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Le Cronache di Narnia


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Sono ancora all'inizio, comunque sì, a occhio le cronache sono per un pubblico più giovane, anche se harry potter è rivolto a target di diversa età (di poco diversa) più si va avanti con le vicende. Se per esempio la pietra filosofale è poco più di una favola, il calice di fuoco tra maledizioni talmente dolorose da far impazzire, riti incui vengono tagliate mani e morti varie è senza dubbio per un pubblico un po' più maturo

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Aquanto ne so i libri sono abastanza vecchi, lo scrittore insegnava letteratura inglese ad Oxford ed era collega e grande amico di Tolkien..

Clive Staples Lewis (Belfast 1898 - Headington 1963)... quindi direi che è abbastanza vecchio, come dice giustamente Squee...

Il primo libro di Narnya è del 1950, l'ultimo (il settimo) del 1956.

Tutor in lingua e letteratura inglese a Oxford, poi trasferitosi a Cambridge per insegnare letteratura medievale e rinascimentale.

Conobbe Tolkien (tra gli altri) al circolo letterario e di amici "the Inklings".

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sigh, io sto perdendo colpi invecchiando.. ero convinta di avervelo già postato io, che era un conoscente/amico di papà tolkien! anche perchè è stato solo sapendo quello che ho acquistato i suoi libri!!!

cmq non aspettarti un livello come Lo Hobbit, AerisII, perchè rimarresti un pochino deluso come me penso! Per quanto, come si sarà capito dai miei post precedenti, a me le Cronache stiano piacendo molto, vedo che per essere un contemporaneo di Tolkien il sig. Lewis avrebbe potuto fare di meglio ^______________^

EDIT!

non sono io che invecchio, siete voi che non leggete i post :-)

quoto me stessa, questo topic, pagina 1, secondo post.

"sono nella tua stessa situazione, li sto ordinando su ibs.it :)

mi ha convinto il trailer che era una FIGATA e il fatto che l'autore sia stato un grande amico di Mr. Tolkien :)"

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Io sono un po' fermino... la mia fame :readPB: di fantasy è un po' placata quindi me la prendo comoda... ;-)

In effetti è più favolesco (non so se l'aggettivo esiste ma rende lostesso l'idea) de LO HOBBIT... ma bisogna anche considerare che, pur essendo amixco di Tolkien, mica erano la stessa persona... Lewis scrive a modo suo... più inrfantile se vuoi, e meno "profondo e colto" ma il risultato che ottiene è comunque bello! ;-)

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Tieni cmq conto che è stato scritto nel 1950 (15 anni prima che nascesse l'autrice dell'halfling mago-stregone), e non da una maestrina come la Rowling, ma da un professore di letteratura medievale e rinascimentale di spicco di Cambridge e Oxford, studioso dell'allegoria medievale e del medioevo in generale, travagliato studioso del cristianesimo (convertito dall'ateismo alla chiesa anglicana in età adulta per "intercessione" di Tolkien)...

Scusa se ti contraddico ma Tolkien era cattolico, non anglicano. Per dovere di cronaca...

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Ho letto questa saga un bel po' di anni fa, quindi trama, ambientazioni ecc me le sono completamente dimenticate. comunque mi ricordo che questi libri mi erano piaciuti, e anche parecchio. mi sembra giusto specificare che l'impronta di questa saga di lewis è più infantile di quella, ad esempio, di un Tolkien (eccezion fatta forse per lo hobbit) o di un Brooks. Da leggere

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  • 3 mesi dopo...

Mi sono accorto solo da poco di aver scritto le mie recensioni nel topic sbagliato (:banghead: ).

Le riporto tutte in questo e mi scuso con i MOD per la svista...

cmq...

...per chiunque volese leggersi i libri io offro alcune recensioni a riguardo senza svelare particolari importani (ovviamente tutto IMHO)

Recensioni (By Codan il bardo):

...Il nipote del mago (introduzione e creazione di Narnia):

Non male, nonostante il tono "fiabesco" riesce a rendere bene l'idea di un mondo fantastico e di come si possa essere protagonisti nonostante si sia bambini (non aggiungo troppi altri particolari dato che a mio avviso potrebbe essere riinserito nel prossimo film)

...La strega, il leone e l'armadio (avventura del primo film):

In alcuni punti il regista ha dovuto fare delle modifiche di pura esigenza cinematografica per rendere il film più "appetibile" da un pubblico esigente come quello degli ultimi anni (nel senso che phatos e azione non possono mancare).

