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Onesti Cittadini - LL


Alessio

Messaggio consigliato

Ospite Erystil

@dentro le mura

Spoiler:  
Dopo un attento esame di quel che rimane della struttura, individuo una nicchia al primo piano. Questo posto sembra quello più adatto: asciutto, lontano da sguardi indiscreti e in posizione sopraelevata in modo da poter osservare meglio la zona. Stringendomi nel mantello mi siedo a terra. I miei pensieri, prima di addormentarmi, vanno a Lafali ...non devo deludere il mio maestro! Mio padre e i miei fratelli capiranno?!?! Spero di vivere abbastanza per potergli spiegare tutto!
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Miriam

@Nel Buio

Spoiler:  

Muovo appena gli occhi e le braccia e un sorriso solca il mio volto…

​… almeno sono ancora viva …

Mi guardo attorno nella penombra e penso al sollievo che mi crea questa condizione rispetto al dolore alla testa, che con la luce sarebbe oltremodo insopportabile

… cerchiamo di capire dove sono finita e perché' …

Cerco di guardarmi attorno appena gli occhi si abituano al buio

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@Fares

Spoiler:  
Passano poche ore e la porta della cella in cui ti trovi si apre. Quattro grosse guardie armate di lancia ti intimano di camminare con loro. Uscito all'esterno la luce,seppur debole, ti abbaglia leggermente; ti portano nella grande sala delle assemblee e dei processi pubblici. Siedi su uno sgabello di legno di fronte al palchetto dove siede il Giudice Supremo e ti legano al piede destro una catena fissata al pavimento. Affianco a te, nelle tue stesse condizioni ci sono una ragazza e un elfo. Quest’ultimo sembra ridotto male: ha il volto pieno di lividi e un braccio rotto. Ha difficoltà anche a stare seduto dritto sullo sgabello.

@Miriam

Spoiler:  
Passano poche ore e la porta della cella in cui ti trovi si apre. Quattro grosse guardie armate di lancia ti intimano di camminare con loro. Ti liberano dall'anello legato al muro. Uscendo sei costretta a socchiudere gli occhi per il contatto con la luce, seppur fioca. Ti rendi conto che eri in una cella sotterranea del Palazzo dei Cittadini; ti portano nella grande sala delle assemblee e dei processi pubblici. Siedi su uno sgabello di legno di fronte al palchetto dove siede il Giudice Supremo e ti legano al piede destro una catena fissata al pavimento. Affianco a te, nelle tue stesse condizioni ci sono un uomo dai tratti insoliti, probabilmente viene dal profondo sud e un elfo. Quest’ultimo sembra ridotto male: ha il volto pieno di lividi e un braccio rotto. Ha difficoltà anche a stare seduto dritto sullo sgabello.

@Riom

Spoiler:  
Barulf ti sveglia presto. Come tutte le mattine vi dedicate a faccende interne al tempio e soprattutto alla preghiera. Quando la campana del Palazzo dei Cittadini però avverte che sono le nove, vi avviate verso la grande sala dove si terrà l’assemblea. A Barulf e ai suoi discepoli è riservato un posto d’onore sugli scranni dove risiedono i cittadini con diritto di voto. Il tuo Maestro è un uomo saggio e rispettato, spesso viene chiesta la sua opinione riguardo faccende di interesse pubblico.

@Riom / Miriam / Fares

Spoiler:  
Ora potete parlare senza spoiler

@Fiae

Spoiler:  
Nella confusione mattutina non ti risulta difficile uscire dall’edificio abbandonato senza dare nell’occhio. Parla ancora sotto spoiler fin quando eventualmente la tua presenza non sarà palese agli occhi di tutti.

Con l’arrivo dell’alba smette di piovere, il cielo però rimane carico di nuvole nere. L’aria è pesante, non c’è un filo di vento e le strade bagnate fanno sentire ancora di più il freddo invernale di una giornata senza sole. La città si sveglia velocemente, le porte aprono e i carri carichi di merci tornano a fare su e giù tra Porto Alto e Porto Basso. Sembra non sia accaduto nulla, fino alle dieci almeno. Preceduta della campana che suonando dieci volte scandisce l’orario per i cittadini, una più piccola, più squillante tintinna ripetutamente, è il segnale dell’imminente assemblea pubblica nel Palazzo dei Cittadini. Lentamente una folla si avvicina al portone che conduce alla grande sala. I mercanti più facoltosi sono già all'interno, i detentori del diritto di voto, posizionati sui loro seggi che fanno da ali agli scranni sulla parete in fondo alla sala, dove siederà il Giudice Supremo, Sua Eccellenza Wilfred Longback, affiancato da scrivani e guardie. Di fronte al Longabck siedono tre imputati: una ragazza, un uomo dalla pelle scura e un elfo malandato, con un braccio rotto e pieno di lividi in faccia.

Un massiccio parapetto di legno divide questa zona dal resto della sala, dove si sistemeranno tutti i cittadini che vogliono assistere all’assemblea. Ieri sera la città pareva vuota, ora invece la sala si riempie velocemente. I ricchi personaggi più in vista già siedono ai loro posti, altezzosi e impettiti. Molti di loro parlano a bassa voce col vicino, altri guardano svogliatamente la porta da dove dovrebbe apparire il Giudice Supremo. Sua Eccellenza Wilfred Longback non si fa attendere, entra nella sala da una piccola porta posta alle spalle del suo seggio e prende posizione salutando la cittadinanza col consueto sventolio del Fazzoletto Rosso, che verrà bruciato in un braciere posto ai suoi piedi una volta che sarà presa la decisione in merito al caso trattato. E’ un uomo sulla sessantina, capelli e barba bianchi, corti e ordinati, due occhi azzurri e freddi.

Una guardia suona una campanella, è il richiamo al silenzio. Il Giudice si alza in piedi e comincia a parlare a braccio, facendo leva sul suo carisma e sulla sua abilità di oratore:

“Cittadini! Mai avrei voluto tenere un processo del genere, ma l’avidità umana non conosce limiti. Stanotte, il nostro rispettabilissimo concittadino Mabki Al Kadiim è stato vittima di un vile agguato. La sua casa è stata assaltata da uomini armati provenienti da qualche regione meridionale del Continente di Urael. Lo si evince dalle loro vesti e dal colore della loro pelle. Sono apparsi come fantasmi nel bel mezzo della città direte voi? Erano nascosti qui da giorni? No! Sono arrivati ieri e ne abbiamo le prove!”

