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[TdG] Lone Wolf (Chapter I) - Flight from the Dark


AndreaP

Messaggio consigliato

Tiberius

Dopo aver ucciso il nemico roteo la spada per fare spazio attorno a me e mi pongo in retroguardia a difesa dei miei compagni.

Forza, qualunque cosa purche' si faccia presto! Tobias dietro di me!

E sono in guardia alta pronto a fare muro contro il nemico che avanza!

@GM

Spoiler:  
Ma io posso fare anche piu' attacchi per round perdendo dadi per ogni azione?
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Con una veloce azione i quattro compagni entrarono nella cappella. Fuori i nemici sembravano non averli visti, lasciando loro il tempo di riaccostare le ante.

Dentro la cappella era devastata. Giak e Kai giacevano ovunque morti, mentre il sangue imbrattava tutti gli arredi sacri e le panche usate dai monaci.

In fondo alla chiesa di fronte all’altare in ginocchio stava ancora vivo un Maestro Kai.

Era Cielo d’Acciaio: il suo viso era grondante si sangue e macchie rosse sul suo vestito annunciavano ferite profonde sottostanti. Quando i compagni furono entrati il cavaliere scatto in piedi brandendo l’arma “Fermi maledetti servitori dei Signori delle Tenebre. Finché avrò una goccia di sangue non permetterò che voi ammorbiate questo luogo sacro” urlò

Cielo d’Acciaio era instabile sulle gambe e il suo sguardo non sembrava limpido.

@Ocram

Spoiler:  
Si, pensavo lo sapessi: puoi fare azioni multiple togliendo 1 dado a tutte le azioni per ogni azione dopo la prima.

@Volpe Nera

Spoiler:  
Volpe Nera sapeva che vi era un passaggio che dal fondo della Cappella che portava alla Torre del Sole. Questo era posto dietro l’iconostasi, luogo in cui potevano accedere solo i maestri: lui ne era sicuro in quanto il Gran Maestro con i primi maestri durante le funzioni non arrivavano dal fondo della cappella ma direttamente dall’Iconostasi.
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Tobias

Uno dei luoghi sacri dei Kai è stato trasformato in un macello: corpi e sangue ovunque, valorosi guerrieri e fetidi Giak ammassati gli uni sugli altri.

Un maestro Kai ancora vivo solo grazie alla sua eccezionale forza di volontà ci sbarra la strada minacciandoci.

Faccio svolazzare la mia veste per attirare la sua attenzione e parlo con voce solenne per cercare di diradare le nebbie della sua follia :

La Confraternita di Cristallo è un fedele alleato del Sacro Monastero Ramas. Cielo d'Acciaio guardami, siamo venuti in vostro aiuto!

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Il giovane rimase per qualche istante paralizzato di fronte a quella scena. Il suo sguardo passava da un corpo all'altro e dopo pochi attimi e un paio di passi si chinò su uno di essi... Ombra Silente. Forse il più suo caro amico all'interno di quelle mura. Abbracciò l'amico ormai cadavere sollevando il suo busto da terra, una lacrima rigò di tristezza il suo volto e con ancora la guancia bagnata sollevò lo sguardo verso chi li minacciava "Cielo d'Acciaio... sono io, Volpe Nera. Dobbiamo raggiungere la cima della torre e accendere il faro. Sigilla la porta e vieni con noi o resta di guardia per favore."

Lasciò delicatamente il corpo dell'amico e dopo essersi asciugato il volto iniziò a dirigersi verso l'iconostasi. "Andiamo." funereo, invitò gli altri a proseguire.

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Alle parole di Tobias il maestro Kai sembrò rassicurarsi un momento. “Un Confratello…” sussurrò mentre i suoi occhi provavano a rimettere a fuoco la scena. Il suo sguardo passò quindi sugli altri compagni per poi fermarsi su Volpe Nera

Ragazzo” disse sottovoce “Per fortuna siete ancora vivi. Il faro certo” Il guerriero fece una pausa. Sembrava fare fatica a pensare. “Andate. Dietro l’iconostasi c’è il passaggio per la torre. Ma non prendete la porta di fronte: da sull’atrio della Torre del Sole e i compagni, se tutto è andato come doveva, ormai dovrebbero aver fatto crollare l’ingresso per impedire che quei maledetti passassero di qui. In fianco all’altare sinistro vi è una piccola porta che porta alla cripta. In fondo a questa una scala vi porterà fino alle scalinate interne alla torre

Si fermò di nuovo

Io resterò qui. La mia vita è consacrata alla difesa di questo tempio. Ma voi andate veloci!” concluse.

