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Come Attribuite I Punti Caratteristica Ai Vostri Pg?


Arghot

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Per rispondere a Solkanar...

La compensazione del tipo classe più complessa = più abilità VS classe più semplice = meno abilità non mi ha mai convinto del tutto (un paladino resta un picchiatore come un guerriero e le abilità che ha in più non sono così devastanti se paragonate alle combo di feat che un guerrirero standard può permetters)... ed è andata completamente in vacca con tutti i manuali usciti dopo i 3 base... :banghead:

Quello che intendo è che con due 18 ed un 13 hai un guerriero completo e devastante nel combattimento... mentre per fare un paladino completo... servono almeno tre 16... un 14 ed un 13... per poter sfruttare benino un po' di poteri .... :banghead:

Le classi di D&D non sono bilanciate tra loro ... mi sembra evidente... quindi perchè bilanciare i punteggi dei PG?

Mica sarete/avrete giocatori invidiosi che non riescono a sopportare che un altrro personaggio abbia punteggi per 81 mentre lorosi fermano ad 80! :rolleyes:

:bye:

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anche dando caratteristiche iniziali troppo alte si sbilancia tutto

per un personaggio con forza 14 l'ira barbarica raddoppia il bonus di forza al primo livello, mentre per chi parte con 18 ha un "modesto" +50%

inoltre 3 talenti da guerriero (due focalizzazioni ed una specializzazione) sono quasi equivalenti a quel +4 di forza

stesso discorso per gli incantatori, partire con 15 o 16 invece di 18 li fa sudare un po' di più per avere accesso agli slot di livello alto, e non avere altri punteggi troppo pompati li fa rimanere nel loro ruolo

tutte le capacità di classe diventano più importanti quando le caratteristiche sono (relativamente) basse

il fatto che un samurai ottenga combattere con due armi superiore senza dover avere 19 di destrezza lo mette un passo avanti rispetto ad un guerriero che invece ha preso i talenti; lo stesso vale per il ranger

già 14 o 15 nella caratteristica principale deve essere visto come un buon punteggio, pensare al 16 o 18 come minimo fa iniziare il gioco in maniera esageratamente favorevole ai personaggi

poi bisognerà corrergli dietro tutto il tempo perché le sfide "di pari GS" sembrano troppo facili

in un'avventura equilibrata è meglio che lo siano anche i personaggi, massimizzarli in un verso e indebolirli in un altro può portare ad una loro fine prematura, mentre farli troppo forti è persino peggio perché il sistema è calibrato con altri parametri

quando si gioca tra 4 amici avere un mago con 96 in caratteristiche mentre il bardo ne ha 68 potrebbe non essere un problema, ma ad essere onesti ed obiettivi è una palese discriminazione data in partenza

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Io uso il metodo standard...

4d6, escludendo il peggiore e si tirano 2o3 colonne.

Se le colonne non piacciono di può sempre scegliere la colonna standard, che è una colonna con bonus complessivo di +10, senza punteggi dispari.

In che senso la colonna standard? :confused: Puoi postarla per curiosità.... ;-)

anche dando caratteristiche iniziali troppo alte si sbilancia tutto

per un personaggio con forza 14 l'ira barbarica raddoppia il bonus di forza al primo livello, mentre per chi parte con 18 ha un "modesto" +50%

inoltre 3 talenti da guerriero (due focalizzazioni ed una specializzazione) sono quasi equivalenti a quel +4 di forza

stesso discorso per gli incantatori, partire con 15 o 16 invece di 18 li fa sudare un po' di più per avere accesso agli slot di livello alto, e non avere altri punteggi troppo pompati li fa rimanere nel loro ruolo

tutte le capacità di classe diventano più importanti quando le caratteristiche sono (relativamente) basse

il fatto che un samurai ottenga combattere con due armi superiore senza dover avere 19 di destrezza lo mette un passo avanti rispetto ad un guerriero che invece ha preso i talenti; lo stesso vale per il ranger

