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Alla ricerca dell'acqua perduta - [MALVAGI]


Sighfrid

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Giovedì 8 marzo 612 - Sei di mattina circa

Vi presentate, come richiesto, alle sei di mattina di fronte al palazzo di Simhul. Più che richiesto, ordinato, in quel tono perentorio che non ammette repliche tipico del monaco.

Le guardie all'ingresso vi lasciano passare, non senza tenervi d'occhio. Vi incamminate lungo un corridoio nero, illuminato da candele che emanano una luce fioca. Non venite accompagnati da nessuno, ma sentite che qualcuno vi sta comunque osservando, come un fastidio sotto la pelle. Alla fine del corridoio, una porta si apre da sola. Una volta entrati nella stanza, la porta si richiude alle vostre spalle.

Vi trovate in una specie di sala d'attesa di circa 30 metri quadrati: un tavolo con una tovaglia rossa al centro della stanza. Pesanti drappi alle pareti, con cruente scene di battaglia. Quattro candelabri ai lati del tavolo la illuminano completamente.

Ci sono due divani ricoperti di tessuto nero ai lati della stanza. Un'altra porta di fronte a quella dalla quale siete entrati. La porta che attendete con ansia venga spalancata.

La porta dietro la quale si trova la sala del consiglio di Simhul.

Spoiler:  
A voi descrivervi e descrivere le vostre emozioni
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Descrizione

Spoiler:  

Korgan è un nano dall'aspetto coriaceo coperto di cicatrici. Sulla sua testa troneggia un'unica cresta di capelli corvini eretti giusto al centro, che termina sulla nuca con un gruppo di trecce che si dipartono fino a metà schiena.

La barba, nera anch'essa, è folta e si intravedono treccine anche nella sua enorme matassa.

Sembra vi siano ben poche parti del suo corpo esenti da cicatrici, e che comunque faccia ben poco per nasconderle, ma anzi, sembra le ostenti.

Indossa un breastplate che gli lascia scoperte le braccia poderose, e legata dietro la schiena c'è un'ascia nanica, che presto imparerete lui chiama affettuosamente la Tritacarne.

Al collo, seminascosta dalla barba pare a volte, secondo i movimenti di distinguere una collana. Ma sembra fatta di orecchie, quindi preferite non indagare troppo.

Simhul chiama, Simhul ordina..e siamo qui ad aspettare lui!

Se è una questione della massima importanza perchè quel dannato damerino non si muove?

Che rottura di palle!

Pensando tutto ciò mi appoggio al muro incrociando le braccia e squadrando gli astanti.

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Nonostante il mio armamentario non sia neanche lontanamente paragonabile a quello del nano che mi precede appena, il mio muoversi lungo il corridoio fa rieccheggiare un continuo tintinnio metallico, come se la mia goffaggine e sgraziataggine fosse più che sufficiente a far sembrare la leggera armatura di cuoio borchiato che indosso, una pesante accozzaglia di metallo udibile a kilometri di distanza anche da un orco senza orecchie..

Il passo e l'espressione in volto appaiono particolarmente spensierati, procedendo quasi saltellando, come se nemmeno mi rendessi conto nel luogo in cui mi trovo, e sopratutto a chi stia andando incontro.. Proprio come se stessi facendo una semplice passeggiata..

Hey, capo! rivolgendomi poi al nano quando l'attesa si prolunga ulteriormente.. Che cos'hai li' tra la barba? Son mica orecchie? con espressione da ebete sul volto, chiaramente incredulo a quello che mi è sembrato di vedere...

Descrizione

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[td]King_Crimson_by_Clovery.jpg[/td]

[td]Neagrol Morion

Secco e smilzo, sgraziato e fiacco, ecco come appare ad un occhio esterno quello che si intravede della sua figura. Un'armatura di scuro cuoio protegge quel suo gracile corpo che sembra quasi spezzarsi da un momento all'altro sotto il suo stesso peso, mentre poche basilari armi si intravedono sotto un nero mantello che lo ricopre quasi compeltamente..

Con il volto incorniciato da chiari e lisci capelli che gli ricadono fin sulle guancie, passando di tanto in tanto davanti a dei profondi e penetranti occhi, quasi ipnotici, il suo volto è quasi sempre raggiante, allegro, e spensierato.. Un'espressione e un tono della voce che, al contrario della sua fisicità, il più delle volte trasmette sicurezza ed affidabilità, mettendo a proprio agio le persone che hanno a che fare con lui.[/td]

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Descrizione

Spoiler:  
Dailyn è un elfo del deserto particolarmente gracile. Ha la pelle scura e bruciata dal sole, e i suoi capelli rosso cinereo sono lasciati sciolti sulle spalle. Indossa vesti scure che sembrano quasi troppo grandi per lui e un mantello color sabbia che striscia per terra. Sulla schiena porta un grande arco poco meno alto di lui, al fianco una faretra piena di frecce mentre dal mantello spunta una scimitarra. A volte è possibile cogliere il luccichio di un'armatura sotto gli indumenti.

