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Dan Brown-Il Codice Da Vinci


Messaggio consigliato

Credo che un tale argomento non debba mancare,mi permetto di aprire nuovamente un Topic su questo libro molto discusso,pregando chiunque di evitare di infrangere il regolamento e generare flames.

Estratto dal Regolamento:

2. Norme comportamentali.

Non è consentito:

2.1 attacchi e insulti personali diretti agli utenti e/o a terzi;

2.2 linguaggio offensivo, volgare e osceno;

2.3 messaggi di tipo razzista o, comunque, inneggianti alla violenza e alla discriminazione;

2.4 offese alle istituzioni o alla religione di qualunque fede;

2.5 messaggi falsi e/o diffamatori, che invadono la privacy personale;

2.6 pubblicare messaggi, link o immagini di contenuto politico o religioso;

2.7 pubblicare link, richiedere o fornire informazioni, su attività illegali, siti warez, e metodi per procurarsi materiale protetto da copyright;

2.8 pubblicare e/o richiedere immagini, filmati e link con contenuti osceni e offensivi.

2.9 Atteggiamenti e/o posizioni di contestazione, presi a titolo gratuito, ostili nei confronti dei Moderatori e degli Amministratori del forum;

2.10 Incitamento al mancato rispetto delle presenti regole.

Tornando in Topic,quando lo lessi,non capii il perchè di tanto scalpore sollevato da molti;la copia in mio possesso era priva della scritta "le informazioni storiche, tutte le descrizioni [...] di documenti e rituali segreti contenute in questo romanzo rispecchiano la realtà" presente nella prima Edizione,quindi presi il libro per quello che in fondo è...

Un romanzo,a tratti avvincente,e nulla più...

Se si separa l'opera dal fragore che l'ha circondata,cosa rimane?

Ciao. Enry.;-)

PS la citazione della frase d'apertura del libro è stata tratta da un post di DarthVader,che ringrazio.

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Uhm..a parte che topic su D.B e il suo Codice ce ne dovrebbero essere già, comunque rispondo e al max i mod accorpano i due.

Beh, tenendo conto che anche io l'ho preso unicamente come un romanzo, una storia di fantasia, quello che ne rimane è un bel romanzo, dal ritmo incalzante, dagli intrecci intriganti e con uno stile che coinvolge.

E' semplice da leggere e fa ragionare il lettore, in maniera guidata e abbastanza intuitiva; questa sembra una cosa da poco ma il lettore si trova invogliato a leggere perchè si sente un po' investigatore, un po' Langdon, un po' genio.

Trovo che, aldilà della trovata pubblicitaria che ha fatto fare molti più incassi del normale per un libro cosi, tutto sommato sia un bel libro che ha trovato la strada giusta per farsi strada nella mente del lettore.

Anche "Angeli e demoni", sempre di D.B, è simile e bello da leggere, proprio grazie allo stile.

Però ritengo che al terzo libro sempre scritto sempre cosi, il lettore si stanchi.

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A mio personale giudizio, separando l'opera dal clamore suscitato, avremmo un libro pressochè invenduto.

Per carità, è un romanzo che ti fà passare qualche ora tranquillamente ed è molto scorrevole, questo non lo metto in dubbio.

Però a me lo stile non piace. Sembra (a me per lo meno) mancare di carattere.

Tolta l'estrema velocità con cui vengono narrati i fatti, cosa rimane? Secondo me niente...

La storia presa per quello che è, ovvero finzione è passabile, ma il finale, lasciatemolo dire, è scontato e messo lì un pò cosi. Deludente.

La domanda più che altro sarebbe: senza pubblicità, quante copie avrebbe venduto?

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A parte che non capisco perchè mi abbiano piallato il post nell'altro topic, ne hanno lasciati di pazzeschi e inveceil mio... Ma Enry come sempre ha ragione, la polemica non serve a niente.

Il libro mi è piaciuto. Ha una bella trama, è scritto in uno stile rapido e conciso che ti prende subito alla gola, rendendoti impossibile abbandonarlo anche solo per un secondo. Le rivelazioni, che, nonostante quanto scritto da Dan Brown nella premessa per aumentare il numero di copie vendute, sono frutto di speculazioni derivanti dai Vangeli Apocrifi e quindi non "provate verità storiche" nè "me*** satanista".