Il Giudice si prende una pausa, guarda gli imputati, poi i cittadini facoltosi che siedono a destra e a sinistra, infine butta l’occhio sulla folla che mormora:

“ Un prigioniero ha fatto dei nomi! Purtroppo è morto in seguito a delle ferite riportate nello scontro con le guardie, ma io stesso ho ascoltato le sue parole! Ed ora li abbiamo qui, i tre complici che hanno dato informazioni e supporto agli invasori stranieri!”

La folla prende a mormorare sempre più forte, qualcuno inveisce contro gli imputati, le guardie invitano tutti alla calma… suona la campanella che invita silenzio.

“Sono loro! – indica il giudice con l’indice – Fares Abdel Hakim, uno straniero, uno del Sud come i nostri invasori, un uomo che non porta beneficio alla comunità, che accoglie genti provenienti da tutte le terre…Miriam Cadfael, l’astuta locandiera! Chi meglio di una locandiera può intrattenere rapporti con gli stranieri che passano a Porto Basso!? E infine costui… Lafali, un elfo! Maledetta sia la tua razza e maledetti siamo noi che ti abbiamo accolto come un nostro pari qui a Porto Basso! I vostri complici vi hanno tradito immediatamente purtroppo per voi!”

Il Giudice diventa rosso in volto. La sua arringa pare abbia fato effetto. Si alza di nuovo la confusione in sala. Molti cittadini inveiscono contro gli imputati, in tanti ne chiedono l’immediata decapitazione. Le guardie fanno fatica a far ritornare il silenzio. Sua Eccellenza Longback conclude, visibilmente soddisfatto:

“ Purtroppo, e ripeto PURTROPPO, miei cari concittadini, le nostre antiche e generose usanze consentono anche a questi criminali di esprimersi in loro difesa… - di nuovo brusio e minacce di morte da parte della folla… - avanti allora… a voi la parola… invito i pazienti cittadini al silenzio”

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Sul mio viso compare un espressione assai stupita dalle parole di sua Eccellenza Longback, le sue parole riecheggiavano nell'aula come una predica fatta in un tempio...la gente lo acclamava dandogli ragione e facendo forza per la nostra uccisione....volevano per noi la pena capitale.

Mi voltai verso i coimputati guardandoli attonito per la prima volta. Dentro di me la rabbia accresceva in maniera smisurata.

Non riuscivo piu a stare fermo ...Fares Abdel Hakim, uno straniero, uno del Sud come i nostri invasori, un uomo che non porta beneficio alla comunità, che accoglie genti provenienti da tutte le terre….....Sono loro!!.... Il tutto sembrava un brutto sogno, allora mi morsi la lingua per capacitarmi se quella che stavo vivendo fosse realtà o sogno...il dolore fu vero perciò era la pura realtà..

Cercai di alzarmi in piedi una volta che il paonazzo giudice ebbe finta la sua arringa accusatoria ,per poter prendere la parola visto che la legge della città mi permette di difendermi.

Cittadini , ieri sera un trambusto mi ha destato dal mio sonno ,dopo una lunga giornata di lavoro all'emporio di mio padre ,tanta gente può affermare che ieri ,l'altro ieri il giorno ancora prima io sono stato solamente a casa ed al negozio con mio padre e la mia dolce sorella. Le mie giornate passano dando un enorme servizio alla città offro dei beni d'uso ad un costo modesto. Sono sempre disponibile con tutti se il favore chiesto non è illegale o contrario al buon costume. Io sono cresciuto seguendo certi valori che negano la possibilità di cagionare ad altrui danno. Cittadini posso dirvi di non conoscere questi due tizi, non so chi siano ,non so da dove vengono e che affari intrattengono in questa grandiosa città.

Se io avessi avuto problemi con la giustizia per aver protetto,custodito,protetto o quant'altro degli stranieri del sud ,non mi sarei fatto avanti pronto ad aiutare i soldati a casa di Mabki Al Kadiim. Secondo voi ,rispettabilissimi cittadini,avrei avuto interesse? Io non credo proprio!!!

Poi sua signoria Longback chi è....anzi chi fù lo spione, colui che fece il mio nome prima di tirare il suo ultimo respiro....Poi vedi il caso, fa il nome di tre persone e muore subito dopo ....Chi era?!?

SIgnori e signore potranno sembrare scontate le mie parole ma non sono stato io , io non c'entro con questa faccenda .

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Ospite Erystil

@verso il Palazzo dei Cittadini

Spoiler:  
Mi stringo nel mantello per proteggermi dalla gelida aria invernale del mattino Perlomeno ha smesso di piovere!

Mangio velocemente qualcosa e poi dedico del tempo allo studio del mio libro. Quando ho terminato queste operazioni mi accorgo che il brusio per le strade è nettamente aumentato.

L'andirivieni per il vicolo infatti è di tutt'altra entità rispetto a qualche ora prima

Bene, mi riuscirà più facile intrufolarmi tra la gente e arrivare al Palazzo dei Cittadini senza dare troppo nell'occhio!...

@DM

Spoiler:  
cerco di arrivare il prima possibile nel posto dove si terrà l'assemblea. Non so quanto tempo prima la sala sia aperta e non so cosa il mio PG conosce della struttura: tipo se sa com'è fatta, se sa della presenza di alcuni posti "vantaggiosi" che permettano di poter seguire il tutto senza essere notati o simili. In base a queste info cercherò di pensare a quale azioni compiere. Ovviamente immagino che con le armi non mi faranno mai entrare a maggior ragione quindi vorrei sapere se il PG conosce qualche "strada" per entrare senza dover passare davanti a posti di guardia.

Incantesimo: Sonno

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Miriam

Ascolto con attenzione parole di sua Eccellenza

​… la stessa solfa … a qualcuno succede qualcosa … capro espiatorio ed eccoci qui … maledizione a me e a Rufus! Dovevo starmene in locanda … Orak non testimonierà' mai a mio favore … Rufus si sarà' già' dileguato o peggio … magari lui mi ha venduta … di chi posso fidarmi?

