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[Avventura] Fallout - ''Nuka-Cola, a refreshing Nuka-lear Taste''


Faoba

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La consapevolezza di cosa nasconde la porta di metallo mi turba più del suono dietro l'altro muro, è per questo forse che decido di muovermi. Impugno il piede di porco nella mano destra accostandomi con la schina alla parete accanto alla porta da cui proviene il raschiare (dal lato maniglia, non cardini).

Lancio uno sguardo a Lukas e Brandon rivolgendomi a loro a bassa voce.

Io apro, copritemi se potete

Detto ciò con la mano sinistra provo ad aprire la porta, lentamente e giusto dello spiraglio necessario a dare uno sguardo sporgendomi con la testa, se non dovessi vedere nessuna minaccia immediata aprirei completamente.

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Sentendo le parole di JOE, invito CHRIS a prendere il mio posto, vedendo che anche lui ha portato la mano al fucile.

Ho solo il tirapugni, ed una granata in questo caso mi sembra proprio fuori discussione.

Annuisco a JOE, mi faccio da parte e mi preparo al peggio.

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[...]

​A voi l'azione.

Tecnicamente JOE [sta aprendo la porta], ma dato che il suo turno è fondamentale in questa situazione (essendo appunto lui davanti la porta), ora l'azione sta prima normalmente a CHRIS e a LUKAS, e DOPO, quando il turno sarà di JOE, lui compie definitivamente l'azione e io narro cosa accade con un [iNTANTO...]

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[NARRAZIONE - 8]

[NOTA IMPORTANTE]

Spoiler:  
JOE ha espressamente detto che APRE LA PORTA nel suo ultimo post azione, e tecnicamente io avrei dovuto semplicemente narrare l'apertura della porta dopo l'ultima azione di BRANDON, ma dato che è un azione molto attenta, preparata e con la vostra piena e collettiva attenzione focalizzata su d'essa, ho dato modo agli altri PG di compiere ''ultimo preparativo'' diciamo. Ma è una cosa che non capita di norma, è una circostanza particolare.

Detto questo, ora narro normalmente la N-8 e poi riparte la turnazione normale.

TUTTI:

JOE APRE LA PORTA, lentamente e in modo tale che tutti abbiate un idea chiara di ciò che si trovi nella stanza. Il lieve cigolio vede la porta aprirsi di poco, molto poco, 6 o 7 cm, e lasciare intravedere qualcosa, una luce bianca come da studio dentistico, ma in quel momento ESATTO sentite tutti una voce molto forte:

''Hey! Cosa state combinando?!''

L'accidente che vi ha fatto prendere questa apparizione shock, vi fa fare un collettivo balzo indietro, e a JOE fa richiudere la porta di quei 6 o 7cm, come per reazione autonoma.

NESSUNO al di fuori di JOE, primo e unico a mettere occhio nella fessura, ha visto un fico secco di ciò che si trova all'interno di quella stanza, se non la luce bianca.

[TEST PERCEZIONE]

Spoiler:  
MP JOE

In un istante, l'autore di quella frase shock corre verso di voi.

Ora avete modo di guardarlo, è un uomo in camice bianco-sporco, caucasico, capelli scuri e statura media che in un istante è davanti a voi, tra il gruppo e la porta.

''Chi vi ha autorizzato ad aprire quella porta?!

Cosa ci fate qui?

Chi siete?

Non costringetemi a chiamare lo sceriffo!''

E mentre vi fissa in attesa di risposta, vedete altri due uomini, vestiti circa nello stesso modo, entrare anch'essi nell'edificio e fermarsi sulla soglia a guardarvi un istante.

Uno dei due dice qualcosa all'altro, spingendolo via, e questo si allontana a passo svelto.

A voi l'azione.

