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Solomon Kane


Joe Perficio

Messaggio consigliato

1) mai detto che mi ha dato fastidio.

2) mai detto che la mia visione non era assolutamente personale.

3) mai detto che i templari si autoconvincessero (dal momento che che la loro regola è stata scritta nientemeno che da uno dei Dottori della Chiesa, e giustificata ampiamente).

4) seguendo il tuo ragionamento, è molto più idiota kane, dal momento che si fa convincere dal primo pellegrino di passaggio, che per quanto ne sa potrebbe essere benissimo una tentazione.

Mai messo in dubbio 1) 2) e 3).

Per il 4), dissento.

Kane non ha scelta, e viene espulso dal monastero.

Capisce, però, che stranamente nessun diavolo viene a cercarlo.

Passano giorni, ed è ancora vivo.

Davanti all'impotenza della sua non-violenza, e considerando forse che comunque, è destinato a marcire, accetta la sua condanna pur di salvare gli altri.

E qui, si, magari crede alle parole del padre della donna, ma è umanamente normale, visto che è un uomo incline alla FEDE e al CREDO. Anche se non lo fosse, per disperazione, avrebbe bisogno di qualcosa in cui credere.

Non si sa, poi, se Kane ci creda veramente. Se forse, per lui, è comunque condannato. Magari si sente ancora condannato, fino alla fine, ma comunque accettando il suo destino fa sua questa missione. Che sia reale o meno. Questo il film non ce lo dice. :)

Vero, quello della morte è veramente gustoso. Se l'è fatta sotto per niente :P

:P

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Premetto una cosa: il film non l'ho visto, anche perchè dalle mie parti nemmeno lo davano al cinema. Quindi posso commentare solo sugli stralci recepiti in giro e sui racconti originali, che invece ho letto.

Mi pare molto, molto strano che un idividuo come Solomon Kane, nato e cresciuto nell'Inghilterra protestante, si richiuda in un monastero, che è tipicamente un'istituzione cattolica, e quindi "papista". All'epoca una commistione del genere sarebbe stata quasi inconcepibile, i due fronti si guardavano costantemente in cagnesco, e puritani e calvinisti in particolare detestavano tutto ciò che avesse a che fare con Roma. Concordo con chi parlava di "dannazione o salvezza a prescindere dalle opere" che è uno dei punti fondamentali della dottrina della predestinazione tipica della mentalità protestante e puritana cui appartiene Kane. I Templari appartengono ad una diversa dottrina e ad un'altra epoca. A questo punto però mi domando che storia si siano inventati per metterci Solomon Kane, che nelle storie di R.E. Howard è fondamentalmente un sociopatico con manie religiose che se ne va in giro per il mondo a fare il Don Chisciotte armato pesantemente, ammazzando bucanieri, schiavisti, vampiri, lupi mannari, uomini uccello, assiri redivivi, zombie e tutto l'armamentario tipico del romanzo pulp d'avventura anni '30. Ed il tutto senza mai mettere minimamente in dubbio il fatto di essere nel giusto, anche i suoi dubbi sul fatto di farsi aiutare da un bokor africano vengono immediatamente tacitati dai risultati. Ma quello del film è davvero Solomon Kane o solo un omonimo? Lo chiedo a chi ha visto il film e ha letto i racconti.

A proposito: John Constantine, così com'è stato concepito, è un bastardo con pochissimi principi morali, quindi dargli addosso perché cerca fino all'ultimo di fare i propri interessi è come lamentarsi se un Caotico Neutrale non aiuta gratis le vecchine ad attraversare la strada.

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