Non è un capolavoro,e fra dieci anni se lo ricorderanno in pochi, ma imho è un ottimo modo per trascorrere a casa un paio di pomeriggi di pioggia.

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La domanda più che altro sarebbe: senza pubblicità, quante copie avrebbe venduto?

molte. veramente molte. perchè, me lo ricordo piuttosto bene, le polemiche dalla Chiesa arrivarono quando il libro iniziò a vendere molto in Italia. andai a Londra, qualche settimana prima del boom da noi, e stava vendendo caterbe di libri. stessa cosa negli U.S.A, in Portogallo e in Germania. quindi non gridiamo subito al fenomeno letterario "costruito".

L'ho detto nel topic che ora è stato chiuso, a me il libro è piaciuto molto e da subito (lo dico per la terza volta, io non fui influenzato dalla pubblicità poichè lo lessi molto prima del boom.

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Le rivelazioni, che, nonostante quanto scritto da Dan Brown nella premessa per aumentare il numero di copie vendute, sono frutto di speculazioni derivanti dai Vangeli Apocrifi e quindi non "provate verità storiche" nè "me*** satanista".

Ma si tratta di un romanzo.

Se avesse voluto dimostrare le sue teorie (che le riteniamo strampalate o meno), avrebbe scritto un saggio.

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Ma si tratta di un romanzo.

Se avesse voluto dimostrare le sue teorie (che le riteniamo strampalate o meno), avrebbe scritto un saggio.

Si, ma poteva evitare di fare riferimento a documenti che, è accertato dalle confessioni degli artefici, sono dei falsi.

In sostanza, se nelle prime edizioni non avesse detto che tutto era vero in base a dei falsi, sarebbe andato tutto per il meglio. (o perlomeno avrebbe potuto facilmente contrastare chi lo critica)

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Partiamo dal presupposto che la scelta di scrivere quelle frasi non sia stata sua,ma dell'Editore...

Cosa non farebbero per vendere delle copie in più??

Anche tutte le polemiche sorte a...voragine(:lol: ),quale miglior pubblicità?

Tutta involontaria?

Ciao. Enry.;-)

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Si, ma poteva evitare di fare riferimento a documenti che, è accertato dalle confessioni degli artefici, sono dei falsi.

In sostanza, se nelle prime edizioni non avesse detto che tutto era vero in base a dei falsi, sarebbe andato tutto per il meglio. (o perlomeno avrebbe potuto facilmente contrastare chi lo critica)

A parte il fatto che è difficile stabilire "per sentito dire" il confine tra vero e falso, soprattutto con riferimento alla religione, che fondandosi sulla fede, almeno attraverso una lente scientifica, appare più orientata a "voler credere" che a "dimostrare".

A parte questo, dicevo, a me sembrano tutti impazziti, nei confronti di questo fenomeno letteral-commerciale.

Cavolo, sarebbe come incavolarsi con la DC comics perchè non è vero che con una modifica genetica posso poi avere il controllo del metallo, o la rigenerazione, ...

Sarebbe come arrabbiarsi con Manzoni perchè nei promessi sposi ha dichiarato di aver trovato la storia su un manoscritto del '600, quando poi in realtà è tutta una montatura letteraria.

Solo che il fatto che si parlasse di religione ha animato sia da un lato quelli troppo attaccati alla religione, sia quelli troppo attaccati al voler leggere il complotto dietro ogni seme d'arachide.

Penso che querelerò il Capitano Jean-Luc Picard... :banghead:

E' un romanzooooo!

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Premetto: IMHO:

Lo stile di Brown non mi piace molto, per lo stesso motivo per cui non mi piace fino in fondo lo stile di Valerio Massimo Manfredi: entrambi lasciano intendere a tratti una presunta superiorità rispetto al lettore, si pongono a metà via tra il narratore onnisciente di antica memoria, il cazzaro da borgata e (guarda caso) il saggista, il professorone.

La differenza fondamentale è che mentre Manfredi si pone più come "simpatico spaccone" italiano (commentini en passant su vini di classe, intrusioni di realtà che pone come quotidiane ma che per molti sanno troppo di "bella vita"...), Brown va a impelagarsi su un terreno ben più impervio, facendo sparate religiose.

