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Dragons´ Lair

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Visualizzazione dei contenuti con la reputazione più alta il 01/12/2014 in tutte le aree

  1. Si riduce di un round, non ad un round. Se l'unica distrazione che ti provoca è il soffocamento, è lo stesso che se quel soffocamento fosse naturale. Personalmente farei comunque tirare la Concentrazione (credo 20 + livello di incantesimo), perché a prescindere dalla fonte è comunque una condizione difficile in cui castare; poi sarei anche indeciso se sottrarre anche un round aggiuntivo (o perfino due) al tempo di trattenimento del fiato, visto che stiamo parlando di una cosa che richiede anche di parlare (peraltro in un modo preciso e con voce potente, non meramente nel modo più rapido e conveniente possibile), e quindi di consumare più aria.
  2. Perdonate, ma non arrivo a capire tanta difesa della Wizard. Poteva legalmente far chiudere Dndtools? Non ne sono del tutto sicuro, nel senso che l'autore del sito poteva forse reagire diversamente e ottenere che il sito restasse aperto, ma ha dichiarato di non avere le energie per farlo. Dato che io so bene cosa vuol dire trovarsi in una situazione in cui si ha ragione, ma per far valere le proprie ragioni contro gente che intende adire le vie legali (e ha molti più mezzi, economici e non solo) si dovrebbe spendere una quantità di energia e soldi tale da rendere la soluzione di lasciar perdere preferibile, lo capisco appieno. C'è una bella differenza tra essere un ottimo archivista, compilatore ed informatico (sono esperto di archivi cartacei, ma non capisco un accidenti di quelli informatici, quindi perdonate se applico alla persona in questione aggettivi non del tutto esatti) ed essere un manager di un sito che, seppur amatoriale, si trova invischiato in vicende legali dalle proporzioni difficilmente prevedibili. Non tutti sono portati per lo scontro. Del resto, come scritto dall'autore del sito, chiunque può riportarlo in vita accedendo ai codici sorgente, che sono pubblici. Personalmente, mi auguro che qualcuno tra coloro che qui si lamentano del lassismo dell'autore, che non ha saputo rispondere opportunamente, o tra altri, in giro per il mondo, provveda a resuscitare questa risorsa, attrezzandosi poi per difenderla nei modi opportuni (licensing?). Tuttavia il punto su cui vorrei esprimere la mia opinione, sebbene sia già stato eviscerato da altri, non è questo. Come già ampiamente detto, si tratta della politica aziendale della Wizard, che periodicamente rinnega un suo prodotto, arrivando a denigrarlo, per venderne uno nuovo. Questo problema nasce specialmente dal fatto che uno in particolare di questi prodotti (l'edizione 3.5) si è rivelato troppo longevo, commercialmente parlando. Del resto, pensate anche solo a questo paragone: all'uscita di D&D 5^ edizione ancora stiamo qui a confrontarla con la 3.5 (due edizioni fa), mentre all'uscita della 4^ edizione nessuno stava a confrontarla con AD&D seconda edizione, se non in modo numericamente marginale. Questo fatto è già, di per sé, sintomatico di una longevità notevolissima di un prodotto, il quale resta tuttora (includo pathfinder, di fatto il pacchetto regolistico è il medesimo) il sistema più utilizzato al mondo. Ora la Wizard, invece di prendere atto di questo fatto e cercare di trarne beneficio (in modo, certo, più limitato rispetto a quanto se ne trarrebbe se tutti i giocatori di 3.5 passassero alla 5), tenta di forzare la comunità dei giocatori a modificare i propri gusti, il che è difficilmente ottenibile. Del resto l'investimento che un giocatore non occasionale (e, ancor più, un DM) effettua, economicamente, in un regolamento di D&D è rilevantissimo; ora, a meno di giocatori con un'idea assai consumistica del GdR, chi, come me, ha manuali per un valore complessivo che di fatto raggiunge i 1000 € difficilmente si deciderà a considerare tale patrimonio manualistico irrilevante, e a passare ad un'altra edizione, dopo anche magari 10 anni... a meno di novità rilevantissime ed eccezionali. Onestamente, chi ha investito così tante risorse in un sistema è ormai autosufficiente in esso, e mamma Wizard può provare a fare quel che vuole, ma anche se internet smettesse del tutto di esistere io e la mia nutrita comunità di giocatori saremmo perfettamente in grado di giocare per altri 40 anni a D&D 3.5 senza problemi. Internet (e le risorse ad esso connesse, come Dndtools) mi permettevano di giocare assai più facilmente. La chiusura del sito mi impedirà di giocare? La chiusura di questo forum mi impedirà di giocare? O forse, dovendo impiegare molto più tempo e fatica, riterrò più vantaggioso per me spendere un altro migliaio di euro, seppur dilazionato nel tempo, in manuali di una nuova edizione? La risposta mi sembra evidente, perlomeno sembrerà evidente anche a voi cosa io risponderei a questi quesiti. Aggiungiamo anche un fatto psicologico, che chiamerò fattore Highlander. La Wizard cerca di impedirmi di giocare a D&D 3.5 e di forzarmi a passare alla sua nuova edizione, levandomi ogni aiuto e sostegno? Bene, io sarò ancor più riconfermato nel proposito di voler restare fedele alla "mia" edizione, resistendo ad ogni tentativo esterno. Perché un errore che la Wizard ha sempre fatto è questo: sottovalutare le persone, la loro volontà di ferro, la loro caparbietà, la loro cultura. Perché se tu mi offri diverse edizioni, tutte ugualmente supportate (da te o da altri, come nel caso di Dndtools), io sarò libero di scegliere, e tendenzialmente sceglierò com'è ovvio l'edizione in cui ho investito più risorse, ma non mi chiuderò alle altre, anzi, provandole potrei convincermi della loro bontà, o comunque ritenerle varianti adiafore, indifferenti, e per questo magari suggerire a dei neofiti di utilizzarle, in quanto più facilmente reperibili. Invece così mi chiuderò ad esse, per reazione alla chiusura che la Wizard fa nei miei confronti, nei confronti di me giocatore di 3.5, e inizierò i neofiti alla mia edizione, e basta, il che assume quasi l'idea di inclusione in un gruppo o in una loggia... Inoltre, è evidente, come detto da Demian, che la Wizard ha paura di noi giocatori di 3.5. Ha paura di noi, e questo fatto (che, personalmente, mi lusinga assai) la porta a trattarci da nemici, senza capire che se tu mi sei ostile, anch'io lo sarò, è una reazione evidente ed elementare, e quindi più la WotC aumenta la sua ostilità nei nostri confronti, più noi saremo ostili ad essa, e conseguentemente meno portati ad assecondare le sue nuove scelte, tanto meno guadagno essa trarrà, e tanto più danno ricaverà dalla nostra attività, direttamente (il mancato acquisto delle nuove edizioni) ma, soprattutto, indirettamente: perché se la WotC sapesse coccolare i suoi giocatori, anche quelli delle vecchie edizioni, essi diverrebbero una grande forza a suo favore, anche dal punto di vista pubblicitario.
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