Sto per alzarmi quando lascio la parola allo straniero che ha cominciato prima di me

… fiato sprecato amico mio … solo sorella Magdalene … ma non posso coinvolgere lei e mia figlia … no lei deve vivere senza di me … già' lo fa … non fa differenza ...

L'arringa difensiva finisce e vedendo silenzio mi alzo in piedi per rispondere facendo un piccolo inchino

Eccellenza Longback, Signor Giudice;

La situazione e' molto più' complessa. Tutto si basa su delle dichiarazioni che ha fatto un morto, che possono essere quindi contraddette da altri morti. Voi dite che noi abbiamo nascosto delle persone, ma mi chiedo dove a questo punto. Nella casa di qualcuno di noi? Nella locanda? Io ho decine di avventori che mi hanno vista in questi giorni, non ho mai nascosto nessuno e poi per quale tornaconto? Non rischierei la mia vita per queste cose, ho ben altri pensieri.Mi volto poi verso la folla cercando di scatenare qualche risataE scommetto che qualcuno di questi signori c'era alla mia locanda, allungando le mani e ricevendo un sonoro ceffone.

Mi volto poi nuovamente verso il giudice

Ma tornando a noi sembra che noi abbiamo avuto un solo complice che ha parlato ed e' morto, dove sono gli altri testimoni? Se chi mi accusa e' morto, a rigor di logica se non c'e' la prova, che reato esiste? Chiedo di poter vedere la persona che mi ha accusato, e chiedo che vi siano delle prove tangibili, ma ho come un brutto presentimento. Temo che alla fine, come un colpo di teatro, saltera' fuori un testimone che giurerà' di averci visto complottare o anche peggio. Beh, se cil' dovesse accadere voglio che ogni dettaglio del suo racconto sia verificato dalla giustizia, che so essere amministrata in modo giusto ed imparziale, in modo che non vi siano dubbi nel suo racconto, perché' se ci fossero incongruenze allora ci potrebbe essere il sospetto che stiate condannando un innocente e questa signori giudice non si chiamerebbe giustizia, ma capro espiatorio.

Mi siedo osservando il giudice

Io non ho nulla a che fare con questa faccenda.

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Il brusio della gente è continuo alle vostre parole. Nei loro volti leggete espressioni di dubbio, a quanto pare le vostre arringhe hanno messo in dubbio le parole del Giudice Supremo, il quale, impassibile, si schiarisce la voce e dapprima si rivolge all'elfo:

<< Beh…signore, voi non avete nulla da dire? Accettate le vostre colpe?>> abbozzando un sorriso sinistro

L’elfo alza a fatica la testa, è davvero provato:

<< Dopo quello che mi avete fatto stanotte credo sia difficile per me avere la forza di difendermi… inutilmente oltretutto, pare che abbiate già trovato i vostri colpevoli… la parola dei ricchi contro quella dei poveri, la democrazia di Porto Basso…>>

Il Giudice, alle parole dell’elfo diventa scuro in volto, batte un pugno sul lungo tavolo di legno massiccio che ha davanti e si alza in piedi, braccia larghe, guardando la folla:

<< Ecco signori! Facciamo un giusto processo e questo criminale sputa sull’onore della nostra città!>>

Un applauso scrosciante si alza dalla sala… Il giudice si alza e continua a parlare, soddisfatto:

<< Cittadini… costoro dicono che la loro parola è messa in discussione da un morto… un morto che non parlava la nostra lingua, un morto che ha parlato al cospetto del signor Al Kadiim, l’unico che riusciva a capirlo ed ha fatto i nomi di alcuni cittadini, nomi e cognomi signori! Un elfo sputa veleno, un uomo del Sud e una locandiera che si vanta di quanto le vengano allungate le mani addosso!>>

Un secondo applauso parte dalla sala gremita fino all’orlo, misto a grida di scherno nei confronti degli imputati; il portone è spalancato per consentire anche a chi non è riuscito ad entrare di capire qualcosa, c’è grossa confusione e il processo sembra prendere una brutta piega per gli imputati.

Terminato l’applauso, dagli scranni a sinistra si alza un uomo vestito in modo insolito e pregiato, ha la pelle scura e un grosso pugnale ricurvo al fianco. Il volto è incorniciato da un turbante e una lunga barba scura. E’ il ricco e potente Mabki Al Kadiim, il cittadino più influente di Porto Basso.

@Al Kadiim

Spoiler:  
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Comincia a parlare, buttando un occhio alla folla, uno al Giudice; gesticola platealmente:

<< Sono stato chiamato in causa e allora penso di potermi esprimere signor Giudice… Io, Mabki Al Kadiim, onesto cittadino e benefattore, ho subito un vile attacco, rischiando la vita, riportando una ferita al braccio destro. L’uomo che mi ha ferito è stato colpito a sua volta, ma la morte non lo ha preso istantaneamente. Ha avuto modo di tirare fuori questi tre nomi, non so perché lo abbia fatto, forse per lavarsi la coscienza, forse perché non pensava di essere venuto ad attaccare un uomo che proveniva dalla sua stessa zona, non so… Sono costernato, abbattuto, avvilito da tanta pazzia… Penso che tutti i cittadini vogliano delle risposte, e per fortuna qui ne abbiamo tre…>>

Concludendo indica i tre imputati, ritornando a sedere, accompagnato dai complimenti dei suoi vicini di posto e da un applauso ancora più forte della folla. Tante persone in città lavorano per Al Kadiim e questo gli garantisce un forte consenso popolare.

Il Giudice si alza di nuovo in piedi, ringraziando Al Kaddim per il suo intervento con un cenno del capo. Sta per riprendere la parola, quando dagli scranni opposti a quelli di AL Kadiim, alla sinistra del palchetto del Giudice, si alza in piedi un uomo basso e grasso. E’ umano ma siede tra un gruppo di nani. Veste in modo appariscente, quasi quanto i numerosi anelli pacchiani che porta alle dita. E’ William Hussell, un altro Cittadino molto in vista, costui originario di Porto Basso, molto amato per le sue feste aperte alla popolazione nel periodo estivo. Un personaggio discusso, amato e odiato… come tanti uomini ricchi della città, d'altronde.

