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Stagione 1: Il Lunedì più Lunedì di tutti i Lunedì


TheBaddus

Messaggio consigliato

Seamus 

casa di Elena

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Direi che questi li toglierò dietro tuo… ordine dico, indicando i pantaloni. Sto quasi sperando che la cosa si chiuda qui, ma a quanto pare ad Elena sta piacendo, e tanto, torturarmi. Rimpiango in fretta di non aver mai dato retta a zio Stuart, ed alla sua mania per gli allenamenti fisici

alla fine imploro pietà, tra il suo fisico in bella mostra, la mia incapacità naturale e… “altre complicazioni” le presto il minimo di attenzione

alla fine, mi ritrovo steso a terra, sto quasi per battere la mano, arrendendomi e preparandomi alle prese in giro, quando attacca col discorso. Coglierebbe molto più nel segno, se non lo avessi già sentito, ed avevo pure la scusa perfetta per la situazione; solo che, mentre una certa parte di me reagisce, il “problema fisico” dietro cui nascondermi non è credibile. Ed in ogni caso, mi sto già vergognando come un cane, fin troppo consapevole di quello che dice Elena sia vero

il suo bacio mi coglie di sorpresa, e ci metto più tempo di quanto voglia a rispondere. Colgo l’occasione, dopo un poco, per ribaltare la situazione, portandomi sopra di lei e bloccandole le mani. Sto per continuare, quando l’ultimo barlume di lucidità fa capolino nella mia testa Alla fine, parleremo di tutto. Con calma. E con sincerità. Ci stai? Non la lascio davvero rispondere, perché riporto le mie labbra e la mia lingua sul suo collo, in un certo senso per “forzarla” ad accettare, senza lesinare di scendere un poco più in basso, verso il suo petto

 

Modificato da Voignar
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Seamus - a casa di Eléna

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La sua passione è travolgente, come chi si trattiene da troppo tempo: non te lo aspettavi.

Quando ribalti la situazione rimane piacevolmente stupita, chiedi ma non lasci il tempo di rispondere e un suo gemito suggerisce che apprezzi parecchio.

Ti lascia fare, guidandoti in certi punti per trarne il maggior "profitto".

Ad un certo punto è lei a ribaltare la situazione"Mi dispiace, ma idea mia, comando io." Sorride maliziosa.

"Casualmente" ha una protezione nelle vicinanze, che recupera e provvede a farti indossare. Dopodiché si siede e per il resto della performance si mantiene sopra, ogni tuo possibile tentativo di ottenere il controllo viene sventato sul nascere.

Dopo la prima, non soddisfatta, ecco che va per la seconda.

Eléna è brava, ma al contempo ti sembra un po' una tortura restare bloccato senza avere troppa libertà d'iniziativa.

Concluso, sfinita e ansimante, si sdraia su di te. "Qualche complimento te lo devo fare, O'Skadi."

Quando vi siete ripresi ti passa un asciugamano per pulirti. "Una doccia mi sembra doverosa dopo questo allenamento." Ride di gusto. Ti sembra un'altra Eléna ora, o meglio, ti sembra la solita Eléna: come è sempre stata fino al torneo di Tekken di stamattina.

Fate la doccia assieme: lei non prova alcuna vergogna e non prova di stuzzicarti, nemmeno scherzosamente. Ai tuoi possibili tentativi risponde positivamente, assecondandoti, se fai qualcosa descrivi.

Mentre vi asciugate ti guarda più seria. "Calma e sincerità, ti ascolto."

Nota

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Non ho idea di come funzioni il NSFW sul forum, ho cercato di mantenere tutto il più vago possibile, pur dando un'idea di quello che succede. Sicuramente te ne intendi di più, quindi dimmi come approcciarmi a situazioni di questo tipo.

Io ho anche abbozzato un po' di tutto, ma descrivi pure come la vive Seamus, se vuoi (e si può) aggiungi altri dettagli.

 

 

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Olivia Clark

fuori da scuola con Christine

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Quando Christine mi corre incontro mi abbasso piegando le ginocchia e allargo le braccia per prendermi il suo abbraccio. "Ciao bellissima! Ti sei comportata bene oggi all'asilo?" le domando, passandole una mano con affetto tra i capelli arruffati. "Devo passare giù alla tavola calda.. Se ti va possiamo mangiarci qualcosa di buono insieme e poi, se non si fa troppo tardi, fare un salto al parchetto.. Che ne dici?" le dico sorridendole.