già 14 o 15 nella caratteristica principale deve essere visto come un buon punteggio, pensare al 16 o 18 come minimo fa iniziare il gioco in maniera esageratamente favorevole ai personaggi

poi bisognerà corrergli dietro tutto il tempo perché le sfide "di pari GS" sembrano troppo facili

in un'avventura equilibrata è meglio che lo siano anche i personaggi, massimizzarli in un verso e indebolirli in un altro può portare ad una loro fine prematura, mentre farli troppo forti è persino peggio perché il sistema è calibrato con altri parametri

quando si gioca tra 4 amici avere un mago con 96 in caratteristiche mentre il bardo ne ha 68 potrebbe non essere un problema, ma ad essere onesti ed obiettivi è una palese discriminazione data in partenza

Non vedo la discriminazione....

Questa volta ho io il bardo a 68 e tu il amgo a 96... la prossima sarai tu ad avere il guerriero a 70 ed io il paladino a 99...

E così i personaggi sono diversi.. se gioco 50 paladini avrò 50 paladini diversi ... o meglio saranno più diversi di quelli ottenuti con un point-buy system...

Senza conatre che solo con terne startosferiche uno può lanciarsi in idee folli ma bellissime anche da interpretare (esempio multiclassare un paladino-monaco con le docute cautele...) :paladin:

Da utimo... se io DM faccio fare i PG in questo modo saprò anche gestire in modo adeguato scontri e PNG... e di conseguenza anche l'asseganzione degli XP...

:think:

In fondo per rendere più interessante uno scontro non serve necessariamente alzare il CR.. basta cambiare un po' di tattiche o sovvertire qualche abilità di un mostro per cogliere impreparati i PG. ;-):twisted::butcher:

:bye:

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c'è discriminazione quando un chierico ha più punti abilità e più carisma di un bardo

quando il ranger o il monaco hanno più pf, CA, e fanno più danni del guerriero e del barbaro

quando il mago ha i riflessi migliori del ladro

e così via

come ho detto prima, in un gruppo di amici la cosa potrebbe anche non creare problemi

ma qualcuno potrebbe invece prensela a male e non divertirsi perché il suo "ruolo" è completamente esautorato dal personaggio di un altro giocatore che è stato solo più fortunato con le caratteristiche

il discorso è simile alla diatriba PP VS RP

le due cose possono coesistere proficuamente o scornarsi rovinando il divertimento a tutti, ogni gruppo poi troverà l'equilibrio che più lo siddisfa

ps:Zandramas, ma quella colonna da che "standard" è stata tirata fuori? i punteggi di elité (equivalenti al PBS da 28) hanno un modificatore totale di +5

sia tirando i dadi che con il PBS un 18 è più raro e vale molto di più di due 14

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Premettendo che ci si addentra sempre di più nel reame delle opionioni, e quindi nessuno può avere "ragione" :-D

Per rispondere a Solkanar...

La compensazione del tipo classe più complessa = più abilità VS classe più semplice = meno abilità non mi ha mai convinto del tutto (un paladino resta un picchiatore come un guerriero e le abilità che ha in più non sono così devastanti se paragonate alle combo di feat che un guerrirero standard può permetters)... ed è andata completamente in vacca con tutti i manuali usciti dopo i 3 base... :banghead:

Ecco. Il punto è che non si tratta solo di combattimento...ogni classe, per potenzialità e ideazione, ha la sua chance di "splendere" (cioé, di dare soddisfazioni al giocatore che la usa) in determinati ambiti.

Dove può "splendere" un Guerriero? in combattimento, e in poco altro.

Dove può "splendere" un Paladino? In combattimento (grazie alla cavalcatura), durante le investigazioni (individuazione del male e Percepire Intenzioni), nelle interazioni sociali (Diplomazia, Conoscenze (nobiltà e regalità)), in moltre altre situazioni (può curare quando deve e lanciare qualche piccolo incantesimo, diventando un possibile secondo supporto oltre al Chierico).