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Ci metto qualche momento per metabolizzare cosa mi pare di aver visto ma la sorpresa di venir sorpresi con le mani apparentemente nel sacco mi fa saltar su. I miei compagni parlano quindi io mi limito ad appoggiarmi alla parete con aria un po' imbarazzata e sguardo sfuggente provando con disinvoltura a coprire con il corpo il piede di porco che ancora avevo in mano.

Inoltre provo a concentrarmi per ascoltare sopra le parole dello scienziato, come nella speranza di cogliere ancora qualche nuovo suono dalla stanza oltre al già noto raschiare e battere che possa darmi qualche ulteriore informazione a confermare e completare ciò che ho visto.

[TEST]

Spoiler:  
PERCEZIONE 7
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Cercando di trovare la lucidità per raccogliere le idee e inventarmi qualcosa, mi posiziono davanti l'uomo, cercando a mia volta di dare copertura al piede di porco di JOE e zittendo gli altri con un brusco gesto della mano:

<<Calma, calma, non giungiamo a conclusioni affrettate. Le spiego.>>

<< Il professor Howard ci ha chiesto di sbrigare delle faccende per il laboratorio, siamo semplici corrieri.>>

<<Abbiamo sentito dei rumori in questa stanza e sapendovi tutti fuori dal laboratorio abbiamo deciso di accertarci della sicurezza di questo posto. Sapete, sempre meglio un cliente in più che un cliente in meno>>.

<< Non volevamo crearvi disturbo, ci leviamo dai piedi in un istante.>>

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[NARRAZIONE - 9]

TUTTI:

Mentre lo scienziato, o presunto tale, tra voi e la porta vi fissa decisamente innervosito, incredulo o una commistione delle due cose, quello che è rimasto fuori fa qualche passo all'interno.

Il terzo ancora non si vede.

Terminato il disperato tentativo diplomatico di BRANDON, il primo scienziato risponde:

''Datemi immediatamente quell'affare (indicando il PIEDE DI PORCO, a quanto pare facilmente scovato)...''

[JOE - TEST - CARISMA]

Spoiler:  
FALLITO: non hai diritto ad un tentativo di opporti con fermezza e personalità. Ti è solo concesso di cedere l'oggetto allo scienziato, o scappare correndo spaventato cercando di ''allontanarti'' dal problema.

A te la scelta.

Intanto si rivolge a BRANDON, ma guardando TUTTI VOI:

''Il Prof. Howard avete detto?! Mi state prendendo in giro, vero?

Il Howard non lavora più qui da almeno 2 mesi!

E adesso, datemi quell'affare e allontanatevi dall'edificio.''

A voi l'azione.

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Lo scienziato mi rimprovera come fossi un bambino monello ed è esattamente così che mi sento. Dato che gli altri non si sono mossi, forse per un residuo di orgoglio evito di scappare come un idiota preferendo (altrettanto come un idiota) lasciare che mi si tolga l'arma.

Mentre ciò accade, l'unica cosa che riesco a fare è guardare in basso e farfugliare qualcosa di cui si capiscono ben poche parole

...Ma è mio...e gli altri?...fucili...non è giusto...

Il borbottio termina incomprensibile così come era iniziato riuscendo probabilmente solo a dare al piccolo Joe un'aria ancora più da ragazzino colto con le mani sporche di marmellata.

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<<Mi sta dando del bugiardo? Il professore era qui fino a cinque minuti fa e lo abbiamo visto tutti! >>

Parlo in modo ostentatamente deciso, un comportamento troppo remissivo potrebbe far calare delle ombre sulla nostra presenza nel laboratorio.

<< Non siamo venuti certo qui per essere offesi! >>

Perso ormai il piede di porco, mi dirigo verso l'uscita senza ulteriori parole.

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[NARRAZIONE - 10]

TUTTI:

Lo scienziato di fronte a voi osserva e ascolta prima CHRIS, rispondendo:

''Ma CHI? Chi ''chi era''?

Con chi avete parlato? Chi vi ha fatto entrare in questo edificio?