@William Hussell

Spoiler:  
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Interrompe gentilmente il Giudice con un gesto della mano, sfoggiando un sorriso pacificatore:

<< Voi tutti mi conoscete cittadini – esordisce rivolto alla platea – sono un uomo probo, che lavora alacremente e fa godere tanta gente dei frutti del suo guadagno. – si alzano grida di approvazione dalla folla – Sono figlio di questa città e la amo, come tutti voi. Proprio per questo non accetto che si faccia confusione qui, nel tempio della democrazia di Porto Basso! – Il suo volto da che era dolce e sorridente si fa aspro e tirato, come se tutti i nervi fossero tesi all’unisono, pronti a sputare fuori qualcosa di grosso – Cittadino Al Kadiim, questa volta hai esagerato… tutti conoscono i tuoi traffici e mai nessuno ne ha fatto menzione, ma stavolta è troppo! Sono morte delle guardie stanotte e ora vuoi far ammazzare tre onesti cittadini!? – Il mercante di colore diventa di ghiaccio; i suoi occhi brillano come diamanti scintillanti, ardenti di collera. Hussel continua – Cittadini, Signor Giudice, gli uomini che stanotte hanno attaccato la casa di quell'uomo, portavano dei particolari stemmi sulle loro giubbe, stemma che ho riconosciuto come quello di un potente sovrano meridionale, il Sultano delle Valli del Sale… Sultano che conobbi in un viaggio di tanti anni fa e con cui ho rapporti di affari. Ebbene, la faccio breve.. al Sultano Medi Hassan fu rapita sua figlia Belsem, la Perla della Valle, e venduta come schiava a un signore della guerra barbaro delle Terre Fredde… i miei amici nani possono confermare! – detto ciò punta il dito contro Al Kadiim, che nel frattempo si era alzato in piedi, seguito da alcuni amici seduti vicino a lui – Tu! Fosti tu a rapire la figlia di Hassan, tu! Tu che fai i tuoi guadagni più grossi coi tuoi traffici di schiave dalla pelle ambrata! Stanotte, degli uomini d’onore, erano venuti a vendicarsi!

Le parole di William Hussell esplodono come un incantesimo nella sala. Grida confuse e colme di rabbia si lanciano e confondono dai due scranni dei Cittadini ricchi. Il Giudice pallido cade sulla sua sedia, mentre la folla prende a vociare; addirittura si scatena una rissa tra dipendenti dell’uno e dell’altro mercante. Al Kadiim è muto.. i suoi amici gridano e si dimenano al posto suo. La Sala delle assemblee è diventata un’arena; le guardie provano a calmare gli animi, mentre la campanella del silenzio prova a farsi sentire…

@Fiae

Spoiler:  
Riesci ad arrivare in tempo per l’assemblea. La confusione è talmente tale da impedire alle guardie di effettuare controlli efficaci all’entrata. I quattro uomini al portone, più intenti a seguire il dibattito che a perquisire i cittadini, non svolgono affatto il loro ruolo. Le porte su retro dell’edificio sono invece chiuse. La sala rettangolare è illuminata da otto finestroni, quattro a Est e quattro a Ovest, posti a circa cinque metri di altezza. Il secondo piano della struttura, dove ci sono numerosi archivi e alloggi di alcuni burocrati, è raggiungibile da una scala in pietra posta sul retro del palazzo: questa è presidiata da quattro guardie annoiate.

Se entri, t trovi immerso tra la folla. Le uniche posizioni favorevoli per vedere meglio il cuore del processo, in lontananza, trenta metri oltre la porta, sono delle finte colonne scolpite sulle pareti laterali, tutte occupare da ragazzini arrampicati.

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Ospite Erystil

@nei pressi del Palazzo dei Cittadini

Spoiler:  
Riesco a muovermi senza destare particolarmente sospetti in mezzo a tutta quella folla. Avvicinandomi al Palazzo dei Cittadini noto che il grande afflusso di gente impedisce alle guardie all'ingresso di essere particolarmente attente nell'ispezionare coloro che entrano Bene, dovessi scegliere quella via forse riuscirei a passare senza che le mie armi vengano scoperte, ma poi rimarrei intrappolato tra tutte le persone che sono dentro e avrei difficoltà anche a riuscire ad assistere al processo...Dannate guardie, sicuramente hanno preso Lafali solo come capro espiatorio! La mia rabbia non tarda a tornare pensando ai tristi avvenimenti della sera precedente

Resta concentrato Fiae!

Lottando contro la marea di persone che si avvicina all'ingresso principale, continuo a ispezionare la struttura in cerca di un'altra entrata o di un miglior posto. Le finestre non sono ad un'altezza eccessiva ma attirerei sicuramente gli sguardi di molti e, di conseguenza, le guardie, se mi arrampico sulle pareti...poi da qua mi sembrano tutte chiuse.

Guadagnando il retro della costruzione noto la scalinata con la porta d'accesso al secondo piano della struttura. Dovrebbe essere il piano degli archivi...se riuscissi ad accedere da lì credo che avrei facilità di movimento dal momento che forse tutti saranno nell'aula delle udienze...Basta passare le quattro guardie che sorvegliano la porta...Bè da qua sembrano annoiate della loro mansione...penso che potrei aiutarle ad affievolire un attimo la loro stanchezza con un po' di meritato riposo!

Spoiler:  
Mi guardo intorno cercando un posto da cui poter vedere le quattro guardie ma che sia abbastanza al riparo da guardi indiscreti (anche se penso che la maggior parte delle persone pensi solo ad entrare nel palazzo, la magia può comunque destare qualche sospetto) e che resti ovviamente all'interno del raggio d'azione dell'incantesimo Sonno che provo a castare contro le guardie.
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@Fiae

Spoiler:  
Per tua fortuna, le strade sul retro del Palazzo dei Cittadini stamattina non sono affollate, tutt'altro. Da un vicoletto poco distante dalle scale, riesci a vedere le quattro guardie annoiate sostare sul balconcino nei pressi della porta d'ingresso del piano superiore. Dall'interno del palazzo senti alzarsi un frastuono, sta succedendo qualcosa di importante, d'altronde passando davanti la porta principale avevi già potuto farti un'idea di quello che stava succedendo all'interno. Quando lanci il tuo incantesimo, le quattro guardie cadono a terra come morte, totalmente impreparate e non abituate a subire attacchi del genere.