Ci incamminiamo insieme lungo la strada che dall'asilo porta alla tavola calda dove lavoro. Mentre cammino tenendo con una mano Christine, con l'altra afferro il cellulare e scrivo un messaggio a mia mamma "Ehi.. Sono passata io a prendere Christine e ora la porto a mangiare qualcosa.. Non che la cosa ti interessi molto.. Stamattina te la sei pure dimenticata a casa.." il messaggio vuole essere freddo e tagliente, così lo invio senza nemmeno un saluto finale.

 

per strada: interazione con Max @Ian Morgenvelt

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Quasi arrivati alla tavola calda, a qualche decina di metri di distanza, vedo Max fermo a una fermata dell'autobus in compagnia di una ragazza. Ripenso all'episodio in mensa e un pizzico di senso di colpa mi pervade "Forse sono stata un po st***a con lui oggi... Dopotutto è un bravo ragazzo e non è una colpa avere una famiglia normale... Ca**o.. Da quando mi sono risvegliata così sto diventando sempre più fredda e insensibile.. Da un lato è figo sentirmi finalmente libera di dire quello che penso.. Dall'altro però mi dispiace.." 

Alzo una mano, facendogli un cenno di saluto, sperando, in cuor mio, che gli sia già passata.

 

alla tavola calda

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Quando arrivo alla tavola calda entro e faccio accomodare Christine ad un tavolo vuoto. "Ora aspettami qui brava! Io vado un attimo a parlare con Genevieve, ok?"  le dico, dandole un piccolo colpetto sulla punta del nasino. "Ah.. dimenticavo! Cosa vuoi di buono?" le domando poi voltandomi nuovamente verso di lei.

Quando mi ha risposto vado al bancone (o in cucina) a cercare Genevieve. 

"Salve Genevieve, eccomi qua!" le dico quando la trovo "Mi avevi chiesto di passare per pagarmi gli straordinari delle vacanze e così ne ho approfittato per fermarmi a mangiare qualcosina con la mia sorellina!" aggiungo, abbozzando un sorriso.

@TheBaddus

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Per me va bene tagliare abbastanza corto con il pomeriggio (al massimo un altro post o al massimo due in base a come evolve la cosa) e poi skippare alla serata con Violet

 

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Olivia - all'asilo di Christine

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"Sì, sono stata bravissima!" Esclama Christine mentre ti abbraccia. "Sìììì! Genevieve è buona! Dici che mi regala qualcosa di dolce sorellona?" Domanda, guardandoti con occhi dolci.

Scrivi a tua mamma, il messaggio arriva ma al momento non risponde.

Olivia - alla tavola calda

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Una volta entrate fai sedere Christine e la aiuti a togliersi il giubbotto.

"Vorrei una fetta della torta che fa la signorina Clorine, se c'è." Sorride. Per un attimo ti stupisci di quanto sia educata, poi ti ricordi che le hai insegnato tu come comportarsi, vista la evidente mancanza di figure genitoriali.

Raggiungi Genevieve al bancone. "Ma guarda se non è proprio la mia cameriera preferita!" Esclama solare. La gentilezza, la dolcezza e l'entusiasmo della donna sono le qualità che hanno reso la tavola calda il posto più accogliente a Morgasten. "Certo, te li sei guadagnati." Tira fuori una busta da sotto al bancone e te la passa.

Dopodiché esce dal bancone e si dirige verso tua sorella. "Ciao piccola." Passa una mano sulla testa di Christine, arruffandole un po' i capelli. "Cosa vorresti mangiare di buono? Ci penso io visto che la tua sorellona è stata molto gentile ad aiutarmi durante le feste."

Mentre Genevieve parla con Christine dai un rapido sguardo dentro alla busta: a occhio e croce saranno 800 dollari. Ti sei fatta un culo degno di essere chiamato tale durante le vacanze ma la fatica ripaga, visto che questi sono solo gli straordinari.

Torni a sederti al tavolo e poco dopo arriva Clorine dalla cucina, mettendo una generosa fetta della sua famosa torta davanti ad entrambe. "Offre la casa per oggi, grazie Olivia." Sorride, prima di tornare al lavoro.