Ora, io mi rendo benissimo conto che sia un romanzo, ma tra le pagine di Brown si insinua una presunta Verità, un senso di rivelazione, un "vatismo" fatto di indicativi a sproposito e carenza di antitesi, che sa un po' troppo di voglia di sconcertare. Brown, sembra darsi l'aria di quello che sa come gira il Mondo veramente, e viene ad insegnarlo al povero lettore, che pende dalla tastiera del suo PC, se non dalle sue labbra.

Indora, per giunta, la pillola con presunto piglio da scienziato, intercalando alle avventure del suo Langdon le sue considerazioni a livello personale: non ci dice ciò che Langdon crede o suppone, ci informa quando mediante Langdon ci si avvicina ad un aspetto di quella Verità che lui, Brown, conosce.

Questa, è la sensazione.

Probabilmente, il controverso successo di Brown in Italia è dovuto a molteplici fattori: intanto, volente o nolente ciascuno di noi è quotidianamente influenzato dalla dimensione Chiesa Cattolica, e qualsiasi opera ne parli (specie in quest'epoca dove si contesta tutto) fa specie; poi c'è da aggiungere il nostro scarto culturale con gli americani. Ora, non dico che tutti gli americani siano più ignoranti di tutti gli europei, affermare ciò sarebbe razzista e insensato, quello che dico è che noi qui viviamo in un clima culturale ben più importante di quello che si può respirare oltre l'Oceano, siamo immersi nei monumenti, nelle opere d'arte, nella Storia millenaria che bene o male conosciamo. Da bambini si và a giocare di fronte alle colonne romane, si passa in bici davanti alla cappella medievale del nobile del paese, si vedono i castelli guidando in autostrada... Negli States, un libro del genere piace perchè contiene qualche riferimento più o meno balzano a un mondo dell'arte che conoscono solo via Internet (o in fotografia, quando vengono in gita da 'ste parti), ad una Storiografia ben più ricca della loro (con le varie migliaia di pagine scritte su Templari e compagnia) e soprattutto ad un'entità emblematica e controversa quale il Vaticano, che se per noi è questione quotidiana, per la maggior parte di loro è chissà quale misteriosa forza che tira le redini del carro.

Insomma, nessuno di noi potrebbe mai prendere per buone le "verità" di Brown perchè lette su un romanzo, ma nel mondo (probabilmente anche a casa Howard...), guarda caso è stato necessario specificare che è opera di finzione...

Tirando le consclusioni, secondo me non ha senso che ci si faccia offendere o sconcertare dalle fantasie di Dan Brown, perchè di fantasie si tratta, e poco vale dare una spolverata di matematica da Settimana Enigmistica che piacerà tanto alle casalinghe dello stato di Washington, che finchè abbiamo la fortuna di vivere sapendo leggere libri un po' più consistenti le nostre idee ce le possiamo fare da soli.

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A parte il fatto che è difficile stabilire "per sentito dire" il confine tra vero e falso, soprattutto con riferimento alla religione, che fondandosi sulla fede, almeno attraverso una lente scientifica, appare più orientata a "voler credere" che a "dimostrare".

A parte questo, dicevo, a me sembrano tutti impazziti, nei confronti di questo fenomeno letteral-commerciale.

Cavolo, sarebbe come incavolarsi con la DC comics perchè non è vero che con una modifica genetica posso poi avere il controllo del metallo, o la rigenerazione, ...

Sarebbe come arrabbiarsi con Manzoni perchè nei promessi sposi ha dichiarato di aver trovato la storia su un manoscritto del '600, quando poi in realtà è tutta una montatura letteraria.

Solo che il fatto che si parlasse di religione ha animato sia da un lato quelli troppo attaccati alla religione, sia quelli troppo attaccati al voler leggere il complotto dietro ogni seme d'arachide.

Penso che querelerò il Capitano Jean-Luc Picard... :banghead:

E' un romanzooooo!

Ma la Marvel(X-Men=Marvel!) non dice che ha visto delle persone che lo facevano, non dice che i loro fumetti si basano su certezze...

Ci riflettevo sotto la doccia, in effetti sembra che il romanzo voglia negare delle verità assolute, che in realtà anche esse sono da dimostrare.

