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Dragons´ Lair

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Capitolo 1 - La carovana di Grimstone

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Eryn - Paladina

Elyndra mi prende la mano e mi rivolge un sorriso dolce e delicato, come quello di una madre guarda suo figlio dormire beato. Quando eravamo piccole era anche questo per me, una seconda madre, ma anche una sorella e la mia migliore amica e ricambio il sorriso con calore. Sento la sua vicinanza più forte che mai e la testa libera da preoccupazioni e aperta a cogliere ogni dettaglio della visione che a breve si ripeterà davanti a noi.

Il fumo si addensa e vedo comparire la fattoria, il carro e il piccolo uomo incappucciato. Porto tutta la mia attenzione prima all'uomo e poi al carro: "Non è un uomo! È un nano! Quel cavallo..." cercando di cogliere ogni minimo dettaglio di quella strana creatura di cui non ho mai sentito parlare mi sembra di vedere una sagoma diversa fra la nebbia che lo avvolge "...dev'essere un'illusione...cosa potrebbe essere in realtà? Dev'essere qualcosa di facilmente identificabile per meritare di essere nascosto con la magia, chi mai si prenderebbe la briga di lanciare un incantesimo su un semplice ronzino!". Adesso la mia attenzione viene colta dalle figure dei miei genitori che escono dalla casa: "Senza giacca... ma... come si muovono?!" Vedo la loro pelle pallida come la nebbia che li avvolge e i loro movimenti così innaturali. Sento salire l'agitazione e mi giro verso Elyndra @shadyfighter07 con la paura stampata in faccia, il corpo contratto dall'angoscia che trapela da tutti i pori. Sento la mia Luce ridursi fino ad una piccola lanterna lontana e socchiudendo le labbra: "Ely! M-mamma e p-papà s-so-sono..." non ho il coraggio di finire la frase!

Ancora scossa da quanto appena visto la mia attenzione viene richiamata dalla visione che improvvisamente cambia. Cerco di cogliere altri dettagli che possano farmi capire che i miei genitori stiano bene, ma rimango confusa da ciò che sto guardando: "Non sono loro... ma allora chi..." vedo l'uomo con la barba rossa e "... quel nasone..." la mia espressione angosciata si rilassa un pochino, poi sposto l'attenzione all'altra figura e rimango senza fiato: "...è... è bellissima! Che occhi incredibili!" Mi sembra di vedere negli iridi un infinito prato fiorito che si amplifica in me facendomi sentire sulla pelle gli steli morbidi e il profumo fresco della primavera in tutta la sua forza, tanto sono intensi e profondi. L'amore condiviso dai due è palpabile e ai miei occhi è come se il sole stesso gli facesse da sfondo apparendomi talmente luminoso da far fatica a mantenere lo sguardo sulla visione. La luce così intensa e la figura angelica dell'elfa rasserenano il mio cuore ma, all'improvviso, tutto inizia a tremare, vedo oggetti cadere tutt'attorno e poi buio. Adesso l'uomo è solo e scava a mano nuda fra delle macerie, sposta un pesante trave di legno che rivela l'elfa senza vita: "NOO!" Sento come se un orco mi avesse dato un pugno nello stomaco, mi manca l'aria e calde lacrime iniziano a scendere incontrollate rigandomi le guance.

La visione si interrompe, resto attonita a fissare davanti a me "Cosa ho fatto! Quelli erano... i genitori di Rurik... È colpa mia... È colpa mia." Rurik cade in ginocchio in preda ai singhiozzi e al pianto disperato, dondolando avanti e indietro ritmicamente e colto dagli spasmi. Con le lacrime che continuano a scendere e il cuore come schiacciato in una morsa dal senso di colpa per aver rievocato al mezzelfo la sua tragedia personale, a cui si aggiungono le parole impietose di Thurin @Landar , mi getto in ginocchio avvolgendo Rurik in un abbraccio e trasmettendogli tutto l'amore e il conforto di cui sono capace, al contempo scusandomi: "Mi dispiace tanto, è tutta colpa mia. È colpa mia, non avrei dovuto insistere. Ti chiedo perdono!"

