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[PbF D&D 3.5] - Risveglio Mentale


Krinn

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*Bussare alla porta ... sembra la cosa più stupida che abbia mai sentito ma potrebbe anche funzionare...* Il mio pensiero continua a voce alta "... già, bussando alla porta potremmo avere il vantaggio di combattere qui, senza concedere a loro il tempo di organizzarsi, potrebbe essere una buona idea." Con un cenno verso la porta invito Azel a procedere.

*Uhm... sembra un tipo molto orgoglioso, se uso le parole giuste potrei spingerlo a fare qualcosa di utile senza rischiare inutilmente di persona*

Continuo rivolto ad Azrel: "Anzi, ancora meglio sarebbe aprire la porta, così se non vengono li bersagliamo dalla distanza... d'altronde voi, a differenza di altri, dovreste essere in grado di aprirle le porte" termino questa frase con un sorriso.

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"Sono in una posizione sopraelevata rispetto a noi..colpire dalla distanza potrebbe venire più difficile..meglio farli arrivare fin qui.Se non funziona andiamo su e li massacriamo..o viceversa"Dico rispondendo con un sorriso a Xanaver e accarezzando la punta della possente ascia che avevo preso poco prima.

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*Bene. Adesso ci lascio le penne. Mio il piano, mia l'atroce fine, se sbaglio.*

Un breve attimo prima di partire, un sorrisetto di sfida verso Xanaver

"Vado. Erin, rovescia quei tavoli, dannazione, e lasciami la parte di tavolo più vicina, così che mi possa riparare. Preparatevi. "

"... Perchè la cortesia non fa mai male."

Altro sorriso, prima di iniziare la corsa. Stringo la balestra più saldamente con le mani.

*Andiamo.*

Rapidi passi, l'arrivo, il fiatone. Il cuore in gola. Rischiare la vita in quel modo.

La mano che bussa, come una qualunque visita alla casa di un amico. Certo, la situazione è molto poco amichevole

La ripartenza, in scatto, veloce, veloce, per arrivare al sicuro il prima possibile, in fretta. Veloce!

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@Azel:

Spoiler:  
Avvicinandoti alla porta, senti che le urla si stanno allontanando.

Tra le parole, sempre più lontane, riesci a distinguere un "...saccheggio...", "...mettiamo tutto a ferro e fuoco...", "...appicchiamo il fuoco...", e altri spezzoni di frasi su questo tono.

Azel bussa alla porta, e tutti sentite distintamente il *toc toc*.

Passano alcuni secondi, tempo che Azel impiega per raggiungere in fretta e furia la protezione di un tavolo.

Attendete altri pochi secondi.

Poi qualcuno apre la porta. Dietro di essa sembra esserci un'altra stanza, illuminata, ma non riuscite a discernere le sorgenti di luce dalla vostra distanza e con la poca visuale.

E' un uomo malvestito e magro, con una forca da contadino appoggiata al braccio e una torcia accesa nell'altra mano. Dietro di lui un uomo un po' più grassoccio, con un rastrello arrugginito e una torcia, e una donna dai capelli scompigliati, anch'essa probabilmente contadina, con una padella in mano e un coltello da cucina nell'altra.

E' lei a parlare per prima, a voce alta, rivolta verso l'uomo che aveva aperto la porta, che prontamente riprende in mano la forca.

"Attento, Tom, questa porta non c'era prima, può nascondersi il demonio dietro questo corridoio, aspettiamo gli altri!"

Lentamente e con circospezione, i due uomini entrano nel corridoio ponendo davanti a loro le torce, mentre la donna si guarda intorno, come a cercare altri suoi compagni.

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La mia espressiona cambia vistosamente nello scorgere i 3 individui.

il primo pensiero è di una trappola di chissà che genere,misto a una sensazione di sorpresa e delusione.

"State fermi dove siete!Siamo armati,e se avanzerete ancora sarete responsabili di ciò che vi accadrà!"

*starò forse esagerando?...mah...meglio non fidarsi delle apparenze...*

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Per tutta risposta i due contadini avanzano ancora di qualche passo, incuriositi.

"Chi siete, cosa ci fate qui?"

A un certo punto, il più avanzato dei due, quello con il forcone, vede Ganthe, Azel ed Erin, e osserva le loro teste senza capelli.

Vedete il terrore nei suoi occhi.

"Altri MOSTRI! Anna! Chiama gli altri, questi sono di più! Svelto, Bob, usciamo di qui, e non guardarli negli occhi!!!"

Entrambi si voltano, e stanno per fuggire, mentre la donna fa per allontanarsi dalla porta.

Spoiler:  
Iniziativa, nel caso serva:

Azel 23

Xanaver 22

Thamior 21

Their 20

Contadini 19

Ganthe 14

Erin 3

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*Diavolo. Questa non ci voleva.*

"Messeri, sarei propenso a farvi notare come qualunque indizio sulla nostra presenza qui volessimo raccogliere, stia venendo messo a ferro e fuoco, come ci hanno ricordato questi gentili signori."

Il tono di voce è miracolosamente piatto, non tradisce alcuna emozione e molto pacato.

*Wow. Mantengo la calma. Mi verranno i bruciori di stomaco molto presto.*

*E continuo ad esprimere stupore in siffatta maniera. Splendido.*

"Sono indeciso se proporvi di lanciarci fuori in fretta cercando di osservare l'osservabile prima che venga *spaccato* dalla rivoluzione di cotali fine, aggraziate e diplomatiche persone; chiuderci qui dentro e parlare meglio oppure invitare i nostri ospiti a colloquiare con noi."

