Fezzik

Il barbaro aveva poca conoscenza delle creature e delle culture del sottosuolo e da sempre i drow erano sinonimo di pericolo. I suoi compagni di viaggio pero' sembravano eccitati all idea di entrare in contatto con questo gruppo menzionato dall uomo fungo.

"Ma i drow non sono assassini, schiavisti e razziatori?"

chiese dubbioso

"Non che dubiti del parere di voi che siete gente studiata"

aggiunse

Zendo Sleid

"In realtà se dovessi avere un sacco pieno di drow, e dovessi prenderne una manciata, probabilmente ti troveresti tra le mani un sacco di assassini e razziatori. Ma forse nel mucchio ne troveresti anche alcuni che sono come noi, brave persone. I poveri elfi oscuri hanno avuto sfortuna nel nascere qua sotto sotto il controllo di una dea spietata e crudele. Però sono pur sempre elfi, e qualcuno si ravvede e cerca la luce" spiego pacato, senza giudicare Fezzik per la sua comprensibile ignoranza del mondo sotterraneo e delle sue sfumature.

Taita Manasuuq

Sì, generalmente non è gente con cui vorresti avere a che fare, Fezzik. Ma Eilistraee è proprio l'eccezione di cui parla Zendo: è l'unica delle divinità drow a combattere per la redenzione del suo popolo. Dico all'umano, cogliendo l'occasione per una piccola dissertazione sul tema. Una di queste sere ti racconterò le conclusioni a cui sono arrivati gli studiosi più eminenti a proposito della frattura del pantheon elfico e della corruzione dei drow. È un argomento decisamente interessante, che può essere compreso anche senza molte conoscenze accademiche.

Dicevano di voler andare verso Menzoberranzan, per fondare sulle rovine di quella città un nuovo tempio di Eilistraee. Erano in sei, tre femmine e tre maschi. Con loro c'erano un paio di umani che parevano più che altro facchini.

Taita Manasuuq

Capisco. Potrebbero essere fuori dalla nostra strada, allora. Dico ai miei compagni dopo le ultime notizie su questi drow. Mi chiedono come se la siano cavata con il pedaggio più avanti.

Quando abbiamo spiegato loro la situazione più avanti ci hanno ringraziato ma non ci hanno detto cosa intendevano fare spiegano i miconidi.

State per salutare i miconidi e rimettervi in marcia quando sentite in lontananza delle urla e delle grida, nella direzione in cui dovrete incamminarvi in futuro. I miconidi sono rapidi a recuperare i loro attrezzi agricoli e mettersi in salvo correndo nella direzione opposta rispetto alle urla, lasciandovi da soli a decidere il da farsi

Fezzik

Finito di parlare con i due strani individui, il gruppo si stava preparando a riprendere la marcia quando all improvviso, delle grida echeggiarono nei tunnel che avrebbero dovuto prendere per proseguire.

"Che facciamo...affrettiamo il passo per vedere di cosa si tratta o badiamo ai casi nostri?"

chiese ai suoi compagni di viaggio

Taita Manasuuq

Si trova sulla nostra strada: il problema si ripresenterà in ogni caso, è solo questione di quando. Dico a Fezzik, mettendo mano alla mia frusta. Potremmo provare ad avvicinarci con cautela, per osservare la situazione.

Zendo Sleid

"Tra l'altro siamo qui per dare una mano, non possiamo fare figli e figliastri. Però si, un po' di cautela non guasta mai"

Decidete di avvicinarvi alla fonte della grida ma con un certo grado di cautela. Man mano che avanzate però le grida calano di intensità e prima che possiate arrivare sul posto sono venute meno. Ad un certo punto, passando lentamente da un angolo ad una stalattite vi fermate, avendo scorto qualcosa più avanti: una mezza dozzina di orog, una variante di orchi delle profondità, è intenta a riprendersi da uno scontro di qualche tipo. Sono feriti e ansimanti e uno di loro sta grugnendo mentre un altro gli lega al collo un braccio rotto o pesantemente ferito. Indossano armature di cuoio, asce e grossi zaini.

Taita Manasuuq

Direi che abbiamo trovato l'origine delle urla. Sussurro ai miei compagni quando vedo gli orog leccarsi le ferite. Io penso che possiamo provare ad avvicinarci apertamente. Sono indeboliti e non cercheranno immediatamente uno scontro, ma potrebbero avere informazioni preziose sulla strada.

Zendo Sleid

"Ma stiamo cauti, sono pur sempre una banda armata. Magari lottano per la libertà... magari sono predoni"

Fezzik

Il barbaro annui alle parole dei suoi nuovi compagni

“se sono simili ai loro cugini di superficie sara’ bene stare accorti”

Non si fidava ma avevano bisogno di tutte le informazioni possibili decise quindi che il rischio valeva la possibile ricompensa.

Armi sulle spalle e mani ben visibili avanzo’ verso il gruppo di Orog

Quando Fezzik compare armato e determinato, ma senza voler immediatamente attaccare, gli orog sono sì rapidi a reagire e prepararsi a uno scontro, ma sembrano capire che forse non si deve per forza finire a combattere subito. Solo dopo notano anche Zendo e Taita, chiaramente meno impressionanti di Fezzik.

Uno degli orog si fa avanti, il suo fianco destro fasciato e grondo di sangue Chi siete? Cosa volete? dico puntando la sua alabarda contro di voi.

Taita Manasuuq

Gli orog non sono immediatamente ostili, cosa che ci permette di provare a parlargli. Comprensibile, visto il loro stato. Non siamo qui per cercare problemi. La nostra spedizione è direttamente verso i piani inferiori e ci siamo avvicinati quando abbiamo sentito gridare. Dico con calma agli orog, tenendo le mani ben lontane dalla mia arma.

Zendo Sleid

"Vogliamo solo passare oltre. E magari scambiare qualche parola su chi avete appena combattuto. In cambio posso dare un'occhiata a qualcuna di quelle ferite" propongo cautamente. Non vorrei insultarli, ma la preghiera potrebbe essere la chiave per risolvere pacificamente l'incontro.

L'orog che ha parlato guarda Zendo stringendo gli occhi Sai fare il bula bula? D'accordo, cura questo nostro compagno e risponderemo alle domande dice spingendo in avanti l'orog più ferito.

Taita Manasuuq

Sapreste intanto dirci cosa vi ha attaccato? Provo a chiedere agli orog, aspettando che Zendo curi le ferite del loro compagno.

La Roccia Zannuta dice uno degli orog quando avete curato le ferite del suo compagno vive in una grotta più avanti che è un passaggio obbligato. Ha lunghe fruste e grandi denti affilati e chiede un pedaggio che abbiamo preferito pagare col sangue.