Allungando lo sguardo era visibile, dietro l’iconostasi che reggeva numerose immagini sacre del dio Kai, uno spazio sacro conteneva tre altari, uno centrale e due ai lati, e sul fondo una porta riccamente ornata ma chiusa.

@Landar

Spoiler:  
se vuoi dargli qualcosa (bacche?) procedi pure nel post di gioco.

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Volpe Nera trovò un po' di sollievo quando il Maestro sembrò riprendere un minimo di lucidità, le sue indicazioni erano preziosissime e la sua presenza in questo luogo avrebbe dato loro sicurezza e copertura. In pochi li avrebbero raggiunti, solo quelli in grado di superare Cielo d'Acciaio.

Prima di raggiungere la piccola entrata indicata l'iniziato di avvicinò al Maestro porgendogli una pozione di Laumspur, assicurandosi tutti fossero d'accordo "Prendetela perfavore, fatelo per questo Sacro luogo e per darci copertura. Non accetto un rifiuto."

Quindi senza nemmeno attendere una risposta, lanciando un ultimo sguardo ai tutti i compagni caduti sussurrò alcune parole e proseguì guidando gli altri.

@AdG

Spoiler:  
immagino la pozione sia più efficace delle bacche, quindi lascio quella considerando le condizioni in cui è ridotto
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Il guerriero prese la pozione dalle mani di Volpe Nera con un cenno del capo a segno di ringraziamento e subito la bevve. Il Lamspur fu veloce ad agire e alcune delle sue ferite si sanarono.

Con la spada fra le mani Cielo d’Acciaio tornò a fissare la porta d’ingresso pronto da affrontare nuovi nemici.

Superata la iconostasi, il gruppetto si trovò nell’ambiente sacro del culto di Kai. Tre altari erano disposti nella stanza e sul fondo una porta. L’altare centrale era ricoperto da una lamina d’oro, mentre i due laterali in marmo inscritti uno con simboli del sole l’altro della luna, rispettivamente rappresentanti il Dio Kai e la Dea Ishir. Volpe Nera si diresse invece ad una piccola anta nascosta sul lato destro di quello dedicato a Kai. Apertala un aria fredda ricca di umidità ed odore di muffe colpì tutti.

I quattro percorsero una piccola scaletta a chiocciola che portava fino alla cripta sottostante. Qui lungo le pareti di un corridoio erano sepolti alcuni dei più grandi Cavalieri Kai del Regno. Percorso il lungo passaggio come indicato da Cielo d’Acciaio raggiunsero velocemente un’altra scala a chiocciola che saliva verso l’alto. Alcuni topi sgusciarono veloci intorno a loro.

La scala saliva ripida per molti gradini. A metà della salita una piccola porta si apriva sul muro. Proseguendo oltre la scala terminava ad una seconda porta più in alto

Tutto era immerso nel silenzio.

@Eru

Spoiler:  
Topi in tutte le avventure :-)
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Durante l'incontro con Cielo d'acciaio mi tengo in disparte, per evitare che le mie origini straniere possano causare una reazione violenta da parte di quel guerriero dalla mente annebbiata per le troppe ferite. Per fortuna tutto va bene e ci viene indicato un passaggio per raggiungere la torre del sole. La via si rivela sgombra e priva di imprevisti, quindi iniziamo a salire per una scalinata, quando Tiberius prende parola.

"Se ho capito bene quel che diceva Cielo d'acciaio queste sono le scalinate interne alla torre del sole, quindi a rigor di logica più in alto saliamo, più siamo vicini al faro. Giusto?"

Mi volto verso Volpe Nera in cerca di conferma.

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Il giovane strinse vigorosamente l'avambraccio del Maestro e con un ultimo cenno d'intesa si scambiarono l'addio. Sapevano che quella sarebbe stata probabilmente la loro ultima missione.

Quando si ritrovarono di fronte all'altare, brevemente ma solennemente Volpe Nera si inchinò di fronte alle raffigurazioni delle divinità, quindi decise di chiedere la loro protezione per tutti. Passarono però solo pochi attimi, perché non ne avevano. Quasi con delicatezza oltre passò la dura e fredda cripta, non era mai stato in quel luogo ma era lì che riposavano i più grandi Cavalieri Kai.

