra che pare governare un gruppo di 120 aarakocra che vivono nella Foghaven Vale nel Ergoth del Sud. Nella versioni di D&D dell'ambientazione di Dragonlance gli aarakocra non hanno altre apparizioni. Vi è un accenno ad un possibile legame tra i kyrie (gli altri uomini-uccello di Krynn) e gli aarakocra nel romanzo L'Odissea di Gilthanas e nella versione 3.5 de I Draghi dell'Inverno, il clan degli aarakocra nell'Ergoth del Sud è stato sostituito da un gruppo di kyrie che si fanno chiamare il “clan degli Aara-Kocra”. L'autore Cam Banks spiega che questo è dovuto al fatto che il team di produzione non aveva accesso alle statistiche degli aarakocra al tempo e aveva già dedicato parecchio spazio ai kyrie nel Bestiario di Krynn. Cosa curiosa troviamo la maggior quantità di informazioni sugli uomini-uccello nell'ambientazione di Dragonlance in The Bestiary, un manuale accessorio prodotto per la versione SAGA Game Rules di Dragonlance. Troviamo una pagina di informazioni generiche, ma anche alcuni indizi interessanti sul fatto che gli aarakocra di Krynn hanno recentemente iniziato a coltivare campi di mais e grano. Troviamo anche un vago accenno nella descrizione fatta dal personaggio di Caramon Majere delle tribù che abitano la valle in Draghi della Luce. Ad accompagnare queste nuove informazioni un'illustrazione a colori. The Bestiary (1998) Greyhawk Come successo con Dragonlance anche Greyhawk adottò rapidamente gli uomini-uccello tra gli abitanti di Oerth; come detto prima fecero un'apparizione in WG4: The Forgotten Temple of Tharizdun. E come in Krynn gli aarakocra non sono mai altro che semplici comparse nell'ambientazione di Greyhawk. From the Ashes spiega che vi sono piccole tribù di aarakocra che abitano le montagne Lortmil e Yatil. Questo è anche supportato dalla Player's Guide to Greyhawk che fornisce una breve descrizione degli aarakocra, indicandoli come abitanti di regioni montuosi, specialmente intorno alla penisola di Thillonrian e ai monti Lortmil Forgotten Realms Fino a D&D 3.0, gli aarakocra non ebbero un legame stretto con nessuna delle ambientazioni, nonostante fossero apparsi su Oerth, Krynn e nel Faerûn. Tuttavia la loro inclusione in Mostri del Faerûn strinse i loro legami con i Forgotten Realms. Descrizione fisica, tattiche di combattimento, cultura e capacità di evocare elementali dell'aria coincidono con le edizioni precedenti e parte del testo descrittivo è stato chiaramente adattato dal Monstrous Manual di AD&D 2e. Troviamo un trafiletto specifico “Nei Reami” che suggerisce che gli aarakocra siano originari di Maztica e che abbiano solo quattro colonie nel Faerûn. Queste sono indicate essere nei Monti delle Stelle nell'Alta Foresta (che è stato recentemente distrutta da un drago infuriato), nei Corni delle Tempeste nel Cormyr, nelle Montagne Spezzate nella catena del Vilhon e nelle Scogliere Nebbiose del Chult. Monsters of Faerûn (2001) Vi sono anche molte menzioni degli aarakocra nei Reami prima di Mostri del Faerun. FR5: The Savage Frontier parlava della colonia (destinata a fallire) nei Monti delle Stelle, oltre a suggerire l'esistenza di una razza ancestrale comune a lucertoloidi, bullywugs e aarakocra. Il boxed set The North menziona gli aarakocra come tra discendenti di questa razza ancestrale comune, oltre ad entrare maggiormente nel dettaglio sul declino dei cinque nidi nei Monti delle Stelle. A quel punto nella storia dei Reami vi sono 47 uomini-uccello rimasti nell'Alta Foresta, ma non sono ancora estinti. Il boxed set The Netheril: Empire of Magic spiega come vi fosse un gruppetto di aarakocra che vivano nelle Montagne Insanguinate. Sfortunatamente furono sterminati quando un arcimago scoprì che era possibile creare delle pozioni di cura