Sul pezzo in grassetto sono d'accorto, e sul fatto che sia un romanzo, lo sostengo anche io. Soltanto che è stato posto come verità...

@Aerys:

e in inghilterra? in francia? loro sono come gli americani? (come gli americani che hai descritto tu, ovviamente)

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Che di un romanzo si tratti, dubbi non ce ne sono.

Rispondo ad Enry che quel pezzo che era a pagina 9 era dell'autore e non dell'editore ed è stato anche denunciato per questo (oltre a varie denunce per plagio, di cui magari ci sarà più in là occasione di parlarne). Quoto in buona sostanza quello che ha detto Aerys, e aggiungo che in inghilterra e francia il clima culturale di fronte alla religione è ben diverso da quello italiano.

Riguardo a queste vendite clamorose all'estero, direi di fare una certa considerazione prima: quanta pubblicità è stata fatta per supportarlo?

voglio dire, Angeli e Demoni, scritto e pubblicato prima è stato un flop, nonostante sia parere diffuso che sia il migliore tra i due, ha avuto successo solo dopo il codice da vinci. Perchè?

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Ci riflettevo sotto la doccia, in effetti sembra che il romanzo voglia negare delle verità assolute, che in realtà anche esse sono da dimostrare.

Se ci pensate, però, è allo stesso livello di chi ha deciso cosa fosse libro sacro e cosa dovesse restarne fuori.

E, forse, anche meglio, se considerate che fino a pochi (pochissimi) anni fa il solo leggere alcuni libri era grave peccato (e vi parlo della gioventù di mia madre, non della mia bistrisavola!).

Non solo: anche la lettura da autodidatta della Bibbia era "proibita", perchè il povero fedele ignorante doveva essere attentamente "istruito" su cosa significassero i singoli passaggi. Dire "intortato" mi pareva eccessivo, ma tant'è, questione di termini e di posizioni personali.

Ora, penso sia quantomeno divertente che si utilizzi la scienza e la storia per smentire tesi anche strampalate alla base di un racconto pseudo-storico o para-fantastico, e poi si sostengano teorie di fede che con la scienza hanno poco a che vedere.

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Da notare come la grottesca opposizione della Chiesa a IL CODICE DA VINCI non abbia avuto altriìo effetto, come chiunque con un po' di cervello poteva facilmente immaginare, che incrementare le vendite del libro e indurre la gente aa andare a vedere il film.

Acc...

Ero convinto di averla già fatta io,questa considerazione...

Ciao. Enry.;-)

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Da notare come la grottesca opposizione della Chiesa a IL CODICE DA VINCI non abbia avuto altriìo effetto, come chiunque con un po' di cervello poteva facilmente immaginare, che incrementare le vendite del libro e indurre la gente aa andare a vedere il film.

La cosa mi sembra molto strana.

Penso, e spero, che non siano così polli da credere che il loro parlarne tanto, anche se contro, potesse avere effetto "mitigatore" e non "acceleratore" del fenomeno, come invece è stato.

Dunque, dato che sapevano che parlandone lo avrebbero spinto, perchè lo hanno spinto?

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No no,è esattamente come ho scritto,avevo in mente di scrivere quelle cose ma me ne sono dimenticato...:cool:

Ciao. Enry .;-)

OK! :-p

@ Shar: riflettendoci potresti anche avere ragione, basti pensare a tutti i pubblicitari, gli agenti di pubbliche relazioni e menate varie che hanno in Vaticano, è molto facile che l'avessero previsto. Il punto, allora, è: perchè? :confused:

O forse da quando è arrivato Ratzinger la Chiesa vuole tornare quella dura e intransigente di una volta, chè forse con Woityla (sicuramente scritto sbagliato :rolleyes:) hanno rischiato per una volta di avvicinarsi un po' alla gente, sia mai. ;-)

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  • 2 mesi dopo...

Questo libro è stata la mia lettura estiva e mi è piaciuto molto.

Naturalmente è da prendere per quello che è:un thriller,non un libro di storia e teologia.

Tutte le fregnacce inventate da Brown su Gesù,Graal sono fantasia quindi non vedo che bisogno c'era di gridare allo scandalo?se poi lui dichiarasse che quello che ha scritto corrisponde a verià è un altro conto...

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