Un colpo di tosse, poi:

"Ognuna di queste possibilità ha pro o contro. Propendo per l'abbandonare la sicurezza e lanciarci fuori a caccia di qualcosa che non troveremo, dato che l'orda di eleganti plebei ci ha preceduti. Altrimenti, disquisire di argomenti brillanti con i nostri nuovi amici mi pare particolarmente interessante."

Il tono è tutto uniforme, quasi da lezione, da trattazione teorica o conversazione brillante in qualche campo astratto di sapere. La balestra si abbassa leggermente, gli occhi che si girano attorno, cercando di fissare quanti più dettagli possibili della stanza, anche insignificanti.

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"Beh..credo che questa camera sia una sorta di sgabuzzino sconosciuto all'interno della loro baracca.

Ci fiondiamo fuori di qui,li blocchiamo prima che possano chiamare gi altri contadini della zona e cerchiamo di carpire,amichevolmente,altri informazioni sul luogo?

Decidiamo in fretta o avremo l'intera armata contadina contro di noi."

Detto questo fingo un sorriso eccitato e aspetto risposte.

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"E' per questo che non ho voluto avvicinarli!"dico in risposta a Xanaver ma rivolgendo lo sguardo a Ganthe.

Poi,però,abbasso la lancia con un gesto rassegnato,tiro un sospiro e faccio cenno ad Azel:

"Benissimo.Visto che ci credono mostri,vediamo di persuaderli da questa loro idea.

Azel,dubito che siano disposti a entrare nella "tana dei mostri" per "colloquiare"...dovremo andare noi da loro...o qualcuno ha idee migliori?"

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I contadini corrono goffamente, quasi cadendo uno addosso all'altro dalla fretta. O non vi sentono, o non vi vogliono sentire. Il panico impedisce loro di pensare razionalmente, ma poco dopo la loro uscita, sembrano ricordarsi della porta e stanno per chiuderla, ma anche voi state correndo lungo il corridoio.

Xanaver, data la sua felice posizione, riesce ad arrivare alla porta prima che questa si chiuda, e sfruttando l'impeto del suo corpo appesantito dall'armatura e dallo scudo, riesce ad aprire completamente la porta prima che questa si richiudesse. Come risultato, uno dei contadini, lasciando andara torcia e rastrello, si ritrova gambe all'aria a circa due metri dalla porta, spinto dalla potenza del colpo di Xanaver, mentre l'altro, guardando il suo compare, corre verso destra, inseguendo la donna.

La stanza che vi si apre davanti è alta e rassomiglia la sala d'ingresso di un castello, con il soffitto a cupole. Alla vostra sinistra, a circa una decina di metri, sta un grosso portone di legno, spalancato verso l'interno e con gravi danni ai cardini. La sala, di pietra, è illuminata da alcune torce cadute o lasciate sul terreno. Fuori è notte e si intravedono le stelle. A destra un corridoio più largo sembra indicare il proseguimento della struttura, e delle luci che sembrano provenire da fiamme accese illuminano la fine dello stesso, che comunque vedete a stento. Del fumo proviene da quella parte. Rispetto al portone, nell'angolo davanti a sinistra c'era una porta di legno, sfondata e a terra, e delle scale sembrano portare più in alto.

Proprio sopra all'apertura del corridoio, sul muro, stava un arazzo ormai quasi completamente distrutto dalle fiamme, difficile comprenderne lo stemma ormai annerito.

La donna sta correndo verso il fondo del largo corridoio, da dove proviene il fumo, richiamando a gran voce aiuto, e l'uomo, a pochi metri di distanza da Xanaver, fa per seguirla a ruota. Il contadino a terra ha il terrore negli occhi e si copre il volto con un braccio.

Rumori di passi e di voci provengono tanto dalle scale quanto dalla fine del corridoio.

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Una volta entrato mi guardo intorno. *Eravamo nelle segrete di un castello ormai in rovina*

Forse, perchè se una cosa Xanaver la aveva imparata era che l'apparenza inganna, e fino ad ora lo aveva ingannato anche troppo.

Mi preparo a resistere ad eventuali attacchi mentre aspetto l'arrivo degli altri.

@DM:

Spoiler:  
Mi metto in difensiva totale.
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"Che posto è questo?"

Guardo tra lo stupito e lo spaventato il nuovo luogo in cui mi trovavo.

Proseguo a parlare con tono ironico:

"Non so perchè ma non credo che di qui siano passate le damigelle della regina."

*Non credo ci sia nessuno qui.Inutile stare all'erta.*

Un impulso forte mi spinge a continuare a parlare:

"Potrebbe esserci qualcuno in pericolo.Non possiamo stare fermi qui."

Inizio a muovere qualche passo verso il corridoio nel quale la donna si stava allontanando.

"Non voglio fare l'eroe.Chi viene con me?"

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"Erin...ti ricordo che fino a prova contraria,quei contadini ci credono dei mostri...Ma non credo che avremo modo di sapere dove siamo e cosa sta succedendo,se non li seguiamo.E se per caso ci volessero mettere alle strette,noi siamo armati e con poteri che loro neanche immaginano...Per me va bene seguirli."

Poi mi guardo intorno.

"Piuttosto,cos'è questo castello diroccato?Cosa ci fa una prigione sotterranea,o quello che è,in questo posto?!?"

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