superiori mischiando parti di corpo di aarakocra. I Forgotten Realms presentano anche una versione di Malatra degli aarakocra , pubblicata per la prima volta su Polyhedron #121 come materiale aggiuntivo per la campagna La Giungla Vivente (Living Jungle) e in seguito ripubblicato sul sito della RPGA (ancora visibile grazie a WayBack Machine). Non paiono tuttavia esserci differenze sostanziali tra un aarakocra normale e uno di Malatra, quindi non è del tutto chiaro perché fosse necessaria una nuova descrizione nel Monstrous Compendium. Polyhedron #121 (1996) Gli Aarakocra erano chiaramente meglio accolti nella Giungla Vivente che nella Città Vivente (trattasi di campagne della RPGA –ndr). The City of Ravens Bluff descrive gli aarakocra come mostri, spiegando come: “I mostri, dagli aarakocra agli zombie, non possono essere portati in città senza una licenza fornita dalle autorità cittadine. I permessi sono disponibili solo a coloro che possono dimostrare una necessità legittima di avere tali creature entro i confini cittadini.” Una volta che la posizione degli aarakocra come creature dei Forgotten Realms fu cementata su Mostri del Faerûn aumentò la quantità di informazioni aggiuntive sul loro riguardo. Irraggiungibile Est descrive un piccolo gruppo di uomini-uccello che vivono a Mauberg's Oak nella Foresta del Lethyr. Una serie di articoli della Wizards of the Coast fornisce ulteriori dettagli sugli insediamenti degli uomini-uccello descritti su Mostri del Faerûn, facendo notare che due di essi (gli insediamenti dei Monti delle Stelle e delle Montagne Spezzate) sono ora collegati da un portale permanente. Scopriamo anche che alcuni dei sopravvissuti della tribù dei Monti delle Stelle hanno formato un'organizzazione nota come Il Nido della Retribuzione, dedita a cercare vendetta su Elaacrimalicros, il drago che distrusse le loro case. La serie di articoli della Wizards descrive anche una nuova colonia di aarakocra “isolazionisti e barbari” che vivono sugli altopiani dell'Anauroch e una tribù ora in schiavitù che viveva pacificamente nelle steppe delle Terre dell'Orda prima della loro cattura. Su Razze di Faerûn gli aarakocra ottengono una descrizione completa come razza giocante. Le loro origini in Maztica vengono solidificate e viene stabilita una data per l'arrivo dei primi colonizzatori aarakocra (il 418 DR, L'Anno del Volo dell'Aquila). Scopriamo anche che gli aarakocra del Faerûn non adorano Syranita, ma la sua stretta alleata Aerdrie Faenya. La descrizione degli avariel su Razze del Faerûn suggerisce che vi siano buoni rapporti tra avariel e aarakocra, cosa che pare avere senso, ma che non era mai stata esplorata in precedenza. Races of Faerûn (2003) Ma tempo che si arriva ai Forgotten Realms della 4a Edizione, in seguito alla Piaga della Magia (Spellplague), le relazioni tra avariel e aarakocra non sono più tanto cordiali; nell'articolo Backdrop: Chessenta su Dragon #178 le isole fluttuanti di Adder Hill sono descritte come “dimora di tribù in lotta di aarakocra e avariel, nessuna delle quali accoglie amichevolmente stranieri nei propri territori.” Planescape L'ambientazione Planescape fornisce maggiori informazioni su Syranita, che condivide un reame aereo ai confini di Ysgard e Arborea con Aerdrie Faenya. Planes of Conflict fornisce inoltre dettagli sull'insediamento aarakocra di Precipizio nel secondo livello dell'Elysium. Condividono questa loro casa con aquile giganti e avariel (che si fanno chiamare “al karak elam” nell'ambientazione di Planescape). Aquile giganti e avariel aiutano inoltre gli aarakocra nel difendere Precipizio dalle occasionali razzie di gargoyle e margoyle. Spelljammer Non vi sono molti umanoidi alati in D&D (quanto meno rispetto al gran numero di