Se provi ad entrare

Spoiler:  
Raggiungere il piano superiore indisturbato è un gioco da ragazzi. La porta d'ingresso è aperta e dall'interno non riesci a distinguere suoni specifici, ma solo il gran frastuono della folla.

Aprendo la porta ti trovi in un corridoio che si estende dalla tua destra alla tua sinistra; ci sono 4 porte sulla parete di fronte a te. Tutte le stanze sono degli archivi e sono tutte vuote. L'attenzione di tutti è per quello che sta succedendo giù, nella sala principale. Le stanze hanno tutte delle aperture che danno sulla sala, come delle piccole finestre. Da lì puoi vedere la testa del Giudice Supremo proprio sotto di te e poi le due ali composte dai cittadini più ricchi... più in avanti, tra queste file di scranni, separati dalla folla, ci sono i tre imputati: vedi Lafali, è ridotto male, di sicuro ha subito dei pestaggi nella notte. Non lo avevi mai visto così...

Ci vogliono diversi minuti per far tornare una relativa calma all'interno della sala. Al Kadiim rimane in piedi, mentre il suo accusatore Williamm Hussell torna a sedere, tronfio, soddisfatto della sua accusa. Il mercante di colore guarda il Giudice Supremo, poi si schiarisce la voce e parla:

<<Con quanta sicurezza si sputano fuori queste calunnie? Quelli di stanotte dovevano essere dei briganti, oppure hanno assalito l'uomo sbagliato! Io non ne ho la minima idea!>>

Prima che il mercante continui, il suo accusatore si alza in piedi sbottando:

<<Non fare il furbo Al Kadiim! Ci hai messo tutti in pericolo! E hai tirato in ballo tre persone innocenti!>>

Di nuovo la sala viene invasa da grida e commenti di ogni genere... la situazione può degenerare da un momento all'altro. Per questo, non appena gli animi si calmano, il Giudice si alza in piedi, indossando la sua migliore maschera da tutore della legge, serio e comicamente pomposo:

<<Cittadini! Ebbene, siamo di fronte a quella che chiamiamo Contesa Classica: due idee, due accuse a confronto. C'è da dire che dalla parte del cittadino Al KAdiim c'è un testimone. Dall'altra parte il cittadino Hussel non ha prove, ma a quanto ho potuto osservare, ha un grosso seguito... tanti sostenitori. Ma costoro non hanno prove! Quindi mi risulta difficile salvare la vita a questi tre traditori...>>

Di nuovo una situazione di stallo. Tutti sembrano aspettare un colpo di scena... E' in questo momento che si alza in piedi Barulf il Vecchio, il Grande Sacerdote del tempio di S. Chutbert, uno dei cittadini più rispettati della città, di sicuro il più amato per i suoi numerosi interventi in situazioni complesse come quella attuale. IL vecchio comincia a parlare lentamente, soppesando le parole:

<< Siamo una grande città... Diamo a tutti la possibilità di mostrare la propria innocenza... E' così da quanto ho memoria. Ebbene signor Hussell, c'è una principessa in pericolo? Dei prodi guerrieri dovrebbero portarla a casa! - e dicendo ciò non nasconde un velo d'ironia - Eccoli davanti a voi - aggiunge indicando gli imputati - ...voi tre, signori imputati, a mio avviso potreste dimostrare la vostra onestà: partite, andate nelle Terre Fredde, portate qui Belsem, la Perla della Valle, sempre che esista questa ragazza. Nel frattempo i vostri parenti garantiranno per voi: saranno sorvegliati per impedirne la fuga e, se non tornate indietro entro un tempo stabilito dal nostro Giudice Supremo, verranno imprigionati loro. I "prodi" saranno accompagnati da un mio sottoposto che farà da testimone e terrà un diario di viaggio: non è la prima volta che un uomo del nostro Ordine fa un lavoro di grande importanza per Porto Basso>>.

Concluso il suo intervento, il sacerdote torna a sedersi; guarda con aria furba il novizio che gli siede accanto, poggiandogli una mano sul ginocchio. Nella sala scende il gelo, tutti sembrano spiazzati dalle parole del vecchio, il Giudice in primis. Sembra confuso, guarda negli occhi dei suoi assistenti per cercare qualche sguardo rassicurante. Impacciato, visibilmente nervoso, parla di nuovo:

<<Ebbene... ehm... un mese... si, daremo loro un mese! >>

Hussell sembra visibilmente soddisfatto, Al Kadiim molto meno, anche se dalla sua area sugli scranni non si alzano cori di protesta. Una sentenza inaspettata...

<< Scegliete questa soluzione, ovvero usufruirete della bontà del nostro popolo e cercherete la principessa Belsem, o preferite la condanna a morte come traditori!?>> Chiede il Giudice agli imputati, riacquistando la sua sicurezza, visibilmente sollevato dalla trovata di Barulf.

Il primo a rispondere è l'elfo. Parla sforzandosi, sembra aver perso anche le speranze oltre alle forze:

<< Dopo che mi hanno... avete conciato così, dove vado io? Non posso partire...>>

Alle parole dell'elfo il Giudice si alza di nuovo in piedi, visibilmente disgustato dalle accuse dell'imputato, dicendo che se è successo tutto questo è colpa sua, perché ha cercto di sopraffare le guardie. Mentre dice questo, di nuovo Barulf il Vecchio prende la parola:

<<Trova qualcuno che sostenga la tua causa, elfo... se amici ne hai... non trovate Eccellenza?>> Conclude parlando al Giudice.