La torta è buonissima come sempre e Christine sembra più felice che mai, finito di mangiare si pulisce la bocca e mette le mani sulla pancia. "Piena!" Esclama, per poi aggiungere. "Sei la migliore sorellona." Sorride felicemente.

"Sta tramontando, che facciamo?"

 

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Olivia Clark

alla tavola calda

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Ai complimenti di Genevieve arrossisco appena (o meglio, arrossirei se fossi ancora viva). Abbasso appena gli occhi e le sorrido in un misto di felicità e imbarazzo "Decisamente non sono abituata ai complimenti.." mi viene da pensare alla mia "famiglia".

Osservo con lo sguardo Genevieve parlare con Christine "E' proprio una brava donna.. Christine si meriterebbe una madre così.." penso, sentendo montarmi dentro un po di rabbia nei confronti di mia madre. Scaccio il pensiero concentrandomi sulla busta. Controllo dentro, cercando di non farmi vedere da nessuno: non voglio farmi vedere avida. Alla vista di tutti quei soldi mi sfugge un sorriso di soddisfazione. 

Raggiungo Christine al tavolo e, quando Genevieve ci porta la torta la ringrazio "Sei troppo gentile Genevieve, non era necessario che la offrissi.. Davvero.." le dico con l'intento di pagare lo stesso. Ma lei sorride e, prima che io possa aggiungere altro, torna a lavorare. Sorrido nuovamente. E' bello sapere che ci sono anche belle persone in questo mondo e Genevieve è sicuramente una di queste!

"Allora, ti è piaciuta la torta, topolina?" le domando. Alla sua ulteriore richiesta guardo fuori dalla finestra. Effettivamente il sole sta tramontando e l'aria fuori si starà facendo sempre più gelida.

La strana frase sentita alla radio scolastica in pausa pranzo mi torna improvvisamente in mente, seguita dalle parole di Violet sul suo sesto senso nei confronti delle situazioni pericolose.

"Per questa volta forse è meglio rientrare a casa, ok? Oggi si gelava anche col sole.. Ad andare al parchetto adesso ci ritroverebbero domani mattina in due cubetti di ghiaccio!" le dico, sempre con tono dolce.

Spoiler

A meno di una sua insistenza per andare lo stesso io, passerei direttamente all'andare a casa e quindi poi alla serata.. Mi rimetto al modo in cui vuoi interpretare Christine 😄 

 

 

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Seamus

a casa di Elena

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la passione, e l'esperienza, della ragazza mi lasciano sorpreso, tanto che per un poco sono a malapena capace di far altro che lasciarmi "usare", senza poter dire nulla. Ridacchio alla comparsa della protezione, e ma la lascio infilare senza problemi è più probabile che un cane miagoli, che ci siano complicazioni, ma perché perdere tempo a spiegare?

faccio un paio di tentativi di prendere il comando, ma la regina non pare intenzionata a lasciare il suo trono, e quindi, non del tutto soddisfatto, rimango dove sono La ringrazio, Rossi dico, anche io ansante, alla fine del secondo "round" è proprio vero che le italiane hanno qualcosa in più

la seguo in doccia, sorridendo quando non la vedo per nulla imbarazzata, e visto che "sono suo", provvedo a lavarla con cura, muovendo con cura le mie mani in punti che, di sicuro, non la faranno lamentare; per mia fortuna, lei è troppo stanca, e forse troppo soddisfatta, per opporsi. Ma voglio prendermela anche io una soddisfazione, e quindi lascio che le mie dita si spingano più a fondo, fino a quando per Elena non "suona la terza campana"

Beh, ad essere onesti, io ascolto te dico, mentre ci asciughiamo, di colpo rosso come i miei capelli voglio dire... perché? Inizierei da questo, dal perché... beh... hai voluto fare questa cosa? Con me? Inizia a rispondere a questo, poi fammi pure una domanda tu. Io ne ho abbastanza per star qui tutta la notte, quindi se vuoi sapere qualcosa chiedi pure

 

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Olivia

Spoiler

Alla tavola calda

"La torta di Clorine è sempre buonissima! Esclama felice Christine.

Non ha problemi quando dici di tornare a casa visto il freddo. "Visto che è freddo ci copriamo con un panno e guardiamo la tv, così ci scaldiamo!" Sorride.

A casa

Arrivate a casa fai cambiare Christine con degli abiti più comodi, poi vi mettete sul divano a guardare la tv, coperte con un panno per tenervi al caldo; o meglio, per tenerLA al caldo. Si accoccola su di te e in poco si addormenta.

