Nuadap Dop

«Hai ragione, forse tentava la fuga verso l'alto. Portatelo qui».

In attesa di ispezionare il cadavere, il tecnoprete tentò di valutare le condizioni di quel che vedeva delle strutture crollate. L'instabilità era ovunque ed evidente, ma un equilibrio precario poteva comunque essere sufficiente per tentare la fuga.
Ancora una volta si trovò a implorare gli Spiriti di tornare ad abitare le sue appendici meccaniche, ma si accinse a fare del suo meglio anche senza di essi.

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Logica (adatto?): +45

Modificato 23 Giugno23 Giu da PietroD

#06

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Nuadap provò a muovere le sue appendici e ora parevano reagire: si accertò subito che la parte centrale del soffitto era notevolmente instabile ed era opportuno passare velocemente sotto di esso qualora si fosse deciso di attraversare la stanza per raggiungere la porta sul lato opposto.

Frattanto Victor si era sporto e aveva trascinato il corpo in un'area sicura

Il corpo era probabilmente caduto dall'alto e presentava segni di traumi. Era morto da al più una settimana e presentava segni come se una qualche bestia lo avesse parzialmente spolpato.

Addosso aveva ancora pezzi di carapace e al fianco aveva una fondina contente una pistola laser e alla cintura aveva una bomba a mano dall'aspetto un po' corroso.

Victor

Victor prese pistola e fondina, sentendosi improvvisamente più a suo agio. La forza dell'abitudine, nonostante gli anni tra gli Arbites e al servizio dell'Ordo, si faceva sempre sentire.

"Non saprei se fidarmi della granata, onestamente", ammise poi, evitando persino di toccare il congegno, per scrupolo.

"Dop, i tuoi... cavi... ti permettono di osservare oltre il buco nel soffitto?", chiese infine, trovandosi in imbarazzo nel non sapere dare un nome specifico ai dendriti del Tecnoprete.

#06

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Victor studiò la pistola e la granata: la laspistol era totalmente carica mentre la granata presentava delle crepe

Nuadap studiò invece il soffitto: non si vedeva l'esterno ma pareva ci fosse un secondo soffitto sopra quello che era crollato, circa tre metri oltre.

Nuadap Dop

«I miei dendriti...».

Precisò il tecnoprete, con una voce monotona, come se l'affermazione fosse per un'utilità semantica e non una correzione per ripicca.

«Vedo un soffitto crollato sopra di noi e un ulteriore soffitto al di sopra. Deve essere crollato il pavimento del piano superiore al nostro, forse una delle granate che portava è esplosa, producendo questi danni e facendo precipitare qui costui. Qualche bestia che vaga per questi luoghi deve aver poi approfittato del banchetto disponibile».

Osservò il corridoio davanti a loro.

«Eviterei di tentare la scalata, proseguirei invece in questa direzione il più rapidamente possibile».

Victor

Victor si assicurò di avere la pistola ben salda nella fondina, poi annuì alla proposta di Dop: "Sembra ragionevole, ma procediamo con cautela. Questo posto sembra tutto una enorme trappola mortale".

#06

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I due accoliti sopravvissuti avanzarono attraverso l'area ricoperta da detriti. Dall'alto cadevano ancora frammenti di copertura.

Erano poco oltre la metà della stanza quando dalle macerie alla loro destra si udì del ringhiare.

Victor

"Maledizione...", scattò Victor, impugnando subito la pistola e facendo cenno ai compagni di prepararsi a uno scontro.

Nuadap Dop

La bestia che si era nutrita di quel cadavere non era andata lontano, e adesso si sentiva minacciata, o privata del cibo.

«Victor, corriamo alla porta e spara al soffitto, crollerà».

#06

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I due accoliti si misero a correre verso la porta mentre dalle macerie spuntavano due Canids, dei grossi canid selvaggi dalla pelle rossa con scaglie scure tipici di alcuni sistemi periferici del settore

Subito questi si misero a correre verso di loro

@all

Iniziativa: loro hanno fatto 4

Se siete superiori o uguali tirate pure l'azione

Nuadap Dop

Il tecnoprete non lasciò spazio fra il proposito e l'azione.
Corse veloce verso la porta dalla parte opposta del corridoio, preparandosi ad aprirla e, appena i compagni fossero stati al sicuro, richiuderla fra loro e i canid.

#06

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I due accoliti reagirono più velocemente delle creature: Victor sarò contro il soffitto che, già instabile crollo sulla bestie mentre Nuadap raggiungeva la porta e la apriva.

I due entrarono nel corridoio al di là e chiusero la porta alle spalle. Era silenzioso ed illuminato da una luce fredda azzurra. Non si vedevano porte

Victor

"Ottima intuizione", Victor si complimentò con Dop, poi prese a scrutare nella luce artificiale, senza fare ulteriori passi. Quel luogo era una trappola mortale e lui avrebbe fatto di tutto per non farsi ammazzare come una bestia.

Nuadap Dop

Il tecnoprete registrò le parole di Victor senza tuttavia mostrare reazioni.

«Un altro corridoio». constatò. Questo sembrava più stabile del precedente.

Si avvicinò alla porta chiusa alle loro spalle, ad ascoltare. Eventuali rumori avrebbero rivelato se le bestie oltre quella erano ancora vive e potenzialmente un pericolo.

Modificato 19 Luglio19 Lug da PietroD

#06

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Nuadap ascoltò i rumori al di là della porta: non si udiva nulla. Tutto era silenzioso.

Ad un tratto si avvertì un boato, segno che un'altra parte del soffitto era crollata.

Nuadap Dop

«Tornare indietro da questa parte non sarà possibile, ma non dobbiamo temere attacchi alle spalle».

Un'altra constatazione, prima di muoversi nel corridoio con i sensi e i sensori all'erta.

Victor

"Allora non abbiamo scelta. Procediamo, e speriamo che non ci crolli tutto addosso all'improvviso", Victor fece eco alla fredda constatazione di Dop.

#06

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Gli accoliti si mossero lungo il corridoio che allontanassi dalla stanza non mostrava più segni di cedimenti

Ad un tratto il passaggio terminò: davanti a loro si apriva un grosso ambiente di forma cilindrica, come un cilindro cavo che si estendeva sotto e sopra di loro

Davanti a loro un ponte di ferro permetteva di attraversarlo e raggiungere un uscita sul lato opposto

Sopra e sotto di loro altri ponti attraversavano il cilindro in direzioni diverse

L'ambiente era molto umido e aria calda soffiava dal basso in alto

Victor

"Ho visto cose simili nel Sottoformicaio di Gunmetal City. Vecchi passaggi di collegamento, residui di costruzioni Archeo. Bisogna che ci muoviamo cauti, adesso, e che controlliamo la resistenza delle passerelle, se vogliamo usarle", valutó Victor, tornando con la mente al suo pianeta natale.

#06

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Tutti i passaggi collevano i due lati del cilindro in modo univoco, un'entrata con una uscita, a vari livelli di altezza e con direzioni diverse

Non pareva esservi nessuno che li stesse percorrendo in quel momento.

Tutto era silenzioso.

Victor studiò la passerella che avevano di fronte: pareva molto solida