A questo punto, è chiaro che un Paladino si basa su più abilità rispetto ad un Guerriero, perché ha un campo d'azione decisamente più vasto. E' anche ragionevole che lo stesso Paladino non arrivi a picchiare quanto un Guerriero, perché se eclissasse il povero Guerrierozzo anche come picchiatore, cosa rimarrebbe a quest'ultimo?

Lo stesso discorso vale anche per il Ranger (segue tracce, ha un compagno animale, ha conoscenze del mondo naturale, può curare, può nascondersi, è particolarmente efficace contro alcune creature, ecc.) e per il Monaco (capacità acrobatiche, buoni TS, abilità volte anche alla diplomazia, grande velocità, ecc.). Ciò che rende queste classi "bilanciate" con le altre è il fatto che, di fronte ad una grande versatilità, non possono arrivare agli stessi livelli di "specializzazione" delle altre nei singoli ambiti (picchiare, essere diplomatici, essere "stealth", conoscere, curare, ecc.).

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Allora proviamo a girare i problema da un altro punto di vista... tanto per fare luce... ed a rischio di essere OT...

Diciamo che con un point buy creo un guerriero con i seguenti puntegi 18, 13, 18, 8, 10, 8 e che lo faccio orco ... che diventa 20, 13, 18, 6, 10, 6 .... Avrei un picchiatore formidabile... ma stupido ed asociale ....

Quindi dovrei limitare al giocatore che lo usa/interpreta le possibilità di interagire con l'ambiente (diciamo ad esempio di risolvere indovinelli) e con la gente ... cioè parlo di interazione senza lancio di dadi.

Ma non si può... non è corretto come comportamento del DM.. allora che faccio .. lo penalizzo agli XP perchè ruola male se risolve un indovinello?

D'altro canto... se faccio un paladino paradossale con tutti i punteggi a 14 avrò un ottimo PG ruolante ma poco utile in "azione" ... e se fosse l'unico picchiatore del gruppo? Causo morti, feriti e dispersi perchè 4 koboldi lo uccidono ome se niente fosse? Non mi sembra sensato emmeno questo....

:banghead:

Per come è strutturato D&D sono fermamente convinto che sia migliore il sistema coi punteggi dipendenti dai dadi... sarà che mi piace anche il gioco "da supereroi" ... sarà che sono convinto che molte CDP si possano intraprendere se e solo se si hanno molti punteggi alti... sarà che il gioco è bilanciato entro certi limiti e che quindi PG tra loro sbilanciati non creano troppi danni...

Non lo so per certo... :think:

Quello che so è che finora non ho trovato nessun buon motivo per usare o meglio per preferire un point buy system al posto delle "terne" coi 4d6... pur avend una sfortuna media coi dadi ed avendo creato quasi sempre PG al di sotto di quelli altrui (anche se in questo nei miei gruppi credo che il record spetti a Celestine)... ;-)

:bye::butcher:

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Diciamo che con un point buy creo un guerriero con i seguenti puntegi 18, 13, 18, 8, 10, 8 e che lo faccio orco ... che diventa 20, 13, 18, 6, 10, 6 .... Avrei un picchiatore formidabile... ma stupido ed asociale ....

a parte l'esagerazione, se invece di due 18 prendeva due 16, avrebbe finito con l'avere 12 sia ad intelligenza che carisma, e poteva giocare un personaggio "completo"; è una responsabilità del giocatore se fa personaggi stupidi o imbranati ma con una forza e una resistenza esagerata; ed anche il master dovrebbe ricordare al giocatore che qualcosa forse non va in quel personaggio

quel mezz'orco aprirebbe in due un lupo (GS 1) al primo colpo; è decisamente troppo forte, ed è proprio quello che dicevo all'inizio, per rendere gli scontri "normali" il master dovrà potenziare le creature, poi però assegnare px ad hoc, e fare il modo che la stupidità del personaggio non rovini la campagna; invece con un personaggio un po' meno forte ma almeno intelligente nella norma i problemi sarebbe stati minori, e la giocabilità migliore