La svegli più tardi, dopo aver preparato la cena per entrambe. State mangiando quando tua madre ed Evan rientrano in casa ridendo, probabilmente un po' sbronzi. "Ma che brave le mie bambine, fanno tutto da sole!" Dice solare, venendo a lasciarvi un bacio sulla fronte; senti puzza di birra.

Si mettono qualcosa di comodo e vengono a prepararsi da mangiare pure loro.

"Stasera esci Liv?" Chiede tua madre, non mostrandosi contraria quando dici che vedi una tua amica. "Basta che non fai tardi, domani c'è scuola."

Finito di mangiare ti prepari ed esci, alle nove sei allo stadio.

Allo stadio

Violet è già lì quando arrivi, sta fumando una sigaretta. "Yo!" Ti saluta con un cenno del capo. "Vuoi fare un tiro?" Ti allunga la sigaretta, e nonostante il fumo senti un buon profumo venire da lei; non le hai mai sentito questa fragranza addosso.

Finito di fumare getta il mozzicone in un posacenere. "Entriamo?" Dice facendo cenno alle crepe nel muro utilizzate per scavalcare.

Lo stadio è ben conosciuto a Morgasten come luogo di ritrovo dei "tipi tosti", visto che sarebbe illegale entrare quando è chiuso.

Vi arrampicate e una volta dall'altra parte vedete che sulle tribune c'è già qualcuno, lo segnalano le luci dei telefoni e delle sigarette.

Violet fa cenno verso una zona libera degli spalti e salite lì, mettendovi per i fatti vostri.

La mora non aspetta un secondo per aprire le danze e subito inizia a saltellare sugli schienali delle sedie, nonostante sia tutto in penombra e a rischio caduta.

Seamus

Spoiler

Eléna è ben felice di ricevere le tue attenzioni sotto la doccia, dopo essersi "scatenata" in palestra.

Alla tua domanda rimane un po' indispettita. "Non hai capito nulla del mio discorso melodrammatico di prima?" Ti guarda in cagnesco. "Forse il tuo sangue era troppo concentrato in un altro punto per arrivare al cervello." Si addolcisce un attimo. "Può darsi che il mio braccio sulla tua gola non aiutasse in effetti..."

Fa un gran respiro, sicuramente la scarica di coraggio che aveva prima le è passata. "Seamus, mi piaci cavolo!" Dice tutto d'un fiato. "Mi sono sempre tirata indietro perché sentivo che Talia avesse la priorità, ma ho deciso che non voglio più starmene in disparte. Combatterò, giocando a carte scoperte." Si appoggia alla lavatrice, passando l'asciugamano sui capelli. "A me invece piacerebbe sapere perché continui a nasconderti dietro delle simil maschere e a non essere totalmente te stesso." Chiede, conscia del fatto che prima non ti sei potuto esprimere.

 

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Olivia Clark

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a casa

Il resto del pomeriggio passa in modo piacevole. Mettiamo su un cartone animato della Pixar: Inside Out.. Lo avremo visto centinaia di volte, ma Christine lo adora. Dopo un po sento la sua testa ciondolare e mi accorgo che si è addormentata. Non passa molto tempo che sento le palpebre pesanti pure io. Chiudo un attimo gli occhi e la testa mi cade in avanti di scatto, facendomi svegliare di botto. Guardo l'orologio e vedo che è arrivata l'ora di preparare la cena. Così mi alzo e mi metto ai fornelli. 

Mentre io e Christine mangiamo la giornata torna improvvisamente ad essere una me**a.. Precisamente nel momento in cui rientrano in casa mia madre e il suo compagno. Il suo sorriso idiota, le sue frasine da mammina che adora le sue figlie.. Mi fanno letteralmente venire il vomito. La odio... "Che ca**o ridi?? M***a che non sei altro.. Le tue bambine sto c***o.. Te ne sei bellamente dimenticata di loro per tutta la giornata.. e per cosa poi?? Per uscire a ubriacarti con l'altro cretino.."  sento la rabbia montarmi dentro, ma mi mordo la lingua e sfoggio uno dei sorrisi più finti che riesca a fare.

