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Capitolo 3 - Londra 1923: il treno del destino

Risposte in primo piano

  • Autore

#33

Sabato 6 Gennaio 1923 - Secondo Pomeriggio [Neve intensa gelida]

Passato il suo stetoscopio a Ludwig, Terence provò ad osservare una singola figura. E l'impressione che ne ebbe è che quando lui non guardava questa si spostasse seppure impercettibilmente

Ludwig provò invece ad ascoltare: ma in quel momento nulla si sentiva nel modellino. Stava per smettere quando gli parve di percepire un debolissimo 'Aiuto': poi più nulla

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Ludwig Von Weber

«Sembra che non potremo distruggere questo modellino».

Il tedesco si tolse lo stetoscopio.

«Ho sentito una richiesta d'aiuto, quando ormai stavo rinunciando. L'equivalente di vedere un movimento con la coda dell'occhio, ma con le orecchie. Come qualcosa che stuzzichi l'incoscienza ma stenti a farsi notare se indagato in maniera diretta».

Si morse il labbro, prima di continuare.

«Temo sia chiaro a noi tutti, ormai: gli scomparsi sono là dentro. E non abbiamo la minima idea di come tirarli fuori».

Niklas Von Aerentha

L'opzione che aveva temuto e sperato non fosse possibile pareva essersi avverata, da quando ha sentito quelle voci. Persone, all'interno di un modellino... Che forse non è un modellino.

Mi raggomitolo al pensiero... Al perché. Com'è possibile. Come... Scuoto la testa, atterrito. Non possiamo distruggerlo.

Che facciamo? Forse possiamo... Parlarci?

Chiese, combattendo l'impulso di mollare tutto.

Tutti

Sto cercando di riprendere con calma!

Carter

"È così tanto senza senso, che non fa nemmeno paura... ma come comunichiamo con creature minuscole? E poi, saranno in grado di capirci? Il suono delle nostre voci come potrebbe arrivare loro? Com'è possibile che non siano diventati sordi, nel frattempo?", queste erano solo alcune delle domande che venivano in mente a Carter, il quale, comunque, cerco di evitare la parola "matti", in riferimento a chiunque si potesse trovare lì.

Niklas Von Aerentha

Il tedesco si lasciò andare in diversi improperi in tedesco, mentre con un moto d'ira lanciò il cacciavite a terra. Scheiße! Che ne so! Però il loro grido di aiuto era... Nella nostra lingua! Quello o... potremmo provare il Morse! Disse mentre la sua testa viaggiava a mille all'ora, preso dalla adrenalina... O dal nervosismo.

Avvicinò la bocca al modellino, e tentando di usare un tono normale esclamò "Potete sentirmi?"

Non capiva più se quello fosse un sogno o la realtà, ma che diavolo... Tra tutte le cose viste, quella pareva la più innocua.

Ludwig Von Weber

Il tintinnio del cacciavite fu come una sveglia per il dandy.

«Niklas, prova ad estrarre dal treno qualche oggetto. Non le persone, almeno per il momento. Parlo di qualche valigia, ad esempio».

Raccolse l'attrezzo da terra, anche se sperava che il connazionale avesse delle pinzette o qualcosa di simile per afferrare ed estrarre.

«Dobbiamo testare i limiti di questo... incanto. Se le persone sono ridotte a modellini dentro il trenino, forse estrarle le riporterà allo stato normale. Ma è meglio fare la prova con qualcosa di inanimato, prima».

Carter

"L'idea è interessante... ma qualcosa di piccolo e leggero. Ammesso e non concesso che sia possibile estrarre qualcosa e che questo qualcosa, una volta estratto, torni alle sue dimensioni originarie... non sappiamo a che velocità ciò avverrebbe", suggerì Carter, improvvisamente affascinato da quella stramba, assurda prospettiva.

  • Autore

#33

Sabato 6 Gennaio 1923 - Secondo Pomeriggio [Neve intensa gelida]

Nessuno rispose al tentativo di comunicare da parte di Niklas, come infruttuoso fu il tentativo di Carter di staccare pezzi: pareva che l'unico modo per riuscirci sarebbe stato smontare i singoli pezzi del modellino. E come aveva già sperimentato Niklas in precedenza, fare questo aveva l'effetto di far udire pianti e singhiozzi a chi ci provata.

Ludwig Von Weber

«Forse distruggere il plastico del luogo dell'incidente è stata una scelta avventata. Forse dovremo farne costruire un altro. Oppure portare il modellino sul luogo del vero incidente e sperare che avvenga qualcosa. Oppure...».

Ci rimuginò su un po'.

«Di sicuro non possiamo distruggerlo, né smontarlo. Per ora possiamo solo portarlo con noi, sperando di incappare in una soluzione. Dovremo procurarci una custodia che gli impedisca di danneggiarsi mentre viaggia con noi».

Carter

"Viaggeremo sul treno più famoso al mondo, con in valigia il modellino di treno più assurdo al mondo", rifletté allora Carter, vedendo però ben poche alternative.

Terence

Se trovano il modellino nelle nostre mani verremo accusati di furto ed incendio doloso. Nascondiamolo fino al momento della partenza. Almeno finché non capiremo se siamo tra i sospettati, propose il medico.

Ora andiamo a cercare il passeggero che dovrebbe fare la nostra stessa tratta?

  • Autore

#33

Sabato 6 Gennaio 1923 - Secondo Pomeriggio [Neve intensa gelida]

Ludwig estrasse dalla tasca l'indirizzo di Walter Partridge, la persona del club che il giorno seguente avrebbe preso l'Orient Express

Abitava in un sobborgo di Londra dal lato opposto della city rispetto a dove si trovavano ora.

Prendendo il treno sarebbero potuti giungere lì per l'ora di cena.

La neve gelida intanto continuava a scendere

Carter

"Non rischiamo di restare isolati rispetto all'albergo, con questa neve, se ci allontaniamo ora? Col calare della notte, immagino che il clima potrà addirittura peggiorare", suggerì Carter, preoccupato, ripensando agli inverni gelidi del New England.

Terence

Potresti avere ragione e di certo avremo modo di conoscerlo nel vagone ristorante e presentarci a lui.

Oltretutto è l'ultima notte che restiamo a Londra è ho promesso a Gladis che avremmo cenato dai suoi cugini.

Quindi opto anch'io per andare nei nostri alloggi, preparare i bagagli, riposare e rivederci domani in stazione.

Ludwig Von Weber

«Credo invece che sia l'ultima occasione per conoscere il viaggiatore prima della partenza, per capire direttamente a casa sua se avremo con noi un potenziale alleato o sia mosso da interessi simili e contrastanti con i nostri. Ma capisco che ogni promessa è debito, Dottor Terence, specialmente prima di un viaggio lungo e senza una data di rientro prestabilita».

Si inchinò, cedendo all'idea del dottore di aspettare per le presentazioni.

  • Autore

#33

Sabato 6 Gennaio 1923 - Secondo Pomeriggio [Neve intensa gelida]

I compagni decisero di abbandonare per ora la ricerca della verità sul modellino: lo avrebbero portato con loro durante il viaggio.

Il giorno dopo sarebbero partiti per il loro viaggio verso Istanbul

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