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"La leggenda dei Drenai" di David Gemmell


Messaggio consigliato

Ho letto questo romanzo perché tempo addietro avevo appreso l'autore è considerato il fondatore del genere cosiddetto "raw fantasy", tanto che ancora esiste un premio letterario annuale a lui intitolato. Devo dire che le mie aspettative sono state assolutamente soddisfatte. Fin dalle prime pagine si respira l'atmosfera da "ultimi giorni" a causa dell'imminente battaglia dall'esito scontato. Anche i personaggi su cui s'incentrano le vicende appaiono tutt'altro che invincibili o anche solo luminosi nelle loro condotte morali. Si tratta invece di uomini assolutamente vulnerabili e ancor più tormentati ognuno dalle proprie debolezze, rimpianti o miserie. Una vera rottura rispetto ai toni favolistici di Tolkien e le altre saghe fantasy più note. I personaggi sono ben tratteggiati nel loro spessore psicologico ma senza mai lasciarsi andare a inutili speculazioni teoriche, ogni parola o pensiero è invece ben innestata nell'intreccio.

Ho apprezzato invece di meno l'evidente rifacimento alla storia dell'Orda d'Oro di Gengis Khan (riprendendo perfino nomi di persone e luoghi del mondo reale) e l'intrusione secondo me eccessiva di spiegazioni di medicina (si parla di cancro e trattamenti osteopatici come fosse il mondo contemporaneo).

In definitiva una storia scorrevolissima, piena di personaggi con cui confrontarsi e riflettere insieme sulla nostra vita, che poi è lo scopo che dovrebbe porsi ogni romanzo, secondo me.

Voto: 4/5

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Beh, considera che Gemmel ha iniziato a scrivere Legend proprio perché gli fu diagnosticato un cancro e voleva esorcizzarlo scrivendo di eroi, malattia, morte. Non è un caso la condizione di Druss, un eroe non giovane e forte, ma invece un eroe tradito dal suo corpo. Concordo che sia un gran libro comunque: Gemmel è abbastanza ripetitivo, e Legend è probabilmente il migliore, ma son tutti libri molto godibili.

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2 ore fa, bobon123 ha scritto:

Beh, considera che Gemmel ha iniziato a scrivere Legend proprio perché gli fu diagnosticato un cancro e voleva esorcizzarlo scrivendo di eroi, malattia, morte. Non è un caso la condizione di Druss, un eroe non giovane e forte, ma invece un eroe tradito dal suo corpo. Concordo che sia un gran libro comunque: Gemmel è abbastanza ripetitivo, e Legend è probabilmente il migliore, ma son tutti libri molto godibili.

Non sapevo nulla delle circostanze della sua "gestazione"; quando si dice "tirare fuori il buono da ogni circostanza"!

Adesso sono ai primi capitoli de "Le spade dei Drenai" e si, la ripetività è evidente. Ma è ripetitivo anche il suo allievo (che l'ha superato per me) Abercrombie e tanti altre autori di saghe di successo, anche non fantasy. Io non so molto di scrittura ma forse questa è la differenza tra uno scrittore di successo (che cioè fa il botto "commerciale" coi suoi libri) e gli autori veri maestri, che magari leggono meno persone ma sono consegnati alla storia.

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