se fare un personaggio stupido e imbranato è una precisa intenzione, se ne assumano tutte le conseguenze

se invece si pensa solo a pompare i numeri, tanto per l'interpretazione ci si arrangia poi potrebbero esserci delle sorprese sgradite

un paladino con tutti 14 è già più di quanto dovrebbe essere, non si può pretendere il personaggio troppo forte, veloce, resistente, intelligente, saggio ed esageratamente carismatico

non è un dio, bisogna ricordarsi che la norma umana è 10/10/10/11/11/11 ; un 12 significa essere bravi, 13 dei grandi, 14 dei campioni, e così via; il 18 è il limite umano, non la base teorica

il ruolo del paladino è mediato tra il picchiatore, il tank, il curatore e il diplomatico

è ovvio che pesterà meno di un guerriero; e se è l'unico tank nel gruppo problemi loro, dovranno ingegnarsi per aiutarlo

inoltre persino i personaggi devono avere delle debolezze e dei difetti

un gruppo è liberissimo di giocare barbaro, guerriero, monaco e ranger, ma non per questo bisogna alleviargli la mancanza di guaritori e incantatori

dovranno essere i personaggi a non ficcarsi in situazioni al di sopra delle loro possibilità

come al solito ognuno si diverte come gli pare, l'unica cosa che volevo far notare è come secondo me il sistema è concepito, anche riguardo i pg

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Questa volta rispondo a Lopippo....

O meglio un po' rispondo un po' faccio domande... quindi direi che il post è rivolto a tutti non solo a Lopippo... in effetti... ;-)

1) Ancora non riesci a darmi un buon motivo per usare un PBS invece dei tiri di dado.

2) Perchè un DM dovrebbe "censurare" un PG o meglio le caratteristiche che un giocatore vuole assegnargli?

3) Ripropongo la domanda che mi frulla in testa: perchè ritenete migliore il PBS? Spero che non sia solo per evitare "disparità" tra i giocatori...

4) Concordo con Jacob quando dice

4d6 scartando il più basso, tre colonne di tiri, si sceglie quella che si preferisce (che a volte non è nemmeno la più potente ).

In questo modo si hanno PG che, come nella vita reale, hanno "basi di partenza" differenti.

... è un ottimo motivo.

5) Ma vi fa proprio così schifo l'idea di giocare degli eroi?

6) ... e perchè un DM dovrebbe proporre solo avventure "normali"?

7) Continuo a dire che le classi sono sbilanciate "di loro" e che quindi il discorso ha tanti poteri quindi è giusto che le abilità siano ridotte... non regge (almeno IMHO) dato che poi con tutte le classi aggiuntive e le CDP il bilanciamento proprio non si sa dove si trovi.

Insomma .. questo per tirare un po' le somme del mio discorso (spero)... :bye:

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Ovviamente, quanto scritto sotto è tutto IMHO :-D

1) Ancora non riesci a darmi un buon motivo per usare un PBS invece dei tiri di dado.

E' un diverso tipo di approccio: col tiro di dado, vedo cosa esce e decido che personaggio fare di conseguenza; col PBS, viene decisa prima la tipologia del PG, e in funzione di questo vengono scelte le sue caratteristiche.

Se voglio giocare un Chierico con Saggezza 16 e Carisma 14, tirando i dadi devo "sperare" che mi escano quei risultati, col PBS posso scegliere di averli. Se volessi giocare un Paladino, e mi uscissero solo 2-3 risultati alti, non potrei farlo.

Inoltre, ricordo l'incongruenza fra voler tirare i punteggi a caso e poi "aggiustarli" in seconda battuta scambiando le caratteristiche, aumentandone una, abbassando l'altra, ecc.

3) Ripropongo la domanda che mi frulla in testa: perchè ritenete migliore il PBS? Spero che non sia solo per evitare "disparità" tra i giocatori...