Per quanto riguarda le incoerenze sceniche (come... il piccolo cavaliere prodigio), non vengono molto approfondite e ne molto trattate nel testo, questo da una maggiore "vaghezza" di ciò che succede lasciando quindi il lettore senza questo "senso dell'assurdo" (scusate l'assonanza).

Il ragazzo e il cavallo:

Discreto lo stile, ovviamente il tono fiabesco non può mancare, ma la narrazione è meno ovvia di come può apparire.

Pathos e colpi di scena sono centellesinati, ma nonostante tutto rimane un racconto abbastanza avvincente e scorrevole.

Il finale potrebbe lasciare un po' a desiderare, ma credo che ad alcuni possa piacere.

Il re Caspian:

Fino ad adeso è il racconto che mi è piaciuto di più (non solo perchè è il più lungo), riesce bene a spostare la scena in molte direzioni, non facendo però ma perdere il filone centrale. I vari protagonisti sono inseriti con molta accuratezza e alcuni sono caratterizzati in modo eccezionale.

Unica piccola pecca è sempre il finale che secondo me preme troppo nello stile fiabesco, ma come dico sempre, ad alcuni può piacere.

Il Viaggio del Veliero:

Il più lungo dei libri fino ad adesso, si presenta molto coinvolgente e avvincente. L'ambiente fantasy è ben amalgamato al resto del mondo e ci sono alcune chicche niente male riguardanti le avventure.

Non molto pesante come lettura (anche se il tono fiabesco viene molto limato), con i giusti picchi di tensione e le descrizioni mai troppo pesanti.

Credo che questo possa essere probabilmente uno dei film più riusciti, qualora il regista volesse girarlo... ci sono molte situazioni che sul grande schermo avrebbero il loro effetto.

Per adesso sono arrivato fin qui... mi mancano solo gli ultimi 2 libri...

...alla prossima

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  • 2 settimane dopo...

La sedia d'argento:

Decisamente molte novità in questo libro ricco di avventure. I personaggi sono delineati in maniera molto precisa ed è molto forte il collegamento con il precedente libro (il viaggio del veliero). Grande note positiva è l'ambientazione che si sposta in un territorio ancora inesplorato dall'autore e riesce a farlo con un buono stile dando quel tocco di fantasy che ultimamente si stava perdendo.

Unica pecca abbastanza dolorosa è la prevedibilità delle scene che risultano alquanto ovvie e povere di colpi di scena. Nonostante questo la lettura è molto scorrevole e piacevole e penso che sarebbe anche un ottimo film da dirigere soprattutto in alcune parti veramente eccezionali.

-Codan-

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L'ultima battaglia

Il migliore inizio che si possa immaginare. I primi capitoli hanno caratteristiche completamente diverse dai precedenti e anche il lettore si sente molto più partecipe di un'avventura che di una fiaba.

Infatti la nota fiabesca è completamente abbandonata, lasciando spazio ad azioni e intrghi. La parte centrale del racconto sembra anticipare un finale epico introducendo alcuni fattori inaspettati... ma qui arriva la nota dolente.

Il finale purtroppo torna alle origini del libro e (a parer mio) si perde ancora una volta nelle infinite sfaccettature della fiaba. La lettura è molto scorrevole, degna dei più bei libri di avventura, non ci sono pause o situazione di smarrimento. L'autore tiene sempre alto il livello di tensione fino ad un finale al quanto discutibile. In fin dei conti però era prevedibile una decisione del genere e forse anche più giusta.

Nota dell'autore

A parte la fissa che Lewis ha per gli elenchi credo che sia una ottima nota personale (anche se credo che non avesse alcun bisogno di scriverla). Qui l'autore spiega le sua motivazioni della scelta di uno stile fiabesco dedicato a ragazzi. Io l'avrei messa all'inizio del raccondo come introduzione e non alla fine... ma si sa... questo è solo una mia umile opinione.

In conclusione è stato un librone non molto impegnativo, ma piuttosto piacevole, lo consiglio a coloro volessero leggere un po' di fantasy con alcune sfaccettature rosa delle fiabe (ovviamente non troppo esagerate).

Leggere questo libro con un ovvio occhio critico non ha senso... se lo si deve fare, leggetevi prima la nota finale e poi abbandonate la scelta.

-Codan-

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