Prima di uscire do un bacio in testa a Christine.. Quindi mi volto verso mia madre con sguardo severo "Sì sì.. va bene.. Piuttosto tu.. Vedi di non fare cavolate.." le dico lanciando una veloce occhiata ad Evan che sul divano si sta scolando una bottiglia di birra. Quindi le faccio cenno verso Christine, lasciandole intendere cosa intendo.

Esco finalmente di casa. Una parte di me entusiasta per la serata, l'altra incazzata con mia madre e preoccupata per mia sorella.

 

allo stadio

Quando arrivo allo stadio non ho ancora sbollito la rabbia e ho voglia di sfogarmi. Violet è lì che mi aspetta "Ehi.." le dico, non nascondendo il mio malumore. Quindi le faccio cenno di no alla sigaretta e insieme a lei mi arrampico in silenzio sulle recinzioni per entrare nello stadio. Una volta giunti in un posto appartato lei parte subito in quarta. Forse perché non vuole farsi vedere impreparata come in mattinata.. o forse per smorzare l'imbarazzo del mio silenzioso scazzo. La osservo per un istante, poi lo sguardo mi cade sulle lontane luci dei cellulari e delle sigarette dalla parte opposta dello stadio. 

"Ascolta Violet... Posso farti una domanda?" le chiedo. Poi, appena vedo il suo segno d'assenso aggiungo "Cosa si prova a fare a botte con qualcuno?"

 

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Olivia

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"Cosa si prova? Ti faccio una domanda in risposta: perché tu cerchi sempre di fare bravate, cavolate, cose che ti mettano a rischio?" Fa una pausa, ma riprende subito dopo. "Rispondo per te perché lo so: adrenalina. Quella scarica che ti inonda tutto il corpo di energia, che ti fa sentire viva." Continua a saltellare sui sedili. "Fare a botte è uguale, ma elevato all'ennesima potenza: oltre all'adrenalina scatta l'istinto di sopravvivenza, c'è il rischio di farsi davvero male e potresti morire, questo ti fa sentire ancora più viva." Dopo questo si ferma e si volta verso di te. "Suppongo fosse questo il tipo di risposta che volevi." Inclina la testa. "Che c'è? Che hai in mente?"

 

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Seamus 

casa di Olivia 

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Ecco, le ultime parole che volevo sentire… diciamo che non ero proprio pronto per una cosa del genere

prendo un bel respiro, provando a mettere in ordine delle vaghe parole per rispondere. Sono ben lusingato della cosa, e non posso dire di non essere felice della confessione, ma devo ammettere che la scarica di adrenalina che mi attraversa il corpo non è, esattamente, grande come credevo. Ad ogni modo, sorrido, “aiutando” Elena ad asciugarsi i capelli, nei fatti scuotendole la testa da un lato all’altro in modo goliardico Maschere, dici? C’era un tizio che diceva ne indossiamo sempre. Non credo di fare eccezione: faccio la mia… “parte”. Il buffone in classe, il cameriere alla tavola casa, il buon amico, eccetera respiro a fondo, provando a farmi uscire la voce secondo te che maschera indosso? E come credi che io sia “davvero”? 

 

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Max Keynes

Durante il ritorno

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"Meglio saperlo in due che muoversi da soli, no?" Provo a dire alla ragazza, non stupendomi troppo della sua mancanza di fiducia: non ho mai avuto molti rapporti con lei. La saluto e continuo a camminare verso l'aula, tornando a riflettere su quanto accaduto. 

Per strada @Loki86

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Mentre sto attendendo l'autobus vedo passare Olivia, che mi fa un cenno di saluto. La guardo stupito: non me lo aspettavo dopo la frecciatina in mensa. E ora cosa dovrei fare? Decido di rispondere al suo saluto dopo qualche istante, tornando però a parlare con Janine: la sua frase è ancora ben impressa nella mia testa, probabilmente anche a causa del momento in cui l'ho sentita. 

Al centro commerciale

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La scelta del centro commerciale è stata ottima: è un posto enorme, pieno di ogni genere di divertimento. E la pista per il pattinaggio, nonostante non sia nulla di eccessivo, fa una bella figura: è abbastanza grande da prendere un po' di velocità e stacca abbastanza con le restanti attrazioni. 
Anche Janine non si dimostra molto pratica con il pattinaggio e devo sorreggerla in un paio di occasioni, almeno all'inizio. Riusciamo però a prendere la mano e divertirci: sul mio volto è stampato un sorriso per buona parte del tempo, contento di potermi finalmente svagare senza dover pensare a potenziali stragisti, ai miei segreti o ai miei creatori. Ne approfitto anche per lanciare qualche occhiata a Janine, cercando di capire cosa ne pensi: non riesco a smettere di chiedermi la motivazione del suo improvviso cambiamento e di questa uscita.