umanoidi che camminano sulla superficie) quindi non è così sorprendente che nell'ambientazione di Spelljammer si trovino degli aarakocra abitare su alcuni pianeti gassosi. Greyspace sottolinea che ci sono degli aarakocra che vivono su Edill, l'enorme massa d'aria presente nella sfera di cristallo associata con l'ambientazione di Greyhawk. Allo stesso modo Coliar, il secondo pianeta dal sole nel Realmspace, è abitato da tribù di lucertoloidi e aarakocra, costantemente in guerra per il territorio. Questo conflitto ha reso questi aarakocra più propensi al combattimento di altri loro simili; si dice che scambino le gemme preziose comuni su Coliar per polvere nera e armi da usare contro i “terroristi” lucertoloidi. 5a Edizione I primi indizi sulla versione degli aarakocra per la 5a Edizione si ebbero nell'intervista The Tome Show con Mike Mearls, in cui li descrisse come generalmente neutrali buoni e allineati con gli aspetti elementali dell'aria (per via della loro capacità di evocare elementali). Inoltre hanno ora un ruolo come avversari del male elementale. Gli aarakocra viaggiano sul Piano Materiale dal Piano dell'Aria, per prendere residenza in zone ad elevata altitudine, per osservare e agire come sentinelle per le fazione del bene opposte al male elementale. I gargoyle sono anche definiti come delle nemesi degli aarakocra, un simpatico richiamo agli abitanti della cittadina di Precipizio in Planescape. Il Manuale dei Mostri della 5a Edizione espande queste nuove informazioni, rendendo gli uomini-uccello servitori dei Duchi del Vento di Aaqa. Oltre ad opporsi alle forze del male elementale gli aarakocra sono alle ricerca dei sette frammenti dello Scettro dalle Sette Parti, un potente oggetto magico che fu distrutto durante la guerra planare tra i Duchi del Vento e la Regina del Caos. Cosa alquanto sorprendente, visto quanto la 5a Edizione tende ad essere attenta verso la storia pregressa di molti mostri, la fisiologia degli aarakocra è alquanto cambiata nel Manuale dei Mostri. Invece di avere arti superiori che fungono sia da ali che da braccia gli uomini-uccello hanno ora ali e braccia separate, per un totale di sei arti. Monster Manual (2014) Miniature Il primo set di miniature per la 5a Edizione fu Icone dei Reami: Tirannia dei Draghi, prodotto sotto licenza dalla WizKids. Questo set di miniature già dipinte include un aarakocra (numero 37/51) e riflette il nuovo corpo a sei arti degli uomini-uccello. (La stessa miniatura è inclusa in Attack Wing: Dungeons & Dragons Wave Two.) Icons of the Realms: Tyranny of Dragons (2014) E per tornare (circa) a dove abbiamo iniziato, questa non è la prima miniatura di un aarakocra. Nel lontano 1984 durante il breve periodo in cui la TSR produsse le proprie miniature in piombo venne distribuito un pacchetto di espansione contenente una fenice ed un aarakocra. É interessante comparare due miniature prodotte a quasi trent'anni di distanza TSR 5608: Aarakocra (1984) Nomi degli aarakocra Akthag, Alekra Donakkis, Arisai Heliwing, Arraako, Awnunaak, Bra'rrk, Breeka, Cawthra, Cesare, Chir'kawta, Driikaak, Gazziija, Ikarrika, Jaahksik Fireeyes, Jirriock, Kariko, Kekko Cloud-Brother, Kilkirillan, Kirraka, Kraah, Krekara, Kre'keke'lar, Krekkekelar, Ks'treevak, Lisako, Loniimas Sky's Son, Nakaaka, Qita, Roarrawka, Saakrak, Skamsaar Click-claws, Tcho'eh, Thraka Cloud Glider, Troho, Wuorlah. Bibliografia: Fiend Folio, p8 (Luglio 1981) WG4: The Forgotten Temple of Tharizdun, p6-7 (Luglio 1982) White Dwarf #39, p10, "Inhuman Gods" (Marzo 1983) Dragon #90, p16, "Hold that person!" (Ottobre 1984) Dragon #93, p24, "Ay pronunseeAYshun gyd" (Gennaio 1985) DL7: Dragons of Light, p24 (Maggio 1985) UK7: Dark Clouds Gather (luglio 1985) Dragon #124, p34, "The