Avevo pensato anche a questo, ma mi è parsa una soluzione troppo leggera.
In sè, quei 300 XP non sono una sottrazione così colossale, ma allo stesso tempo neppure tanto leggeri da permettere al giocatore di fregarsene.
Inoltre, più che altro sono un pungolo.
Faccio un esempio: vi è mai capitato di vedere giocatori non molto esperti ai quali, in momenti in cui un avversario li controlla (poteri di dominio mentale, ad esempio), se viene loro ordinato di colpire il pg di un altro giocatore, la cosa li ripugna o imbarazza?
Perchè affrontare schiere di avversari più o meno faceless, o per contro fronteggiare il pg di un altro giocatore, chiaramente non è la stessa cosa.
Ora, nonostante leggerezze e tentennamenti, il giocatore ha manifestato la volontà di giocare un pg buono.
Se avesse visto un png aggredire in tal modo uno dei mercenari, molto probabilmente avrebbe reagito contrattaccando in modo serio, ciò che l'ha frenato è stato il trovarsi contro il pg di un altro giocatore.
Dato questo stato di cose, ed è uno di quei motivi che penso possano portare a maturare nuovi modi di giocare, mi dispiacerebbe la volontà di giocare del primo giocatore possa essere condizionata da quella del secondo.
Se ad esempio, il primo scegliesse di giocare un neutrale per evitare contrasti all'interno del gruppo, sarebbe condizionato dalla volontà di un altro giocatore oltre che dalla propria, e questo può essere spiacevole tanto quanto l'imposizione di un allineamento.
Non ho proibito di giocare malvagi perchè le imposizioni mi danno fastidio, per cui non impedirei il cambio di allineamento del personaggio se il pg lo volesse, ma allo stesso tempo mi rendo conto che non sarebbe positivo se lui scegliesse di cambiare solo per adattarsi alla condotta dell'altro.
Ciò detto, essendo il soggetto in questione uno dei miei fratelli, non è mancato il dialogo relativo alla cosa.
Ovviamente, perdere i PX gli darebbe fastidio, ma gli ho anche fatto notare come la mia decisione non sia maturata così dal nulla, in gioco sono morte delle persone (png) per leggerezze commesse anche dal suo personaggio buono.
Allo stesso modo lo avvertirò che, se vorrà mantenere il presente stato di cose, nulla glielo vieta, e qui mi riferisco al rapimento del mercenario.
Però, gli preciserò che, essendo il suo pg buono, qualora il prigioniero dovesse morire egli si sentirà moralmente responsabile della cosa, o, in altre parole, la perdita di ulteriori 100 PX.
La mia speranza, è che si renda conto che ruolare un pg buono può anche voler dire andare contro agli interessi del gruppo, specie se questi interessi sono coprire dei crimini commessi da uno di loro, il rischio alternativo sarebbe comportarsi come in un videogame, "chi se ne frega dei png, in realtà non esistono quindi se li uccide, derubo ecc in realtà non faccio male a nessuno".
Se precedentemente il gruppo avesse compiuto imprese che hanno salvato delle persone, forse il giudizio potrebbe essere diverso ("copro il crimine ma in futuro questo permetterà di aiutare ancora più gente", per quanto al limite è una di quelle oscillazioni che penso un allineamento caotico buono possa permettere), ma a dire il vero finora hanno agito unicamente se retribuiti, per cui non c'è neppure questa attenuante.