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Campagna in singolo - I regni del male


Lucifero

Messaggio consigliato

Lifaen si avvicina a te e, dopo aver attirato la tua attenzione, ti indica delle cinghie sulla sella e ti fa segno di legartele alle gambe. Intanto la creatura si fa sempre più distinta fino a che non notate che si tratta di uno dei vampiri, non lo avevate mai visto, ma gli occhi rossi sono puntati su di voi, le mani gesticolano in modo frenetico e nere energie crepitanti si stanno raccogliendo attorno alle sue dita. Ancora pochi secondi e sarete addosso a lui

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Ultimo round, se carichi ci arrivi, altrimenti passi oltre perchè il grifone non si ferma
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Annuisco alle istruzioni di Lifaen, e mi lego ben strette le cinghie alle gambe. A quel punto mi piego fin quasi ad aderire alla possente schiena del grifone. "Narmor-san, mi affido alle tue ali capaci per eludere l'attacco di quel mostro".

A quel punto irrigidisco il mio corpo istintivamente, preparandomi a tutto.

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Lascio fare a Narmor, limitandomi ad assumere - per quanto possibile nella mia situazione - una posizione di difesa
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Il grifone emetto un acuto grido e si scaglia a tutta velocità verso la figura. Un fulmine nero scaturisce dalle mani congiunte del vampiro, ma viene agilmente schifato dal grifone che, con una manovra repentina, porta l'ala destra al di sotto dell'area di effetto della magia e tenta di colpire il vampiro, imitato subito dagli esploratori sulle aquile.

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"Dannato mostro!" inveisco contro il vampiro, subito dopo che Narmor ha agilmente schivato il fulmine. A quel punto quando il grifone ingaggia una lotta furiosa con l'avversario faccio del mio meglio per reggermi con una mano mentre l'altra corre all'elsa di Ebikage, in cerca di un'apertura che io possa sfruttare per attaccare senza compromettere la stabilità di volo di Narmor.

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La lame di Ebikage scintilla crudele mentre il fendente balena verso la gola del vampiro. Il colpo sembra mortale, l'avversario è lento a rispondere, ma il filo della lama si ferma a un soffio dal bersaglio mentre il filo assume un colore rosso ciliegia e un forte calore diparte da questo. Accanto a te le lame di molti esploratori subiscono la stessa sorte, solo la scimitarra di Lifaen e la pesante testa del martello di un nano riesco a colpire, infliggendo un danno non indifferente al mostro. All'improvviso il grifone lancia un acuto grido di dolore e da sotto di te giunge un forte odore di peli bruciati.

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Scusa il ritardo, ho avuto un paio di problemi
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Tranquillo, non c'è problema ;)

"Che tu sia maledetto, mostro!" inveisco contro il mio avversario. Non mi sarei mai aspettato che la lama di Ebikage sarebbe stata fermata da un oscuro portento... ma la cosa non comporta alcuna differenza."Coraggio, Narmor-san" grido al grifone ferito, "puniremo l'insolenza di questo essere!". A quel punto, facendo appello alla mia esperienza di cavallerizzo, mi mantengo saldo con le gambe mentre le mie braccia rinfoderano Ebikage e sfoderano Barakkukuro e Shiroi... se la mia spada non è riuscita a fendere le carni di quell'abominio, quelle del mio Principe non falliranno!

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Narmor compie una stretta virata, compiendo mezzo giro all'indietro e avvitandosi su se stesso. Riparte alla carica, il vento in coda aumenta la sua velocità a dismisura. L'impatto è violento, il becco e gli artigli del grifone non ottengono nuovamente effetto, scivolando sulla pelle del vampiro. L'effetto del tuo colpo invece è diverso: la lama bianca incide a fondo la carne del bersaglio, lasciando un profondo solco da cui stilla copiosamente uno strano liquido nero, mentre quella nera recide la mano sinistra dell'essere all'altezza del polso.

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Avanti Narmor-san, non diamogli respiro mormoro quasi più a me stesso che al grifone. Roteo entrambe le lame mentre digrigno i denti: miei principi, la vostra furia ora è in me! grido, mentre rinnovo il mio attacco - prima, spero, che il mio mostruoso avversario abbia tempo di reagire.

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Le lame fendono l'aria, quasi lasciando un taglio nella stessa aria. Sta volta però il vampiro è troppo veloce, evita le lame e con il semplice tocco della sua mano una fitta di dolore pervade il tuo corpo, mentre la pelle marcisce, si annerisce e cade...

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Danni: 25 da energia negativa
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Stringo i denti, mentre un lamento di dolore mi sfugge mio malgrado.Il semplice tocco delle sue immonde mani è mortifero rifletto tra me, non devo lasciargli opportunità di colpirmi ancora.

Con uno slancio ignoro il dolore e mi lancio nuovamente all'attacco, badando però di mantenere una buona difesa per evitare di essere nuovamente colpito.

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Il vampiro sogghigna quando il suo attacco va a buon fine. Il mio padrone vi desidera nelle sue fila e il marchio che ti ho appena imposto ti impedirà di nasconder Il vampiro non fa in tempo a terminare la frase, che il martello di uno dei nani che sono con voi batte un devastante Homerun sulla sua testa, spedendola a decine di metri

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Rimango per un secondo stordito, quasi come se il colpo del fiero nano avesse raggiunto me, oltre al vampiro. Poi, d'un tratto, mi scuoto. "Cosa? Un marchio?" mi domando perplesso, prima che un impeto di rabbia mi assalga. Come ha osato quella immonda creatura...