Gli unici autorizzati all'accesso siamo noi tre, abbiamo l'unica chiave d'ingresso e questa porta era aperta e forzata...

(dice mentre prende dalle mani di JOE il PIEDE DI PORCO e lo agita davanti a voi come a dire ''e quarda un pò cosa vi trovo in mano!'')

Poi continua alle parole di JOE:

''E siete anche armati! Adesso state fermi qua e Steve... Steve?! (urla all'uomo all'ingresso)

Vai a chiamare lo Sceriffo!''

Al che Steve si fa avanti di qualche passo, vi mette a fuoco e dice:

''Signore ho già mandato Robert a chiamarlo, ma... Voi... Non siete quelli che ci hanno portato i manuali?

Cosa diamine ci fate qui?!''

Lo scienziato di fronte a voi quindi vi guarda e guarda Steve:

''Cosa?!

Immagino che siate dei ladri da quattro soldi che approfittano della natura... Passeggera del vostro lavoro per portarvi qualcosa via dai luoghi che visitate, eh? Pezzi di @@@da... Ma non oggi...''

Vi guarda disgustato.

Pochi istanti dopo, ecco Bob arrivare di corsa con lo Sceriffo e altre 3 guardie.

Sono tutti armati di fucile a pompa, entrano velocemente nel corridoio e in pochi secondi vi sono davanti, ponendosi tra voi e gli scienziati, che rapidamente si scanzano.

Lo sceriffo vi guarda, mentre tutti e 4 vi puntano le armi addosso e dice:

''Posate a terra le armi. Subito!''

[NOTA]

Spoiler:  
Ovviamente io sto narrando l'azione secondo la linea più logica-verosimile, ma non è detto che magari qualcuno di voi non sia intenzionato a fare ''l'eroe'', e tentare qualche azione improvvisa, senza lasciare che i PNG agiscano come sta accadendo.

In tal caso, come al solito, narratemi le vostre diverse azioni nello specifico e modificherò gli eventi nella prossima narrazione.

A voi l'azione.

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Aspetto che i tre finiscano la loro sceneggiata e subito tento di rimediare spiegando la situazione.

Guardate che avete frainteso completamente. Siamo qui per rispondere a questo annuncio trovato nella bacheca davanti l'ufficio dello sceriffo.

Prima agito in aria il foglio con l'incarico e successivamente lo porgo all'uomo che ha parlato fino ad ora.

Il gestore della locanda ci ha indicato questo posto, come quello in cui recarci per accettare questo lavoro, infatti la merce da trasportare si trova in quella stanza lì.

Indico la stanza dalla quale siamo usciti.

Poi, beh, ci ha parlato un uomo, presentatosi come il professor Howard. Per quanto riguarda la porta l'abbiamo trovata spalancata al nostro arrivo. Per conferma chiedete pure al proprietario della locanda, siamo andati via di là poco tempo fa.

Cerco di essere il più deciso e convincente possibile per evitare di finire in una situazione estremamente pericolosa.

Spoiler:  
Speech 65%
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La situazione inizia ad infastidirmi e il disagio è evidente già al primo sguardo in faccia, rimango ostinatamente in silenzio lasciando i miei amici più loquaci tentino di risolvere la situazione mentre torno a guardarmi intorno, ripassando a mente ciò che già avevo visto in cerca di una via di fuga che non implichi avere a che fare con la folla, è a quel punto che mi torna in mente.

Nonostante i buoni propositi, quindi, mi intrometto ancora nella discussione indicando la porta in cui è stato rinchiuso il robottino che ci aveva accolti per primo, quello che non sapeva parlare bene.

C'è il robottino. Lui ha visto sia noi che lo scienziato sospetto prima che quello lo rinchiudesse.

In realtà dal tono non sembro troppo sicuro di me, butto li la frase come se fosse una cosa da niente, parlando più con i compagni che con gli inquisitori quasi come se non volessi disturbare la conversazione.

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