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[Jhalven] Prologo – Mille lame nel buio


Dmitrij

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Insieme a te, altri giovani reclute festeggiano il successo finale. Molti si scambiano sorrisi e pacche sulle spalle, altri sfoggiano atteggiamenti altezzosi gonfi d'orgoglio. Tu resti in disparte senza mescolarti, ricevendo in cambio molte occhiate sospette, diffidenti.
Soltanto uno si avvicina a te per scambiare due parole.
Ho visto come hai approfittato del varco. Un gran colpo, il tuo. Io sono Caynill Yubeth dice attendendo quindi che anche tu ti presenti.
Altrove, gli sconfitti vengono allontanati o portati via in barella.

Poco dopo, gli ufficiali ordinano il rompere le righe.
Riceverete i vostri ordini a tempo debito. Potete tornare ai vostri casati.

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"Jhalven Ml'aen" rispondo alla presentazione "Si doveva fare così, i nani sono bruti mostruosi, vanno abbattuti come le bestie che sono. Un bel colpo a tradimento, e via il pensiero" 
Ora che ho vinto e sono riuscito a qualificarmi, un po' di vanteria fa bene "Comunque la spada non è la mia arma favorita, preferisco usare la tril'karoth, è molto più divertente e adatta a questo genere di sottosviluppati" indico i cadaveri dei nani.

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Al tuo nome, il giovane guerriero si gratta il mento meditabondo, ma presto il discorso verte su quanto da te affermato. I nani sono creature lente, è possibile giocarci come un predatore con la sua preda, fino allo sfinimento. Ma in questo caso, penso che tu abbia fatto ciò che andava fatto per vincere la prova.
La tua preferenza per un'arma così esotica e poco comune viene accolta con un misto di curiosità e diffidenza Una tril'karoth eh? Che scelta... originale. Non è un'arma che si vede in mano ad un drow, generalmente. L'allusione alla sua origine straniera è evidente.

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  • 2 settimane dopo...

"Il mio casato si occupa di bestie pericolose, è naturale usare questo genere di strumenti per tenerle a bada senza doverle uccidere" sogghigno "E quando è il momento di uccidere, da grandi soddisfazioni, te lo dico io" 
Mi guardo attorno, cercando di valutare chi sia riuscito a passare, oltre al sottoscritto: quanti del mio casato, quanti da casati avversi al mio, e in generale quanti individui sul totale. Prove come la prima sono state ad eliminazione indiretta, ma le ultime hanno effettivamente messo in pericolo la mia vita...e chissà di quanti altri. 

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I cadetti non indossano simboli di casato durante l'addestramento. Eppure nel corso dei lunghi anni hai potuto incontrare aspiranti guerrieri provenienti dai casati più nobili e dalle strade più lerce, anche se quest'ultimi sono decisamente pochi... e forse i più pericolosi.

... Elgluthen! Ecco perché il tuo nome non mi diceva nulla ridacchia il guerriero. Non c'è accenno di superiorità nel suo tono. Si dice che siate tra i papabili per il grande salto... Qui non c'è più nulla da fare, fino a che non saremo di nuovo convocati. Tornerò al Casato, facciamo due passi?

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Perché no... dice Caynill avviandosi verso l'uscita. Possiamo farci due bicchieri alle Colonne, prima di tornare ad ascoltare le urla delle nostre femmine.
Un'affermazione quantomeno coraggiosa, con uno sconosciuto. Rifletti per un istante sul posto che il cadetto ha nominato: si tratta di un locale piuttosto famoso situato nel piazzale antistante Thalack I'dol. Il nome deriva dalla stalagmite calcarea entro cui è stato ricavato. Soprattutto, sai che è luogo d'incontro di ufficiali, è assai raro che dei semplici soldati possano entrare, figuriamoci dei semplici cadetti.
Tra poco verremo assegnati ai nuovi squadroni... accenna mentre scendete dal Ratha verso le Colonne.
 

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Le porte si aprono sempre ad uno Yubeth dice con noncuranza Caynill.
Non ci vuole molto per raggiungere le Colonne. Vedi che alcuni soldati e ufficiali si voltano a guardarvi, mentre attraversate l'atrio diretti verso il bancone. Il tuo compare però sembra assai sicuro di sè nel muoversi, come se conoscesse bene questo posto.
Il locale è composto da una grande sala centrale con lunghi tavoli, al momento non troppo affillata. Tutt'attorno si aprono salette più piccole e riservate, alcune nascoste da drappi. Il personale sembra muoversi avanti e indietro da porte a scomparsa, nè si vedono il bancone o le cucine. Caynill si siede ad uno dei grandi tavoli, fa un cenno ad uno dei camerieri quindi ti invita ad accomodarti davanti a lui.
I nuovi squadroni, dicevo... Vorrei tu facessi parte del mio.

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  • 2 settimane dopo...

Mi guardo attorno con gli occhi leggermente sgranati, perché non sono mai stato in un luogo del genere. Non è alla portata delle mie tasche o della mia posizione sociale.