Be', perché puoi avere le caratteristiche che vuoi dove vuoi. Inoltre, in questo modo i PG hanno quasi sempre dei "punti deboli" o, se non li hanno, hanno i loro punti forti "meno forti".

5) Ma vi fa proprio così schifo l'idea di giocare degli eroi?

I PG sono eroi in base a quello che fanno, o in base al fatto che la loro caratteristica più bassa sia un 14? Non mi fa schifo giocare un "eroe", ma a questo punto ammettiamo che il PBS spesso non piace perché, tutto sommato, con gli altri metodi si hanno caratteristiche in media più alte. Oltretutto, un "eroe" è tale perché affronta situazioni di pericolo; un PG senza "punti deboli" affronterà meno pericoli di altri che invece qualche neo ce l'hanno.

6) ... e perchè un DM dovrebbe proporre solo avventure "normali"?

Cosa vuol dire "normali"? Come aveva scritto qualcuno prima, un essere umano medio ha tutti 10 e 11 nelle caratteristiche. Qualsiasi avventura un avventuriero viva (anche sgominare una tribù di Coboldi!) non è certo "normale". Le sfide per i PG, calcolate con i vari GS, sono "bilanciate" anche pensando a PG con caratteristiche non stratosferiche.

In conclusione, però, è tutta una questione soggettiva; a me piace maggiormente giocare con PG:

- con classe e razza (e storia :-)) decise prima delle caratteristiche

- con qualche punto debole

- che hanno magari più difficoltà in alcuni aspetti del gioco (ma è a questo che serve la squadra, no? :-))

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  • Amministratore

Premetto che io solitamente uso una serie di 4d6 che può essere ritirata fino a due volte, scegliendo poi la migliore, e che sono affezionato a questo metodo proprio perché ti permette di dare già dalle caratteristiche un po' di "spessore" al PG. In ogni caso, mi sono trovato a giocare in diversi gruppi in cui per fare i PG si ua il PBS, e Kursk, ti posso assicurare che ha due vantaggi rispetto all'altro:

- Permette ai giocatori di fare i PG a casa per conto proprio e arrivare a sessione già con le schede pronte (ovviamente i giocatori possono anche tirare le caratteristiche a casa, ma non si sa mai).

- Permette al DM di avere un minimo di controllo in più sui PG.

Prima di iniziare a controbattere su queste osservazioni, vi invito a riflettere che non tutti i gruppi di D&D sono così "solidi" ed esperti da permettere di trascurare le due problematiche qui sopra. E' problematico vedersi arrivare un PG con Forza 35, il point buy ti permette di essere abbastanza sicuro che abbia solo 30, o solo la Forza a quei livelli. Ripeto, questo discorso vale per alcuni gruppi; io come DM non ho problemi a far tirare le stat, e non ho mai avuto problemi di bilanciamento, ma come giocatore ho visto gente presentarsi alla prima sessione con dei chierici/barbari goliath con statistiche stratosferiche...

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1) Ancora non riesci a darmi un buon motivo per usare un PBS invece dei tiri di dado.

2) Perchè un DM dovrebbe "censurare" un PG o meglio le caratteristiche che un giocatore vuole assegnargli?

3) Ripropongo la domanda che mi frulla in testa: perchè ritenete migliore il PBS? Spero che non sia solo per evitare "disparità" tra i giocatori...

4) Concordo con Jacob quando dice

Citazione:

4d6 scartando il più basso, tre colonne di tiri, si sceglie quella che si preferisce (che a volte non è nemmeno la più potente ).

In questo modo si hanno PG che, come nella vita reale, hanno "basi di partenza" differenti.

... è un ottimo motivo.

5) Ma vi fa proprio così schifo l'idea di giocare degli eroi?

6) ... e perchè un DM dovrebbe proporre solo avventure "normali"?