La musica che Bakban ha iniziato a suonare è talmente bella che penso che avrebbe potuto calmare Rurik anche senza il mio intervento. Questo si riprende e, con la voce ancora rotta dal pianto e gli occhi lucidi ci ringrazia dell'aiuto, ci augura buona fortuna e ci congeda rannicchiandosi sull'erba.

Mi giro verso lo gnomo @Alzabuk , la testa bassa non tanto per guardarlo in faccia quanto per il dolore che provo per le conseguenze della mia insistenza e impulsività, e allungo la mano: "Ti prego, la sua fiaschetta, posso averla?" Quando Bakban me la consegna tiro fuori il mio otre e ne verso il contenuto fino a riempirla. Vado al mio zaino e ne estraggo un involto, una delle mie razioni da viaggio e lascio i due oggetti vicino al mezzelfo sussurrandogli: "Sono in debito con te, non dimenticherò quello che hai fatto per noi!" Sebbene sono sicura che mi abbia sentito non fa nessun cenno di rimando.

Mi rimetto in piedi, faccio un profondo sospiro e alzo lo sguardo con decisione guardando a turno i miei compagni di viaggio: "È ora di rimettersi in viaggio. Andiamo." dico prima di che sia Thurin a spingerci a riprendere il cammino, poi senza aspettare gli altri mi butto in spalla lo zaino e mi avvio. Quando mi trovo a passare vicino al nano gli dico a bassa voce, con lo sguardo fisso in avanti e senza rallentare il passo: "Hai ragione. È stata tutta colpa mia..."

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  • shadyfighter07
    shadyfighter07

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Thurin - Nano Guerriero

Assisto a tutta la pantomima di Eryn quasi impassibile: il pianto, la voce alta, buttarsi a terra, condividere la propria razione. Sembra uno di quegli spettacoli drammatici che tanto mi piaceva andare a guardare in piazza quando ero ragazzino e ancora non sapevo tenere un martello in mano. Era una famosa compagnia teatrale di Neverwinter, approdata sull'isola 45 anni fa, che faceva spettacoli itineranti tra Uttersea e Grimstone e anche girando per gli altri insediamenti minerari ai tempi d'oro di Tuern, per dare conforto e allegria ai minatori.

"Se qui abbiamo finito direi che possiamo andare. Fattoria... velocemente, poi polle d'acqua. Non possiamo più permetterci di rallentare da ora in poi. Arriveremo alla fattoria dei vostri genitori quando il sole è ancora alto in cielo ma avrà iniziando la sua fase discendente, se lì troveremo un mezzo di trasporto più veloce consiglio di prenderlo."

ELYNDRA - DRUIDA

Osservo Rurik con attenzione sperando di non aver sprecato un ulteriore dose di erba, ma è proprio quello che penso appena la nuvola di fumo inizia a prendere forma dell'aria, sembra la stessa scena di prima ma sul finale qualcosa accade, spalanco gli occhi, inizio a tremare come una foglia, vengo travolta da un duplice vortice di emozioni.

Scoppio in un pianto convulso dopo aver visto i mie genitori come morti che camminano, guardo Eryn per capire se anche lei ha percepito la stessa cosa.

Mi basta il suo sguardo, prima delle sue parole, a farmi capire che anche lei li ha riconosciuti, scuoto la testa, non voglio crederci.

"No! Stavano camminando" so che quanto affermato potrebbe essere una bugia ma voglio aggrapparmi ad essa per avere una speranza.

Tutto si dissolve così come è apparso ed il fumo si mischia con l'aria diventando invisibile, ma i ricordi sono tangibili, così come il povero Rurik privo di sensi, ma grazie alla dolce melodia di Bakban sembra riprendersi.

Mi chino su Rurik e gli prendo le mani "Che tu ci possa perdonare per averti fatto rivivere un simile trauma, possa la luce guidare i tuoi passi" gli bacio dolcemente la fronte.

Mi rialzo in piedi ed annuisco "Si andiamo e procediamo lesti come il vento!" dico freddamente, non tanto per il cambio d'umore quanto per non avere distrazioni, voglio

rimanere lucida, nella mia mente cerco di rielaborare la visione, c'era qualcos'altro. Chiudo gli occhi e li stringo, nella mia testa si paventa l'immagine di un nano con un mantello di ossidiana....dove l'ho già visto?

@Fandango16

Test Int: 6

Modificato da shadyfighter07

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