Certo non è tale da sconvolgermi davvero: la mia è una sorta di recita, incuriosito fin dove vuole portarmi questo sconosciuto. Sarà un tranello, una truffa, oppure una proposta di affari?

Una volta seduti (io lo faccio con meno sicurezza e spavalderia) finalmente Caynill svuota il sacco. Ecco perché si è disturbato a condurmi qui. Ecco cosa vuole.

Annuisco pensieroso "Sarebbe un onore, per me. Posso chiederti perché, però?"

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Beh, per due motivi... Caynill afferra il calice che un cameriere ha posato sul tavolo. Un secondo ti è posto davanti.
La prima è che preferisco avere al mio fianco dei cadetti capaci, quando gli ufficiali ci manderanno in missione per l'ultima prova.
Implicitamente, ti sta porgendo un complimento. O forse solo adulando.
La seconda è che penso che i nostri rispettivi casati debbano maturare relazioni più confortevoli.

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"Ah, ecco che parliamo la stessa lingua. Ritengo anche io che l'attuale situazione sia... sfortunatamente priva di appigli per gente come noi" un bell'eufemismo "Non sarebbe male qualche piccolo cambiamento qui e là" sogghigno ma non aggiungo altro.

"Per quanto riguarda l'ultima prova, accetto. Del resto è meglio cercare di tenere tutti i migliori nello stesso gruppo, aumentando le possibilità di sopravvivenza"

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Brindo con lui, sorseggiando la coppa con un po' meno vigore del mio compagno di bevute.
"Sai bene che ci sono cose nel nostro mondo che non si devono cambiare. L'ordine naturale della società è così costituito per volere della Regina dei Ragni. Però nel piccolo ci sono di certo delle cose che si potrebbero...alterare a nostro favore. Penso che tutti desiderino vedere il proprio Casato in una posizione favorevole, lontano dalla disgrazia. Ecco, questo è ciò che voglio. Un piccolo angolo sicuro" sorseggio ancora un po' di vino "E posso lottare per averlo"

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Caynill Yubeth scuote leggermente la testa Non esistono angoli sicuri. Ma la voglia di lottare è sicuramente essenziale, anche se poi tutto dipende da capacità e strategia.
Lentamente, la conversazione si sposta su temi più leggeri. Il guerriero si dimostra assai incuriosito dalla tua scelta particolare di arma eletta, molto attento su dettagli e tecniche.

Spoiler

(puoi decidere di fare domande o passare la scena)

 

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Il tempo trascorre piacevole alle Colonne e lasciare un luogo tanto prestigioso pare quasi un peccato. Il tuo senso del dovere ti richiama però presto all'ordine. Caynill ti saluta unendosi ad un altro gruppo di militari e tu ti trovi infine per strada, da solo. La chiamata non avverrà prima di uno o due giorni, talvolta anche tre. Come farsi trovare pronto per il test più decisivo della tua vita? Se le prove superate in giornata sono apparse dure, quella finale è tutto fuorché un'esercitazione: una vera e propria missione, il cui esito spesso determina il successo l'insuccesso... o la morte di chi vi partecipa. Che fare dunque?
La città di Valm Neira si stende davanti a te, foriera di opportunità, promesse, minacce.

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Per prima cosa devo recuperare le forze: queste prove sono state spossanti e devo essere fresco e riposato per l'ultimo esame.

Ma una volta recuperate le energie però torno a cercare Caynill, per cercare di carpire chi altri ha scelto oltre al sottoscritto. E prima, magari, scambio qualche chiacchiera con altri giovani soldati proprio sul conto del mio "nuovo amico".

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Decidi dunque di lasciare le Colonne e ti incammini verso il Casato. Man mano che procedi gli edifici, dopo la magnificenza del Ratha, si fanno via via più ordinari. Palazzo Elgluthen si trova pressapoco sulla linea di demarcazione che separa la parte sud di Sil'inqu'ell, dove si trovano i Casati maggiori e gli edifici istituzionali, e quella nord, dove abita gran parte del popolo drow di Valm Neira.
Ai cancelli noti le solite due guardie che controllano l'accesso. Tutto appare nella norma, mentre assai meno usuale e' il messaggio che una di queste ti riserva Il Capitano Grivveil vuole vederti, Jhalven Ml'aen. Lo trovi al primo piano interrato, sta facendo un'ispezione.
Un po' te l'aspettavi. Il Capitano gestisce la sicurezza ordinaria del Casato, se tu fossi tornato vivo e intero dai test di Thalack I'dol, prima o poi saresti stato convocato. Certo, così è presto. In fondo, neppure hai passato l'ultima prova ancora.

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La situazione non è ottimale: sono sopravvissuto fino ad oggi facendomi sempre un'idea di cosa mi aspettasse nell'immediato futuro. E dunque cercando di prepararmi ad esso.

Questa convocazione è del tutto inattesa e temo che potrebbe essere foriera di guai. Invece di defilarmi (come suggerisce l'istinto) decido di obbedire e recarmi subito al primo piano interrato.

Appena vedo il capitano lo saluto in modo formale e rispettoso "Al vostro servizio, capitano"

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