"Andiamo, Narmor-san" inizio a dire al grifone mentre faccio un ampio cenno col braccio a Lifaen e ai suoi esploratori, per invitarli a riprendere il viaggio; "prima raggiungiamo la nostra destinazione, prima potrò cercare di capire che cosa quel mostro schifoso mi abbia fatto".

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Durante il viaggio Lifaen ti si avvicina Kagemitsu-san, abbiamo un problema! La perdita di tempo per quel mostro ci potrebbe essere fatale, inoltre due dei nostri uomini sono feriti, ci dobbiamo accampare poi la sua faccia sbianca e indica il tuo fianco, da dova, da sotto l'armatura, salgono rivoli di fumo nero. Imrpovvisamente cominci a sentirti estremamente debole, mentre la tua fronte comincia a farsi calda.

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Annuisco alle parole di Lifaen, mentre con una espressione stoica del volto lo invito a mantenere la calma. Indico il terreno sotto di noi, alzando la voce per farmi udire al di sopra del rombo del vento: "Non appena avvistate un luogo riparato da occhi indiscreti, atterriamo!".

A quel punto attendo che Narmor mi porti a terra, anche se istintivamente la mia mano si posa sul fianco martoriato. Non ci voleva... rifletto, mentre mi sforzo di resistere ai capogiri e alla debolezza che mi stanno colpendo.

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Dopo pochi minuti uno degli esploratori nota una piccola radura nel bosco sotto di voi.

Siete appena arrivati quando un messaggero arriva trafelato da te, si ferma un istante a prendere aria prima di parlare.

Kagemitsu-san, signore, Lifaen mi manda a chiamarla per un consiglio, il capitano e i suoi luogotenenti si sono riuniti nella tenda principale, là indicando una tenda di forma circolare Ai suoi bagagli penserò io.

Il messaggero è un giovane halfling, piccolo e dalla pelle olivastra, dai tratti del viso molto puerili, molti lo definirebbero carino, se non fosse in miniatura.

La radura dove siete capitati è molto umida e buia, relativamente piccola. Due elfi stanno già accendendo un fuoco, mentre un curatore, probabilmente un sacerdote di Pelor, visto il monile d'oro che gli pende al collo, si sta già prendendo cura delle piccole ferite subite dai vari membri del gruppo.

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Annuisco alle parole del messaggero: "Mi unirò al consiglio quanto prima" gli rispondo. Una volta che il giovane halfling si è allontanato, stringo i denti e la mano mi corre al fianco ferito... è comunque fondamentale che nessuno degli esploratori di Lifaen mi veda, desidero mantenere il morale alto dando un'immagine di stoicità.

Dopo aver rivolto col capo un cenno di saluto a Narmor, mi avvio con cipiglio marziale verso la tenda del consiglio, annunciandomi prima di fare il mio ingresso.

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L'interno della tenda è avvolta di una strana luce soffusa, ma piacevole, proveniente da alcune sfere luminose sospese in aria. Lifaen troneggia su tutti al centro della stessa, seduto a "capotavola". Infatti nella tenda non c'è un tavolo, le mappe sono disposte a terra. Oltre a lui ci sono un umano, il nano che ha spiccato la testa dal collo del vampiro e quello che, se la memoria non ti inganna, è un, anzi, una, drow. I tatuaggi bianchi sulla pelle risaltano subito, così come i due lunghi pugnali dentellati alla cintura e la lunga catena chiodata nera avvolta intorno al braccio destro. Alla cintura sono appese varie fiale di vetro, probabilmente veleno e oggetti alchemici vari.

Kagemitsu-san, siamo lieti che tu sia giunto così velocemente fra di noi, la nostra avanguardia ci stava aggiornando su ciò che ci aspetta... e la situazione non è delle migliori.

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Rivolgo un cenno di saluto a tutti i presenti. "Quale situazione desta le tue preoccupazioni, Lifaen?" chiedo, mentre il mio sguardo corre alla mappa. "Le tue avanguardie hanno forse scoperto una trappola del nemico?". Mentre parlo mantengo un atteggiamento marziale e composto, degno del mio rango di Samurai... ma soprattutto che distolga l'attenzione dei presenti dai miei patimenti a causa del marchio del vampiro.

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Trappola? Ah, magari, sarebbe tutto più semplice. A quanto pare ogni singolo essere vivente é ora sotto il controllo dei vampiri, sia uomini che bestie! Sarà difficile avvicinarci a loro, propongo di tornare indietro e ascoltare cosa abbia da consigliarci il comandante. Voi cosa ne pensate?

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Per un attimo la mia mascella si contrae, e riesco persino a dimenticare temporaneamente i tormenti del marchio. "Capisco il vostro punto di vista. Tuttavia non è mia intenzione tornare indietro". Prendo un respiro, e torno a rivolgermi a tutti i presenti per dare spiegazione di quella che - a buon motivo - potrebbero ritenere una decisione suicida.

"Tornare indietro costerà del tempo, e darà modo al nemico di rafforzare la sua stretta su queste terre. Inoltre, in quanto Samurai, è mio dovere tenere la testa alta anche di fronte ad una simile, preponderante minaccia". A quel punto mi sforzo di sorridere: "non ho comunque intenzione di mettere a repentaglio le vite dei tuoi esploratori, Lifaen. Voi tornate indietro, ed aggiornate il vostro signore sugli sviluppi: io mi spingerò avanti, viaggiando da solo per non attirare su di me l'attenzione del nemico".

"Se ne avrete occasione, potrete informarmi tramite falchi viaggiatori... ma se avrete motivo di ritenerlo eccessivamente rischioso, non prendetevi la briga. Per quanto mi riguarda io, Kagemitsu Sentaro, prenderò tutte le precauzioni del caso... ma non mi fermerò".

Non posso far altro che sperare che la mia determinazione non mi conduca alla tomba.

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