7) Continuo a dire che le classi sono sbilanciate "di loro" e che quindi il discorso ha tanti poteri quindi è giusto che le abilità siano ridotte... non regge (almeno IMHO) dato che poi con tutte le classi aggiuntive e le CDP il bilanciamento proprio non si sa dove si trovi.

vediamo un po'...

1) lo stesso si potrebbe dire al contrario: che buoni motivi ci sono per preferire i tiri al pbs? che buoni motivi ci sono per scegliere razza, classe e background invece di tirare a caso i dadi? mi pare che le altre domande approfondiscano la questione, quindi per ora mi fermo qui

2) il DM è sempre in parte responsabile del divertimento collettivo; lasciar fare un pg idiota ad un giocatore sapendo che frustrerà tutti gli altri va contro il suo dovere, cioè far divertire tutti il più possibile; per questo ci si accorda prima di iniziare a giocare su cosa si vuole giocare; poi c'è la "censura" di fondo dell'ambientazione (non è detto che tutto il materiale sui manuali sia sempre disponibile, come "abilità focalizzata:marinaio" dove non ci sono acque navigabili) e della coerenza (lasciar prendere "arma focalizzata" a chi non ha mai tirato un colpo con quell'arma è un po' assurdo)

3) il motivo principale è proprio per evitare "disparità" tra giocatori; i rapporti tra i pg non devono per forza essere idilliaci, possono benissimo farsi concorrenza "in-game"; dare per scontato che collaborino solo perché sono pg è puro metagame; e per questo l'equità è una buona cosa; in alcuni contesti non serve, in altri potrebbe essere fondamentale;

poi c'è anche il fatto della calibrazione del materiale presente sui manuali; è fatto per i punteggi d'elité, quindi il modo più facile di usarlo è con tali punteggi; con i tiri il risultato "medio" dovrebbe essere simile, ma se è troppo basso si ritira e si aggiusta (un po' ipocritamente, si vuole un "caso non totalmente casuale"), se è troppo alto bene così; e questo porta ad un lavoro maggiore da parte del master per riequilibrare il tutto

4) "come nella vita reale hanno basi di partenza differenti"; come un'unghia di guano diventa una sfera infuocata di 6 metri di diametro.... si gioca per divertirsi, nella vita reale è l'impegno nel proprio campo che fa la differenza

5) mi fa schifo l'idea di giocare un eroe che è tale da background (a tavolino), e non uno che si è guadagnato quello status affrontando delle sfide dove gli avversari erano alla pari, se non superiori alle sue capacità

6) più che normali si dovrebbe dire "adeguate al contesto"; purtroppo a volte c'è la malsana abitudine di adeguare l'ambientazione ai pg e non il contrario; detto così pare il contrario di "si gioca per divertirsi", ma secondo me il divertimento viene da quello già detto nel punto 5, e non dall'autocompiacimento dato da circostanze favorevoli pianificate a tavolino; i pg fanno parte di un mondo, non sono il centro attorno a cui tutto ruota; la loro "potenza" maggiore rispetto ai PNG è bilanciata dai rischi maggiori che corrono; dargli i pro e non i contro è solo una forma di autoesaltazione

7) lo sbilanciamento delle classi è palese, e l'unico che può intervenire per bilanciare è il master, che deve essere in grado di proporre situazioni in cui tutti possono mettere in luce i loro punti di forza e di debolezza con equità e a qualsiasi livello; sbilanciare anche le caratteristiche di sicuro complica le cose; mettere davanti ad un barbaro con incalzare potenziato solo coboldi con 4 pf glieli farà macinare come mosche (troppo facile); mettere davanti ad uno stregone che ha appena imparato la palla di fuoco solo elementali del fuoco (immuni) senza ragione è frustrante; con le classi base è più facile bilanciare, e se le cdp creano problemi basta non lasciarle usare (è la prima cosa scritta sulla guida del DM che le cdp sono più opzionali delle classi base)

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OK....