Purtroppo, l'ora che abbiamo pagato termina fin troppo presto: ci rivestiamo e andiamo quindi a prenderci un bubble tea. Prendo anch'io un sorso della bevanda, fermandomi con il fiato sospeso quando sento la frase di Janine. Deve averlo capito! Lo sapevo! E se lo dicesse in pubblico? La cosa si risolve però in un nulla di fatto e mi unisco alla risata della ragazza, sebbene non totalmente convinto. "Quindi hai sempre rifiutato le mie offerte solamente perché sono "strano"?" Provo a chiederle, ancora stupito da questo sviluppo. Non mi sarei mai atteso uno scenario del genere. 

 

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Seamus

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"Graz-" Comincia a ringraziarti quando poggi le mani sull'asciugamano per aiutarla, ma si blocca quando inizi a scuoterle la testa a destra e a manca. "Scemo..." Si limita a commentare, guardandoti un po' arcigna.

"Tale Pirandello." Risponde quando parli delle maschere. "Il punto della mia domanda non era quello. Se la preferisci più esplicita torno a chiedertelo come sul tatami: perché fingi di non sapere che piaci a Talia? E soprattutto perché non vuoi ammettere a te stesso che qualcosa lo provi pure tu? Non ho idea di cosa sia, ma se ti scatena una sorta di senso di possessione non sono le normali cose che provi per un'amica o un amico." Dice quasi tutto d'un fiato, come se non riuscisse a prendere aria perché quelle parole le escono come un fiume. "E so di ciò che parlo... sapendo che piaci a lei e vi conoscete da più tempo non ho mai fatto nessun passo, ma ogni volta che mi parlava di te mi sentivo male. Ho pensato a cose che non vorrei pensare mai, pur di averti per me." Qualche lacrima inizia a rigarle il viso.

"Sai cosa vedo sotto la maschera Seamus? Un bambino! Un bambino che vuole solo continuare a giocare, per l'eternità." In un certo senso ha centrato il segno, per l'età dei fatati sei ancora un neonato in pratica. E la tua razza è ben conosciuta nella mitologia per i vari scherzi e dispetti.

"E per par condicio sai cosa vedo sotto la mia?!" La voce ormai è quasi totalmente rotta dal pianto. "Vedo una ragazza arrabbiata che è sempre stata troppo buona con gli altri per prendersi ciò che voleva!" Il treno per pianto-land è ormai partito.

Si alza in piedi, gettando a terra l'asciugamano e fissandoti negli occhi. "E se devii di nuovo il discorso o non rispondi per bene a ciò che ho detto giuro su tutto quello in cui credo che ti spezzo la gabbia toracica a suon di pugni!"

Nota

Spoiler

Sei a casa di Eléna, non di Olivia. Giusto per dire, anche se non cambia ai fini di storia.

"Devii" nel senso di deviare. Spero di averlo scritto giusto

Sembra che Seamus la abbia rotta. RIP

 

Max

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"Eh? Solo perché sei strano?" Scoppia a ridere. "Stavo cercando di capire se fossi in una sorta di protezione testimoni o se i tuoi genitori fossero criminali in fuga." Continua a ridere, ad un certo punto si dà un contegno. "Scusa ma la storia di quello che facevi prima di venire a Morgasten non regge per un cavolo." Sghignazza, stavolta più contenuta di prima. "Se non vuoi parlare del tuo passato ci sto, non è detto che la nostra esistenza sia sempre rose e fiori, potrebbero esserci ferite che non vale la pena riaprire, anche se prima o poi dovrai affrontarle.

Nota

Spoiler

Scusa se non sono andato molto avanti anche se oggi hai postato meno degli altri. Ma essendo questo uno dei punti focali di Max vorrei evitare di lasciar correre anche a costo di restare un po' più indietro.