Di nuovo, quell'uomo tanto sicuro e sprezzante con l'elfo, torna ad apparire confuso, quasi arrendevole di fronte al carisma del vecchio sacerdote:

<<E sia... se tutti gli imputati accettano questa soluzione - alzando poi la voce, guardando alla sala - E' concesso all'elfo Lafali di ricevere l'aiuto di un amico, di chiunque voglia... chi si offre come paladino di questo... elfo?>> Caricando l'ultima parola con tutto il disprezzo rimastogli in corpo.

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Per un attimo rimango perplesso sulla situazione, rifletto un po e dentro di me sento che DEVO andare a salvare quella fanciulla anche se sono innocente totalmente .

Alzandomi in piedi e rivolgendomi al pubblico con grande riverenza:"Cari e illustri Cittadini di Porto Basso ,con queste mie parole sembrerà di ripetermi ma ascoltate, Io Fares Abdel Hakim trascorro le mie giornate al vostro servizio alla bottega di mio padre ed in caso di bisogno la mia sciabola è stata e sarà sempre al servizio dei bisognosi,di chi ha bisogno di aiuto anche se questa mia azione dovesse costarmi la vita. Io Fares ripeto sono Innocente !!!!

Le parole di un morto non sono attendibili ed io non mi sognerei mai di causare un danno alla città che mi ha accolto a braccia aperte .Anche Sapendo di essere nel giusto acconsentirò alla richiesta fattami ,sia per provare la mia innocenza sia per la salvezza di una cittadina di Porto Basso!!!"

Detto questo riprendo il mio posto al banco degli imputati attendendo il verdetto finale,attendendo il via alla spedizione ed alla mia liberazione.

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Dopo essermi seduto al mio posto, vicino al mio maestro, ascolto con attenzione il dibattito...

Il giudice mi sembra un po' troppo di parte... ha praticamente già deciso di condannarli... e con quali prove? Quelle di un morto che le ha dette alla persona attaccata? Mi sembra una accusa molto carente...

... quando Hussel prende la parola le prospettive per quei tre sembrano migliorare

Beh, se una delle persone influenti di Porto Basso è dalla loro parte potranno avere un giusto processo... almeno quello è dovuto, che siano colpevoli o meno.

Quando il mio maestro prende la parola il mio volto si fa estremamente curioso e al termine del suo discorso sono leggermente sconcertato

Che soluzione assurda, ha veramente lasciato tutti di stucco e mi ha anche dato una grande responsabilità...

Quando il maestro si siede gli sussurro

La sua soluzione ha lasciato tutti allibiti... grazie per la fiducia che mi date

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Ospite Erystil

@ nel Palazzo dei Cittadini

Spoiler:  
Dopo aver messo fuori gioco le guardie entro nel secondo piano del palazzo.

Bene come immaginavo tutti sono nell'aula a seguire il processo...da qua potrò sicuramente godere di una migliore vista e potrò valutare meglio il modo in cui agire!

Penso mentre mi sporgo da una delle finestre che dagli archivi affaccia direttamente nel tribunale.

La prima cosa che noto sono le condizioni in cui versa Lafali Maledette guardie! mentre la seconda è il fatto che l'attenzione del pubblico presente non sembra più essere rivolta verso gli imputati quanto verso due delle figure più in vista della città che a quanto pare si stanno ingiuriando vicendevolmente

Ma cosa sta succedendo qui?

Poi le parole del giudice e, soprattutto, quelle del vecchio sacerdote mi chiarificano il tutto e davanti alla richiesta avanzata dall'anziano saggio e appoggiata, seppure con qualche indugio, dal giudice, non posso far altro che attirare tutta l'attenzione su di me gridando:

Sarò io, l' ELFO vedi come è facile da pronunciare caro il mio giudice Fiae di Portobasso, a sostituire il GRANDE e ONESTO Lafali in questa missione! Vi darò prova dell'affidabilità della mia razza e, soprattutto, le mie azioni faranno da garante all'innocenza di questo povero elfo che la vostra guardia cittadina ha così ridotto senza reali prove sulla sua colpevolezza!

E un po' tronfio aspetto la reazione della mia entrata in scena

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Il Giudice stava per riprendere la parola dopo aver sentito gli imputati accettare la proposta, quando il colpo di scena lo ferma. Si gira ed alza la testa: da una finestra in alto nella sala, dietro al banco della giuria, dalle stanze che contengono gli archivi del Palazzo dei Cittadini parla un giovane elfo. Tutti i presenti gli fissano gli occhi addosso. Le guardie sono in fibrillazione, un intruso in una zona protetta. Il Giudice intima alle guardie di raggiungere l’elfo al piano di sopra, ma subito interviene Hussel, piombando tra le guardie che scendono dal banco del giudice alzando le mani:

<< Non torcete un capello a quel giovane! E’ un segno del destino questo!Portatelo qui e lasciate che faccia la sua parte in questa faccenda!>>

Il mercante è raggiante…

In poco tempo il giovane elfo è preso e scortato fino alla sala principale. La gente lo osserva, qualcuno gli fa i complimenti, altri fanno insinuazioni sulla sua presenza in stanze proibite; la situazione è ancora tesa. Nel frattempo William Hussell parla in privato col Giudice; si avvicina ai due anche Al Kadiim, sembrano discutere. Ancora qualche minuto di confusione, poi il Giudice invita tutti al silenzio e a fatica la situazione torna alla calma; può riprendere la parola:

<< Allora, altre buone notizie! I nostri grandi concittadini, Al Kadiim e Hussell, pagheranno una nave che porterà gli imputati e i loro accompagnatori, nelle terre fredde! Si partirà domattina, all’alba. Ai membri della spedizione sarà consentito di andare alle loro case, scortati dalle guardie, per salutare i propri cari e per prendere ciò che ritengono opportuno portare con loro. Avranno trenta giorni di tempo, come stabilito poc’anzi! Se torneranno qui con l’ormai famosa e aggiungerei fantomatica principessa, saranno ricompensati adeguatamente per il disturbo arrecato loro da terribili calunnie. Se falliranno o scapperanno, ci saranno dure ripercussioni sulle loro famiglie! I Cittadini hanno parlato>>

Conclude solennemente e si ritira rientrando nella stanza alle spalle del suo banco. Un brusio si alza dalla folla: non tutti sembrano convinti di questa scelta, ma come spesso capita, gli uomini più in vista hanno fatto i loro comodi e ora, una sfida tra due gruppi di mercanti ricchi e potenti, ha dato vita a una situazione a dir poco insolita. L’elfo Lafali viene portato via da un gruppetto di guardie; probabilmente sarà “tenuto in custodia” in qualche stanza del palazzo o a casa sua, ma ora sparisce via tra le guardie che a malapena si fanno largo tra la folla. Gli altri due imputati e l’elfo intervenuto in aiuto del pari razza vengo circondati ognuno da cinque guardie, con l’ordine di condurvi alle vostre case. Barulf il Vecchio invita il suo giovane allievo a seguirlo al tempio e ai loro alloggi, per prepararsi al viaggio.