Adesso comincio a capire il vostro punto di vista... e finalmente mi avete dato due motivi abvbastanza validi per preferire il PBS:

Solkanar:

E' un diverso tipo di approccio: col tiro di dado, vedo cosa esce e decido che personaggio fare di conseguenza; col PBS, viene decisa prima la tipologia del PG, e in funzione di questo vengono scelte le sue caratteristiche.

Subumloc:

- Permette ai giocatori di fare i PG a casa per conto proprio e arrivare a sessione già con le schede pronte (ovviamente i giocatori possono anche tirare le caratteristiche a casa, ma non si sa mai).

- Permette al DM di avere un minimo di controllo in più sui PG.

Anche se in questo caso concordo più sul primo punto che sul secondo...

Non so voi... ma io di idee di PG ne ho sempre in mente parecchie e quindi quando vado a "tirere le terne" (tirare i dadi per i punteggi in gergo dei mei gruppi :D) bene o male riesco sempre a torvare qualcosa che mi vada bene...

E, dato che sono un po' un malato di mente, spesso e volentieri parto con un'idea e mentre creo il PG ne salta fuori una compeltamente nuova... :banghead:

Comunque una cosa che mi diverte molto è cercare di adattare le caratteristiche tirate al PG che avevo in mente...

Con un PBS non avrei mai potuto fare il necromante che sto giocando (che è un mago ma con qualche abilità da picchiatore, fondamentamelmente).. nè avrei potuto giocare uno dei PG che mi hanno divertito di più: un ranger/paladino... con tiri molto medi... (comunque sopra la media di un PBS credo)....

:think:

Ed a pensarci bene credo che mi sarei perso anche come DM molti dei personaggi che i miei giocatori hanno creato... che sono stati creati proprio in virtù della fortuna o sfortuna coi dadi... :banghead:

:bye:

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4) "come nella vita reale hanno basi di partenza differenti"; come un'unghia di guano diventa una sfera infuocata di 6 metri di diametro.... si gioca per divertirsi, nella vita reale è l'impegno nel proprio campo che fa la differenza

Sarò limitato io, ma non capisco il discorso. :confused:

Se non sono stato chiaro io su quello che dicevo, esplico: è innegabile, nella vita persone diverse hanno diverse "statistiche". Può capitare che uno nasca "con tutte alte", o uno con "tutte nella media", ma che poi quello che fanno nella vita determini le loro capacità (il loro "livello"). Allo stesso modo, i PG di un gruppo saranno tutti diversi fin dall'inizio. Trovo permetta di capire meglio anche la natura del PG, e stenderne il background... Soprattutto, non fa sentire i PG giocati (questo dettomi da uno dei giocatori) come creati "in serie".

Se questo vi pare ponga disparità fra i PG... Santissimo cielo, è un gioco, e si gioca per interpretare e divertirsi. Se i PG si sentono discriminati e si lamentano perché uno di loro ha caratteristiche più alte... (Dico cattiveria, Socko? Si, dì la cattiveria!) Aspettino a giocare fino a quando non avranno undici anni. :-p

Il sistema PBS è di certo indispensabile per un torneo, dove tutti devono avere le medesime basi di partenza per impedire disparità fra le diverse squadre.

Al mio tavolo non ho gente che si sente in competizione, e pertanto non ho mai trovato nessuna ragione per obbligare ad usare un sistema "standard" per l'acquisto delle caratteristiche.

Ovvio che non ho peggiore opinione di chi usa un sistema a punti (ci mancherebbe...)... Soltanto ritengo si tratti, come i PE, del sistema per tenere sotto controllo i giocatori riottosi. Ma è un'opinione personale. ;-)

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la storia della palla di guano che diventa una palla di fuoco viene raccontata spesso quando si paragona D&D alla realtà per dire che se quello è normale nel gioco, anche altre cose bizzarre lo possono essere (come i membri di una stessa razza che sembrano troppo simili nelle caratteristiche)

nulla vieta al giocatore di un guerriero di divertirsi facendosi difendere dai nemici dalla lancia dello stregone

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