Sin da quando siamo entrati nel corridoio e ho sentito degli sguardi puntati su di me ho iniziato a guardarmi intorno nervosamente. Mi sento una preda, quando sono abituato ad essere il cacciatore.

Arrivati nella sala d'attesa faccio il giro della stanza, ammirando le scene alle pareti mentre continuo a cercare chi mi sta osservando.

Quando sento menzionare una collana di orecchie mi avvicino incuriosito, più per vedere se quello che ha parlato entrerà a far parte della collezione che per sentire la storia dell'ornamento.

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Descrizione

Spoiler:  
Ringil è uno dei rari esemplari di elfi del fuoco; dicostituzione apparentemente più gracile rispetto agli altri elfi,Ringil nasconde la sua insolita carnagione grigio cenere e capelli di colore rosso fuoco indossando sempre una ampia veste bianca, compresa una tagelmust, unalunga fascia che funziona da turbante e da velo per coprire il volto,sempre di colore bianco. Accanto a lui è sempre presente un'inquietante figura: sotto un vecchio e logoro saio, si intravede uno scheletro in armatura e armato di scimitarra e scudo.

Entrando nella stanza dedico a malapena una rapida occhiata agli altri convocati, dedicandomi invece a osservare gli arazzi alle pareti, per passare poi a particolari della tovaglia e dei candelabri. Non trovando nulla di interessante, mi accomodo su uno dei divani, dedicandomi ai miei pensieri. Il mio servitore, come al solito, si posiziona in piedi al mio fianco, immobile come una statua.

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Giovedì 8 marzo 612 - Sei di mattina circa

Passano una decina di minuti, durante i quali avete avuto modo di fare conoscenza ed ammirare gli arazzi alle pareti (in particolar modo uno attira la vostra attenzione, di pregevole fattura, dove viene raffigurata una montagna sullo sfondo. Ai piedi della montagna una città. Il centro dell'arazzo dominato da una figura, un gigante si direbbe, pelato, che con un ghigno satanico pone il piede sulla città. Il gigante viene illuminato da una luce che proviene dall'alto ed ha le fattezze, ovviamente, di Simhul).

Improvvisamente, sentite la maniglia girare. La porta si apre senza rumore, ma sentite provenire un suono simile ad una risata dall'altra parte. Un servitore vi ha aperto la porta e si inchina al vostro cospetto, mentre una voce suadente, roca, proviene dall'altra stanza: Entrate. Entrate pure, non abbiate paura.

Una volta varcata la soglia, vi trovate in una sala più lunga che larga, con un enorme tavolo in mezzo sul quale sono poggiati mappe, libri, penne e calamai. Il tavolo di legno massiccio è lungo dieci metri: quattro sedie ad un lato del tavolo. L'altro lato è dominato da uno scranno con sei braccia che si dipartono, tre da un lato e tre dall'altro. Al terine delle braccia delle mani che strongono delle frecce.

Lo scranno è dominato da una figura imponente, con le braccia possenti appoggiate sul piano del tavolo, le dita delle mani intrecciate fra loro: Simhul. Indossa una semplice tunica di colore arancio.

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Nonostante l'aria accigliata un sorriso aleggia sul volto. Le pareti sono sobrie, tinteggiate in una tinta azzurrina, uno spugnato piacevole agli occhi. Quasi appoggiati alle pareti, dieci servitori, cinque per parte, con la faccia molto seria e lo sguardo deferente abbassato verso il pavimento.

Di fianco a Simhul, in piedi, una figura incappucciata, completamente avvolta dal mantello, della quale non si vede il volto.

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Simhul allarga le braccia invitandovi a sedervi, senza più dire una parola.

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Mi risveglio dal mio torpore non appena mi viene posta la domanda, e la mia bocca si distende in un ghigno di soddisfazione.

Certo vecchio mio! Ahr! Ahr! Ahr!

La risata è sguaiata e volgare, mentre con la mano espongo la collana scostando la barba.

Se affronti Korgan nell'arena, Korgan si prende un pezzo di te per ricordarti!

Ci penso un attimo..

Beh, anche se non voglio ricordarti un pezzo di te me lo prendo lo stesso! Ahr! Ahr! Ahr!

Quando la porta si apre osservo incuriosito la stanza, rabbuiandomi per un istante alla risata che giudico canzonatoria.

Soldi e paura? Mai avuti! Ahr! Ahr! Ahr!

Esclamo entrando nella stanza.

Una buona giornata signori! Non credevo ci fosse tanta gente così mattiniera!

E mi lascio cadere pesantemente su una delle sedie, appoggiandomi per bene allo schienale.