Wings of Eagles" (Luglio 1987) FR5: The Savage Frontier, p3, 50 (Agosto 1988) Greyhawk Adventures, p86 (Agosto 1988) Monstrous Compendium, Volume Two (Agosto 1989) SJR2: Realmspace, p12 (Gennaio 1991) Dark Sun Boxed Set, Player Card #8 (Settembre 1991) Monster Mythology, p94 (Aprile 1992) 1992 Trading Cards Factory Set, card 1/750 (Settembre 1992) From the Ashes, Atlas of the Flanaess, p56, 79 (Ottobre 1992) SJR6: Greyspace, p36 (Novembre 1992) PHBR10: The Complete Book of Humanoids, p16 (Aprile 1993) Monstrous Manual, p5 (Giugno 1993) Planes of Conflict, Liber Benevolentiae, p32, 60 (Luglio 1994) Dark Sun Monstrous Compendium Appendix II: Terrors Beyond Tyr, p8 (Marzo 1995) Dragon #218, p94, "The Ecology of the Bird Maiden" (Giugno 1995) Player's Option: Skills & Powers, p41 (Settembre 1995) Dark Sun Campaign Setting Expanded and Revised, The Age of Heroes, p9 (Ottobre 1995) The North: Guide to the Savage Frontier, The Wilderness, p7, 51 (Aprile 1996) Polyhedron #121, p11, "New Character Races" (Luglio 1996) Netheril: Empire of Magic, The Winds of Netheril, p86 (Ottobre 1996) Dragon #244, p80, "Bazaar of the Bizarre" (Febbraio 1998) Player's Guide to Greyhawk, p40 (Giugno 1998) The Bestiary, p199 (Settembre 1998) The City of Ravens Bluff, p75 (Ottobre 1998) The Odyssey of Gilthanas, p168 (Agosto 1999) Drizzt Do'Urden's Guide to the Underdark, p29 (Novembre 1999) Monsters of Faerûn, p11 (Febbraio 2001) Wizards of the Coast web site, "Aarakocran Portals" (Gennaio 2002) Races of Faerûn, p131 (Marzo 2003) Unapproachable East, p117 (Maggio 2003) Dragon #319, p19, Dark Sun Player's Handbook (Maggio 2004) Dragons of Winter, p74-75 (Novembre 2007) Dungeon #178, p72, "Backdrop Chessenta" (Maggio 2010) Dark Sun Creature Catalog, p10-11 (Agosto 2010) Dungeon #187, "Dark Sun Threats" (Febbraio 2011) AOA2-1: Plotting the Course, p28 (JGiugno 2011) Dungeon #202, "Cruel as a Desert Wind" (Maggio 2012) Monster Manual, p12 (Settembre 2014) Articolo originale: http://www.enworld.org/forum/showthread.php?356456-Monster-ENCyclopedia-Aarakocra#ixzz4a4U4ENfZ Si ringrazia @celebris per l'aiuto nella traduzione
  4. Song of Swords è un gioco di ruolo low fantasy attualmente in fase di finanziamento su Kickstarter e creato dalla Opaque Industries, una piccola casa indipendente di San Francisco, al suo primo progetto crowdfunding. Il progetto è stato completamente finanziato in poco più di 24 ore, e la campagna si concluderà il 19 Marzo 2017. (immagine tratta dalla campagna Kickstarter) Song of Swords si distingue per l’attenzione al combattimento, al realismo e alla verosimiglianza storica. Il gioco si ispira all’immaginario del fantasy classico di Tolkien così come al fantasy più crudo e cupo di Game of Thrones (trad it. Il Trono di Spade) e Druss The Legend (La Saga dei Drenai). Le regole sono parzialmente ispirate al gioco cult The Riddle of Steel, e sono state in continuo sviluppo dal 2012 con un playtest che si è svolto in gran parte online. Il gioco usa un sistema basato su “dice pool” di d10. Ogni prova del gioco si risolve tirando un certo numero di d10 e confrontandoli con un numero target. Si contano poi i dadi il cui valore è pari o superiore al numero target: questo corrisponde al numero di successi. Si tratta di un sistema sostanzialmente tradizionale, con una classica ripartizione tra giocatori che hanno autorità sui propri personaggi e GM che ha autorità su tutto il resto. Da questo punto di vista, il gioco non appare innovativo, né sembra recepire elementi di design moderni. Il gioco ha anche una propria ambientazione originale, i Tattered Realms (che si potrebbe tradurre come “I Reami Stracciati”). Citando uno degli autori, “l’ambientazione è di nostra creazione (...), ed è