La giornata passerà in fretta…

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Miriam

L'idea di avere ancora la testa sul collo mi rasserena, sebbene sapere che la vita dell'unica persona cara che ho al mondo dipende da me mi lascia per un momento sgomenta

​… Come sempre la sua vita dipende da te … devi tornare … o perlomeno trovare questa donna

Faccio un piccolo inchino verso il giudice poi raggiungo padre Barulf inchinandomi con rispetto.

Grazie Padre

Mi volto verso i miei nuovi compagni.

A domani allora, "compagni"...

Raggiungo i miei alloggi cercando di riposare quanto mi sia possibile prima della partenza...

Spoiler:  

Prima di andare al mio alloggio passo all'orfanotrofio per parlare con Magdalene

Magdalene a causa di imprevisti mi dovro' assentare, se non dovessi fare ritorno bada a lei, per sempre

Senza voltarmi mi dirigo rapida verso la mia stanza

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La situazione sembra essersi risolta , almeno per il momento non siamo morti. Tutto Grazie all'intervento di quel ricco mercante, il suo intervento è stato liberatorio, perlomeno ho conservato la mia testa."Maledetta città di corrotti, qui nessuno è salvo se c'è di mezzo il denaro ,è davvero riprovevole.Al loro cospetto mi sono rivolto garbatamente e servizievole, pronto a dare sempre una mano...si do una mano sempre...ma a chi se lo merità davvero. Verrà il giorno in cui la mia collera si riverserà su tutti i colpevoli...viaggerò con queste persone,salverò la fanciulla e cercherò di scoprire chi è stato ad incastrarmi ed in quel momento assaporerò la mia vendetta....fino ad allora farò la mia pare e cercheò di arraffare quanti piu tesori posso "

Alzandomi da quella maledetta sedia vidi le guardie che si avvicinavano a me. Salutai con un cenno della testa i miei futuri compagni di ventura e mi diressi verso il nobiluomo che mi ha salvato la vita per stingergli la mano e ringraziarlo.

Spoiler:  
Una volta rigraziato il mercante mi dirigo verso casa per salutare mia sorella e mio padre e nel fratempo raccontargli tutto l'accaduto.

Il tempo non mi assiste perciò dovrò fare tutto in gran velocità,raccogliendo anche tutto ciò che mi occorre per il viaggio.

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Ospite Erystil

A testa alta e con un certo orgoglio, scortato dalle guardie, passo in mezzo alla folla. C'è chi mi fa complimenti e chi non perde l'occasione per mostrarsi scontroso con me sia per il fatto che mi ero infilato in sale proibite sia per il mio essere un elfo

Fa tutto parte del gioco mi dico Il mio obbiettivo l'ho ottenuto. Lafali per il momento è salvo e io avrò la mia avventura!

Mentre mi avvicino agli imputati faccio un cenno di ringraziamento al mercante che mi ha difeso poco fa proclamando la mia comparsa un segno.

Cerco di raggiungere Lafali per poter parlare con lui ma guardie lo stanno già portando via mentre altre circondano me Dove lo portate? Voglio solo parlare un attimo con lui e sincerarmi delle sue condizioni! faccio rivolto al giudice

@DM

Spoiler:  
Se mi viene concesso domando a Lafali notizie sulle sue condizioni fisiche e se, in passato, durante le sue avventure, ha avuto modo di esplorare le zone verso le quali siamo diretti. Se così fosse chiedo se ha qualche consiglio da darmi. Se non riesco a parlare con lui gli grido in elfico, mentre lo conducono fuori,

@elfico

Spoiler:  
Farò di tutto affinché Giustizia sia fatta!

Una volta che le guardie mi conducono alla locanda cerco di spiegare ai miei fratelli e a mio padre quanto è successo. So che non sarà cosa facile, ma qualsiasi obbiezione tenteranno di fare, la sentenza del giudice non può essere modificata. Assicurandoli sul fatto che mi sento pronto per i pericoli che mi attendono, dico loro che lo devo a Lafali per tutto quello che mi ha insegnato e che pertanto, sentenza o meno, avrei comunque fatto di tutto per partire. Una volta raccolto lo stretto necessario mi lascio ricondurre dalle guardie al luogo stabilito per la partenza pronto a far conoscenza dei miei compagni di viaggio

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@Fiae

Spoiler:  
Purtroppo per te, non ti è consentito parlare con Lafali. L’elfo viene prontamente portato via, probabilmente a causa delle sue condizioni fisiche. Riesci però a intravedere il suo viso quando parli in elfico, abbozza un sorriso, nei suoi occhi leggi la fiducia che ha in te.

@Riom

Spoiler:  
Ti dirigi ai moli col tuo maestro Barulf. Mentre camminate ti consegna una pergamena:

"Non aprirla mai. Aprila e leggine le parole solo se le cose dovessero andare male, molto male... in questo caso capirò che avrete bisogno di aiuto e porrò la questione ai mercanti e al giudice. Fate attenzione, io credo che qualcuno non voglia il vostro ritorno e vi metterà i bastoni tra le ruote... non chiedermi altro, sono solo riflessioni, congetture. Le Terre Fredde sono popolate da barbari e signori della guerra che vivono ai margini delle vie commerciali dei nani. Sono gente pericolosa e a quanto pare hanno loro questa Principessa. Arrivati a Olingel, il porto delle Terre Fredde, cercate Swan il Cieco a nome mio e chiedete a lui di aiutarvi: è una brava persona, ma forse vi chiederà del denaro per i suoi servizi. Fidatevi solo di lui. Di sicuro lo troverete a mendicare fuori qualche locanda o al porto, non saprei... informa i tuoi compagni."