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Cavolo amico! Non che abbia in programma di scendere in un'arena o che altro ma.. Me ne ricordero comunque eheheh! ridacchiando alla classica focosità del nano.. Korgan hai detto eh? Piacere, il mio nome è Neagrol.. presentandomi appena prima che la porta si spalanchi dinanzi a noi..

Entrando affianco al nano dunque, procedo fino ad accomodarmi ad uno degli scranni all'invito del monaco.. Il grande Simhul in persona finalmente! chinando appena il capo in segno di saluto e rispetto..

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Ci impiego qualche istante a destarmi dai miei pensieri e rendermi conto che la porta è stata aperta e ci hanno invitato ad entrare. Lentamente mi alzo e in silenzio vado a prendere posto ad una delle sedie, sempre immerso nei miei pensieri e chiedendomi il motivo di questa convocazione. Prima di entrare nella stanza però con un cenno della mano ordino al mio servitore di fermarsi al lato della porta, nella sala d'attesa dove eravamo poco prima.

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Assisto divertito alla conversazione tra Korgan e Neargol, dimenticando in parte il disagio dovuto alla sensazione di essere osservato.

Quando la porta si apre osservo brevemente l'interno prima di entrare.

Faccio un breve segno di saluto a Simhul e all'uomo incappucciato e mi metto a sedere.

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Simhul fa una espressione lievemente sorpresa alle parole del nano. Il sorriso sembra vacillare un attimo sulle sue labbra, poi riacquista lo stesso fulgore di prima. Volta appena la testa verso Neagrol, indicando la sua figura come a voler sottolineare le parole dell'umano. Riporta poi l'attenzione su tutti voi.

Ma che bel gruppetto assortito... ci aspettiamo grandi cose da voi, sì, grandi cose. Si interrompe per appoggiarsi allo schienale della sedia, mettendosi una mano sotto il mento. Korgan, Neagrol, Ringil, Dailyn... pronuncia i vostri nomi molto lentamente ...pensi che siano all'altezza, caro Stratos?

Non si gira verso la figura che si trova di fianco a lui, che sembrerebbe una statua se non fosse per il lieve movimento della testa come ad annuire. Subito dopo il suono di una voce graffiante, che ha lo stesso effetto di unghie su una lavagna. Lo saranno, Simhul. Nessuna intonazione, nessuna emozione si direbbe Ringil, puoi far entrare il tuo servitore. Hai imparato bene, vedo.

Gli occhi di Simhul sembrano brillare per un attimo alla vista della strana collana del nano: Quelle che collezionerai nei prossimi giorni, mettile in una collana a parte. Conosco più di qualcuno che potrebbe pagarla bene. Allunga il dito verso il collo di Korgan, prima di spostarlo verso Daylin Anzi, vediamo se il silenzioso Daylin riuscirà a collezionarne più di te.

Scoppia in una risata malvagia, alzando la testa verso il soffitto.

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Ecco, questa potrebbe essere una sfida interessante. Dico con un ghigno divertito sul volto rivolto al nano.

Poi, a Simhul Sarebbe possibile sapere chi o cosa sono gli sventurati che saranno oggetto delle nostre... attenzioni?

Dopo averci pensato un attimo aggiungo E chi pagherebbe così bene per delle orecchie?

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Di nuovo perso nei miei pensieri, ci impiego un istante a rendermi conto che mi è stata rivolta la parola.

- Non è importante, il servitore può restare all'esterno. Non credo di correre rischi qua dentro: non mi sopravvaluto così tanto da ritenere che Simhul in persona debba scomodarsi per affrontarmi. Se dovessi temere qualche cosa da parte vostra, sarebbero i vostri scagnozzi a farmi visita, non voi a convocarmi - pronuncio l'ultima frase fissando Simhul dritto negli occhi, poi continuo - D'altro canto, mi domando quale servigio richiediate a me e a questi altri... signori...

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Oh cavolo.. esclamo per un attimo all'affermazione di Simhul.. Non è che ci ha convocato per andare a caccia di orecchie? chiaramente preoccupato all'eventualità, ma affrettandomi ad aggiungere, Non che rifiuterei ovviamente.. chinando nuovamente il capo verso il monaco senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi, ..ma ecco.. diciamo che non è propriamente il mio.. "campo" diciamo..

Così come gli altri qui presenti.. Vi chiederei di dirci qualcosa in più sul motivo di questo incontro, se vi compiace... concludendo ogni dire con note di rispetto, al limite della sottomissione.