un’ambientazione onesta, low fantasy ma ricca di misticismo. La maggior parte dei nostri sforzi sono stati investiti nel far sì che tutte le nazioni dessero effettivamente l’impressione di paesi che si sono sviluppati in contatto tra loro. Non c’è niente che mi faccia imbestialire di più delle ambientazioni fantasy dove terre vicine non sembrano interagire in alcun modo o avere alcun tipo di scambio culturale. La stessa cosa vale per la magia - ha influenzato il mondo, e la società fa i conti con essa piuttosto che far finta che non esista.” Il combattimento vuole essere realistico e dettagliato, e dare un’esperienza di gioco tattica e intensa, ma allo stesso tempo essere ragionevolmente veloce da giocare. Scopo dei designer è fornire ai giocatori più controllo e opzioni, e creare un sistema verosimile e ricco di scelte tatticamente significative in termine di rapporti costo/beneficio. In questo video Youtube gli autori forniscono una breve introduzione al sistema di combattimento (molto semplificato rispetto alle regole beta). I giocatori prima di tutto dichiarano il proprio “orientamento” (Orientation): offensivo, difensivo o cauto. Poi dichiarano il proprio target; l’ordine in cui vengono risolti gli attacchi dipende dall’orientamento e da altri fattori. Gli attacchi (manovre) vengono poi risolti sfruttando pool di dadi, e gli effetti tengono conto della parte del corpo colpita. Dato che ogni personaggio ha un pool di dadi, è tatticamente importante decidere come ripartire i dadi tra attacco e difesa - puntare la maggior parte dei dadi del proprio pool sull’attacco, per esempio, è una scelta ad alto rischio/alto beneficio. Un attacco ben assestato potrebbe uccidere l’avversario con un solo colpo, ma in caso di fallimento lascerebbe il personaggio con pochi dadi per difendersi. Le regole beta, sufficienti per provare il gioco, sono scaricabili sul sito ufficiale. Per chi mastica l'inglese, su Roll20 vengono anche organizzate sessioni di prova del gioco. L’attenzione alla verosimiglianza storica si manifesta soprattutto nelle liste dettagliate di armi ed armature, ispirate aIle armi e alle armature storiche. Le manovre di combattimento sono ispirate ai manuali di combattimento storici. Il kickstarter parte da offerte (pledge) di $15 per il PDF del manuale base; i developer stimano Febbraio 2018 per la conclusione del progetto. Come per tutte le campagne Kickstarter, merita ricordare che Kickstarter non è una piattaforma di preordine: Kickstarter offre la possibilità a persone intraprendenti di lanciare propri progetti e raccogliere fondi, ma non offre alcun tipo di garanzia sul completamento del progetto o sulla qualità del prodotto finale. Una volta che la campagna Kickstarter finisce, i soldi vengono trasferiti ai creatori, ed è responsabilità di questi ultimi gestirli per portare a compimento il progetto. Non mancano le storie di Kickstarter nei quali il prodotto finale è stato consegnato con clamorosi ritardi, o dove il progetto inizialmente annunciato non è stato mai completato o è risultato deludente. Il gioco sembra essere per lo più completo, ma è anche vero che questo è il primo Kickstarter della Opaque Industries - esperienze con precedenti Kickstarter insegnano che un ritardo nel completamento del progetto è possibile (se non probabile). In definitiva, spetta a ognuno valutare se valga la pena “scommettere” i propri soldi su questo progetto e dare un contributo alla nascita di questo gioco di ruolo tradizionale. Link: Kickstarter http://www.songofswords.net http://tattered-realms.wikia.com/wiki/Tattered_Realms_Wiki [Intervista] Realism in the Unreal: Song of Swords Developers on Historical Accuracy in Game Design
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