Senza mai soffermarsi più di pochissimi istanti continuò a guidare il gruppo in silenzio, un silenzio spezzato solo dallo squittio dei topi. A metà scalinata però Volpe Nera si mostrò indeciso.

"Datemi un attimo."

@AdG

Spoiler:  
Sesto senso...

inoltre riesce a fare mente locale della planimetria e capire quale sia la via più veloce? Appena ha una vaga idea prosegue.

"Bene... con cautela. Proseguiamo."

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@Volpe Nera

Spoiler:  
Il Kai non conosceva approfonditamente la Torre del Sole. Era un luogo riservato ai maestri ed agli anziani. Sapeva che all’interno vi era una grande scale che conduceva verso l’alto e che le stanze del Gran Maestro erano in cima. Non aveva però altri riferimenti.

Volpe Nera si mosse condividendo il consiglio di Melanopanthereus e socchiuse la piccola porta più in alto. La porticina si apriva su una grossa stanza con le pareti ricoperte da centinaia di manoscritti e il pavimento ricoperto da un tappeto rosso uniforme. Il soffitto era a cassettoni intarsiati. La voce era diffusa da dodici lanterne appese a delle catene pendenti dal soffitto. Nei quattro angoli della stanza quattro tavoli permettevano a chi volesse di studiare. Era la Sala delle tradizioni Kai. Su un lato vi era una grossa doppia porta mentre sul lato opposto di questa una scala a chiocciola in marmo bianco saliva ulteriormente.

Non vi era nessuno e non si udivano da alcuna parte rumori.

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Questi luoghi gli erano più familiari rispetto al passaggio da poco percorso e le cripte, era piuttosto importante per un iniziato assorbire i precetti e le tradizioni che erano fondamenta dell'Ordine.

Si mosse con cautela, invitando tutti a fare altrettanto per non rompere il silenzio che li aiutava ad ascoltare quel che accadeva intorno a loro. Solo quando fu realmente sicuro che non esisteva pericolo immediato riprese a percorrere quegli spazi a passo svelto, mantenendo sempre i sensi allertati e camminando con le armi in pugno. I suoi movimenti erano sempre leggeri e fluidi, un portamento che non comportava sforzi per lui.

Ogni volta che apriva una porta la richiudeva. Non si preoccupò per ora della grande porta, avrebbero controllato quella zona in seguito. Ora erano vicini all'obiettivo e la cosa più importante era accendere il Faro quindi prese la via della scala a chiocciola. Prima di iniziare a salire si preoccupò ancora una volta di ascoltare e osservare eventuali presenze sopra di loro o qualsiasi altro pericolo. Non disse mai una parola.

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Tiberius

Tutto quel silenzio mi infastidiva.

" ... ma che ci facciamo qui ... in silenzio ... la battaglia e' fuori ... dobbiamo raggiungere la torre ... "

Osservo nervosamente attorno e poi sussurro ai miei compagni.

Ma non dovevamo salire in cima alla Torre del Sole? Che cosa stiamo aspettando? La battaglia infuria e stiamo perdendo tempo. Quando arriveremo il nostro aiuto sara' inutile!

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Veloci i quattro salirono la scala andando a penetrare nella Sala dei Maestri Kai. La sala era circolare con il muro segnato da alte colonne scanalate di granito e su una pedana affianco alla parete est vi era la poltrona ove sedeva il Grande Maestro Kai, Lama Valorosa. Le pareti, fra le colonne, erano adornate con arazzi che celebravano al grande storia dei Kai e di Sommerlund. Anche qui non vi era nessuno

Dietro al trono vi era una scala a chiocciola in marmo adornata da bassorilievi di uccelli in volo, che saliva al piano superiore. Percorrendola i quattro sapevano di stare entrando in uno dei luoghi più impenetrabili del monastero: le stanze del Gran Maestro.

La stanza in cui arrivarono era molto più spartana di quanto si attendessero. Al centro di questa vi era un letto semplice ed affianco una piccola scrivania ed un armadio. Le pareti erano tagliate da piccole finestre che davano la vista sul monastero. Il fumo dal basso si levava simbolo della battaglia che proseguiva. Un’unica porta dava su un minuscolo bagno.

La stanza era alta più di sei metri e tutto il profilo era, a metà altezza, ricoperto da una balconata con ringhiera. Le pareti, a livello della balconata erano ricoperte di librerie contenenti i più preziosi manoscritti dell’Ordine. Non sembrava esserci scala per salire su di essa.

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