Per gli imputati, o nel caso dell’elfo, del difensore di uno di loro, non è stato facile far capire ai propri cari la situazione. Ognuno di voi ha dovuto fare i conti con l’ira, l’incredulità e la disperazione dei parenti, ma si sa, a Porto Basso le cose vanno così, quando i poteri forti parlano è difficile farli tornare indietro sulle decisioni prese. La rassegnazione infine regna sovrana tra i vostri cari, consci del fatto che opporsi a una decisione del Giudice Supremo può voler dire rischiare la vita. La tanto lodata democrazia cittadina ha ancora una volta mostrato i suoi grandi limiti e stavolta è capitato a voi…

La fredda alba invernale di Porto Basso vi fa sbattere i denti e vi tiene incollati alla realtà, in un momento che ha del surreale. Per un assurda ragione vi ritrovate invischiati in una situazione surreale: fino a ieri eravate ognuno impegnato nelle proprie vite, oggi partite verso terre sconosciute e pericolose a cercare una fantomatica principessa, col pericolo di morire o non tornare in tempo e condannare i vostri cari alla prigionia o forse peggio.

L’appuntamento è al molo interno, ma non per salire su una barca, ma su un carro che vi condurrà fino a Porto Alto, da lì partirete. L’attività in città non è ancora quella frenetica delle ore di punta, ma scaricatori e marinai già vanno avanti e indietro sulle banchine. Un nutrito gruppo di guardie accompagna Al Kadiim, Hussel, il Giudice Supremo e il loro seguito. Un grosso carro coperto trainato da due possenti cavalli sbuca da un banco di nebbia così fitta da sembrare un ammasso di batuffoli di ovatta che dal mare invadono la città. Dietro al carro, guidato da due guardie cittadine, ci sono altri quattro soldati a cavallo, pronti a scortarvi e sorvegliarvi nel viaggio verso Porto Alto.

Mentre Al Kadiim parla con uno dei due cocchieri, William Hussell vi si avvicina, seguito da due paggi. Vi offre per il viaggio dei pesanti mantelli neri, con le spalle ricoperte di pelle d’orso. Sono vesti calde e pregiate. Vi augura il meglio per la vostra spedizione e aggiunge al Chierico, seguace di Barulf:

“Tu sarai gli occhi e le orecchie della città mio caro, ci fidiamo tutti di te!”

Detto ciò vi stringe le mani e si fa da parte. Vi si avvicina poi un assonnato Al Kadiim: ha con se quattro sacchetti e ne porge uno a ognuno di voi

“Sono 50 monete d’oro a testa, avrete bisogno di sopravvivere in qualche modo nelle Terre Fredde, magari avrete necessità di pagare delle informazioni, sempre che ciò che state cercando sia qualcosa di reale…”

Chiude cupo, poi anch’egli si fa da parte.

L'ultimo ad avvicinarsi a voi è Barulf il Vecchio, il Sacerdote che vi ha salvato la vita e al contempo messo in questa situazione. Parla piano, cercando di non farsi sentire da nessuno:

"Siate prudenti, non credo sia un viaggio facile. Sulla vostra pelle si sta giocando un gioco più grande di voi. Il mio giovane amico Riom con voi, lui vi sosterrà sempre ed io pregherò per voi"

Le due guardie che faranno da cocchieri sono pronte, uno dei quattro cavalieri vi invita a salire sul carro coperto:

“Forza avviamoci… dovremmo stare a Porto Alto nel primo pomeriggio”

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Ospite Erystil

Spero riusciranno a capire... la mia mente è ancora sulle scene di poco prima, mentre, frettolosamente ma con tutta l'accortezza del caso, cercavo di spiegare alla mia famiglia l'irrevocabilità della sentenza del Giudice Supremo ...e poi per loro Lafali non è mai stato altro se non un buon raccontatore di favole e non hanno mai digerito la mia ammirazione nei suoi confronti. Eppure lui ha vissuto in prima persona tutto quello che mi ha raccontato e, se in un qualche modo posso dirmi pronto per questa avventura, è grazie ai suoi insegnamenti! In un luogo in cui la diffidenza verso la nostra razza è tale da rasentare l'intolleranza, avere qualcuno come lui dalla nostra parte è sicuramente una fortuna... il pensiero mi riporta alla realtà e, come spesso accade, i miei pensieri saltano da una parte all'altra spaziando liberamente ...a proposito chissà con che occhi mi guarderanno i miei compagni d'avventura?! mi domando mentre con lo sguardo scruto i loro volti

@DM

Spoiler:  
Non so se posso fare qualche prova tipo su Sag per percepire se gli altri provano ostilità nei miei confronti

Sto per parlare quando l'arrivo dei "grandi" della città mi blocca.

Prima litigano e sembra stiano per passare ai fatti e adesso cavalcano l'uno di fianco all'altro penso osservando le due ricche personalità cittadine avvicinarsi a noi in compagnia del Giudice Supremo quante cose ignora un semplice cittadino...figurati poi un banalissimo elfo!

Non lasciando trapelare nessuno dei miei pensieri dall'espressione del mio volto, accetto di buon grado sia il mantello di Hussell sia le monete di Al Kadiim Non credere che queste servino a farmi dimenticare il perfido modo con cui hai tentato di incastrare Lafali!

Poi è il turno del Sacerdote

"Siate prudenti, non credo sia un viaggio facile. Sulla vostra pelle si sta giocando un gioco più grande di voi. Il mio giovane amico Riom con voi, lui vi sosterrà sempre ed io pregherò per voi" Tu ci hai messo in questo gioco più grande di noi, ma forse dovremmo solo ringraziarti perché, per quanto dura e pericolosa sarà questa missione, hai trovato un modo per permettere a questi innocenti di provare la loro estraneità a quanto accaduto l'altra notte!

Una delle guardie cerca di affrettare i tempi invitandoci a salire

Primo pomeriggio? bene avremmo qualche ora di viaggio per poterci conoscere! penso mentre salgo sul carro coperto.

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