*E io che volevo salvarli.Che ingenuo che sono.*

Guardo fuori.Gli altri stavano già scappando verso fuori.Mare.Libertà?.

Esco fuori anche io.

Spoiler:  

Dopo una 50ina di metri cerco di fermarmi dietro il primo riparo possibile.

I contadini urlano per incitare se stessi e i loro compagni, incoraggiati dal numero. Vi seguono, con gli occhi pieni di odio, ma molti di loro sono stanchi da una precedente corsa, e riuscite a seminarli agevolmente.

Vi nascondete come meglio potete tra gli arbusti della macchia mediterranea, favoriti dall'oscurità. I contadini si mettono a cercare tra le fronde, ma dopo pochi minuti di ricerca inutile nei primi metri di fronde si stufano e decidono di tornare all'interno.

Certamente questi villici non hanno la disciplina necessaria e l'addestramento per fare una vera e propria caccia all'uomo.

Xanaver approfitta dell'eccitazione generale per uscire e mescolarsi con gli ultimi tra i contadini, i più stanchi e meno coraggiosi, che nemmeno lo notano, o se lo notano, pensano bene che è il caso di farsi gli affari propri. Così nessuno gli fa caso, quando, tra gli ultimi, si mette alla ricerca dei fuggiaschi, finchè, nascosto dallo sguardo altrui, lui stesso si nasconde.

Passa un minuto in cui restate fermi per evitare ulteriori rumori, e i contadini non sembrano voler tornare fuori. Dalla posizione in cui siete vedete la luna a un quarto appena dietro una delle quattro torri del castello, in pietra nera. Da alcune finestre esce del fumo nero, e una delle torri comincia ad essere avvolta dalle fiamme.

Sopra il portone da cui siete usciti, dall'esterno, si vede ancora lo stemma della casata del castello inciso nella pietra e colorato in chissà quale maniera: un'aquila nera su sfondo marrone chiaro, con le ali spiegate e il becco rivolto a sinistra, e tra le zampe rispettivamente una chiave d'argento e una pergamena dorata.

Vi trovate curiosamente tutti ad osservarla, avvicinandovi un poco e cercando di ricordare cosa significhi per voi quel blasone, senza successo, e quando infine distogliete lo sguardo, siete tutti ancora tra le fronde ma abbastanza vicini da riuscire a vedervi l'un l'altro.

Invito gli altri a gesti di fare silenzio e seguirmi in un luogo sufficientemente riparato a qualche centinaio di metri di distanza dal castello. Cerco di muovermi senza far troppo rumore, stando basso e spostandomi da una copertura all' altra. Quando siamo a distanza di sicurezza comincio a parlare sottovoce, o meglio credo di parlare sottovoce, ma inconsciamente sto parlando nelle loro menti: un'altra cosa strana che sembro in grado di fare: "Bene, siamo fuori, siamo vivi: ora che si fa?"

Notate che oltre ad un giavellotto ora ho anche uno zaino che prima non avevo.

Rifletto per un attimo, prima di rispondere, cercando di imitare Xanaver.

"Non saprei... a quanto pare, la nostra capigliatura spaventa questi contadini... potremmo seguirli da una certa distanza, vedere verso che villaggio si dirigono, e quindi dirigerci lungo una strada in direzione opposta, spacciandoci per un gruppo di avventurieri, dato il nostro abbigliamento."

"Non penso che si siano spaventati per la capigliatura, un umano con gli artigli..." dico questo guardando Erin "...potrebbe averli spaventati di più, no? Inoltre non credo che andranno in un qualche villaggio, un castello abbandonato come questo mi pare un'ottima residenza fissa e non credo si sposteranno, se non per andare nei campi."

"Ciò nonostante, propongo di allontanarci rapidamente di qui, e nasconderci fino al mattino, per poi recarci in qualche villaggio lontano, dove potremmo tentare di rimetterci in sesto ed aspettare che le acque si calmino, e che le voci che probabilmente si sono sviluppate dopo questa notte si quietino"

Mi limito a rispondere con un cenno affermativo della testa.

*Strana sensazione parlare così... sarà che non ci sono abituato...*

"bene nascondiamoci fino a mattina poi vediamo il da farsi "

sento che parlo con la mente la cosa è per me alquanto strana ma sembra molto utile nel non farsi sentire da altre persone

*Ottima idea.Cerchiamo un riparo se proprio non vogliamo recarci in qualche villagio.*

"E sia. Forse però vi sfuggono alcuni particolari. Non so voi, ma quando ci sarà la luce diurna, vorrò essere quanto più lontano da questo posto. Dovremmo tornare con il favore delle tenebre."

beh, parlare con la mente è facile. Non molto più complesso di pensare di parlare.