Teniamo quantomeno un bello spazio di dialogo per chiarire i dubbi di sto povero costrutto 🤣

 

 

Modificato da TheBaddus
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Max Keynes

Narratore

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"Eppure sei la prima che lo "scopre"! E ora che lo sai non potrò permetterti di andarlo a dire in giro" Dico provando a sorridere anch'io, evitando di dirle ciò che mi sta realmente passando per la testa: non posso parlarle di qualcosa che non ho mai avuto. Un problema in meno. Anche se... Alla fine era un modo per parlare con qualcuno. "Preferirei parlare di altro. È... Complicato, diciamo. Forse avrò modo di spiegartelo, prima o poi" Le dico più serio, mostrando però di aver apprezzato la sua comprensione. "Alla fine non ci conosciamo molto. Cosa ne diresti di iniziare da capo e fare finta di essere entrambi due persone normali?"

 

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Max

Spoiler

"Va bene, quando te la sentirai, mi fido." Ti sorride, felice di aver "svelato" questo "mistero". "Iniziare da capo va bene, ma far finta di essere persone normali? Sei sicuro che potremmo riuscirci?" Scoppia di nuovo a ridere, poi, nuovamente, si dà un contegno e fa un lungo respiro. "Ciao! Piacere, io sono Janine. Faccio il secondo anno al liceo Morgasten New High. Tu come ti chiami?"

 

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Seamus 

casa di Elena 

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Provo a mettere in fila le parole, mentre tra quello che mi dice, il realizzare di colpo che quello che ho sempre sospettato di Talia fosse vero, e le lacrime di Elena, non è che sia proprio la cosa più facile di questo mondo

non sapendo bene cosa dire, mi avvicino ad Elena e la abbraccio, asciugandole le lacrime e dicendo con serietà, forse per la prima volta da quando mi conosce Non lo avevo mai… capito davvero, e non avevo mai capito nemmeno di interessare a te. Posso solo dirti che ti ringrazio per queste parole, ti ringrazio davvero prendo fiato, decidendo di parlare prima di iniziare a ragionare sulla frase in un certo senso, non faccio il bambino, sono un bambino. E si, può sembrare strano, e stupido, ma non credo che ci sarei mai arrivato, ai tuoi sentimenti, senza che me li dicessi tu stessa. Ti ho promesso sincerità, e non voglio dirti cose che poi potrebbero non essere vere. Posso solo dirti che non è una maschera, quella che vedi, sono io, io che sono uno stupido idiota buono solo a fare scherzi

spero che quest risposta possa andar bene, perché per quanto mi sforzi non riuscire a trovare altre parole. E l’unica altra cosa da dire la metterebbe più in pericolo che altro

 

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Olivia Clark

allo stadio con Violet

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Ascolto pensierosa la risposta della mia amica e sento la rabbia dentro di me accumularsi e trasformarsi nuovamente in "fame". "Già.. è proprio per quello che ultimamente ho iniziato a fare certe cose..." dico fissando sempre dalla parte opposta dello stadio "Per sentirmi più viva.." aggiungo poi parlando più a me stessa che a Violet, con un pizzico di malinconia nel tono della voce.

"Quanti credi che siano?" domando poi, facendo cenno col capo alle sagome sedute sugli spalti opposti ai nostri. "Che ne dici di andare a cercare un po di... adrenalina?" le domando, voltandomi a fissarla con aria determinata.

 

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Olivia

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Il vento spinge via le nuvole che coprivano la luna, illuminando lo stadio di luce naturale.

Grazie alla nuova fonte d'illuminazione vedi Violet voltarsi verso di te e guardarti leggermente storto. "Seria Olivia?" Istintivamente salta giù dallo schienale e fa un passo verso di te, ma si ferma. Anche se non sei pratica noti nel gesto una sorta di istinto protettivo, e che si sia fermata proprio per non fartelo notare.

"Sicura? Io sono pratica, ma tu? Te l'ho appena detto, c'è il rischio di farsi male sul serio, di morire."

Seamus

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Quando la abbracci Eléna si blocca, stupita dal tuo gesto. Nonostante i vostri corpi siano nudi e a contatto, non senti malizia alcuna nella situazione, e per un attimo ti pare di sentire le vostre anime connettersi.

Non sai spiegarlo, ma senti di averla potuta leggere per una manciata di secondi, di poter vedere e sapere tutto di lei. E senti che per lei è stato lo stesso.

È leggermente interdetta, non si aspettava un "grazie" come risposta, e lo sai: lo hai sentito.

