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[Alonewolf87] L'Amuleto di Kabandha


Alonewolf87

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Adrik

A tutti:

Temendo che si stesse aspettando me...

A Brahma e DM:

Inizio ad annusare l'aria, e cerco di orientarmi guardandomi attorno.

Al DM:

Ho idea di dove cercare il Santuario a cui Mahabali ha fatto riferimento? Direzioni, punti di riferimento, attesa di "segni divini"?

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Adrik

A Brahma e DM:

Ritrovato l'orientamento, riprendo in mano la mia piccola ascia e, mentre mi gratto la guancia, borbotto:- Se vuoi seguirmi, cammina. Ho fretta...! -
Appena vedo un cenno dell'elfa, inizio a camminare. Ogni tanto do un'occhiata in giro, per verificare se l'elfa mi sta ancora seguendo o se c'è qualcun altro che le si è accodato. Presto attenzione, eventualmente, a segni sugli alberi, tracce di fiere a caccia o elementi di possibile pericolo, secondo il mio "nanico" buonsenso.

In caso la fame si faccia sentire, prima di sera, inizio anche a dare un'occhiata in giro per bacche commestibili, verdure o eventuali frutti che so essere nutritivi.

Al DM:

Riguardo l'ultimo dettaglio, ho +2 in Nature e +4 in Medicine, se servisse. :P
 

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  • Supermoderatore

@ Adrik e Brahm

Il tempio sorge al centro di un piccolo avvallamento libero dagli alberi (per ora ho considerato vi siate fermati al limitar della foresta), con una grande formazione rocciosa che si innalza in una collina dall'altro lato rispetto al tuo. Immaginatelo più o meno

così. L'edificio più alto e dove solitamente si officiano le cerimonie mentre i monaci solitamente vivono in piccole celle ai lati dell'ambiente centrale dell'edificio più basso. Ci sono un paio di monaci sulla scalinata esterna intenti a chiacchierare e fare la guardia. Dei bracieri di bronzo circondano l'area del tempio, presumibilmente per tenere lontani gli animali selvatici
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Adrik

Al DM:

- Vieni con me, elfa? Siamo arrivati! - dico, avvicinandomi pian piano al tempio. Visto che si è quasi fatta sera, inizio a guardarmi attorno in caso i monaci non vogliano offrirmi un po' di riparo.

- Per la barba degli spiriti terrestri, Meenakshi Amman, sei davvero un bel tempio... - penso.

Ho modo di parlare con il mio patrono, a piacimento? O mi "contatta lui" nei momenti cruciali?

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Brahma

Aldrik

Alla vista del tempio e della richiesta del nano sorrido divertita alla richiesta. Se vengo con te a casa mia? gli chiedo camminando tranquilla in direzione del tempio. Vieni pure con me. Avrai riparo per la notte, credo. Chiedo io al maestro. spiego divertita dalla situazione invitandolo a seguirmi. Hai degli affari da sbrigare al tempio?

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  • Supermoderatore

@ Adrik e Brahma

Quando vi avvicinate i due monaci vi notano e rimangono all'inizio interdetti dall'aspetto di Adrik poi però si rivolgono a Brahma Il Maestro aveva percepito il tuo arrivo, ti aspetta nella grotta.

@ Kryak e Warrick

Arrivata la sera tornate alla grotta, dove il maestro ha approntato una pedana, decorata da un motivo a mandala, e una serie di inchiostri e pennelli. Quando arrivate vi fa cenno di sedervi sulla pedana e vi chiede di spogliarvi. Quando lo avete fatto inizia a cantilenare dei sutra e prende in mano uno dei pennelli, iniziando a scrivere simboli e frasi sacre sui vostri corpi.

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Brahma

Adrik

Tornando saluto con un cenno i due monaci di guardia. Capito. Lo raggiungo subito.  
Guardo il nano che mi accompagna facendogli con il capo cenno di seguirmi. Vieni con me. Il maestro quasi di sicuro sapra' anche di te, ma lascia entrare prima me per presentarmi. Poi potrai parlarci se lo vorrai. 

Sistemandomi i capelli per dargli piu' ordine intanto torno ad un altro punto mentre andiamo verso la grotta. Com'è il Maestro? La persona piu' saggia e lungimirante che abbia mai incontrato. sono le prime parole per descriverlo che mi vengono in mente. Ci litigo a volte e di conseguenza devo meditare per giorni per togliermi il desiderio di prenderlo a calci, ma è tutto nell'ordine delle cose. Io gli dico che non si concentra abbastanza nella meditazione per fondersi con la natura, lui che sto' troppo lontana dal mondo degli uomini. Due facce della stessa medaglia. 

Oh, la grotta è un particolare luogo di meditazione. Io glielo dico che se andasse a farsi due passi nella foresta e meditasse nel fiume per appena una settimana o due sarebbe persino meglio, ma lui preferisce luoghi piu' alla portata del tempio. Ti piacerà dopotutto, è comunque un bel luogo dove ricercare la pace. 

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  • Supermoderatore

Adrik e Brahma si dirigono verso la grotta e quando vi sono più vicini sento un canticchiare sommesso provenire da esso. Entrando nella caverna, illuminata da un paio di bracieri di bronzo vedono, sulla pedana in mezzo al pavimento, un vecchio yogi intento a salmodiare e scrivere qualcosa sui corpi nudi di due umanodi, uno dei due dotato di ali e becco.

@ Tutti

Siete tutti assieme ora

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Brahma

Aspetto.  

Elfa dalla pelle molto abbronzata e tatuaggi in ogni dove. Non ha nulla addosso se non due minimali pezzi di stoffa (al petto una leggera fasciatura e un perizoma dall'aria tribale) e la lancia che ha in mano. E' scalza, ha dei piccoli lacci di cuoio intorno alle caviglie e i gomiti forse come ricordi o focus per meditare. 

wild_elf_by_mavrosh-d5ubt46.jpg

Entrando poggio la lancia all'entrata della caverna, avvicinandomi attente a non fare rumore: il maestro sembrava occupato con due umanoidi. La loro nudità non mi toccava minimamente, piu' a colpirmi era l'umanoide piu' vicino ad un uccello che un uomo visto che mai in vita mia ne avevo visto uno. Avvicinandosi alla pedana raggiungo il bordo di essa sedendomi in ginocchio senza dire nulla, in attesa che fosse il maestro stesso a rivolgere a noi la parola per non disturbarlo nei suoi rituali. 

Guardo il nano negli occhi per incitarlo a fare lo stesso

 

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Adrik

Aspetto:

Sono un nano dalla pelle bluastra-grigia, tozzo e non troppo alto. Un guizzo di particolare acume e attenzione è presente nei miei occhi vigili. Porto con me un paio di armi: una mazza dalla forma particolare, con la parte contundente a forma di teschio, e un'ascia da portare a mano. Sulla mia schiena vi è uno zaino, abbastanza gonfio.

Borbottando all'inizio, mi avvicino, ma rimango in piedi. Se mi sedessi sulle ginocchia, probabilmente verrei sbilanciato all'indietro dal peso sulle mie spalle. Guardo lo yogi, che suppongo essere il maestro. Attendo con pazienza, tutto sommato.

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