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By MadLuke
All'inferno sono trascorsi numerosi millenni da quando Lucifero è caduto dall'Alto, insieme agli ex-angeli, ora trasformati in orrendi demoni dalla loro bramosia. Di lui non si ha traccia e il governo è affidato al legittimo reggente, il principe Belzebù, che governa la capitale Dis. Oltre a lui spicca il gran demone Sargatanas che governa Adamantirax, seconda città del regno; ma mentre Belzebù è ancora in preda alla superbia e governa nell'intento di creare la più grande città di sempre, ancorché terrificante e corrotta, per dimostrare che non ha bisogno del Paradiso, Sargatanas invece è conscio della loro presunzione e del fatto che è stato vittima dell'affascinante retorica di Lucifero. Governa quindi con ferocia, ma al solo scopo di realizzare una soluzione dignitosa.
Col passare del tempo Sargatanas arriva però alla conclusione che per quante terre possa conquistare, e per quanti dannati possa possedere, nulla lo potrà mai ripagare di quello che ha perso, si rende conto che non esiterebbe a distruggere tutto quello che ha creato nei millenni "solo per poter rivedere per un momento il viso di Lui".
Ancorchè vittima di pesanti dubbi, primo fra tutti quello di star peccando di presunzione, esattamente così come fece Lucifero prima della sua caduta, intraprende la più grande guerra sia mai stata condotta all'inferno, direttamente contro Belzebù, animato solo da una flebile speranza, che dall'Alto possano vederlo, che si rendano conto che lui è pronto ad annientarsi per rinnegare gli sbagli del passato, e magari possano nuovamente accettarlo tra loro.
Non so quanto il romanzo sia rispettoso delle tesi della teologia cristiana ufficiale, quello che più mi ha colpito ed emozionato è la ricerca della bellezza da parte del protagonista, il demone Sargatanas, pure nel contesto più corrotto e decrepito che possa esistere, mi ha dato la certezza che non è mai troppo tardi per cambiare, per ricominciare a essere uomini.
Voto: 5/5
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By Nyxator
Girovagando nel magico tubo delle meraviglie in cerca di musiche per gdr mi sono ritrovato in quel di Barovia.
No, davvero, non scherzo. All'inizio ho pure pensato fosse qualcosa di ufficiale, alla chessò "levo la scatola bara kitsch e ci schiaffo il cd audio."
Invece è una playlist fanmade con 13 (più una contenitore) musiche per Curse of Strahd.
Siccome imho è assai azzeccata e magari torna utile, ve la segnalo.
(Nota: i titoli potrebbero contenere piccoli spoiler su nomi di png e location)
P.S: sul canale ho visto che in questo periodo l'autore sta postando quelle per Rime of the Frostmaiden.
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By Aranar
Da domani esce in edicola a cura di Hachette la collana dei libri dedicati a Forgotten Realms e Dragonlance. Purtroppo le informazioni sono piuttosto confuse, pare saranno 53 libri (ma si conoscono i titoli solo dei primi 4) ma non trovo il piano dell'opera
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By Codan il bardo
No, mi spiace, non ho sbagliato sezione e né traduzione, perché quello di cui vi sto per parlare non è il famoso gioco da tavolo fantasy "Black Rose Wars", ma del suo romanzo.
Purtroppo non posso darvi altri dettagli in merito (almeno, non ancora), ma posso invitarvi tutti ad un'intervista che chiarirà molte cose a riguardo. Non mancate!
Clicca qui per partecipare
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By MadLuke
Le descrizioni dei paesaggi sono parecchio minuziose, ma la prosa non è affatto coinvolgente o emozionante, tanto che sembra più di leggere una guida turistica che un romanzo. La prosa incredibilmente pedante, ritorna anche nei combattimenti (che in un romanzo fantasy dovrebbero avere un certo rilievo), invece sono sempre resi da descrizioni brevi e ripetitive. Lo stesso paradigma è applicato poi alla battaglia che si annuncia campale, ma si risolve in pochi brevi paragrafi, come durasse mezzora. Le parti di "corteggiamento" tra i due protagonisti poi, sembrano scritte da un adolescente (ma maschio, non femmina come invece e l'autrice): "lui era bellissimo, lei era splendida, a lui batteva il cuore..." e altre melense banalità. Più in generale tutta la storia è una noiosissima sequela di scene senza spessore. Anche nella parte finale dove mi appare evidente il concitamento della scena, il libro non mi ha coinvolto. Ci sono elementi dell'ambientazione e della vita della protagonista che ho trovato parecchio interessanti, ma rimangono unicamente una promessa, in quanto l'autrice li tradisce abbondandentemente, da una parte con eccessivi sofismi, dall'altra con mancanza di espressioni concrete.
Voto: 1/5
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