Ma allo stesso modo lei sembra aver sentito la confusione che si è generata in te dopo le verità che ti ha sparato in faccia.

Non risponde a nulla di ciò che dici, ma ha capito, sai che ha capito.

Si alza in piedi allentando leggermente l'abbraccio, ti fissa negli occhi e poi ci si getta di nuovo dentro, stringendoti forte.

Nota

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Si può dire wholesome?

 

 

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Max Keynes

Narratore

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"In effetti hai ragione: potrebbe essere fin troppo complesso per la prima uscita insieme. E non sono neanche sicuro che possa valerne la pena" Concludo sorridendo a mia volta, prendendomi quindi il tempo per presentarmi. "Piacere mio. Sono Max e anch'io frequento il secondo anno del Morgasten New High...." Dico terminando in una risata, aggiungendo "No, è peggio di quanto pensassi. È ancora più strano! Magari potresti semplicemente dirmi qualcosa di te. Mi offrirei di fare lo stesso, ma sono io quello "famoso", a quanto pare."

 

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Seamus 

Casa di Elena 

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Non sapendo che altro dire, mi limito a tenerla stretta, cullandola fino a quando non si calma

Una volta che mi sembra sia tranquilla, mi stacco da lei ed inizio a rivestirmi, indicando la cucina Allora, regina, vogliamo continuare la serata davanti a qualcosa da mangiare, o da bere? Preferenze? non sono del tutto certo che sia questa la cosa migliore da dire, ma ho bisogno, in maniera quasi fisica, di allontanarmi da questo genere di discorsi, o dovrò tirar fuori argomenti molto più strani e riservati, se le cose continuano a prendere questa piega

Il cibo non sarà la miglior risposta a tutto, ma è il primo argomento che mi viene in mente

 

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Max

Spoiler

Ride alla tua battuta. "In effetti è un sacco strano, fa troppo melodramma da film o serie tv." Ma non mi dire, chissà come mai... "Cerchiamo di tornare su un tono più decente, dal momento in cui ci siamo visti fuori scuola a dopo la "sessione" di pattinaggio stava filando tutto liscio." Si lascia scappare un'altra risata, beve poi un sorso dal suo bubble tea. "Non mi dire che non hai fatto un po' di sano stalking Max, quantomeno le basi!" Ride di nuovo, sembra essere più forte di lei in questa situazione, anche se non hai idea del perché. È comunque vero che vista da fuori sembrerebbe buffa a chiunque... Poi non ha tutti i torti, anche tu hai fatto qualche "ricerca". "La cosa principale che mi appassiona sono i videogame e l'informatica in generale." Distoglie un attimo lo sguardo, come per aiutarsi a riflettere. "Giusto! Tu dovresti essere in classe con Eléna Rossi, giusto? È la prima persona che ho conosciuto quando mi sono trasferita a Morgasten e siamo diventate amiche per la passione in comune. L'anno scorso abbiamo pure vinto assieme una competizione bella grossa qui a Mont Rivère." In effetti, ora che ci pensi, qualche volta le hai viste assieme in mensa e tornare a casa assieme dopo scuola.

Fa un lungo sorso dalla bevanda, finendola e lasciando sul fondo solo le "bubble". "Potrai definirti 'famoso', ma sul tuo presente non è che sappia più di tanto, a parte che sei così indietro da utilizzare ancora un iPod per ascoltare la musica. Siamo nel 2022, non hai sentito di una qualsiasi app per lo streaming della musica?" Il tono è ovviamente scherzoso, infatti si lascia scappare l'ennesima risata.

Seamus

Spoiler

Eléna ti sembra decisamente più tranquilla, ha smesso di piangere dopo il tuo gesto d'affetto.

Ti pare leggermente confusa per quello che è successo, quella sorta di connessione che avete sentito per una manciata di secondi, ma sei confuso pure tu e cerchi di glissare per risollevare il mood della serata. Dopo una partenza esplosiva come quella che c'è stata, non si può affossare tutto nella depressione e in discorsi pesanti, no?

Dopo la tua richiesta vi voltate entrambi verso l'orologio che c'è nel bagno: segna le 22:45.

"La regina è sicuramente affamata dopo il suo allenamento." Dice in tono scherzoso. "Purtroppo le scorte al castello scarseggiano." Continua, ridendo. "Che ne dici di andare da Genevieve?" Mentre propone inizia a vestirsi anche lei.

 

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