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Giovedì 8 marzo 612 - Mattina

Mentre la risata si affievolisce, il monaco pone gli avambracci sul tavolo protendendosi verso di voi. Bene, allora passiamo subito agli affari. Il tono ora è secco e fermo. Come bene sapete, pochi giorni fa un terremoto ha messo un po' di scompiglio nella regione, soprattutto nella zona di faglia. Scuote appena la testa, una espressione disgustata sul viso Non mi interessa un fico secco dei cenciosi che la abitano, senonchè alcuni di loro hanno avuto la fortuna di imbattersi in alcune nostre pattuglie. Fra le varie farneticazioni, hanno parlato anche di una "pietra sacra".

Si interrompe. Una decina di secondi di silenzio che vengono alla fine riempiti dalla voce monocorde di Stratos: Le leggende di Koros narrano di un grande periodo di siccità, in seguito al quale gli dei, impietositi, spaccano la crosta terrestre dall'interno con le loro armi. Nel pertugio, verrà insediata una "pietra sacra", dalla quale sgorgherà l'acqua per dissetare tutti gli abitanti del pianeta.

Simhul allarga un braccio verso la figura incappucciata, pur continuando a guardare voi: Naturalmente, le leggende non parlano della possibilità che qualcuno calca particolarmente la voce su questa parola prima di continuare si impossessi della fonte miracolosa per poterne usufruire a suo piacimento. Ma il grande Hextor allarga anche l'altro braccio, lentamente, mentre volge lo sguardo trasognato verso il soffitto mi ha fatto capire che noi siamo il popolo eletto per impossessarci della fonte... e con essa la voce si alza, fino ad esplodere come un tuono con un dell'intero pianeta Koros.

Ritornando nella posizione raccolta di prima, le pareti ancora rimbombano delle sue parole. Voi, siete stati scelti per fare da apripista, da scout, per trovare la posizione precisa della fonte. Questi... pazzi... non sono stati in grado di indicarcela. Il tono è ora più pacato, mentre le labbra si tramutano in una espressione di disgusto. Inutile dirvi che l'odiata Dhalma proverà a far arrivare missioni di soccorso nella regione. Qui interverrete voi con la vostra rapidità e la vostra... discrezione. Noi abbiamo preso le nostre precauzioni, ma nel caso in cui doveste imbattervi in qualcuno di sospetto... ora il viso, con un sorriso contorto, è rivolto verso Korgan ...bè, avrete del buon materiale per la vostra nuova collana. Più di qualcuno è disposto a pagare per... frattaglie di abitanti di Dhalma.

Si ferma a squadrarvi, in attesa di una vostra reazione a queste parole.

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Un sorriso si allarga da una parte all'altra del mio viso. Un sorriso che si apre in una risata ben presto

Ahr!Ahr! Ahr! Questa si che è una gran missione!

Sbatto il pugno sul tavolo.

E anche una possibilità di mettere le mani su quei bastardi di Dhalma!

Mi sembra un gran lavoro..ma qual è la paga?

Sicuramente mi ci divertirò..ma un contributo non sarà certo sgradito!

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Dite seriamente? Ma questo è un grande onore per me! dico prodigandomi in un nuovo chinar del capo alla volta di Simhul.. Di certo ora mi è molto più chiaro il mio ruolo tra queste macchine da guerra.. alternando lo sguardo tra gli altri tre convocati.. E una cosa.. Le leggende dicono niente su come dovrebbe essere fatta questa "Pietra Sacra"? rivolgendo ora la domanda anche allo stesso Stratos che prima ha preso la parola in merito.. So che non mancano le occasioni in cui nomi di artefatti o altro vengano "storpiati".. arrivando a chiamare Candelabro della Vita quello che invero è un calice maledetto.. eheheh tirando fuori un esempio che renda più chiaro cosa intende.

Ad ogni modo, giusto per chiarezza nel caso non si fosse capito, potete contare completamente su di me! accompagnando questa volta il solito cenno del capo con un largo sorriso..

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Concordo con i miei compagni. Indubbiamente la missione è importante, e sono onorato che la voce delle mie imprese nel deserto abbiano raggiunto il grande Simhul, mi sento davvero onorato e lo do a vedere, guardando gli altri come se non potessero sopravvivere 5 minuti nel deserto senza di me ma, se possibile, vorrei prepararmi come si deve. Capisce, meno è lasciato al caso e più aumentano le probabilita di successo contro Dhalma. Non che abbiano qualche speranza contro di noi, ma non si sa mai... Vorrei accesso a tutto quello che c'è nel palazzo riguardante la zona della faglia e le leggende su questa "pietra sacra".

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La mia attenzione viene calamitata dalle parole "pietra sacra", e immediatamente la memoria va alla ricerca di tutto quello che so su questa leggenda.

@DM

Spoiler:  
Conoscenze arcane +11

Conoscenze locali +8

Conoscenze religioni +10

Conoscenze storia +7

Adesso i nostri interlocutori hanno tutta la mia attenzione, ma non faccio commenti, limitandomi ad annuire alle loro parole e a quanto dicono i miei compagni.

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