No. Qui c'è un problema lessicale di fondo.
Letteralmente PP vuol dire power play, ok. Ma ormai HA un'accezione negativa: ottimizzato è "il meglio che può fare", vale per ladro puro come per lo psion, anche se con risultati diversi.
Quello che dici tu sono campagne ad alto livello di potere, con PG uber ottimizzati.
A me è piaciuto giocare ugualmente l'elfo mago potentissimo in una campagna simile che il mezzorco bardo. La differenza tra livelli alti e bassi, tanto potere o poco, oggetti magici anche al mercato del pesce o rarissimo da trovare... Questi sono gusti, non esiste oggettivamente uno migliore di un altro.
Ora, fingendo siano combo potenti, un giocatore ad alto livello di potere e ottimizzato dice: devo imparare questo talento, perché se no non sopravvivo. Devo perdere tal cdp (fingiamo sia "assassino"), cerco una Gilda di assassini in città, un Maestro, uno spunto su un libro, qualcosa che mi faccia diventare un Assassino, non un semplice Omicida. O gioca almeno come deve il suo PG che da semplice ladro che combatte solo se proprio deve decide di diventare un assassino professionista.
Il power player se ne frega. "Voglio fare l'assassino" "devi compiere un omicidio" "ma dai! Ho ben ucciso quei nemici prima lungo la strada!" "Ma era un'imboscata è diverso..." "Voglio diventare assassino ora, non posso perdere tempo a caso perché non ho ucciso nessuno come vorresti tu"
Per dire...
Ma
Soprattutto: "senza 10 buff non eri nessuno" quindi eri ad alto livello nella media del party. In quella campagna il pp fa in modo di avere 15 o meglio 20 buff, magari persistenti. Tu fai settordici d20 di danno? Lui trova la combo per farne trentordici, e alza il bab di 10 oltre il livello medio del party.
Capisci? Questo è quello che almeno IO intendo come pp, diverso da ottimizzato o alto livello di potere, proprio come modo di dire che definisce un modo di giocare che trascura il ruolo e il bilanciamento per fare a forza il PG più forte del party che metta i difficoltà il dm, quello che gioca "per vincere", ben oltre il piacere di avere un PG oggettivamente forte.