Carino.

Piuttosto inutile la voce, no?

"Sono abbastanza convinto solo noi si possa pensare di parlare E sentirci. Abbastanza utile e pratico. Ora andiamocene."

Pausa, schiarita di voce. Chissà se era riuscito a rendere il colpetto di tosse anche in quel nuovo modo.

"Lontano."

"Non conosciamo la zona, quindi una direzione vale l'altra, andiamo di la?" comunico mentalmente indicando con un dito la direzione opposta al castello

"anche io voglio essere il più lontano possibile quando ci sarà luce , nemmeno io so che posto sia , quindi per me va bene la direzione che ha indicato xanaver"

così dicendo guardo gli altri compagni di sventura come a cercare un cenno di assenso

Più vi allontanate dal castello, più la vegetazione si infittisce e l'odore di salsedine, che pure è sempre presente, scema. Dopo aver camminato in mezzo alle fronde per un'oretta, vi convincete di essere abbastanza lontani da qualsiasi forma di civiltà. Una situazione felice dato che al momento gli unici segni di civiltà che avete trovato sono stati una camera delle torture, un castello in fiamme e dei contadini che volevano probabilmente usarvi come concime per i loro campi...

Ora siete soli, e gli unici rumori che sentite è quello dei grilli e il gracidare di qualche rospo. Tutto intorno a voi sta una foresta di alberi bassi e sottobosco abbastanza fitto. La luna si intravede appena, dato che è ancora abbastanza bassa nel cielo notturno e la sua luce filtra a fatica tra le fronde. Le stelle invece sono abbastanza nitide.

@Azel, Their, Erin.

Spoiler:  

Orientandovi istintivamente con le stelle e con il muschio degli alberi, capite che la direzione in cui vi siete mossi è l'est.

Stanchezza. Un'ora di cammino non era poca, tantopiù se in mezzo alle fronde.

Togliendo la mano dall'albero dove mi ero appoggiato, con una posa vagamente statuaria e con l'altra mano ad asciugarsi il sudore dalla fronte (o forse a cercare capelli che non c'erano? Sembra un tic ripetuto), dico:

"per me abbiamo messo abbastanza passi tra noi e quella mandria di plebei inferociti che volevano appendere le nostre teste al posto dei cervi nei trofei. Troviamo un posto relativamente sicuro e accampiamoci."

@DM:

Spoiler:  

mi guardo attorno, alla ricerca di punti migliori (spiazzi con meno sottobosco, punti protetti dalla vegetazione et cetera) per accamparci.

"Ottimo.Speriamo di non patire troppo il freddo.Facciamo dei turni di guardia ovviamente,no?Non si sa mai che esseri si aggirano per queste lande.."

Guardo i compagni un pò intimidito.Non ne ho combinata una giusta ancora..

"Turni di guardia... senz'antro. Sarebbe decisamente stupido non farli." Detto questo rompo un ramoscello abbastanza fine da una pianta, lo divido in sei parti, poi le tengo in mano in modo che sembrino tutte della stessa lunghezza e le porgo ai miei compagni. "Lasciamo scegliere al caso? Il pezzo più corto ha il primo turno."

*Due ora fa ero a "letto", speriamo che il primo turno sia mio, tanto probabilmente non dormirei comunque*

"Si, mi sembra una buona idea... troviamo un posto dove riposare, e domani mattina vedremo di dirigerci lontano da qui... magari non da dove provenivano quei villici."

Detto questo, aiuto a cercare un luogo riparato, e quindi inizio a preparare un luogo dove riposare.

Prendo uno dei legnetti che aveva in mano Xanaver.Peggio di me solo Azel e Their hanno fatto.

"Possiamo fare 2 turni da 3 ciascuno.Così ci teniamo svegli e recuperiamo tutti quanto basta."

Detto ciò aspetto risposta dagli altri.

Spoiler:  

Guardate il topic di servizio per le info sull'estrazione

"bene bene ora anche io estraggo il legnetto così definiamo i turni di guardia "

così dicendo estraggo il pezzetto di legno

*Wow. E' corto.*

*Che strano. Tutto sommato me lo aspettavo.*

Alzo un sopracciglio, scoraggiato:

"Bene. Tu e tu" - faccio cenno con la testa verso i due che avevano in mano i legnetti più corti - "Farete il primo turno con me. Voialtri riposate, a metà notte ci darete il cambio."

Detto ciò, scuoto la testa e cerco del legno non verde a terra, chiedendo mentre lo faccio

"Accendiamo un fuoco? Dormiamo a terra come i barbari? Non abbiamo tende, mi pare"